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Twitter, il cinguettio raddoppia: presto 280 caratteri

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Ottime notizie per tutti gli utenti di Twitter, la piattaforma social ha finalmente deciso di evolversi raddoppiando il numero di caratteri che si possono digitare in ogni cinguettio. Quindi dalle canoniche 140 battute si passerà a 280. Utilizziamo il futuro perché la società ha iniziato a sperimentare tale funzione in una fase di test che per ora riguarda solo un numero ristretto di utenti nel mondo, ma la funzione potrebbe essere estesa a tutti gli iscritti entro pochi mesi. La notizia è stata accolta con entusiasmo da alcuni iscritti e con grandi perplessità da altri, preoccupati dal fatto che Twitter possa perdere la sua caratteristica più riconoscibile e che le conversazioni diventino più complicate e impegnative da seguire.

 

“È un piccolo cambiamento, ma una grande mossa per noi – dice il fondatore e Ceo Jack Dorsey -. 140 caratteri era una scelta basata sul limite dei 160 caratteri degli sms. Siamo felici di come il nostro team abbia risolto un problema che a volte gli utenti hanno nel twittare. Al tempo stesso mantenendo brevità, velocità ed essenza del nostro servizio”. “Capiamo che molti di voi, avendo twittato per anni, hanno una specie di attaccamento emotivo ai 140 caratteri – spiega la società sul suo blog – ma abbiamo provato questa novità e ne abbiamo visto le capacità”. Twitter è stato creato nel marzo 2006 e si è caratterizzato proprio per la brevità dei tweet. Ha 328 milioni di utenti attivi nel mondo, un numero fermo nonostante la ‘spinta’ di Trump. L’ultima trimestrale ha registrato una contrazione di ricavi e pubblicità.

 

Questa ultima mossa è un tentativo di monetizzare la rete di utenti. Inizialmente Twitter aveva scelto il limite dei 140 caratteri per adattarsi agli SMS, che potevano essere lunghi al massimo 160 battute (20 erano riservate per lo username). Internet su dispositivi mobili non era ancora molto diffusa, quindi il social network dava la possibilità di pubblicare un tweet tramite un messaggio sul proprio cellulare. Negli anni questa caratteristica è diventata una delle più amate e odiate dagli utenti a seconda dei casi, ma ha certamente contribuito a far percepire Twitter come un social network unico nel suo genere. Twitter pensava comunque da anni a soluzioni per aumentare la lunghezza dei tweet: già nel 2015 sembrava che fosse arrivato a una soluzione di questo tipo, consentendo addirittura di scrivere messaggi lunghi 10mila caratteri. Il progetto fu poi scartato, nel timore che il sistema dei tweet e delle conversazioni diventasse troppo simile a quello di Facebook, causando confusioni tra gli utenti. Twitter in compenso aveva introdotto alcune novità per ridurre il consumo dei 140 caratteri, non contando per esempio le fotografie e i video condivisi in un tweet. Comunque la si pensi sulla novità di Twitter si potrebbe avere voglia di provarla subito ed esistono alcuni modi, facilmente reperibili sul web per “forzare” il sistema, ma se in ogni caso siete poco pratici o volete essere tranquilli di non incappare in alcun problema, è sempre meglio aspettare la release ufficiale. La piattaforma non ha chiarito quanti utenti siano coinvolti da questo test dei 280 caratteri né in quali Paesi. L’unica certezza è che ne sono escluse le lingue asiatiche.

Francesco Pellegrino Lise

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