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Esteri

Valanga di fango in Colombia: oltre 250 i morti. Si cercano due italiani

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Tempo di lettura 2 minuti L'Unità di crisi della Farnesina è in contatto con le autorità colombiane per verificare l'eventuale presenza di italiani a Mocoa

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"Secondo le prime informazioni in nostro possesso ci sono quattro o cinque stranieri, tra i quali due italiani e due israeliani, che si trovavano nella zona di Mocoa colpita dalla valanga di fango, che non hanno ancora dato loro notizie alle rispettive famiglie". A parlare, contattato dall'ANSA, è Cesar Uruena, responsabile delle operazioni di soccorso della Croce Rossa colombiana. "Il personale della Croce Rossa sta perlustrando tutta l'area devastata dalla frana alla ricerca dei dispersi e proseguirà anche nelle prossime ore".

L'Unità di crisi della Farnesina è in contatto con le autorità colombiane per verificare l'eventuale presenza di italiani a Mocoa, la cittadina colombiana travolta da una devastante valanga di fango, e per prestare ogni possibile assistenza ai loro familiari. Lo si apprende da fonti della Farnesina. Fonti locali riferiscono la presenza di stranieri, tra i quali anche italiani, tra gli ospiti di un ostello sulla strada colpita dalla micidiale massa di fango e detriti.

Sono almeno 254 i morti nella frana che ha travolto ieri la cittadina di Mocoa, in Colombia. Lo riferiscono le forze di sicurezza colombiane, citate dalla Bbc. Un bilancio che continuerà ad aggravarsi: l'esercito ha reso noto che i dispersi sono circa 200 mentre i feriti sono oltre 400. Più di 1.100 soldati e poliziotti sono impegnati nelle operazioni di soccorso.

Il quotidiano locale Caracol Radio scrive che "la situazione nella città di Mocoa, colpita da una valanga di fango dopo lo straripamento di tre fiumi", a causa delle intense piogge, è "devastante". "E' una tragedia. chiediamo l'Sos", ha detto il sindaco, Jose Antonio Sanchez, precisando che i quartieri colpiti sono 17. I fiumi straripati, tra cui il Mocoa ed il SanBoyaco hanno invaso e distrutto le case, spazzato via i veicoli e due ponti.

"La mia casa è distrutta, il fango è quasi al tetto", ha aggiunto il primo cittadino di Mocoa.

Il governatore della regione colpita dal maltempo, Sorrel Aroca, ha detto che interi quartieri sono sepolti, dal fango. Il sindaco di Mocoa, capoluogo del dipartimento di Putumayo, ha aggiunto che la sua città è "totalmente isolata", senza elettricità e acqua. Marzo è stato il mese più piovoso dal 2011, stando all'agenzia meteorologica locale. Putumayo è al confine tra l'Ecuador ed il Perù. E proprio in quest'ultimo Paese dall'inizio dell'anno almeno 90 persone hanno perso la vita per le forti piogge, che anche in questo caso hanno causato valanghe ed inondazioni.

Il presidente colombiano Juan Manuel Santos ha dichiarato lo stato di calamità nella regione di Putumayo colpita dal maltempo. Lo scrive il sito del quotidiano Caracol Radio. Santos ha precisato che in questo modo sarà possibile allocare le risorse e attivare i meccanismi necessari per le cure d'emergenza per le vittime del disastro.

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Esteri

Trump in vantaggio su Biden: ecco gli ultimi sondaggi

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Donald Trump è in vantaggio su Joe Biden nei sette principali Stati in bilico.

Lo rivela l’ultimo sondaggio del New York Times. Si tratta in particolare di Arizona, Georgia, Michigan, Nevada, North Carolina, Pennsylvania e Wisconsin. Il margine più stretto è in Michigan, dove il tycoon ha il 42% delle preferenze contro il 40% del presidente, e in Pennsylvania (43% contro 40%). 

Quasi i due terzi dei democratici ritengono che Joe Biden dovrebbe ritirarsi dalla corsa alla Casa Bianca e consentire al partito di nominare un altro candidato. E’ quanto rileva un sondaggio di Ap-Nord Center for Public Affairs Research. 

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Cronaca

Libano, visita del Cardinale Parolin alle strutture umanitarie dell’Ordine di Malta

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Spirito di vicinanza e comunione d’intenti al centro del ciclo ravvicinato di incontri tra il Governo dell’Ordine di Malta e la Santa Sede iniziato con l’arrivo del Segretario di Stato, Cardinale Pietro Parolin, in Libano per visitare le opere assistenziali del Sovrano Ordine di Malta, e che si è concluso il 27 giugno proprio in concomitanza con il vertice di Stato in Vaticano tra Papa Francesco e il Gran Maestro dell’Ordine, Frà John Dunlup.
 
Nel corso della visita in Libano, Parolin ha celebrato una solenne Santa Messa in memoria di San Giovanni Battista, patrono dell’Ordine di Malta, alla presenza dell’Ambasciatore dell’Ordine in Libano, Maria Emerica Cortese e di alte cariche dello Stato. Il Segretario di Stato si è successivamente recato in alcuni dei centri umanitari gestiti dall’Associazione Libanese dell’Ordine e ha partecipato ad alcune attività caritative.
 
La visita è stata fortemente voluta dal Governo del Sovrano Ordine di Malta proprio per rafforzare lo spirito di comunione e collaborazione con la Santa Sede. Promuovere il viaggio in Libano del Segretario di Stato il Cardinale Parolin, contestualmente alla visita ufficiale del Gran Maestro dal Santo Padre, testimonia l’attenzione a sostegno dei tanti progetti umanitari che l’Ordine porta avanti nel mondo.  Da oltre 70 anni, l’Ordine di Malta è in prima linea nel fornire assistenza sanitaria di base e servizi di sostegno sociale alla popolazione di tutto il Libano. Dal 2020 l’Ordine ha focalizzato il suo impegno su progetti “agro-umanitari” riconoscendo nell’agricoltura un fattore cruciale nell’affrontare le principali questioni umanitarie e in particolare, dopo la crisi economica del 2019 che ha colpito il Paese, per garantire la sicurezza alimentare, promuovere la ripresa economica e sostenere le fasce della popolazione più vulnerabili del Libano. Oggi l’azione umanitaria dell’Ordine di Malta si inserisce nel contesto di una crisi socio economica che vede l’80% della popolazione vivere in una condizione di povertà multidimensionale e in una situazione che, a causa del conflitto Israelo-Palestinese, ha gettato il Paese in uno stato di continuo allarme.
 
Alla luce delle pressanti sfide umanitarie, il programma agro-umanitario è la testimonianza dell’impegno dell’Ordine di Malta nel Paese che attraverso un’ampia rete di iniziative mira a dotare le comunità degli strumenti e delle risorse necessarie per resistere e riprendersi efficacemente dagli shock avversi. Attualmente l’Ordine di Malta gestisce sei Centri agro-umanitari in tutta la nazione e l’attuale copertura di terreni agricoli riguarda il 69,26% del territorio libanese, con l’obiettivo di arrivare al 75% entro la fine di quest’anno.
 
Privo di virus.www.avast.com



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Esteri

Uk, svolta a sinistra: Starmer chiede unità

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Il leader del Partito Laburista, Keir Starmer, è diventato primo ministro e ha esortato il Paese a unirsi a un “governo di servizio”. Nel suo discorso inaugurale, Starmer ha sottolineato l’importanza di superare le divisioni politiche e sociali per affrontare le sfide che il Regno Unito deve affrontare. Ha evidenziato la necessità di collaborazione tra partiti politici, settori economici e comunità per costruire un futuro più prospero e giusto per tutti i cittadini.

Starmer ha delineato le priorità del suo governo, che includono il rafforzamento del sistema sanitario nazionale, la promozione dell’istruzione e della formazione, la lotta al cambiamento climatico, e il miglioramento delle condizioni di lavoro e dei diritti dei lavoratori. Ha anche promesso di affrontare le disuguaglianze economiche e sociali, investendo in infrastrutture e servizi pubblici essenziali.

Il nuovo primo ministro ha chiesto a tutti i cittadini di partecipare attivamente a questo progetto comune, mettendo da parte le differenze ideologiche e lavorando insieme per il bene comune. Ha concluso il suo discorso con un appello all’unità nazionale e alla solidarietà, invitando tutti a contribuire alla costruzione di un futuro migliore per il Regno Unito.

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