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Roma

VELLETRI SAN RAFFAELE, IL TAR ANNULLA LA DELIBERA DELLA POLVERINI

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Tempo di lettura 3 minuti Vittoria del comune di Velletri

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Redazione


Pubblichiamo il testo della sentenza del Tar Lazio:

SENTENZA
Estensore per l’annullamento del decreto n. 62/11 avente ad oggetto: “parziale revisione della rete ospedaliera regionale delineata dal decreto del Presidente nella qualita’ di Commissario ad acta n. 80/10 e s.m.i. – riorganizzazione dell’offerta sanitaria riguardante alcune strutture del gruppo san Raffaele spa”ex artt. 60 e 74 cod. proc. amm.;
sul ricorso numero di registro generale 10323 del 2011, proposto dal Comune di Velletri, rappresentato e difeso dall’avv. Alessandra Capozzi, con domicilio eletto presso Andrea C. Maggisano in Roma, via C. Grabau, 16; Presidente della Regione Lazio, in Qualita’ di Commissario Ad Acta, rappresentato e difeso dall’Avvocatura generale dello Stato, domiciliata per legge in Roma, via dei Portoghesi, 12; San Raffaele Spa, rappresentata e difesa dall’avv. Gianluigi Pellegrino presso il cui studio in Roma, corso Rinascimento, 11 è elettivamente domiciliato,

Visti il ricorso e i relativi allegati;
Visti gli atti di costituzione in giudizio di Presidente della Regione Lazio, in qualita’ di Commissario ad acta e di San Raffaele Spa;
Viste le memorie difensive;
Visti tutti gli atti della causa;

Relatore nella camera di consiglio del giorno 30 maggio 2012 il cons. Giulia Ferrari e uditi per le parti i difensori come specificato nel verbale;Sentite le stesse parti ai sensi dell’art. 60 cod. proc. amm.;Rilevato che nella suddetta camera di consiglio il Collegio, chiamato a pronunciare sulla domanda cautelare di sospensiva dell’atto impugnato, ha deciso di definire immediatamente il giudizio nel merito con sentenza resa ai sensi dell’art. 60 c.p.a., e ne ha dato comunicazione ai difensori presenti delle parti in causa.

Considerato che l’impugnato decreto n. 62 del 27 luglio 2011 appare illegittimo nella parte in cui, approvando l’allegato Accordo quadro consente la riassegnazione di 225 posti letto, prima accreditati presso la Casa di cura San Raffaele Velletri (nel distretto H3) presso il San Raffaele Montecompatri, anch’esso facente capo al gruppo San Raffaele s.p.a. ma allocato in altro distretto sanitario; Considerato che tale operazione ha sottratto un ingente numero di posti letto al distretto sanitario H3, che aveva già subito una riduzione di posti letto (25 nelle strutture pubbliche e 89 in quelle private accreditate) per effetto della riorganizzazione dell’offerta sanitaria della rete ospedaliera operata con il decreto commissariale 80/2010;Considerato che in sede di riorganizzazione della rete ospedaliera – e dunque nell’esercizio del potere in materia di sanità attribuito al Commissario ad acta per l’emergenza sanitaria nella Regione Lazio – appare recessiva la definizione della differente problematica relativa alla possibilità che sia compromesso il livello occupazionale presso una struttura privata accreditata, problematica che, seppure di indubbia rilevanza sociale, non poteva essere risolta nell’esercizio dei poteri ex lege attribuiti al Commissario ad acta, che è stato nominato per l’emergenza sanitaria nella Regione Lazio;

Ritenuto pertanto che il trasferimento dei posti accreditati presso una struttura (nella specie, la Casa di cura San Raffaele Velletri) ad altra struttura (nella specie, il San Raffaele Montecompatri), dichiaratamente disposto al fine di evitare il licenziamento del personale occupato presso la prima struttura, poteva avvenire solo congruamente motivando e dimostrando che tale operazione non avrebbe creato alcun problema sanitario presso il distretto H3, traducendosi altrimenti in atto adottato in palese sviamento di potere;
Considerato che nell’impugnato decreto non si fa alcun cenno all’analisi dell’impatto del disposto trasferimento dei posti letto da un distretto ad altro; Considerato che tale difetto di istruttoria rende illegittimo, in parte qua, il decreto n. 62 del 2011;

Ritenuto pertanto che il ricorso deve essere accolto con conseguente annullamento, nei limiti dell’interesse, della delibera del Commissario ad acta n. 62 del 2011,ma che le spese e gli onorari del giudizio possono essere compensate tra le parti in causa.
P.Q.M.

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio (Sezione Terza Quater) definitivamente pronunciando sul ricorso, come in epigrafe proposto, lo accoglie e per l’effetto annulla, nei limiti dell’interesse, la delibera del Commissario ad acta n. 62 del 2011.

Compensa tra le parti in causa le spese e gli onorari del giudizio di giudizio.Ordina che la presente sentenza sia eseguita dall’autorità amministrativa.

Così deciso in Roma nella camera di consiglio del giorno 30 maggio 2012 con l’intervento dei magistrati:

Italo Riggio, Presidente
Maria Luisa De Leoni, Consigliere
Giulia Ferrari, Consigliere

Castelli Romani

Castel Gandolfo, iniziati i lavori al parcheggio di via Giovanni Paolo II

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Castel Gandolfo – Da oggi sono ufficialmente iniziati i lavori di manutenzione straordinaria presso il parcheggio multipiano situato in Via Giovanni Paolo II, adiacente alla sede ASL Roma 6. L’intervento, realizzato dalla Città Metropolitana di Roma Capitale, comporterà alcune modifiche temporanee alla viabilità interna e il divieto di sosta per consentire il corretto svolgimento delle operazioni.

I lavori prevedono la manutenzione straordinaria delle aree interne del parcheggio, inclusi importanti interventi sull’impianto elettrico, al fine di garantire maggiore sicurezza e funzionalità alla struttura. Questo parcheggio è un nodo di scambio fondamentale per i numerosi utenti che quotidianamente si recano agli sportelli e ai poliambulatori della ASL.

Il Sindaco di Castel Gandolfo, Alberto De Angelis, ha espresso il suo apprezzamento per l’intervento: “Ringrazio la Città Metropolitana, nelle persone del Sindaco Gualtieri e del Vice Sindaco Sanna, per questo intervento che permetterà di mettere in sicurezza e valorizzare questo nodo di scambio che quotidianamente viene molto utilizzato dagli utenti che si recano agli sportelli e poliambulatori della nostra Asl”.

I lavori saranno eseguiti con la massima celerità possibile per ridurre al minimo i disagi per i cittadini. Ulteriori aggiornamenti saranno forniti periodicamente per informare la popolazione sull’avanzamento dei lavori e su eventuali ulteriori modifiche alla circolazione.

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Castelli Romani

Rocca Priora, incastrato il ladro seriale delle auto

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Arrestato dai carabinieri il ladro seriale che rubava dentro le macchine parcheggiate in sosta vicino ai negozi in pieno centro a Rocca Priora. Per due giorni si sono ripetuti furti all’interno di alcune auto che l’uomo forzava dopo aver visto i proprietari scendere per fare degli acquisti nella zona di via San Sebastiano in centro. I Carabinieri della locale stazione dopo aver ricevuto tre denunce da due uomini anziani e un perito informatico della zona, che avevano visto sottrarsi telefonini , tablet , iPad e altri oggetti dalle loro auto. Si sono appostati e l’altra mattina lo hanno fermato in flagranza di reato mentre tentava di aprire la macchina di un ottantenne del posto. Il ladro è stato arrestato e ritrovata tutta la refurtiva asportata precedentemente dalle auto in sosta davanti ai negozi in centro.

Presso il Tribunale di Velletri c’è stato il processo per direttissima per la convalida dell’arresto che è stato eseguito dal giudice monocratico. Il 35enne egiziano, già conosciuto alla Giustizia per furto, ricettazione e altri reati, ha patteggiato la pena ed è stato rimesso in libertà al momento. Con divieto di avvicinamento a Rocca Priora e altre prescrizioni imposte dalla magistratura.

I cittadini vittime dei furti hanno ringraziato a lungo i carabinieri del posto per essere intervenuti velocemente e aver identificato e arrestato l’autore ritrovandogli in casa sua sempre nella cittadina dei Castelli tutta la refurtiva che è stata restituita ai legittimi proprietari .

In particolare un iPad di lavoro molto importante per il perito informatico che lavora per importanti aziende del settore.

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Roma

Roma, metro Piramide: la banchina degli impuniti

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È senza soste l’impegno della vigilanza nelle stazioni metro di Roma.
Ma come potete vedere dalle foto le difficoltà maggiori avvengono in questo preciso momento presso la stazione Piramide della Linea B (sono circa le 18) dove un folto gruppo di borseggiatori bosniaci, si ostina a restare sulla banchina incurante degli avvisi della Guardie Giurate predisposte al servizio che li stanno invitando a lasciare la stazione.
Una situazione a dir poco incresciosa che mostra in pieno i limiti di un sistema giuridico che rischia di confermare sempre di più il concetto di “impunità” per chi si macchia di tale reati.

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