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Roma

VELLETRI, TRIBUNALE: LA BEFFA DI AVERE LA POLTRONA DEL PRESIDENTE VACANTE

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Tempo di lettura 2 minuti Si dovrà nuovamente indire un pubblico concorso per selezionare un nuovo presidente del Tribunale di Velletri.

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di Chiara Rai

Velletri – Torna l’alta marea al Tribunale di Velletri dove si conclude con un nulla di fatto il braccio di ferro tra il magistrato Lucio di Lallo e l’ex presidente del Tribunale Francesco Monastero in contesa per la prestigiosa poltrona. 

Il 23 ottobre 2014 arriva la nomina ufficiale di Di Lallo a Presidente del Tribunale di Velletri in ottemperanza alla decisione del Consiglio di Stato  del 7 Aprile 2014, ma la beffa è che il neo Presidente non siederà neppure un giorno in poltrona perché è andato in pensione il 5 dicembre scorso.

Il posto adesso è in sostanza di nuovo vacante ed è tutto da rifare.  Ciò significa che si dovrà nuovamente indire un pubblico concorso per selezionare un nuovo presidente del Tribunale di Velletri.

Una vicenda questa che ha dell’incredibile, in quanto Lucio Di Lallo, il quale ha svolto per oltre quindici anni, tra il 1992 ed il 2008, un incarico semidirettivo, quale presidente di sezione del Tribunale di Velletri e per un periodo le funzioni presidenziali, di fatto non è riuscito ad essere incardinato nelle funzioni di presidente a seguito del conseguimento della nomina dopo un braccio di ferro con Francesco Monastero, quest’ultimo nominato nel 2009 Presidente del Tribunale di Velletri. La nomina di Francesco Monastero, impugnata da Lucio Di Lallo, ha aperto una serie di ricorsi e impugnazioni tra i due magistrati fino ad arrivare all’ultimo giudizio.

Infatti, il 7 aprile la sentenza del Consiglio di Stato che ha accolto il ricorso proposto dal magistrato Lucio Di Lallo contro il Consiglio Superiore della Magistratura per l’ammissione all’incarico di Presidente del Tribunale di Velletri e di fatto condanna il Ministero della Giustizia ed il CSM a restituire a Di Lallo le spese dell’ultimo grado di giudizio.

Ma poi soltanto il 23 ottobre, dopo una serie di incartamenti, è arrivata la nomina di Lucio Di Lallo. Una investitura davvero sbalorditivamente tardiva.

E così il Tribunale di Velletri brancola ancora nell’incertezza e nella confusione senza un presidente al timone che di fatto c’è ma ha finito la propria carriera al servizio della giustizia.

I cittadini e tutti gli utenti devono barcamenarsi nel caos del Tribunale che non può garantire al meglio una organizzazione dell'attività giudiziaria: dalla cancelleria, agli avvocati fino ad arrivare a semplici ratifiche di tirocini o divorzi.

Lucio Di Lallo, non terminerà certo con la sua carriera la sua battaglia legale per ristabilire la certezza del diritto. Intanto la poltrona di presidente rimane vuota.  

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Castelli Romani

Castel Gandolfo, iniziati i lavori al parcheggio di via Giovanni Paolo II

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Castel Gandolfo – Da oggi sono ufficialmente iniziati i lavori di manutenzione straordinaria presso il parcheggio multipiano situato in Via Giovanni Paolo II, adiacente alla sede ASL Roma 6. L’intervento, realizzato dalla Città Metropolitana di Roma Capitale, comporterà alcune modifiche temporanee alla viabilità interna e il divieto di sosta per consentire il corretto svolgimento delle operazioni.

I lavori prevedono la manutenzione straordinaria delle aree interne del parcheggio, inclusi importanti interventi sull’impianto elettrico, al fine di garantire maggiore sicurezza e funzionalità alla struttura. Questo parcheggio è un nodo di scambio fondamentale per i numerosi utenti che quotidianamente si recano agli sportelli e ai poliambulatori della ASL.

Il Sindaco di Castel Gandolfo, Alberto De Angelis, ha espresso il suo apprezzamento per l’intervento: “Ringrazio la Città Metropolitana, nelle persone del Sindaco Gualtieri e del Vice Sindaco Sanna, per questo intervento che permetterà di mettere in sicurezza e valorizzare questo nodo di scambio che quotidianamente viene molto utilizzato dagli utenti che si recano agli sportelli e poliambulatori della nostra Asl”.

I lavori saranno eseguiti con la massima celerità possibile per ridurre al minimo i disagi per i cittadini. Ulteriori aggiornamenti saranno forniti periodicamente per informare la popolazione sull’avanzamento dei lavori e su eventuali ulteriori modifiche alla circolazione.

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Castelli Romani

Rocca Priora, incastrato il ladro seriale delle auto

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Arrestato dai carabinieri il ladro seriale che rubava dentro le macchine parcheggiate in sosta vicino ai negozi in pieno centro a Rocca Priora. Per due giorni si sono ripetuti furti all’interno di alcune auto che l’uomo forzava dopo aver visto i proprietari scendere per fare degli acquisti nella zona di via San Sebastiano in centro. I Carabinieri della locale stazione dopo aver ricevuto tre denunce da due uomini anziani e un perito informatico della zona, che avevano visto sottrarsi telefonini , tablet , iPad e altri oggetti dalle loro auto. Si sono appostati e l’altra mattina lo hanno fermato in flagranza di reato mentre tentava di aprire la macchina di un ottantenne del posto. Il ladro è stato arrestato e ritrovata tutta la refurtiva asportata precedentemente dalle auto in sosta davanti ai negozi in centro.

Presso il Tribunale di Velletri c’è stato il processo per direttissima per la convalida dell’arresto che è stato eseguito dal giudice monocratico. Il 35enne egiziano, già conosciuto alla Giustizia per furto, ricettazione e altri reati, ha patteggiato la pena ed è stato rimesso in libertà al momento. Con divieto di avvicinamento a Rocca Priora e altre prescrizioni imposte dalla magistratura.

I cittadini vittime dei furti hanno ringraziato a lungo i carabinieri del posto per essere intervenuti velocemente e aver identificato e arrestato l’autore ritrovandogli in casa sua sempre nella cittadina dei Castelli tutta la refurtiva che è stata restituita ai legittimi proprietari .

In particolare un iPad di lavoro molto importante per il perito informatico che lavora per importanti aziende del settore.

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Roma

Roma, metro Piramide: la banchina degli impuniti

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È senza soste l’impegno della vigilanza nelle stazioni metro di Roma.
Ma come potete vedere dalle foto le difficoltà maggiori avvengono in questo preciso momento presso la stazione Piramide della Linea B (sono circa le 18) dove un folto gruppo di borseggiatori bosniaci, si ostina a restare sulla banchina incurante degli avvisi della Guardie Giurate predisposte al servizio che li stanno invitando a lasciare la stazione.
Una situazione a dir poco incresciosa che mostra in pieno i limiti di un sistema giuridico che rischia di confermare sempre di più il concetto di “impunità” per chi si macchia di tale reati.

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