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Roma

VELLETRI, VIA DEI LAGHI: E' ANCORA DI PIU' ALLARME SICUREZZA

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Tempo di lettura 2 minutiAlberi parassitati e pericolosamente in bilico sulle spallette con metà del ciocco completamente scoperto

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Redazione

Velletri / via dei Laghi – Nel pomeriggio di mercoledì 25 marzo 2015 lungo la via dei Laghi, nell'arco di breve tempo, si sono verificati due incidenti: uno all'altezza del km 18,200, dove nella famigerata curva a gomito è uscita di strada l'ennesima automobile, e l'altro al km15,500 che ha provocato la orribile morte di un professionista, responsabile solamente di transitare lungo la via dei Laghi in un pomeriggio segnato da un tempo inclemente. 

“Vergogna! Tutto ciò rappresenta il totale fallimento della politica italiana,che in nome della spending review,  ha tagliato drasticamente i fondi destinati all'ambiente ed in particolare alla sicurezza stradale. – commenta un cittadino che percorre la via dei Laghi quotidianamente – La via dei Laghi – prosegue il pendolare – è tristemente nota alle cronache nazionali per la sua alta pericolosità, dovuta principalmente alla carreggiata poco ampia e  soprattutto, alla sua elevata tortuosità. Fino a quando gli enti  proprietari della strada, prima Anas, poi Provincia di Roma oggi Roma Città Metropolitana, hanno eseguito la regolare manutenzione delle cunette e delle spallette ed i necessari ripristini del manto stradale, la responsabilità degli incidenti si poteva addebitare alla condotta spericolata o imprudente degli automobilisti. Oggi non è più così!”

Il pendolare fa poi notare un particolare, riguardo l’albero che ha provocato la morte del professionista, che mette in risalto una situazione di incuria e di totale assenza di manutenzione sulla vegetazione presente ai lati della via dei Laghi: “L'albero caduto mercoledì, che ha provocato la morte dell'automobilista, – spiega il pendolare – era parassitato da una enorme pianta di edera, ed era cresciuto libero ed incontrollato su una scarpata.

L'intero percorso della via dei Laghi è costellato di alberi come quello caduto. Anzi molti sono posizionati pericolosamente in bilico sulle spallette e presentano metà del ciocco completamente scoperto”. 

Il pendolare lancia quindi un nuovo allarme, dopo quello purtroppo lanciato lo scorso martedì 24 marzo 2015 che oggi appare come una tragica premonizione: “Temo che l'albero caduto, in assenza di drastici interventi, sia il primo di una lunga serie. Avevo concluso la segnalazione alle Istituzioni di martedì scorso, in cui evidenziavo lo stato di degrado e di abbandono del manto stradale e del guard rail, con la frase che cosa aspettano: ci vuole un altro morto? 

Ebbene si, me ne dispiace moltissimo, c'è stato.  Le Istituzioni devono assolutamente porre rimedio a questa situazione. Ora basta!!!” conclude il pendolare che si autodefinisce prima furioso, ora oltremodo basito, dispiaciuto e graziato.