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Cronaca

Venezia, città aperta ma con accesso regolamentato

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A Roma il contributo d’accesso a Venezia presentato alla stampa internazionale dal sindaco
 
 
Il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro ha presentato a Palazzo Grazioli a Roma, nuova sede dell’Associazione della stampa estera in Italia,  il contributo di accesso per la città di Venezia e la campagna di comunicazione che accompagnerà la sperimentazione che si inserisce all’interno della visione strategica per la gestione dei flussi turistici in città. Presenti con il primo cittadino l’assessore al Bilancio Michele Zuin, l’assessore al Turismo Simone Venturini e il direttore operativo di Vela spa, Fabrizio D’Oria. Per quanto riguarda il provvedimento, che prende origine dalla legge di Bilancio del 2019, poi aggiornata nel 2021, il sindaco ha ricordato che l’obiettivo è “quello di definire un nuovo sistema di gestione dei flussi turistici e di disincentivare il turismo giornaliero a Venezia in alcuni periodi, in linea con la delicatezza e unicità della città, per garantirle il pieno rispetto che si merita”. Il contributo sarà richiesto solo per 29 giorni, più precisamente il 25, 26, 27, 28, 29 e 30 aprile 2024, 1, 2, 3, 4, 5, 11, 12, 18, 19, 25, 26 maggio 2024, 8, 9, 15, 16, 22, 23, 29, 30 giugno 2024 e 6, 7, 13 e 14 luglio 2024.
 
L’obiettivo della campagna di comunicazione è  quello di principalmente informare e sensibilizzare verso un turismo sostenibile. Filmati televisivi e radiofonici, manifesti e locandine, opuscolo, sito Internet, blog e media sociali questi i principali mezzi di diffusione della campagna di comunicazione multicanale turistica. “Ho l’onore di essere il sindaco della città più bella del mondo, ma che negli ultimi anni ha un problema di qualità della vita delle persone, di civiltà e di rispetto delle norme. Nessun politico fa un provvedimento come questo perché è più facile stare fermi e non provare a trovare una soluzione. Noi ci proviamo per rendere più fruibile e vivibile la città. Questo contributo di accesso sarà una prova e anticipo già che il costo sarà più alto di quello che incasseremo, almeno in questo anno di sperimentazione che riguarda 29 giornate “stressate”. Il beneficio che ci attendiamo è qualche visitatore giornaliero in meno. È vero che abbiamo dato l’esenzione ai veneti, che vengono a visitare la città in giornata, ma è anche vero che il fatto di introdurre una prenotazione potrebbe disincentivare dal venire proprio in quelle giornate e quindi rendere più scarica la città – ha spiegato il sindaco Brugnaro nella due ore di domande dei giornalisti da tutto il mondo – Ribadiamo che nessuno vuole chiudere la città e che se qualcuno vorrà comunque venire in queste giornate da bollino nero potrà farlo, pagando appunto un contributo di 5 euro e prenotando la visita in città. Questo ci consentirà di avere dati veri e importanti: quanti visitatori, da dove vengono, quante esenzioni e molto altro, uno strumento importante per capire come organizzare i servizi. Non è un provvedimento che faccio a cuor leggero, ma se continuiamo solo a parlare non faremo mai niente per preservare la delicatezza e bellezza di Venezia. Concluso questo periodo di sperimentazione avremo tutto il tempo per fare le riflessioni che andranno fatte, per migliorare e cambiare, con l’aiuto di tutti”. “Venezia, ‘la più antica città del futuro’, ha dimostrato di saper interpretare le novità – ha ribadito l’assessore al Turismo Simone Venturini – È sempre più necessario programmare e promuovere eventi di qualità, in modo tale da incentivare un turismo selezionato, offrendo al pubblico una serie di eventi sostenibili. A quelli già esistenti e collaudati, ad esempio il Carnevale di Venezia, negli ultimi anni se ne sono aggiunti di nuovi, come il Salone Nautico o il Salone dell’Alto Artigianato Italiano”.
 
L’assessore al Bilancio, Michele Zuin, ha sottolineato l’unicità di questa sperimentazione e l’importanza di valutare gli effetti sulla città: “Sappiamo che il mondo ci guarda e a noi interessa far capire che la sperimentazione di questi 29 giorni è importante per capire come reagirà la città visto che si tratta di una novità assoluta. Le esenzioni che sono state stabilite dal Consiglio comunale rispondono a norme di buon senso per garantire l’accesso a Venezia a chi lavora, studia, ha i propri affetti, ha esigenze sanitarie o deve recarsi per necessità nel capoluogo della Regione, che ospita tantissime funzioni amministrative. Venezia è una città accessibile, aperta, ma i visitatori, sia nazionali che internazionali, devono comprendere che serve una giusta programmazione per gestire al meglio il delicato equilibrio tra residenzialità e turismo”.
 
Contributo
 
L’importo per il 2024 è di 5,00 euro giornalieri e non sono previste riduzioni. Non vi sarà neppure l’individuazione di una soglia di presenze oltre la quale applicare una maggiorazione del contributo di accesso. Il contributo sarà applicato solo alla Città antica e non alle isole minori tra cui il Lido di Venezia (compreso Alberoni e Malamocco), Pellestrina, Murano, Burano, Torcello, Sant’Erasmo, Mazzorbo, Mazzorbetto, Vignole, S. Andrea, la Certosa, San Servolo, S. Clemente, Poveglia.
 
Riscossione
 
Il “cuore del sistema” sarà la piattaforma multicanale e multilingue, realizzata da Venis Spa. La riscossione avverrà direttamente dal Comune di Venezia, soprattutto attraverso una web-app raggiungibile all’indirizzo cda.ve.it accedendo alla quale si potrà ottenere il titolo (QR Code) da esibire in caso di controlli. Il titolo attesta il pagamento del contributo o la condizione di esclusione/esenzione e andrà sempre conservato con sé. Chi dovrà pagare il contributo di accesso Nello specifico si è stabilito che il contributo di accesso dovrà essere corrisposto da ogni persona fisica, di età superiore ai 14 anni, che acceda alla Città antica del Comune di Venezia, salvo che non rientri nelle categorie di esclusioni ed esenzioni. In linea generale, il contributo sarà richiesto ai visitatori giornalieri che non soggiornano in strutture poste nel Comune di Venezia.
 
Chi sarà escluso dal pagamento
 
A norma di legge, non dovranno pagare il contributo di accesso i residenti nel Comune di Venezia, i lavoratori (dipendenti o autonomi), anche pendolari, gli studenti di qualsiasi grado e ordine di scuole e università che hanno sede nella Città antica o nelle Isole minori, i soggetti e i componenti dei nuclei familiari di chi risulta aver pagato l’IMU nel Comune di Venezia.
 
Chi sarà esentato dal pagamento
 
Sono esentati dal pagamento del contributo di accesso, ma dovranno essere registrati sul portale cda.ve.it tutti coloro che soggiornano in strutture ricettive situate all’interno del territorio comunale (turisti pernottanti), i residenti nella Regione Veneto, i bambini fino ai 14 anni di età, chi ha necessità di cure, chi partecipa a competizioni sportive, forze dell’ordine in servizio, il coniuge, il convivente, i parenti o affini fino al 3° grado di residenti nelle aree in cui vale il Contributo di accesso, ed una serie ulteriore di esenzioni previste nel Regolamento.
 
Informazioni
 
Sul portale cda.ve.it è presente una sezione sempre aggiornata delle FAQ. Accesso alla città Saranno istituiti dei varchi fisici ai principali punti di accesso alla città, distinti da varchi prioritari per residenti e lavoratori. Degli steward verificheranno il qr code dei visitatori e saranno a disposizione per aiutare chi ne fosse sprovvisto a scaricare il titolo di accesso sul posto e pagare il contributo. Superati i varchi, qualora qualcuno fosse sprovvisto del contributo di accesso sarà multato dai verificatori che effettueranno controlli a campione.
 
Campagna di comunicazione
 
L’obiettivo della campagna di comunicazione sarà principalmente informare e sensibilizzare verso un turismo sostenibile. Le 29 giornate con il bollino rosso avranno l’obiettivo di disincentivare il turista giornaliero dal visitare la città durante questi picchi, favorendo l’arrivo in periodi meno affollati. Spot televisivi e radiofonici, manifesti e locandina, brochure, sito Internet, blog e social network: questi i principali mezzi di diffusione della campagna di comunicazione multicanale turistica, basta sul claim “ma xe vero che”. Fermo restando che la città sarà sempre e comunque visitabile, i messaggi avranno lo scopo di orientare i turisti a vivere la città in maniera più consapevole e maggiormente fruibile, trasformando questa visita in una esperienza e adottando anche dei comportamenti più responsabili e sostenibili. Per ricordare che il turismo rappresenta anche una opportunità di crescita culturale individuale.
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Ambiente

ANBI, trasparenza e sicurezza lavoratori: Consorzi di Bonifica bresciani primi firmatari protocollo con Prefettura

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Massimo Gargano: “E’ il nostro, fattivo contributo a far sì che il 1 Maggio non sia mera celebrazione della Festa dei Lavoratori, ma impegno quotidiano”
 
“E’ un impegno concreto non solo per la trasparenza nell’utilizzo di risorse pubbliche, ma anche per il controllo sull’osservanza rigorosa delle disposizioni in materia di collocamento, igiene, sicurezza sul lavoro, tutela dei lavoratori sia contrattualmente che sindacalmente: temi di drammatica attualità e su cui ribadiamo la nostra, massima attenzione in tutta Italia.”
 
Ad affermarlo è Francesco Vincenzi, Presidente dell’Associazione Nazionale dei Consorzi di Gestione e Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue (ANBI), annunciando la  firma del Protocollo di Legalità per la Prevenzione dei Tentativi di Infiltrazione della Criminalità Organizzata negli Appalti Pubblici tra il Prefetto di Brescia, Maria Rosaria Laganà ed i Presidenti dei locali Consorzi di bonifica, Luigi Lecchi (Cdb Chiese) e Renato Facchinetti (Cdb Oglio Mella).
 
I due enti consortili sono impegnati nella realizzazione di importanti opere per la gestione dell’acqua, grazie alle risorse pubbliche, stanziate dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (P.N.R.R.), nonchè da fondi nazionali e regionali; da qui l’esigenza di salvaguardare la realizzazione delle opere da possibili tentativi di infiltrazione da parte di gruppi legati alla criminalità organizzata, in grado di condizionare le attività economiche.
 
Come strumento efficace, per conseguire gli obbiettivi di tutelare la trasparenza nelle procedure concorsuali di appalto, è stato esteso l’obbligo di acquisire le informazioni antimafia prima della sottoscrizione dei contratti, che vedranno l’inserimento di precise clausole nel merito.
 
“Mai come ora devono essere rafforzati gli strumenti di prevenzione antimafia ed anticorruzione salvaguardando, al contempo, l’esigenza di assicurare certezza e celerità nell’esecuzione dei lavori pubblici” dichiara il Prefetto, Laganà.
 
La sottoscrizione del Protocollo di Legalità nasce su iniziativa dell’Associazione Nazionale dei Consorzi di Gestione e Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue (ANBI) e vede i Consorzi di bonifica bresciani tra i primi firmatari.
 
“L’atto sottoscritto a Brescia conferma l’impegno dei Consorzi di bonifica ed irrigazione per la trasparenza e la prevenzione dei tentativi d’infiltrazione della criminalità organizzata: ora sono ampliate le informazioni antimafia nei bandi di gara e viene rafforzata la vigilanza sulla sicurezza dei lavoratori. E’ il nostro, fattivo contributo a far sì che il 1 Maggio non sia mera celebrazione della Festa dei Lavoratori, ma impegno quotidiano” dichiara Massimo Gargano, Direttore Generale di ANBI.
 
Con il Prefetto, i Presidenti dei Consorzi di bonifica “Chiese” ed “Oglio Mella” hanno condiviso anche la necessità di proseguire gli investimenti dedicati alle infrastrutture idriche, indispensabili all’intera provincia sia per l’irrigazione, sia per la salvaguardia di un territorio idrogeologicamente fragile.
 
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Cronaca

Guidonia Montecelio, botte tra ladri e padrone di casa: arrestato topo d’appartamento. E’ caccia al complice

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I Carabinieri della Stazione di Tivoli Terme hanno arrestato in flagranza di reato un 23enne georgiano, senza fissa dimora e con precedenti, gravemente indiziato del reato di rapina aggravata in concorso.
Lo scorso pomeriggio, a Guidonia Montecelio, località Villanova, due soggetti si sono introdotti in un appartamento di via D’Azeglio, di proprietà di un pensionato, in quel momento in vacanza all’estero. Sul cellulare del figlio dell’uomo, che vive a casa con lui, è arrivato il segnale d’allarme dell’impianto di videosorveglianza.
Il giovane nel visionare il filmato delle telecamere in tempo reale, ha effettivamente notato la presenza di 2 persone che si stavano introducendo nell’abitazione, così ha deciso di precipitarsi a casa, chiedendo aiuto anche ad alcuni amici. Arrivati presso l’abitazione, il figlio del proprietario assieme agli amici hanno notato la coppia vista poco prima nel video dell’impianto di video sorveglianza, allontanarsi con in mano dei borsoni pieni di refurtiva, tra cui orologi e gioielli. Ne è nata una violenta colluttazione, durante la quale uno dei due è riuscito a scappare.
Sul posto sono giunti anche i Carabinieri della Stazione di Tivoli Terme, allertati tramite 112 dal proprietario di casa, che sono riusciti a bloccare definitivamente il 23enne, che è stato arrestato, e su disposizione dell’Autorità Giudiziaria condotto presso il carcere di Roma Rebibbia, mentre sono ancora in corso le indagini per rintracciare il complice.

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Cronaca

Torvaianica, non si ferma all’alt dei Carabinieri: arrestato dopo un rocambolesco inseguimento

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I Carabinieri della Compagnia di Pomezia hanno arrestato un 41enne romeno, già noto alle forze dell’ordine, gravemente indiziato del reato di resistenza a pubblico ufficiale.
Più nel dettaglio, i Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile, impegnati in un servizio perlustrativo, nel transitare a Torvajanica sul Lungomare delle Meduse hanno deciso di eseguire un controllo di un’autovettura di grossa cilindrata condotta dal 41enne che viaggiava con a bordo due connazionali. L’uomo, sprovvisto di patente di guida, di documenti d’identità e di assicurazione, si dava improvvisamente alla fuga, dando inizio ad un inseguimento lungo la via Pontina e la via Nettunense, venendo poi bloccato ed arrestato a Campo di Carne.

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