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di Donato Robilotta – Coordinatore dei Socialisti Riformisti, già Assessore Regione Lazio
Roma – Ora che emergono dati che ci dicono che solo una piccolissima parte dei vigili in servizio ha marcato visita medica credo sia utile da parte di tutti abbassare i toni ed affrontare i problemi che esistono tra il corpo e l’amministrazione capitolina.
I vigili di Roma da anni chiedono l’applicazione della legge regionale 1 del 2005, che a 10 anni dall’entrata in vigore non è mai stata applicata dall’amministrazione capitolina, né la regione Lazio ha mai approvato gli atti conseguenti a partire dai regolamenti per i gradi distintivi unici, le divise, la centrale unica e la banca dati regionale sulla sicurezza.
Insomma i vigili chiedono di non essere obbligati solo a fare multe ai cittadini, come dei veri e propri gabellieri, per ripianare il bilancio comunale, ma di avere un ruolo e strumenti per occuparsi della sicurezza dei cittadini romani che è da anni uno dei principali problemi della Capitale.
L’amministrazione capitolina smetta di strumentalizzare dati capziosi ed apra un tavolo di confronto con una categoria che chiede solo di fare il proprio dovere e che è stufa della sua attuale condizione. L’amministrazione capitolina tenga presente infine che il corpo della polizia locale non è inferiore ai corpi delle altre forze di polizia, e sarebbe il caso che il Sindaco della capitale chiedesse al Governo un atto che lo equipari finalmente a quello delle altre forze dell’ordine.