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WWE 2K25, il videogame di wrestling più completo di sempre
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3 settimane faon

WWE 2K25, il nuovo videogame di wrestling di 2K e Visual Concepts per Pc, PlayStation e Xbox, introduce una modalità di gioco del tutto inedita, una rosa di lottatori che attraversa la storia della disciplina e un nuovo Showcase che gioca con gli eventi storici riportando i giocatori ai fasti dei mitici anni ’80. Analizziamo il prodotto parlando della giocabilità: le fondamenta che caratterizzano il gameplay sono praticamente le stesse delle precedenti edizioni, con cambiamenti veramente poco significativi. Pertanto, se si ha già familiarità con uno qualsiasi degli episodi rilasciati negli ultimi quattro anni, la sensazione provata è quella di trovarsi a casa propria. Laddove invece non si abbia avuto a che fare con un titolo della saga priima d’ora, consigliamo caldamente di sfruttare appieno i tutorial forniti dal gioco in quanto sono ricchi ed esaustivi. Il wrestling proposto da Visual Concepts è leggermente meno complesso da quello visto negli ultimi anni, ma è tutto fuorché arcade. Per riuscire a stare sul ring è necessario capire bene come eseguire le varie mosse a disposizione dei wrestler, così come le varie reversal. Lanciarsi immediatamente sul ring alla cieca significa semplicemente sacrificarsi come bersaglio mobile per l’avversario, proprio per questo è importante non sottovalutare l’importanza della modalità allenamento. WWE 2K25 offre il roster di personaggi giocabili più ricco e curato di sempre: più di 300 superstar (la maggior parte andrà sbloccata tra le varie modalità), oltre a cinque DLC previsti nei prossimi otto mesi. Davvero interessante poi l’aggiunta dei “Giganti”: affrontare Omos o Andre the Giant richiede al giocatore un approccio diverso rispetto a Triple H, Cody Rhodes o Seth Rollins. Per quanto riguarda l’aspetto visivo dei lottatori, la maggior parte delle animazioni sono spettacolari e complessivamente fluide mentre il nuovo sistema di lividi, sudore e sangue aggiunge ancor più realismo all’azione di gioco. Il livello di riproduzione dei lottatori maschili e femminili è molto curato ma solo in parte: la stragrande maggioranza delle superstar sono rifinite e curate anche nei minimi dettagli, le figure di secondo piano invece non hanno ottenuto la stessa cura.
WWE 2K25, oltre a una vasta gamma di lottatori però comprende anche un ricco ventaglio di contenuti pensati sia per giocatore singolo che per le competizioni online. Il più atteso di questi, quello che attribuisce l’indirizzo tematico alla produzione è sicuramente la modalità Showcase che, come di consueto, punta la lente di ingrandimento su specifici archi narrativi del glorioso passato di Raw e Smackdown. Dopo aver vissuto i migliori match di WrestleMania in 2K24, è il momento di partecipare ad alcuni dei momenti più significativi della Bloodline Dynasty, una delle discendenze più importanti che hanno marchiato a fuoco il proprio nome nella storia di questo sport. È, per stessa ammissione del team di sviluppo, un accorato omaggio alla carriera delle tre famiglie samoane che per decenni hanno calcato i ring della WWE riscuotendo risultati stratosferici in termini di popolarità e di titoli conquistati: gli Anoa’i, i Fatu e i Maivia. La modalità Showcase di WWE 2K25 continua a rispondere ai dettami conosciuti nelle passate edizioni: i giocatori saranno chiamati a impersonare determinati wrestler in frangenti topici della loro crescita e dovranno portare a termine una serie di obiettivi derivanti dal reale svolgimento dei relativi incontri. Si parla di momenti mozzafiato come l’indimenticabile Yokozuna vs. Hulk Hogan a King of the Ring 1993; il sorprendente scontro degli Headshrinkers con i fratelli Steiner a WrestleMania IX; il controverso match per il titolo internazionale tra gli allora giovanissimi The Rock e Triple H. Insomma, si tratta di alcuni dei passaggi più emozionanti della scalata al successo della Bloodline Dynasty, per di più esposti dalla voce narrante dell’istrionico Paul Heyman. Peccato per l’inspiegabile scelta di eliminare quasi totalmente i segmenti dei filmati originali a favore di una riproduzione creata col motore di gioco la quale, per forza di cose, non può garantire lo stesso impatto emotivo delle immagini di repertorio e per la selezione dei match che, a nostro avviso, sono troppo pochi (solo 17) e non sempre riescono a veicolare in maniera corretta la reale importanza che il retaggio samoano ha avuto nella diffusione globale del prodotto WWE. In questa edizione del 2025 torna anche “La Mia Ascesa”, la modalità che permette di creare il proprio alter-ego digitale e di seguirlo nella sua carriera nel wrestling professionistico. Dopo aver creato l’atleta, infatti, si potrà partecipare ai match, accumulare punti esperienza e spenderli nell’apposito albero delle abilità in una contaminazione ruolistica che permette di plasmare il proprio wrestler secondo lo stile di combattimento che si preferisce. Sullo sfondo c’è una storyline inedita nota come “NXT Mutiny” che, partendo dai presupposti dell’ormai abusato archetipo narrativo delle invasioni, immagina un ipotetico tradimento del brand di sviluppo NXT ai danni dei programmi principali di RAW e Smackdown, tratteggiando una trama tutto sommato piacevole che non disdegna nemmeno qualche gustoso colpo di scena. L’unico neo è da ricercarsi nei dialoghi, un po’ troppo banali e privi del pathos necessario a rimarcare la drammaticità di alcuni progressi della storia.
Passando al resto dell’offerta a firma Visual Concepts, la modalità esibizione veloce comprende i match più disparati provenienti dalla lunga storia della WWE, che spaziano dagli incontri classici in singolo o in tag team ai regolamenti più estremi come gli Ambulance Match, i TLC Match o i WarGames Match, senza dimenticare le varianti nella gabbia (Steel Cage, Hell in a Cell e Elimination Chamber), i macabri Casket Match, le risse nel backstage o la nuova stipulazione Bloodline Rules, protagonista nell’iconico Main Event di WrestleMania 40. È stata inclusa perfino la cruda quanto esaltante modalità Underground, vista per un brevissimo periodo negli episodi di Raw e di NXT, che priva il ring delle corde e limita le condizioni di vittoria alla sottomissione o al KO tecnico. Insomma c’è davvero tutto ciò che è possibile desiderare. Dispiace solo constatar che permangono le problematiche legate alle lotte con più partecipanti: selezionando gli incontri come i Triple Threat, i Fatal 4 Way o la Royal Rumble, ad esempio, il sistema continua a mostrare qualche difficoltà di troppo nello stabilire correttamente l’obiettivo dei colpi e nella gestione generale degli scambi tra i personaggi. Capita di frequente di assistere a movimenti poco realistici da parte degli atleti sul quadrato o a interazioni fisiche del tutto sballate che alle volte generano momenti di assoluta ilarità. È senza dubbio una criticità che avrà bisogno di lavoro mirato per essere risolta una volta per tutte nelle prossime incarnazioni del brand. Come se non bastasse, fanno il proprio ritorno anche tre componenti ormai rodate e senza particolari variazioni rispetto al passato: la divertente modalità gestionale MyGM che consente di prendere le redini di uno degli show settimanali amministrandone le risorse finanziare, la programmazione della card e i rapporti con i talenti del roster; la modalità Universe, che permette di vestire i panni di un atleta reale o creato per l’occasione e seguirne i progressi della carriera attraverso gli appuntamenti settimanali e i Premium Live Event; Infine, “La Mia Fazione”, che si basa sui meccanismi tipici dei giochi di carte collezionabili.
Per quanto riguarda gli scontri online, non ci sono state sorprese negative in termini di solidità e responsività dell’esperienza durante i match che abbiamo affrontato. La novità assoluta di quest’anno è la modalità The Island che, con un concetto simile a quello della City di NBA 2K, è costituita da un’ambientazione liberamente esplorabile e piena di attività da affrontare sia in singolo che contro avversari collegati via internet. Partecipando agli eventi e accumulando denaro, è possibile acquistare personalizzazioni estetiche presso i negozi presenti sull’isola ma, esattamente come nella City della controparte cestistica, anche The Island è il paradiso della microtransazione, con numerosi oggetti venduti a prezzi anche piuttosto elevati che richiedono frequenti esborsi di valuta reale. Anche sul piano prestazionale The Island non fa gridare al miracolo: la presenza di troppi elementi e giocatori a schermo fa letteralmente crollare il framerate al di sotto della soglia dei 30fps. Un risultato, in linea di massima, piuttosto deludente. Per quanto riguarda grafica e prestazioni, Visual Concepts ha compiuto ulteriori passi avanti nella modellazione poligonale del vastissimo roster di atleti inclusi in WWE 2K25, raggiungendo risultati molto validi per le superstar più celebri e nella riproduzione delle animazioni. In conclusione, WWE 2K25 riprende da dove aveva lasciato l’illustre predecessore, continuando a costruire sulle solide basi gettate lo scorso anno. Il sistema ludico, al netto di alcune storiche criticità relative ai match multipli, si presenta ancora più robusto e divertente del solito; la dotazione contenutistica è, come da tradizione, mastodontica e generalmente di buon livello, a parte qualche piccolo neo qualitativo nella selezione dei match inclusi nello Showcase o nella stesura dei dialoghi de La Mia Ascesa. La realizzazione grafica alterna momenti genuinamente impressionanti ad altri in cui appare evidente la necessità di rifiniture extra. In buona sostanza, se siete appassionati di questo spettacolare sport-entertainment WWE 2K25 è la scelta giusta in quanto è quanto di meglio esiste attualmente sul mercato.
GIUDIZIO GLOBALE:
Grafica: 8,5
Sonoro: 8,5
Gameplay: 8
Longevità: 9
VOYO FINALE: 8,5
Francesco Pellegrino Lise
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