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Redazione
Napoli – Gli agenti del commissariato Arenella l'hanno trovata seminuda, rannicchiata dietro un divano, in mezzo a spazzatura, escrementi e insetti. Era malnutrita e in evidente stato di deficit psicofisico.
La 36enne era in quelle condizioni da almeno 8 anni, segregata a Napoli in un appartamento nel quartiere del Vomero, che ormai era la sua prigione. La porta chiusa con un lucchetto, tapparelle e serrande sigillate.
A ridurla in quelle condizioni, la madre, un'ex insegnante di 69 anni, che è stata arrestata per sequestro di persona aggravato da maltrattamenti.
Denunciate in stato di libertà tre persone, con l'accusa di favoreggiamento.
La mamma-carceriera è stata rintracciata dai poliziotti in una casa vicina; aveva con sé le chiavi della "prigione" e la tessera sanitaria della figlia.
I poliziotti hanno accertato che la madre andava a trovare la "prigioniera" un paio di volte alla settimana, lasciando sul pavimento le buste della spesa per poi andarsene subito, chiudendo la porta a chiave.
La ragazza era sparita dal 2006, tanto che molti credevano addirittura che fosse in convento.
Gli agenti sono intervenuti su segnalazione di alcuni vicini, allarmati dal cattivo odore che proveniva dall'abitazione.