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Anguillara Sabazia: cara sindaca… i cari estinti attendono risposte. Nuovi quesiti sul cimitero [3 puntata]

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ANGUILLARA SABAZIA (RM) – Proseguiamo con la serie di articoli dedicati ai “cari estinti” che vorrebbero riposare in pace al cimitero di Anguillara Sabazia e che stanno aspettando alcune risposte da parte della sindaca Sabrina Anselmo, che ad oggi ancora non sono pervenute.

Una comunicazione, per ora, da Palazzo Orsini…

E’ invece arrivata la telefonata del geometra Domenico Di Donato, al quale, con deliberazione della Giunta comunale, era stato dato incarico nell’ambito dell’area tecnica, di redigere ai sensi dell’art.23, del D.lgs n.50/2016, un progetto di fattibilità tecnica ed economica per l’ampliamento del camposanto comunale. Il progetto redatto da un gruppo di tre geometri, Nadir Ramaccioni, Gianluca Chiavari e Domenico Di Donato, prevede l’ampliamento del cimitero comunale verso la via Romana, in deroga alla distanza prevista dal regolamento di polizia mortuaria di 200 metri dal centro abitato, ad una distanza comunque inferiore mantenendo il limite dei 50 metri.

Il geometra Di Donato, ha voluto dunque informare che lui, dopo il progetto è stato trasferito al servizio attività produttive del Comune di Anguillara, mentre gli altri due geometri, che con lui avevano redatto il progetto, non hanno ricevuto altri incarichi. Di Donato, ha poi precisato che attualmente c’è un solo referente che si sta occupando della questione cimitero ed è l’architetto Egidio Santamaria, responsabile dell’ufficio tecnico del Comune.

Mentre intendiamo ringraziare il geometra Domenico Di Donato, così gentile da rispondere ai quesiti dei suoi concittadini, ci si rammarica che non si possa riconoscere la stessa cosa per tutti i consiglieri. Quella di Di Donato è l’unica comunicazione in merito, per ora, che giunge da Palazzo Orsini.

Ampliamento del cimitero su un binario morto?

Al momento è dunque lecito pensare che il progetto, allo stato attuale, dorma su un binario morto. E se così fosse sarebbe molto triste, specialmente dopo l’annuncio solenne su Facebook della sindaca apparso quell’ormai lontano 10 agosto 2017, dove annunciava l’allora imminente inizio dei lavori di ampliamento. Che figura! Lo sdegno della gente non si ferma davanti al silenzio tombale della prima cittadina e neppure davanti a quello del referente al Comune che si sta occupando del “progetto ampliamento del cimitero”. Si accumulano le perplessità dei cittadini. Molti di loro si sforzano di capire senza però trovare risposte valide.

Nuovi quesiti sul cimitero

Il Comune emana ordinanze e determine di requisizione loculi cimiteriali giustificando l’atto a “grave carenza di loculi liberi”. E mentre si attendono ulteriori verifiche sui criteri adottati per le requisizioni, ad Anguillara Sabazia nascono nuovi quesiti:
In questi giorni di commemorazione dei cari estinti la gente gira per il camposanto ed in contrasto a quello che dichiara l’ordinanza di requisizione, di loculi liberi se ne possono notare svariate decine. Sono tanti e non possono sfuggire neanche allo sguardo distratto dell’Amministratore.

A confondere ulteriormente le idee dei cittadini, sempre in contrasto al regolamento della polizia mortuaria e di questo abbiamo già scritto nell’articolo precedente, prosegue, a tutt’oggi la compra/vendita di loculi, o almeno la pubblicità di tale attività.

Preme ricordare, ancora un’altra volta, che al Titolo III dello stesso regolamento, art.73, il paragrafo n° 1 recita: “La decadenza della concessione può essere dichiarata nei seguenti casi:
– quando venga accertato che la concessione sia oggetto di lucro o di speculazione;
– in caso di violazione del divieto di cessione tra privati del diritto d’uso della sepoltura previsto dall’art. 63 secondo comma.

Forse si dovrebbe presumere che tutto sia regolare? Perché allora non si tranquillizzano i cittadini invece di tacere?
Fa molto male il silenzio dell’Amministratore, fa tristezza il silenzio dei consiglieri davanti ad un progetto votato, finanziato ed inspiegabilmente lasciato marcire su un binario morto, almeno così sembrerebbe.
Ma quello che fa più male, quello che non si riesce a comprendere, è il silenzio dell’opposizione, un’opposizione in coma indotto? Ci si augura che quest’ultima sappia che da questo coma traumatico il risveglio comporterà problemi e la prima a sentirne gli effetti sarà Anguillara Sabazia. Se oggi il Paese tace, siano pur certi, coloro che sonnecchiano, che domani sarete ricordati.

Emanuel Galea

Cronaca

Guidonia Montecelio, botte tra ladri e padrone di casa: arrestato topo d’appartamento. E’ caccia al complice

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I Carabinieri della Stazione di Tivoli Terme hanno arrestato in flagranza di reato un 23enne georgiano, senza fissa dimora e con precedenti, gravemente indiziato del reato di rapina aggravata in concorso.
Lo scorso pomeriggio, a Guidonia Montecelio, località Villanova, due soggetti si sono introdotti in un appartamento di via D’Azeglio, di proprietà di un pensionato, in quel momento in vacanza all’estero. Sul cellulare del figlio dell’uomo, che vive a casa con lui, è arrivato il segnale d’allarme dell’impianto di videosorveglianza.
Il giovane nel visionare il filmato delle telecamere in tempo reale, ha effettivamente notato la presenza di 2 persone che si stavano introducendo nell’abitazione, così ha deciso di precipitarsi a casa, chiedendo aiuto anche ad alcuni amici. Arrivati presso l’abitazione, il figlio del proprietario assieme agli amici hanno notato la coppia vista poco prima nel video dell’impianto di video sorveglianza, allontanarsi con in mano dei borsoni pieni di refurtiva, tra cui orologi e gioielli. Ne è nata una violenta colluttazione, durante la quale uno dei due è riuscito a scappare.
Sul posto sono giunti anche i Carabinieri della Stazione di Tivoli Terme, allertati tramite 112 dal proprietario di casa, che sono riusciti a bloccare definitivamente il 23enne, che è stato arrestato, e su disposizione dell’Autorità Giudiziaria condotto presso il carcere di Roma Rebibbia, mentre sono ancora in corso le indagini per rintracciare il complice.

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Metropoli

Bracciano, violenta aggressione all’ospedale: panico tra medici e pazienti

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BRACCIANO (RM) – Sono stati momenti di tensione quelli vissuti da medici e pazienti all’ospedale Padre Pio. I Carabinieri della Sezione Radiomobile della
Compagnia di Bracciano hanno arrestato un cittadino italiano di 52 anni, con precedenti,
gravemente indiziato del reato di resistenza a Pubblico Ufficiale. L’uomo, in visita a dei
parenti presso l’Ospedale Padre Pio di Bracciano, in evidente stato di alterazione, aveva
aggredito fisicamente e minacciato il personale sanitario, inveendo anche contro i visitatori
presenti. A seguito dell’evento è stato richiesto l’intervento del 112, appurando che lo
stesso soggetto, pochi minuti dopo si era allontanato per poi importunare il personale di un
vicino supermercato. A seguito delle immediate ricerche i Carabinieri della Compagnia di
Bracciano hanno individuato l’uomo che, restio al controllo, li ha aggrediti, minacciandoli.
All’esito dell’attività il 52enne è stato arrestato in flagranza di reato e condotto presso il
carcere di Civitavecchia. In data 10 aprile 2024 l’arresto è stato convalidato ed è stata
disposta da parte dell’Autorità giudiziaria la custodia cautelare in carcere.
Si comunica il tutto nel rispetto dei diritti dell’indagato (da ritenersi presunto innocente in
considerazione dell’attuale fase del procedimento, fino a un definitivo accertamento di
colpevolezza con sentenza irrevocabile) e al fine di garantire il diritto di cronaca
costituzionalmente garantito.

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Metropoli

Monterotondo, arrestati gli “scassinatori” dei distributori di snack e bevande: si tratta di una coppia di conviventi

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L’uomo è stato condotto presso il carcera di “Rebibbia”, mentre la donna è stata sottoposta agli arresti domiciliari con l’applicazione del braccialetto elettronico

I Carabinieri della Compagnia di Monterotondo, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Tribunale di Tivoli nei confronti di un 29enne ed una 42enne, conviventi all’epoca dei fatti, gravemente indiziati di aver perpetrato molteplici furti avvenuti tra l’Agosto 2023 ed il gennaio 2024 nel comune eretino.

I militari, coordinati dalla Procura della Repubblica di Tivoli, hanno individuato i due conviventi e ricostruito in maniera certosina il loro modus operandi; l’obiettivo dei due complici era l’incasso dei distributori di snack e bevande posti negli esercizi pubblici (palestre, supermercati ed in due occasioni, una stazione di servizio capolinea di autobus), divenuti oggetto di quotidiani assalti da parte degli indagati.

Il collaudato metodo prevedeva che la donna fungesse da palo mentre l’uomo si introduceva nell’esercizio pubblico e, previo danneggiamento del pannello anteriore del distributore, riusciva ad asportare i pochi spicci contenuti all’interno. Spesso, per muoversi da una parte all’altra i due utilizzavano auto rubate.

Le indagini condotte dei Carabinieri hanno permesso di acquisire, volta per volta, gli opportuni riscontri utili a corroborare la presunta responsabilità dei furti a carico di entrambi gli indagati, che non si erano limitati ai soli distributori di snack, ma avevano interessato un distributore di una farmacia, dal quale avevano prelevato 450 euro, ed il deposito degli attrezzi di una società multiservizi di Monterotondo, dal quale avevano asportato alcuni arnesi da lavoro.

Il lavoro dei Carabinieri della Compagnia di Monterotondo ed il costante coordinamento dei magistrati della Procura di Tivoli, unito al coraggio dei cittadini che hanno denunciato, ha permesso alla Procura di richiedere ed ottenere dal locale Tribunale l’ordinanza di misura cautelare a carico degli indagati, ai quali vengono contestati 6 episodi di furto in concorso, 3 episodi di ricettazione nonché l’ulteriore fattispecie di resistenza a pubblico ufficiale.

Espletate le formalità di rito, l’uomo è stato condotto presso il carcera di “Rebibbia”, mentre la donna è stata sottoposta agli arresti domiciliari con l’applicazione del braccialetto elettronico.

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