Connect with us

Metropoli

Guidonia Montecelio, Ammaturo (FdI): “Il cerchio magico di Barbet”

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 4 minuti
image_pdfimage_print

GUIDONIA MONTECELIO (RM) – Riceviamo e pubblichiamo la nota del Consigliere di Fratelli d’Italia a Guidonia Montecelio Giovanna Ammaturo

“Dopo il Comunicatore ed il Portavoce a 64.000 euro all’anno e di cui il Sindaco di Guidonia Montecelio, Michel Barbet, non conosceva l’esattezza dei costi, una nota indirizzata a tutti i Consiglieri a firma del Presidente del Consiglio Comunale, Angelo Mortellaro, desta stupore- lo conferma Giovanna Ammaturo consigliere di Fratelli d’Italia- In pratica con nota n° 61391 del 9 luglio scorso, il Presidente invita i Consiglieri a riferire a se stesso, tutte le interrogazioni, interpellanze e mozioni. “ Che curerà attraverso il suo Ufficio , l’inoltro alla aree competenti per le dovute risposte” Richiamando l’art. 47 del Regolamento, Mortellaro per rendere più efficiente il percorso delle interrogazioni ed altro toglie al Sindaco il…disturbo. Ovviamente omette i successivi comma 2 e 3 che obbligano, per lo stesso regolamento indicato, il primo cittadino a rispondere entro 20 giorni e portare in Aula le richieste dei consiglieri. I Pentastellati della terza Città del Lazio ovvero la seconda Città non capoluogo di provincia in Italia in tre anni che governano hanno regolamentato o in progetto di farlo ogni cosa con la giustifica che senza i regolamenti o vecchi non si può amministrare. Le interrogazioni a detta di Mortellaro con una semplice nota si debbono riferire al firmatario stesso prevaricando e confondendo i ruoli di Sindaco e Presidente del Consiglio. Il consigliere è il delegato del popolo sovrano ed ha il compito di indirizzo e di controllo politico amministrativo ma ancor più con le interrogazioni, interpellanze e mozioni ha il compito e dovere di stimolo verso il Sindaco anche in ossequio all’art. 97 della Costituzione, ovvero che i pubblici uffici sono organizzati e siano assicurati con il buon andamento e l’imparzialità. Personalmente abbiamo denunciato alla Magistratura ordinaria ed al Prefetto già due volte il Sindaco Barbet perché con scarsa attenzione ed educazione istituzionale si è ben guardato di rispondere a decine di interrogazioni proposte. Mortellaro dovrà risponderà in tribunale per interpretazioni personali. Potrei dire l’avevo detto su molti casi. Come sugli insediamenti abusivi dei rom nelle zone industriali o limitrofe e per i fatti dell’Albuccione, ovvero gli scontri tra residenti e occupanti abusivi dei vicini terreni demaniali già a settembre scorso che si sono ripetuti quanto i furti in tutte le scuole del territorio e dove le registrazioni video non esistono. Abbiamo scritto e inviato decine di comunicati stampa, ci volevamo togliere i gettoni di presenza a favore della sicurezza, fatto anche video e postati sui social per dimostrare che il sindaco Barbet è poco incline ai fatti e il vicesindaco con delega alla legalità ed il commercio Russo più propenso all’ottimismo se non dichiarare che l’occupazione abusiva fosse inesistente o anche terminata. Facemmo anche il disegnino per invitare il primo cittadino a farsi ascoltare dal Comitato di Sicurezza Provinciale dove pure Barbet dovrebbe partecipare da tre anni. Oggi all’Albuccione non ci sarebbero ancora tensioni sociali. Invitammo il Sindaco a mettere una macchina della Polizia Municipale solo per il normale controllo delle auto per acclarare che l’Amministrazione del Comune è imparziale e presente e vuole assicurare che tutti i veicoli siano in regole con le leggi. Sarebbe bastato questo per arginare fenomeni di marginalizzazione. Fui accusata di razzismo e di ingerenza. Certo per Barbet è molto meglio anche in carenza di personale mandare un uomo della Municipale a Palombara Sabina piuttosto che rendere un servizio alla Città che è vero che gli ha dato la delega per governare ma è altrettanto vero che viene retribuito. Non lo si può più sentire che da penta stellato non è un professionista della politica e che occorre pazienza (in ogni settore). O la corbelleria tenersi i vetri o rifiuti in casa perché per avere la manica corta oggi nessuno risponde alle manifestazioni di interesse per il trasporto dell’umido che scade improrogabilmente il prossimo 31 luglio. Lì saranno dolori per tutti. Al contrario non si riesce a pensare a progetti di adeguato respiro per una Città con tante esigenze e numeri. Non si gioca a fare l’amministratore civico. Ci vogliono fatti e soluzioni. All’urbanistica si riceve una volta a settimana con il numeretto mentre i professionisti debbono attendere in piazza. Al settore commercio dove il dirigente Nardi è andato via e il delegato è troppo impegnato in altre faccende intanto è presente solo una impiegata con ruolo non di responsabilità. L’assessore alla cultura e sport Strani si affanna a pubblicare il bando di concorso “ Progetto di Natale 2030”. Augurandosi di poter essere ricompresi nel finanziamento regionale per 15.000 euro. Riferisce alle Associazioni del territorio che potranno dormire sonni tranquilli perché in caso di diniego il Comune si è impegnato alla copertura. Oltre a svilire il valore natalizio nessuno si è accorto che sulla delibera di Giunta a forza di copia ed incolla, tipico dei penta stellati, i progetti dovranno realizzarsi da ottobre 2019 a gennaio 2019. Quasi che le Associazioni del territorio siano incubatoi e serbatoi elettorali. Rispondere alle interrogazioni della sottoscritta all’opposizione sta nelle regole della civiltà istituzionale e ben rappresenta uno stimolo anche per i consiglieri capaci solo di alzare la mano in caso di votazione in aula. Pertanto continueremo a scrivere le interrogazioni, interpellanze e mozioni a chi ha voluto candidarsi a Sindaco come è stato per Barbet. Se non ha il tempo di leggerle , risolvere i problemi di una Città, a fare promesse ai cittadini ben sapendo che non riuscirà a mantenerle non per carenza di soldi ma per mancanza di coraggio e responsabilità politica se ne faccia una ragione e si dimetta. Chi ha voglia di fare con lealtà, valori e idee dopo aver fatto i numeri nella vita lavorativa privata già c’è.”

Continua a leggere
Commenta l'articolo

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Cronaca

Guidonia Montecelio, botte tra ladri e padrone di casa: arrestato topo d’appartamento. E’ caccia al complice

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo

Tempo di lettura < 1 minuto

image_pdfimage_print

I Carabinieri della Stazione di Tivoli Terme hanno arrestato in flagranza di reato un 23enne georgiano, senza fissa dimora e con precedenti, gravemente indiziato del reato di rapina aggravata in concorso.
Lo scorso pomeriggio, a Guidonia Montecelio, località Villanova, due soggetti si sono introdotti in un appartamento di via D’Azeglio, di proprietà di un pensionato, in quel momento in vacanza all’estero. Sul cellulare del figlio dell’uomo, che vive a casa con lui, è arrivato il segnale d’allarme dell’impianto di videosorveglianza.
Il giovane nel visionare il filmato delle telecamere in tempo reale, ha effettivamente notato la presenza di 2 persone che si stavano introducendo nell’abitazione, così ha deciso di precipitarsi a casa, chiedendo aiuto anche ad alcuni amici. Arrivati presso l’abitazione, il figlio del proprietario assieme agli amici hanno notato la coppia vista poco prima nel video dell’impianto di video sorveglianza, allontanarsi con in mano dei borsoni pieni di refurtiva, tra cui orologi e gioielli. Ne è nata una violenta colluttazione, durante la quale uno dei due è riuscito a scappare.
Sul posto sono giunti anche i Carabinieri della Stazione di Tivoli Terme, allertati tramite 112 dal proprietario di casa, che sono riusciti a bloccare definitivamente il 23enne, che è stato arrestato, e su disposizione dell’Autorità Giudiziaria condotto presso il carcere di Roma Rebibbia, mentre sono ancora in corso le indagini per rintracciare il complice.



Continua a leggere

Metropoli

Bracciano, violenta aggressione all’ospedale: panico tra medici e pazienti

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura < 1 minuto
image_pdfimage_print

BRACCIANO (RM) – Sono stati momenti di tensione quelli vissuti da medici e pazienti all’ospedale Padre Pio. I Carabinieri della Sezione Radiomobile della
Compagnia di Bracciano hanno arrestato un cittadino italiano di 52 anni, con precedenti,
gravemente indiziato del reato di resistenza a Pubblico Ufficiale. L’uomo, in visita a dei
parenti presso l’Ospedale Padre Pio di Bracciano, in evidente stato di alterazione, aveva
aggredito fisicamente e minacciato il personale sanitario, inveendo anche contro i visitatori
presenti. A seguito dell’evento è stato richiesto l’intervento del 112, appurando che lo
stesso soggetto, pochi minuti dopo si era allontanato per poi importunare il personale di un
vicino supermercato. A seguito delle immediate ricerche i Carabinieri della Compagnia di
Bracciano hanno individuato l’uomo che, restio al controllo, li ha aggrediti, minacciandoli.
All’esito dell’attività il 52enne è stato arrestato in flagranza di reato e condotto presso il
carcere di Civitavecchia. In data 10 aprile 2024 l’arresto è stato convalidato ed è stata
disposta da parte dell’Autorità giudiziaria la custodia cautelare in carcere.
Si comunica il tutto nel rispetto dei diritti dell’indagato (da ritenersi presunto innocente in
considerazione dell’attuale fase del procedimento, fino a un definitivo accertamento di
colpevolezza con sentenza irrevocabile) e al fine di garantire il diritto di cronaca
costituzionalmente garantito.

Continua a leggere

Metropoli

Monterotondo, arrestati gli “scassinatori” dei distributori di snack e bevande: si tratta di una coppia di conviventi

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 2 minuti
image_pdfimage_print

L’uomo è stato condotto presso il carcera di “Rebibbia”, mentre la donna è stata sottoposta agli arresti domiciliari con l’applicazione del braccialetto elettronico

I Carabinieri della Compagnia di Monterotondo, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Tribunale di Tivoli nei confronti di un 29enne ed una 42enne, conviventi all’epoca dei fatti, gravemente indiziati di aver perpetrato molteplici furti avvenuti tra l’Agosto 2023 ed il gennaio 2024 nel comune eretino.

I militari, coordinati dalla Procura della Repubblica di Tivoli, hanno individuato i due conviventi e ricostruito in maniera certosina il loro modus operandi; l’obiettivo dei due complici era l’incasso dei distributori di snack e bevande posti negli esercizi pubblici (palestre, supermercati ed in due occasioni, una stazione di servizio capolinea di autobus), divenuti oggetto di quotidiani assalti da parte degli indagati.

Il collaudato metodo prevedeva che la donna fungesse da palo mentre l’uomo si introduceva nell’esercizio pubblico e, previo danneggiamento del pannello anteriore del distributore, riusciva ad asportare i pochi spicci contenuti all’interno. Spesso, per muoversi da una parte all’altra i due utilizzavano auto rubate.

Le indagini condotte dei Carabinieri hanno permesso di acquisire, volta per volta, gli opportuni riscontri utili a corroborare la presunta responsabilità dei furti a carico di entrambi gli indagati, che non si erano limitati ai soli distributori di snack, ma avevano interessato un distributore di una farmacia, dal quale avevano prelevato 450 euro, ed il deposito degli attrezzi di una società multiservizi di Monterotondo, dal quale avevano asportato alcuni arnesi da lavoro.

Il lavoro dei Carabinieri della Compagnia di Monterotondo ed il costante coordinamento dei magistrati della Procura di Tivoli, unito al coraggio dei cittadini che hanno denunciato, ha permesso alla Procura di richiedere ed ottenere dal locale Tribunale l’ordinanza di misura cautelare a carico degli indagati, ai quali vengono contestati 6 episodi di furto in concorso, 3 episodi di ricettazione nonché l’ulteriore fattispecie di resistenza a pubblico ufficiale.

Espletate le formalità di rito, l’uomo è stato condotto presso il carcera di “Rebibbia”, mentre la donna è stata sottoposta agli arresti domiciliari con l’applicazione del braccialetto elettronico.

Continua a leggere

SEGUI SU Facebook

I più letti