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Anguillara Sabazia, incontro con il Commissario prefettizio: condivisione programmatica delle forze di sinistra e centrosinistra

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ANGUILLARA SABAZIA (RM) – A margine dell’incontro voluto dal Commissario prefettizio di Anguillara Sabazia con gli esponenti delle varie forze politiche sono stati affrontati e discussi diversi argomenti che ad oggi rappresentano delle vere e proprie priorità programmatiche per la città.

Priorità che dovranno essere affrontate dall’amministrazione straordinaria e successivamente, con tutta probabilità in autunno, dal nuovo governo che si insedierà.

I rappresentanti del Partito Democratico, Italia Viva, Articolo Uno, Sinistra Italiana, Rifondazione Comunista si sono presentati all’incontro con delle linee condivise su quelle che sono le necessità da affrontare nell’immediato e quelle da “rimandare” alla futura amministrazione ordinaria.

Sull’attuale emergenza cimiteriale, che ha assistito nel periodo di gestione a 5 stelle e successivamente a quella attuale alla requisizione temporanea dei loculi ad alcuni concessionari in attesa di un ampliamento mai avvenuto nonostante i tanti proclami, la linea delle forze di sinistra e centrosinistra è quella di non affrontare la crisi di disponibilità di loculi “pensando ad interventi di tipo stabile e definitivo, – hanno dichiarato in una nota comune i rappresentanti del Partito Democratico, Italia Viva, Articolo Uno, Sinistra Italiana, Rifondazione Comunista – come l’estensione dell’attuale cimitero o anche la realizzazione di una nuova infrastruttura, ancorchè possibili in virtù di decisioni già assunte da precedenti amministrazioni (PRG e delibere). Tali decisioni, – hanno proseguito – di natura permanente, e peraltro realizzabili in tempi non compatibili con l’urgenza attuale, dovranno a nostro avviso far carico alla responsabilità della futura nuova amministrazione”. Il blocco di sinistra e centro sinistra ritiene dunque che il Commissario possa affrontare la situazione contingente con provvedimenti tampone, compatibili con la sua funzione commissariale e con la situazione di emergenza sanitaria, chiedendo altresì al Commissario di “garantire una rapida attuazione di quanto previsto dalle nuove norme emanate dal governo” per quanto concerne l’accesso al cimitero.

Per quanto riguarda la situazione scolastica ad Anguillara Sabazia, la stessa è stata definita, a ragion veduta, “critica” specialmente per la disponibilità delle strutture

Dunque anche da sinistra e centrosinistra la ricetta è quella di una riapertura, anche parziale, della struttura di via Verdi, chiusa durante l’amministrazione grillina e che poi ha visto come alternativa dei containers che sono stati oggetto di contestazione da parte di numerosissimi cittadini. “Al disagio generalizzato a seguito del distanziamento sociale causato dal coronavirus – hanno detto i rappresentanti di sinistra e centrosinistra – si aggiunge la situazione di tutti gli edifici scolastici nel comune, ed in particolare del plesso di via Verdi chiuso con ordinanza del sindaco uscente. Riteniamo che il diritto allo studio e alla formazione sia uno di quelli veramente essenziali, specialmente per bambini e ragazzi che costruiscono in maniera determinante la loro personalità e le basi del loro bagaglio culturale proprio nel periodo infantile ed adolescenziale. Tale diritto – hanno proseguito – va garantito a tutti, ma sappiamo che già nelle fasi che abbiamo vissuto ciò non è avvenuto: abbiamo dovuto registrare discriminazioni fra famiglie con maggiori o minori disponibilità economiche, di accesso alla rete, di disponibilità di uno o più computer, di capacità/possibilità di seguire i propri figli nelle lezioni a distanza. Insomma, per queste ragioni è indispensabile garantire al massimo le lezioni “in aula”, in un periodo di doppia crisi di disponibilità di spazi: per la necessità di mantenere distanze adeguate (minor numero di bambini e ragazzi in aula, quindi necessità di un maggior numero di spazi idonei), e per la attuale inagibilità del plesso di via Verdi”.

I rappresentanti di sinistra e centrosinistra hanno dunque chiesto al Commissario prefettizio di valutare:

  • una nuova perizia da parte di un ingegnere strutturista, possibilmente dipendente di altra amministrazione pubblica, che consenta la riapertura – anche parziale – della struttura di Via Verdi, previ lavori di messa in sicurezza;
  • di richiedere alla Regione Lazio un finanziamento straordinario, per i nostri attuali plessi e per far fronte ad altre spese (esempio affitto di altre strutture in muratura);
  • di attivare gli Uffici Comunali affinchè provvedano a partecipare ai bandi per richiedere contributi e finanziamenti ai Ministeri ed a tutti gli altri Enti preposti;
  • l’ipotesi di utilizzare altri edifici in muratura, come ad esempio alberghi o strutture comunali (ad esempio ex consorzio agrario) in luogo dei container.
  • decidere in tempi strettissimi che fare sui container, in considerazione della loro disfunzionalità e delle caratteristiche di inidoneità più volte denunciate, ed anche degli elevatissimi costi (peraltro, su tale vicenda sono possibili interventi da parte della magistratura contabile);

I rappresentanti di sinistra e centrosinistra hanno inoltre ritenuto come indispensabile affrontare altre criticità come il turismo chiedendo al Commissario quali provvedimenti intenda emettere in merito a tutte le attività turistiche, ricettive e di ristorazione e in particolare:

  • gestione degli spazi pubblici, compresi i parcheggi;
  • utilizzo di spazi pubblici da parte di esercizi di ristorazione, bar, ecc..: riteniamo sia necessario dare maggiori concessioni sulle aree pubbliche alle attività di ristorazione e bar che consenta loro di riprendere la normale attività; chiediamo anche di non dare luogo all’esazione della TOSAP e della ICP.
  • gestione degli accessi alla zona del lago di Martignano;
  • concessioni degli arenili;

E’ stato segnalato anche il “Piano Straordinario per l’Occupazione del Suolo Pubblico”

Un piano ritenuto dai rappresentati di sinistra e centrosinistra come da attuare. Un piano redatto per conto dell’associazione “ASCS – Anguillara Sabazia Città Sostenibile” dagli architetti Matteo Brancaleoni, Ruzbeh Ghofranian, Stefano Mondati. “Chiediamo al Commissario – hanno dichiarato i rappresentanti politici del Partito Democratico, Italia Viva, Articolo Uno, Sinistra Italiana, Rifondazione Comunista – di dare corso a tale piano, che di fatto è un estratto del Progetto Preliminare di Mobilità Dolce denominato “ASCS Anguillara Sabazia Città Sostenibile”, già recepito dal Comune di Anguillara Sabazia: esso prevede l’individuazione ed il recupero di spazi pubblici da destinare alle attività ristorative della zona più centrale di Anguillara, attraverso l’introduzione di locali modifiche alla viabilità che verrebbero realizzate con segni a terra (costo 0). Il Piano – hanno proseguito – è da intendersi come una misura di sostegno straordinaria – perché limitata a questa stagione, caratterizzata dalla convivenza con il virus Covid19 – che permetterebbe ai ristoratori di Anguillara di disporre di maggiore spazio pubblico da destinare ai tavoli per il consumo all’aperto, appena questo sarà consentito. Si tratta di un’agevolazione pubblica a questa categoria già così gravemente colpita dalla quarantena forzata e che, dovendo aumentare le distanze tra i tavoli, senza tale sostegno si troverebbe ulteriormente penalizzata.

Dalla sinistra e dal centrosinistra di Anguillara Sabazia condivisione programmatica anche per quanto riguarda soggiorni estivi, Servizi ai disabili gravi e Gestione dei rifiuti

Soggiorni estivi

“Stante la necessità di garantire tale servizio, sia per il bene dei ragazzi e sia per garantire ai genitori la possibilità di svolgere le loro attività lavorative, chiediamo quali azioni si pensa di attuare, auspicando il possibile utilizzo delle aree pubbliche aperte per l’accoglienza dei bambini”

Servizi ai disabili gravi

“Riteniamo indispensabile, specialmente nell’attuale periodo di crisi, ampliare i servizi da erogare ai disabili gravi; in particolare chiediamo un più ampio utilizzo della cittadella socio sanitaria: naturalmente sarà indispensabile garantire le condizioni di sicurezza per gli utenti ed per gli operatori tramite protocolli sanitari e controlli medici (ad esempio: tamponi)”.

Gestione dei rifiuti

“Senza entrare nel merito di decisioni più generali sulla gestione di questo importante servizio, chiediamo l’apertura dell’isola ecologica per tutte le tipologie di rifiuti (e non solo per conferire gli sfalci, come annunciato a partire dall’11 maggio p.v.): trattasi di un’azione indispensabile, in quanto l’isola ecologica è un anello fondamentale per garantire al meglio la raccolta differenziata di qualità, e quindi più elevati livelli di riciclo, secondo la ormai unanimemente condivisa logica della “economia circolare”. Ribadiamo, poi, la necessità di riattivare la raccolta porta a porta per gli sfalci, (ad esempio, servizio a chiamata). Chiediamo, inoltre, di ripristinare il servizio di raccolta settimanale tramite scarrabile per sfalci ed ingombranti nelle frazioni periferiche di Ponton dell’Elce, Colle Sabazio ed Albucceto, tutte zone poste a molti chilometri dell’Isola Ecologica Comunale.

Infine i rappresentati dei partiti di sinistra e centrosinistra hanno chiesto al Commissario prefettizio informazioni di tipo generale su alcuni punti di particolare interesse per la popolazione e “utili a ristabilire un buon rapporto amministrazione/cittadini, rapporto fortissimamente incrinato dalla precedente amministrazione che ha progressivamente annullato ogni forma di trasparenza e spazi di dialogo. In particolare:

  • servizi erogati alla popolazione come buoni pasto/pacchi alimentari ed erogazione del bonus affitti e relativi criteri adottati;
  • criteri che verranno seguiti per l’applicazione della nuova IMU e come si intende intervenire in caso di difficoltà nei pagamenti da parte dei cittadini;
  • pista/e ciclabili;
  • passaggio a livello;
  • gestione dell’acqua e cessione del SII ad ACEA ATO 2;
  • possibilità di interventi manutentivi su strade;
  • situazione attuale dello stato economico e di bilancio dell’Ente.

Un incontro durante il quale è stata data la piena disponibilità al dialogo, e nel fornire ogni tipo di supporto e sostegno eventualmente individuato. “Consapevoli – hanno concluso – delle grandi difficoltà nella gestione di questa particolarmente drammatica crisi, e con l’unico intento di dare un contributo per il bene della nostra città”.

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Cronaca

Guidonia Montecelio, botte tra ladri e padrone di casa: arrestato topo d’appartamento. E’ caccia al complice

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I Carabinieri della Stazione di Tivoli Terme hanno arrestato in flagranza di reato un 23enne georgiano, senza fissa dimora e con precedenti, gravemente indiziato del reato di rapina aggravata in concorso.
Lo scorso pomeriggio, a Guidonia Montecelio, località Villanova, due soggetti si sono introdotti in un appartamento di via D’Azeglio, di proprietà di un pensionato, in quel momento in vacanza all’estero. Sul cellulare del figlio dell’uomo, che vive a casa con lui, è arrivato il segnale d’allarme dell’impianto di videosorveglianza.
Il giovane nel visionare il filmato delle telecamere in tempo reale, ha effettivamente notato la presenza di 2 persone che si stavano introducendo nell’abitazione, così ha deciso di precipitarsi a casa, chiedendo aiuto anche ad alcuni amici. Arrivati presso l’abitazione, il figlio del proprietario assieme agli amici hanno notato la coppia vista poco prima nel video dell’impianto di video sorveglianza, allontanarsi con in mano dei borsoni pieni di refurtiva, tra cui orologi e gioielli. Ne è nata una violenta colluttazione, durante la quale uno dei due è riuscito a scappare.
Sul posto sono giunti anche i Carabinieri della Stazione di Tivoli Terme, allertati tramite 112 dal proprietario di casa, che sono riusciti a bloccare definitivamente il 23enne, che è stato arrestato, e su disposizione dell’Autorità Giudiziaria condotto presso il carcere di Roma Rebibbia, mentre sono ancora in corso le indagini per rintracciare il complice.



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Bracciano, violenta aggressione all’ospedale: panico tra medici e pazienti

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BRACCIANO (RM) – Sono stati momenti di tensione quelli vissuti da medici e pazienti all’ospedale Padre Pio. I Carabinieri della Sezione Radiomobile della
Compagnia di Bracciano hanno arrestato un cittadino italiano di 52 anni, con precedenti,
gravemente indiziato del reato di resistenza a Pubblico Ufficiale. L’uomo, in visita a dei
parenti presso l’Ospedale Padre Pio di Bracciano, in evidente stato di alterazione, aveva
aggredito fisicamente e minacciato il personale sanitario, inveendo anche contro i visitatori
presenti. A seguito dell’evento è stato richiesto l’intervento del 112, appurando che lo
stesso soggetto, pochi minuti dopo si era allontanato per poi importunare il personale di un
vicino supermercato. A seguito delle immediate ricerche i Carabinieri della Compagnia di
Bracciano hanno individuato l’uomo che, restio al controllo, li ha aggrediti, minacciandoli.
All’esito dell’attività il 52enne è stato arrestato in flagranza di reato e condotto presso il
carcere di Civitavecchia. In data 10 aprile 2024 l’arresto è stato convalidato ed è stata
disposta da parte dell’Autorità giudiziaria la custodia cautelare in carcere.
Si comunica il tutto nel rispetto dei diritti dell’indagato (da ritenersi presunto innocente in
considerazione dell’attuale fase del procedimento, fino a un definitivo accertamento di
colpevolezza con sentenza irrevocabile) e al fine di garantire il diritto di cronaca
costituzionalmente garantito.

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Monterotondo, arrestati gli “scassinatori” dei distributori di snack e bevande: si tratta di una coppia di conviventi

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L’uomo è stato condotto presso il carcera di “Rebibbia”, mentre la donna è stata sottoposta agli arresti domiciliari con l’applicazione del braccialetto elettronico

I Carabinieri della Compagnia di Monterotondo, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Tribunale di Tivoli nei confronti di un 29enne ed una 42enne, conviventi all’epoca dei fatti, gravemente indiziati di aver perpetrato molteplici furti avvenuti tra l’Agosto 2023 ed il gennaio 2024 nel comune eretino.

I militari, coordinati dalla Procura della Repubblica di Tivoli, hanno individuato i due conviventi e ricostruito in maniera certosina il loro modus operandi; l’obiettivo dei due complici era l’incasso dei distributori di snack e bevande posti negli esercizi pubblici (palestre, supermercati ed in due occasioni, una stazione di servizio capolinea di autobus), divenuti oggetto di quotidiani assalti da parte degli indagati.

Il collaudato metodo prevedeva che la donna fungesse da palo mentre l’uomo si introduceva nell’esercizio pubblico e, previo danneggiamento del pannello anteriore del distributore, riusciva ad asportare i pochi spicci contenuti all’interno. Spesso, per muoversi da una parte all’altra i due utilizzavano auto rubate.

Le indagini condotte dei Carabinieri hanno permesso di acquisire, volta per volta, gli opportuni riscontri utili a corroborare la presunta responsabilità dei furti a carico di entrambi gli indagati, che non si erano limitati ai soli distributori di snack, ma avevano interessato un distributore di una farmacia, dal quale avevano prelevato 450 euro, ed il deposito degli attrezzi di una società multiservizi di Monterotondo, dal quale avevano asportato alcuni arnesi da lavoro.

Il lavoro dei Carabinieri della Compagnia di Monterotondo ed il costante coordinamento dei magistrati della Procura di Tivoli, unito al coraggio dei cittadini che hanno denunciato, ha permesso alla Procura di richiedere ed ottenere dal locale Tribunale l’ordinanza di misura cautelare a carico degli indagati, ai quali vengono contestati 6 episodi di furto in concorso, 3 episodi di ricettazione nonché l’ulteriore fattispecie di resistenza a pubblico ufficiale.

Espletate le formalità di rito, l’uomo è stato condotto presso il carcera di “Rebibbia”, mentre la donna è stata sottoposta agli arresti domiciliari con l’applicazione del braccialetto elettronico.

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