Connect with us

Cronaca

Covid-19 e trasporto pubblico. I Comitati Pendolari del Lazio alla Regione Lazio: “No a ordinanze inutili, promesse vane e briciole sotto il tappeto”

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 3 minuti
image_pdfimage_print

In attesa di conoscere gli esiti della conferenza unificata Stato-Regioni, che dovrebbe tracciare le modalità organizzative per il contenimento della diffusione del COVID19 nei trasporti pubblici, in vista della riapertura delle scuole, i comitati pendolari del Lazio provano a fare quadrato. E invitano, in un comunicato congiunto, gli assessori regionali alla Mobilità e alla Sanità, rispettivamente Mauro Alessandri e Alessio D’Amato, a non piegarsi a una politica di «ordinanze inutili, promesse vane e “briciole sotto il tappeto”».

A firmare il documento i Comitati Pendolari della Roma Nord, della Roma-Lido, della Orte, della FL8 Ottavo binario, della Stazione Minturno Scauri e Sferragliamenti dalla Casilina. «Abbiamo obbedito nei duri mesi di lockdown», esordiscono, «chiusi in casa i nostri corpi, non abbiamo messo in congelatore i nostri cervelli e le esperienze di vita. Ci siamo confrontati a distanza, discusso, elaborato idee organiche, che abbiamo inviato alle istituzioni, Assessorato alla mobilità della Regione Lazio in primis.  Sono idee di riqualificazione dei servizi in un contesto di sicurezza per passeggeri e lavoratori. Travalicano l’ambito del trasporto pubblico locale e delle sole ferrovie regionali ex-concesse e coinvolgono il sistema dei trasporti regionali. Abbiamo proposto aumento delle corse coi mezzi disponibili e recuperabili, integrazione dei servizi ferroviari con bus e pullman turistici, anche per dare ossigeno ad un settore gravemente colpito, e molto altro. Tutto nell’orizzonte di arrivare entro settembre alle stesse corse assicurate fino a Febbraio scorso, per aumentare l’offerta da metà settembre, contando anche sulla riduzione della domanda dei “lavoratori” e sulla spalmatura degli orari di punta di entrata/uscita di uffici, fabbriche e scuole. Sono seguiti incontri in video conferenza, contatti e documenti d’approfondimento».

«Speravamo che la Regione fosse in grado di raccogliere la sfida dell’emergenza sanitaria e della crisi economica, per migliorare il sistema dei trasporti pubblici, a cominciare da quelli su ferro, e di confrontarsi con i pendolari nel merito, dando risposte misurabili. Di sicuro c’è stata l’alluvione di soldi buttati nel pagamento “vuoto per pieno” di milioni di chilometri/treno o vettura non fatti dalle Aziende di trasporto, che han mandato migliaia di lavoratori in integrazione salariale a spese della collettività, tagliato turni, straordinari e indennità al personale, soppresso linee speciali, corse scolastiche, notturne e serali, rinunciato a controllare e incassare biglietti ed ancora oggi, al termine della c.d. Fase 3, neppure riescono a far ripartire i servizi che c’erano, con i mezzi che c’erano già a Febbraio scorso».

«Sei mesi passati invano?», si domandano. «Sembrerebbe di sì, leggendo lo sconcertante Ordine del Giorno del 6 agosto, che i Presidenti delle Regioni hanno approvato. In sostanza, chiedono a Governo, Ministero della salute e Comitato tecnico scientifico, di non insistere su distanziamenti di almeno un metro a bordo dei mezzi, misurazione temperature, durate dei viaggi e di accontentarsi dell’invito di indossare le mascherine».

«Sei mesi in cui», proseguono, «non solo non è stata avviata quell’integrazione di bus/pullman privati di cui si è tanto parlato, ma molte linee, sia regionali che statali, hanno continuato ad offrire un servizio ridotto, inducendo molti all’utilizzo dell’automobile, ed in cui si sono giustificate le aziende che non hanno ritenuto di adoperarsi per aumentare il materiale circolante. Sei mesi in cui, invece, si sono lette Ordinanze Presidenziali, come quella del 30 aprile scorso di Zingaretti: a tutela di utenti e aziende di trasporto pubblico dovevano imporre comportamenti corretti per prevenire l’infezione. Si sono rivelate “grida manzoniane”, lasciate al ricatto della volontà e delle risorse disponibili delle Aziende TPL, senza interventi sanzionatori della Regione per le non conformità a quanto ordinato, o abbandonati al rispetto volontario dei passeggeri, senza quasi più controlli da parte degli addetti verificatori/ispettori della Aziende, che si sono ipocritamente nascoste dietro l’intervento delle forze di polizia, dopo una litigata o una rissa. Sei mesi di chiacchiere che rischiano di trovare l’epitaffio nell’Ordine del giorno dei succitati Presidenti delle regioni. Non contenti del limite di occupabilità dei mezzi, portato con l’ultimo DPCM del 7 agosto ad un insostenibile 60%, vorrebbero togliere qualsiasi limite, qualsiasi fragile diaframma per la difesa della salute pubblica di chi opera e di chi viaggia ogni giorno sui mezzi pubblici delle regioni».

Da qui l’invito pubblico «all’assessore alla mobilità, Mauro Alessandri, e all’Assessore alla sanità, Alessio D’Amato: non si pieghino a questa politica di ordinanze inutili, promesse vane e “briciole sotto il tappeto”. Tra gli addetti ed i frequentatori delle discoteche della Costa Smeralda ed i lavoratori e i pendolari del trasporto pubblico del Lazio, l’unica differenza e che i primi, alla fine, sono stati controllati per l’eventuale positività, noi no. Non permetteremo che si giochi con la salute delle persone e soprattutto con quella degli utenti delle ferrovie ex-concesse, che va tutelata come e di più di quella dei frequentatori di discoteche, che sembrano tanto cari alle Regioni».

Castelli Romani

Colonna, elezioni: Fabio Pochesci presenta la sua squadra

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 4 minuti
image_pdfimage_print

Con un avvio dedicato alla Festa della Mamma ed alla Giornata Internazionale dell’Infermiere un emozionatissimo Fabio Pochesci, nei Giardini Belvedere a Colonna, presenta la squadra di Uniti X Colonna con la quale proverà a diventare il nuovo sindaco della Città.
“Abbracciamo il futuro” è lo slogan che unisce questa gruppo compatto e solare che inizia la kermesse donando alle mamme presenti un fiore per ringraziarle.
La tensione è palpabile, tante le persone in piazza ad ascoltare questo gruppo di ragazze e ragazzi che sperano di poter scrivere una pagina nuova per la città di Colonna.

“Da domani metteremo le scarpe da ginnastica” dice ancora più sorridente Fabio Pochesci che poi, da bravo capitano, presenta uno ad uno i componenti della sua squadra.

Fabio Pochesci con Iughetta Cobucci

“Questo per me è un battesimo … e pensate che sono pure la più longeva del gruppo” dice scherzando Iughetta Cobucci ma che poi con chiarezza esclama “le idee non hanno colore né bandiere, vi chiediamo un voto di fiducia, una delega di fiducia”.
Poi è il turno di Luca Flamini “de chi so’ fijo?” dice scherzando; perché lui a Colonna ci è arrivato per amore e della città si è innamorato.

“Avete la possibilità di scrivere, con il vostro voto, una nuova pagina per Colonna” queste le parole di Alessandro Gelpi, consigliere uscente, che abbraccia fraternamente Fabio Pochesci; tra i due esiste una amicizia consolidata da anni e afferma “è questo uno dei valori aggiunti del nostro gruppo”.

Fabio Pochesci con Alessandro Gelpi

Serena Mazzocco si impegna con estrema decisione a far si che il Cimitero torni ad essere luogo accessibile a tutti “non è possibile che molti dei nostri anziani non possano recarsi dai propri cari defunti”.
Poi è il momento di Danilo Colagrossi, per tutti Archimede, che orgogliosamente ed emozionato come non mai afferma “sono il C900 della squadra, sono nato a Colonna e ci vivo da sempre”.
“Colonna deve diventare un hotspot, il punto di partenza, per chi vuole visitare Roma … abbiamo un obiettivo da realizzare tutti insieme: abbracciare il futuro con Fabio” queste le parole di Annarita Vitale, anche Lei “adottata” dal calore e dall’amore dei colonnesi.

Fabio Pochesci con Emiliano Bultrini

Sale in “cattedra” il prof: Emiliano Bultrini: “La politica è fare per la comunità, per i cittadini” e poi aggiunge tra gli applausi “belle le serrande affrescate ma sarebbero ancora più belle se aperte” impegnandosi a rilanciare il commercio che sta morendo nella città. E chiude con un frase davvero importante “la cultura non è un vezzo, è uno strumento che può e deve produrre ricchezza”. Gli applausi concludono il suo intervento.
Una emozionata Lia Calabrò, da sempre a Colonna, invita a dare fiducia alla squadra e, nel concludere, “è ora di respirare aria pulita”.
Ed è il momento della più piccola della squadra ma quella con la maggiore grinta: Flavia Cappellini.

Fabio Pochesci con Flavia Cappellini

“Poi ve spiego a chi so fija” dice scherzando perché orgogliosamente dice “sono la settima generazione di colonnesi”. E chiude il suo intervento dicendo “Quanto è importante la vita sociale? A Colonna è scomparsa e le strade stanno diventando terreno fertile per la malavita” e tra gli applausi aggiunge “noi giovani siamo troppe volte sottovalutati, dateci una mano a raggiungere l’obiettivo di riportare in alto la nostra Città”.
Il consigliere comunale uscente, Cristian Romagnoli, lo “sportivo del gruppo” invita ad una profonda riflessione: “è ora di coinvolgere in modo attivo e chiaro tutte le associazioni presenti a Colonna rendendole partecipi di ogni progetto” perché “ogni singola persona ha una abilità, una competenza e può di sicuro essere valore aggiunto”.

Fabio Pochesci con Cristian Romagnoli

Un combattivo Francesco Vescovi con estrema chiarezza afferma “siamo pronti a dare a Colonna una alternativa concreta ed un nuovo slancio … si respira un’aria diversa e la sensazione è forte”. Chiude tra gli applausi “noi non abbiamo nulla da perdere, possiamo insieme, stavolta, far vincere davvero la nostra città”.
“Il cambiamento a volte può fare paura ma noi siamo pronti ad ascoltare, a metterci a disposizione della città senza alcuna paura” queste le parole di Daniele Nardi che tra gli applausi lancia il grido “Se non ora, quando?”

E poi è il turno di Fabio Pochesci poche parole ma lo sguardo dritto e fiero da vero combattente “Vedo molto nervosismo tra i miei avversari rinnovo l’invito ad un confronto leale ed onesto” e poi abbraccia la sua squadra … la partita è solo all’inizio.

Continua a leggere

Cronaca

Roma, Stazione Termini passata al setaccio dai Carabinieri: 6 persone denunciate e una in manette

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo

Tempo di lettura 2 minuti

image_pdfimage_print

ROMA – I Carabinieri della Compagnia Roma Centro, con il supporto di altre Compagnie del Gruppo di Roma, hanno effettuato un servizio di controllo straordinario, in tutta l’area della Stazione ferroviaria di Roma Termini, tra cui, via Cernaia, piazza Indipendenza, via Bachelet, via Varese, via del Castro Pretorio, viale Pretoriano, piazzale Sisto V, piazza di Porta S. Lorenzo, via di San Bibbiana, via Giolitti, piazza dei Cinquecento, viale Einaudi e zone limitrofe, mirato al contrasto di ogni forma di illegalità e degrado.
Una persona è stata arrestata per furto, sei sono state denunciate a piede libero, per reati a vario titolo e 5 cittadini sono stati sanzionati amministrativamente.
Più nel dettaglio, i Carabinieri del Nucleo Roma Scalo Termini hanno arrestato un cittadino romeno di 45 anni, senza fissa dimora e con precedenti, sorpreso dal personale addetto alla vigilanza di un negozio presente nello scalo ferroviario, subito dopo aver asportato due profumi dal valore complessivo di 280 euro. Refurtiva recuperata e restituita al titolare del negozio.
Subito dopo, invece, gli stessi Carabinieri hanno denunciato una donna romana di 45 anni, sorpresa subito dopo aver asportato dallo stesso negozio di profumi, presente nello scalo ferroviario, altri prodotti di profumeria. Anche in questo caso la refurtiva è stata recuperata e restituita al titolare del negozio.
In piazza Santa Maria Maggiore angolo via Gioberti, i Carabinieri della Stazione di Roma Piazza Dante hanno denunciato una donna, di 44 anni di Roma, già nota alle forze dell’ordine, sorpresa subito dopo aver asportato vari capi di abbigliamento da un esercizio commerciale.
Nel corso dei controlli i Carabinieri hanno denunciato due cittadini italiani, per l’inosservanza del D.A.C.UR. (Daspo Urbano), emesso nei loro confronti dal Questore di Roma, e altri due sempre italiani, per l’inosservanza del divieto di ritorno nel Comune di Roma.
Infine, i Carabinieri del Nucleo Roma Scalo Termini hanno sanzionato amministrativamente 5 cittadini, tra cui 4 italiani, tutti senza fissa dimora, per la violazione del divieto di stazionamento nei pressi della stazione Termini, con contestuale notifica di ordine di allontanamento per 48 ore; a loro carico è stata elevata anche una sanzione amministrativa di 100 euro.
In totale, i Carabinieri hanno identificato 140 persone, eseguito verifiche su 50 veicoli, effettuato 16 posti controllo.



Continua a leggere

Cronaca

Milano, vice Ispettore di polizia accoltellato alla schiena: è grave

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 2 minuti
image_pdfimage_print

Un agente di polizia è stato accoltellato in modo grave. Intorno alla mezzanotte nei pressi della stazione di Lambrate a Milano.

La Polizia è intervenuta per un uomo che stava lanciando pietre contro i treni e aveva colpito alla testa una donna di 55 anni, portata all’ospedale Fatebenefratelli in condizioni non gravi. Il viceispettore della Polizia di 35 anni è stato colpito con 3 coltellate al polmone, alla milza ed in pancia. Durante l’operazione – si apprende – ha avuto cinque arresti cardiaci (sono state usate quaranta sacche di sangue e trenta di plasma). Attualmente ha anche un edema polmonare. Sarà spostato in terapia intensiva con prognosi riservata.

L’uomo, un 37enne marocchino è stato stordito dal taser, ma ha comunque colpito con un coltello un 35enne vice Ispettore con tre fendenti alla schiena. Il poliziotto è stato trasportato in condizioni gravi all’ospedale Niguarda dove è stato operato d’urgenza. L’operazione chirurgica alla quale è stato sottoposto è durata sette ore e le sue condizioni rimangono critiche ma stabili. Il 37enne è stato arrestato.

Si chiama Hasan Hamis e dagli accertamenti della Questura di Milano è emerso essere presente in banca dati con numerosi alias. Ha precedenti per rapina aggravata, furto, lesioni personali, stupefacenti e sequestro di persona e fu condannato per reati di droga e contro il patrimonio per i quali, dal 2013 al 2020, è stato più volte detenuto nella Casa circondariale di Poggioreale a Napoli e di Ariano Irpino (Avellino).

Era stato arrestato e fotosegnalato per la prima volta in Italia il 18 dicembre del 2002 a Napoli e, da allora, è rimasto in Italia da irregolare. A suo carico, il prefetto di Napoli aveva adottato due provvedimenti di espulsione nel 2004 e nel 2012; così il prefetto di Avellino, a luglio 2023 quando, poiché non c’era disponibilità di posti nel Cpr, era stata data esecuzione mediante Ordine del questore di Avellino di lasciare l’Italia entro sette giorni. Il 37enne, non aveva mai dato segni di presenza nella provincia milanese ed è stato rintracciato e controllato per lo più in Campania. L’Ufficio Immigrazione della Questura di Avellino aveva attivato, nel 2021, le procedure di identificazione al Consolato marocchino, con esito negativo, in quanto la richiesta non aveva avuto riscontri dall’Autorità diplomatica marocchina. Il 5 maggio scorso, infine, è stato denunciato per resistenza a pubblico ufficiale dagli agenti della Polizia Ferroviaria di Bologna.

Continua a leggere

SEGUI SU Facebook

I più letti