Connect with us

Gallery

Roma, operazione antidegrado dei Carabinieri dal centro storico alle periferie

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 4 minuti
image_pdfimage_print

4 arresti e una denuncia in meno di 48 ore. Sequestrate dosi di droga e sanzionato un bar

ROMA – Continua l’azione dei Carabinieri del Comando Provinciale di Roma contro ogni forma di degrado e di illegalità nella Capitale, dal centro storico alle periferie.

Nelle ultime 48 ore, infatti, i Carabinieri hanno passato al setaccio vie, parchi pubblici, nodi di scambio e zone maggiormente frequentate durante la movida.

All’ esito delle attività, quattro persone sono state arrestate e una denunciata. I Carabinieri hanno anche sequestrato dosi di droga – tra cocaina, hashish e shaboo – e hanno sanzionato il titolare di un esercizio commerciale per violazioni amministrative.

I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Roma Montesacro hanno arrestato un 40enne di Frascati sorpreso in via Recanati angolo via Osimo, quartiere San Basilio, mentre cedeva un involucro contenente hashish ad un giovane. Il pusher è stato bloccato e trovato in possesso di dosi di hashish e di cocaina mentre l’acquirente è stato identificato e segnalato come assuntore all’Ufficio Territoriale del Governo di Roma. L’arrestato è stato sottoposto agli arresti domiciliari, in attesa del rito direttissimo. Dovrà rispondere di spaccio e detenzione di sostanze stupefacenti.

Con la stessa accusa, i Carabinieri della Stazione Roma Porta Portese hanno arrestato una 34enne romana, senza fissa dimora e già nota alle forze dell’ordine, fermata in via Orti di Cesare, dopo aver ceduto alcune dosi di shaboo ad un acquirente, identificato e segnalato quale assuntore. Nelle tasche della 34enne, i Carabinieri hanno rinvenuto, e poi sequestrato, 2 g di shaboo e 100 euro in contanti, provento dell’attività illecita. L’arrestata è stata trattenuta in caserma, in attesa del processo di convalida.

Nel pomeriggio, i Carabinieri della Stazione Roma Quadraro, unitamente a quelli del Nas di Roma, hanno effettuato controlli presso alcuni esercizi commerciali del quartiere, sanzionando il titolare di un bar in via Scribonio Curione, per un totale di 3.000 euro, per la mancanza del manuale Haccp e Igiene, nonché per la mancata attuazione delle procedure di autocontrollo.

I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Roma Casilina, invece, hanno arrestato un 31enne romano, con precedenti, con le accuse di ricettazione e resistenza a Pubblico Ufficiale. L’uomo, che procedeva a velocità sostenuta a bordo di un motoveicolo lungo via Filippo Serafini, alla vista dei militari che gli hanno intimato l’alt, si è dato alla fuga impegnando contromano l’incrocio tra viale Palmiro Togliatti e via Santi Romano, dove collideva con un’autovettura in transito. Il 31enne ha abbandonato il veicolo e ha tentato di fuggire a piedi, ma è stato raggiunto e bloccato dai Carabinieri. Dagli immediati accertamenti, il motoveicolo è risultato rubato e denunciato oggetto di furto nella stessa giornata dal proprietario e quindi per l’uomo sono scattate le manette. L’arrestato è stato condotto presso la propria abitazione e sottoposto agli arresti domiciliari, in attesa dell’udienza di convalida.

Nella notte, i Carabinieri della Stazione Roma Cinecittà sono intervenuti in via di Torpignattara per la segnalazione di una rissa in strada tra tre persone. Giunti sul posto, i Carabinieri hanno trovato solo due cittadini stranieri, un 31enne indiano e un 57enne afghano, che, unitamente ad un terzo uomo allontanatosi, in evidente stato di alterazione psico-fisica presumibilmente dovuta all’assunzione di alcool e a seguito di una lite per futili motivi, si erano aggrediti reciprocamente con calci e pugni, colpendosi anche con un tergicristallo strappato da un’autovettura in sosta. I due sono stati medicati al Policlinico Umberto I per le ferite riportate, guaribili in 8 e 10 giorni. I Carabinieri li hanno denunciati a piede libero per rissa, lesioni personali e danneggiamento. Dagli accertamenti eseguiti dai militari è emerso anche che il 30enne indiano, senza fissa dimora, era gravato da un’ordinanza di sostituzione dell’obbligo di presentazione in caserma, a cui era sottoposto, con la custodia cautelare in carcere, emessa in data 16 settembre 2020 dal Tribunale di Roma, per il reato di tentata rapina. È stato quindi arrestato e portato nel carcere di Velletri, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.

Continua a leggere
Commenta l'articolo

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Cronaca

1943/1944, “linea Gustav”teatro di feroci combattimenti: Medaglia d’Oro al Valor Civile per la Provincia di Frosinone

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo

Tempo di lettura 5 minuti

image_pdfimage_print

“Territorio di rilevante importanza strategica, in quanto posto a ridosso della ‘Linea Gustav’ e attraversato dalla via Casilina, maggiore arteria di collegamento tra la Capitale ed il Sud del Paese, dal 10 settembre 1943 fu teatro di una violenta occupazione militare e subì devastanti bombardamenti che causarono la distruzione di ingente parte del patrimonio edilizio e culturale. La popolazione, oggetto di feroce barbarie e costretta allo sfollamento, sorretta da eroico coraggio, profonda fede nella libertà ed altissima dignità morale, sopportava la perdita di un numero elevato di concittadini ed indicibili sofferenze, offrendo un luminoso esempio di abnegazione, incrollabile fermezza ed amore patrio”. 1943/1944 – Provincia di Frosinone.
 
È questa la motivazione con la quale stamattina, presso il salone di rappresentanza dell’Amministrazione provinciale di Frosinone, il Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ha fissato sul gonfalone della Provincia di Frosinone, la Medaglia d’Oro al Valor Civile. Alla cerimonia di conferimento, dall’alto profilo istituzionale, accolti dal Presidente dell’Amministrazione provinciale Luca Di Stefano, hanno preso parte il Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, il Prefetto di Frosinone Ernesto Liguori, il sindaco di Frosinone Riccardo Mastrangeli e lo storico e giornalista Paolo Mieli. Presenti in sala anche le massime autorità civili, militari e religiose, gli amministratori provinciali e tantissimi sindaci del territorio.
 
A scandire i vari momenti della cerimonia è stata la presentatrice Valeria Altobelli che ha anche letto una testimonianza di Giuseppina Capuano, nata ad Aquino il 19-10-1905 e residente a Piedimonte San Germano in via Petrone, defunta il 16 aprile 2009, tratta dal libro ‘Tra le pieghe della memoria’ di Elena Montanaro.
 
 
IL PRESIDENTE DI STEFANO: “UN TRIBUTO AI NOSTRI VALOROSI CITTADINI”
 
“La Medaglia D’Oro al Merito Civile è un segno tangibile dell’ammirevole coraggio e della straordinaria resilienza dimostrata dalla nostra provincia durante i terribili eventi legati alla seconda guerra mondiale. Le ferite del passato hanno modellato il nostro presente, ma non hanno mai minato la nostra determinazione e la nostra speranza nel futuro” ha detto il Presidente dell’Amministrazione provinciale Luca Di Stefano.
 
“Quando ogni pilastro era stato raso al suolo, abbiamo trovato la forza di ricostruire, quando il destino sembrava contro di noi, abbiamo trovato la forza di resistere. Il conferimento di questa alta onorificenza su cui ho l’obbligo morale e istituzionale di ringraziare, per l’impegno profuso, il Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, ci insigne di un compito ancora più importante: quello di impegnarci solennemente ad assicurare che le sofferenze patite non siano vane, che le vite perdute non siano dimenticate, e che le lezioni apprese siano tramandate alle future generazioni”, ha aggiunto.
 
“Questa medaglia rappresenta un tributo ai nostri valorosi cittadini, che hanno dimostrato con la loro forza d’animo che la vita e la speranza possono risorgere anche dalle ceneri della distruzione. In questo giorno solenne, giuriamo di onorare il passato, di abbracciare il presente e di costruire un futuro che rifletta la forza e la dignità che ha sempre contraddistinto il nostro territorio” ha concluso il Presidente di Stefano.
 
 
IL SINDACO MASTRANGELI: “LA NOSTRA POPOLAZIONE HA SUBITO L’IMMANE DRAMMA DELLE VIOLENZE”
 
Il primo cittadino della città capoluogo di Provincia ha ripercorso brevemente quei drammatici momenti. “La nostra è stata una popolazione civile che ha vissuto sulla propria pelle anche l’immane dramma delle violenze ad opera dei goumiers francesi su donne, uomini e bambini” ha spiegato in un passaggio il sindaco di Frosinone Riccardo Mastrangeli ricordando le ‘marocchinate’. Inoltre ha anche sottolineato “l’altissimo prezzo pagato dalla Città di Frosinone nel corso del sanguinoso conflitto bellico”. 
 
 
LO STORICO PAOLO MIELI: “NON DIMENTICHIAMO QUANTA DIGNITÀ LE NOSTRE FAMIGLIE ABBIANO AVUTO NEL RESISTERE”
 
Una attenta e puntuale lectio magistralis, quella tenuta dallo storico e giornalista, professor Paolo Mieli, ringraziato più volte dal Ministro e dal Presidente della Provincia per la sua presenza. Mieli ha raccontato delle “violenze subite da questa provincia” e delle “marocchinate”, evidenziando come “far passare la storia delle sofferenza di questa area solo per le violenze subite dai liberatori è stato un trucco per omettere le sofferenze degli otto mesi che hanno preceduto la liberazione”, che “sono il motivo della medaglia”. “Se potessi vivere in un mondo in cui tutti si comportano come si comportarono i cittadini di questo territorio né sarei lieto” ha ancora detto, mettendo in evidenza la dignità e la resistenza del popolo ciociaro e raccomandando di “non dimenticare quanta dignità le nostre famiglie abbiano avuto nel resistete, nel non farsi abbattere”.
 
 
IL MINISTRO PIANTEDOSI: “L’INTERA CIOCIARIA FU, IN VIRTÙ DELLA SUA VALENZA STRATEGICA, PESANTEMENTE SEGNATA E COLPITA”
 
“Sono lieto di poter consegnare questa medaglia alla Provincia di Frosinone – ha detto fra l’altro il Ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi -. Un importante riconoscimento voluto  a tributo delle ingenti perdite umane, delle immani sofferenze, delle privazioni, dei diffusi fenomeni di distruzione e devastazione che questo territorio ha dovuto patire durante il secondo conflitto mondiale”.
 
“Un conferimento, quello alla Provincia – ha aggiunto il titolare del Viminale in un altro passaggio – a cui tengo particolarmente, nella consapevolezza che l’intera Ciociaria fu, in virtù della sua valenza strategica, pesantemente segnata e colpita nel corso dei tragici eventi bellici”.
 
“Rievocare le pene sofferte dal popolo ciociaro da parte dei nazifascisti, e anche dalla parte di truppe aggregate degli alleati, deve servire a riconoscere il merito di una comunità che, nonostante le immani sofferenze patite, scelse di proiettarsi e credere nel futuro oltre ogni rivendicazione, senza cedere a tentazioni divisive. I ciociari, come il resto degli italiani, compirono enormi sforzi per contribuire, una volta conclusa la tragedia della seconda guerra mondiale, alla rinascita del nostro paese” ha concluso il Ministro dell’Interno.
 
CENNI STORICI
 
La Linea Gustav è stata una linea difensiva tedesca che si estendeva lungo l’Italia centrale durante la seconda guerra mondiale. Costruita nel 1943-1944 in risposta all’inasprimento dell’offensiva alleata in Italia, la Linea Gustav era uno dei principali ostacoli che l’Asse doveva superare per avanzare verso il nord e liberare il Paese dall’occupazione tedesca.
 
La linea si estendeva approssimativamente da Pescara sulla costa adriatica fino a Grosseto sulla costa tirrenica, attraversando montagne, fiumi e terreni difficili. Era costituita da una serie di fortificazioni, bunker, trincee, campi minati e ostacoli naturali, progettati per rallentare e bloccare l’avanzata delle forze alleate.
 
La battaglia per superare la Linea Gustav è stata estremamente feroce e ha visto pesanti combattimenti tra le forze tedesche e alleate. Gli Alleati hanno lanciato diverse offensive lungo la linea, tra cui la battaglia di Monte Cassino, una delle più celebri e sanguinose della guerra. Questa battaglia, in particolare, ha coinvolto scontri durissimi e pesanti perdite su entrambi i fronti, con gli Alleati che hanno cercato di sfondare le difese tedesche per avanzare verso Roma e il nord Italia.
 
Nonostante le difficoltà e le perdite, gli Alleati sono riusciti a rompere la Linea Gustav nell’ambito dell’operazione Diadem nel maggio 1944. Questo successo ha permesso loro di avanzare verso Roma, liberata il 4 giugno 1944, e di continuare la loro campagna per la liberazione dell’Italia settentrionale.
 
L’avanzata alleata per liberare l’Italia dopo aver superato la Linea Gustav ha rappresentato un momento cruciale nella guerra in Europa, portando alla caduta del regime fascista e alla fine dell’occupazione tedesca nel Paese. Tuttavia, la campagna per la liberazione dell’Italia è stata lunga e difficile, e ha comportato ingenti perdite umane e materiali su entrambi i lati.
 
 
 
 
Privo di virus.www.avast.com



Continua a leggere

Gallery

Roma, dal centro storico alle periferie è guerra ai borseggiatori: in manette 13 persone

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo

Tempo di lettura 2 minuti

image_pdfimage_print

ROMA – Proseguono senza sosta i controlli dei Carabinieri del Comando Provinciale di Roma che hanno intensificato le verifiche per garantire la sicurezza dei turisti e dei cittadini romani che affollano la Capitale. Le mirate attività dei Carabinieri, d’intesa con la Procura della Repubblica di Roma, hanno portato all’arresto di 13 persone gravemente indiziate del reato di furto aggravato.
Nella circostanza, in via Gioberti, i Carabinieri della Compagnia Piazza di Roma Piazza Dante hanno arrestato un 22enne originario del Gambia, con precedenti, il quale approfittando della distrazione di un’autista di un taxi rimasto coinvolto in un incidente stradale è riuscito ad impossessarsi del portafogli del tassista che lo aveva lasciato all’interno dell’autovettura. Sulla linea A della metropolitana, invece, alla fermata “Repubblica”, i Carabinieri hanno arrestato un cittadino romeno, senza fissa dimora e con precedenti, bloccato nel tentativo di sottrarre un cellulare dalla borsa di una turista francese. Alla fermata “Flaminio”, un uomo originario del Cile e una donna del Perù sono stati arrestati dai Carabinieri subito dopo essersi impossessati, in concorso fra loro, di un portafogli di un cittadino italiano che custodiva nella tasca del giubbotto.
Sempre sulle linee della metropolitana, in distinte operazioni, i Carabinieri della Compagnia di Roma Parioli hanno arrestato 5 persone, tra cui 3 donne, responsabili di furto aggravato nei confronti dei passeggeri a bordo.
All’interno di alcuni esercizi commerciali presenti nella stazione ferroviaria Termini, invece, i Carabinieri del Nucleo Roma Scalo Termini, in due distinti interventi, hanno arrestato una 41enne italiana, senza fissa dimora e con precedenti, e un 53enne italiano sorpresi subito dopo essersi impossessati di diversa merce del valore di oltre 300 euro.
In largo del Tritone, rione Colonna, i Carabinieri del Comando Piazza Venezia hanno arrestato un 54enne cubano, bloccato subito dopo aver asportato la borsa di una turista tedesca mentre era seduta ai tavoli esterni di un ristorante, invece, in Piazza della Rotonda, i Carabinieri della Stazione di Roma San Lorenzo in Lucina hanno arrestato un cittadino cileno responsabile del furto dello smartphone di una turista.
Tutte le vittime di furto consumato hanno presentato regolare denuncia querela e gli arresti sono stati tutti convalidati.



Continua a leggere

Gallery

Roma, boom di arresti sulla linea A della metro

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo

Tempo di lettura 2 minuti

image_pdfimage_print

Le specifiche attività di controllo effettuate dai Carabinieri del Comando Provinciale di Roma nelle principali aree frequentate dai turisti, d’intesa con la Procura della Repubblica di Roma, hanno portato all’arresto di 14 persone, gravemente indiziate del reato di furto.
 
In via degli Scipioni, i Carabinieri della Compagnia San Pietro, in seguito ad un mirato servizio antiborseggio, hanno individuato e arrestato in flagranza due cittadini stranieri, con precedenti, i quali, approfittando della calca di persone in strada, erano riusciti ad impossessarsi del portafogli di una donna italiana. Sulla linea A della Metropolitana, in distinte operazioni, i Carabinieri della Compagnia Parioli, hanno arrestato un 39enne di origine cubana, un cittadino peruviano di 20 anni, e due cittadini romeni di 41 e 59 anni, tutti senza fissa dimora e già noti alle forze dell’ordine, bloccati in flagranza nel tentativo di asportare i portafogli dei passeggeri della metropolitana.
 
Per le vie del centro di Roma, i Carabinieri della compagnia Roma Centro hanno arrestato in flagranza tre cittadini romeni, un uomo di 21 anni e due donne di 20 e 25 anni, bloccate dai militari subito dopo essersi impossessate, in concorso fra loro, del portafogli di una 75enne italiana mentre passeggiava in via delle Quattro Fontane. In piazza Santa Maria Maggiore, invece, i Carabinieri del Comando Piazza Venezia hanno arrestato un cittadino algerino di 33 anni, con precedenti, sorpreso dai militari non appena impossessatosi della borsa di una turista inglese, seduta ai tavoli esterni di un ristorante. Sulla banchina della fermata metro Spagna, i Carabinieri della Stazione di Roma Quirinale hanno arrestato una 19enne italiana, subito dopo aver sfilato un portafogli dalla tasca del pantalone di un turista messicano.
 
Sulla linea A della metropolitana, i Carabinieri della Stazione di Roma Monte Mario hanno arrestato in flagranza un 34enne cileno, bloccato dopo aver sottratto la borsa ad una passeggera italiana, invece, un altro cittadino cileno di 27 anni è stato arrestato dai Carabinieri della Stazione di Roma Flaminio, dopo essersi impossessato del portafogli di una turista statunitense.
 
Tutte le vittime di furto hanno presentato regolare denuncia querela e gli arresti sono stati tutti convalidati.
 
Privo di virus.www.avast.com



Continua a leggere

SEGUI SU Facebook

I più letti