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Cultura e Spettacoli

Taranto, mercato musicale italiano: torna il Medimex con un’edizione ibrida

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Per la prima volta il Medimex entrerà nelle sale del percorso permanente del MArTA

È in programma da mercoledì 15 a domenica 19 settembre a Taranto il Medimex 2021, International Festival & Music Conference promosso da Puglia Sounds, il programma della Regione Puglia per lo sviluppo del sistema musicale regionale attuato dal Teatro Pubblico Pugliese, con un fitto programma di showcase, incontri d’autore, mostre, attività professionali, scuole di musica, film e presentazioni.

Un’edizione ibrida, con appuntamenti in presenza e in streaming, che ha come tema centrale il cambiamento e conferma il Medimex  appuntamento di riferimento per il mercato musicale italiano e il grande pubblico di appassionati. 

 “Credo che questo festival rappresenti la perfetta sintesi dell’impegno sostenuto dalla Regione Puglia in materia di sviluppo del sistema musicale territoriale e nazionale. – ha commentato l’Assessore alla Cultura e Turismo della Regione Puglia, Massimo Bray – Tengo a sottolineare quanto il progetto Puglia Sounds, la cui attuazione fa capo al Teatro Pubblico Pugliese, non abbia eguali fra le amministrazioni italiane per innovatività e sperimentazione messa in campo in favore di artisti, operatori di settore e appassionati di musica. Sono convinto inoltre che Puglia Sounds, oltre a condurre con successo l’organizzazione del Medimex risulti essere il miglior strumento per la promozione della cultura musicale pugliese oltre i suoi confini, senza dimenticare la capacità di valorizzare i nostri giovani talenti”.  «Dopo il Sail Gp e le tante manifestazioni di spettacolo quest’estate, il Medimex è la ciliegina sulla torta di una stagione che sta celebrando Taranto città dei festival, ma anche città proiettata verso l’organizzazione della Biennale di architettura del Mediterraneo, progetto sul quale stiamo lavorando con grande sintonia con l’assessore Massimo Bray – ha dichiarato il Sindaco di Taranto Rinaldo Melucci -Il Medimex ritorna a Taranto grazie all’impegno di una grande squadra che ha lavorato per essere più prossima al settore della musica pugliese, fortemente penalizzato dalla pandemia, e a diverse zone della città, con l’obiettivo di favorire una più larga ricaduta economica».  

Per la prima volta, però, l’edizione 2021 del Medimex entrerà nelle sale del percorso permanente del MArTA. Creando un dialogo rispettoso tra l’antico e il contemporaneo, le foto di Kevin Cummins parleranno dei Joy Division, ma anche di tutto quel movimento musicale che si sviluppò nella cittadina di Manchester fino a decretarne la sua rinascita. E’ il segno di come la cultura può contribuire in modo determinante al processo di rinnovamento socio-culturale dei territori, come la scuola pitagorica tarantina di Archita d’altronde molto prima di noi”. Rilevante il programma di incontri d’Autore, tra gli appuntamenti più seguiti del Medimex, che anche in questa edizione ospita – tra Teatro Fusco, MarTa, Università degli Studi di Taranto e streaming – alcuni dei protagonisti della scena musicale italiana ed internazionale: il duo  Psicologi (15 settembre), il fotografo Kevin Cummins, Speranza (16 settembre), il produttore, chitarrista e fondatore dei Subsonica Max Casacci, il cantautore Aiello e Ligabue (17 settembre), il rapper Gemello e ancora Willie Peyote e Fast Animals & Slow Kids, il duo Coma_Cose, Malika Ayane (18 settembre) e infine Gaia e Negramaro (19 settembre).  Come di consueto il Medimex è una importante vetrina per la musica pugliese. Dal 16 al 18 settembre sono in programma allo Spazio Porto, e in streaming, tre giorni dedicati alla musica pugliese con gli showcase di una selezione, in aggiornamento, di vincitori dell’avviso pubblico Puglia Sounds Record. Il 16 settembre spazio alla scena indie pop con Carolina Bubbico, Erica Mou, Gaia Gentile, Underworld Vampires, Muriki, Marmo, Stain, Ninfea e Chromophobia. Il 17 settembre in programma showcase dedicati alla musica world con Radicanto, Tarantula Garganica, Mascarimirì, Terraross, Mimmo Epifani & Josè Barros. Infine il 18 settembre in scena la musica jazz con Roberto Ottaviano, Gaetano Partipilo & Boom Collective, Michele Fazio, Guido Di Leone e Francesca Leone feat Trio Corrente, Armstrong and the Moonwalkers, Kekko Fornarelli, Soul Hunters.

Anche questa edizione ospiterà mostre e video installazioni originali e in esclusiva nazionale dedicate ai pilastri della musica mondiale. Il Museo MarTa ospita, dal 16 settembre al 23 gennaio 2022, la mostra Joy Division: an ideal for living di Kevin Cummins, oltre 50 fotografie ai sali d’argento per ripercorre la straordinaria avventura dei Joy Division e la storia musicale e culturale della città di Manchester con scatti che ritraggono New Order, Smiths, Stone Roses, Happy Mondays fino ad arrivare agli Oasis. Ma anche immagini di paesaggio urbano per raccontare quella che è la storia della rinascita, partita dal basso, di una interna comunità. Al Castello Aragonese, dal 15 settembre al 3 ottobre,  invece protagonista la stagione dei concerti internazionali degli ’80 in Puglia con la mostra originale Pictures of you, che raccoglie foto di Marcello Nitti, Franzi Baroni, Arturo Rossi e Roberto Pastore scattate ad alcuni dei protagonisti della scena new wave come New Order, Peter Murphy dei Bauhaus, Jim Kerr dei Simple Minds, Nina Hagen, Paul Weller degli The Style Council e molti altri (inaugurazione con un incontro con gli autori delle foto e Gianluigi Trevisi moderato da Francesco Costantini). E gli storici concerti che in quegli anni si svolsero a Taranto in quel periodo sono al centro anche del video mapping dell’artista Hermes Mangialardo, a cura di Contempo, sulla facciata del Castello Aragonese di Taranto. Infine nell’ex chiesetta Università degli Studi per la durata del Medimex è in programma Musica di Carta: 60 anni di giornali musicali, la mostra di riviste musicali italiane ed internazionali, collezionate da Ernesto Assante che il 18 settembre al Teatro Fusco con Gino Castaldo tiene una Lezione di Rock su Franco Battiato, che raccoglie numeri leggendari di New Musical Express, Mersey Beat, Berkeley Barb, Rolling Stone, Melody Maker, The Oracle, Record Mirror, Musica Rock e Altro, Il Musichiere, Frigidaire, Muzak, Il Mucchio Selvaggio, Laboratorio Musica, Fare Musica, Rockerilla, Rockstar, Rumore, Tutti Frutti e molte altre.

E ancora in programma tre imperdibili film musicali presentati dai protagonisti. Al Teatro Fusco, e in streaming, mercoledì 15 settembre alle ore 20.30 il documentario Sisters with Transistors (2020, Lisa Rovner, 90’) presentato in diretta streaming da Laurie Anderson. Giovedì 16 settembre alle ore 20.30 Don’t Go Gentle: A film about Idles(2020, Mark Archer, 75’) presentato in diretta streaming da Joe Talbot, frontman degli Idles e venerdì 17 settembre alle ore 21.00 anteprima nazionale del biopic Creation Stories (2021, Nick Moran, 105’) presentato in diretta streaming dal leggendario produttore discografico Alan McGee, che sarà protagonista anche di un workshop sul management.

 Importante, qualificata e internazionale la sezione professionale che si sviluppa tra incontri, seminari, workshop, letture e presentazioni con i protagonisti dell’industia musicale tra i quali Amazon Europe, TikTok Italia, SIAE, Arts Infopoint UK, iMusician e numerosi artisti come Mahmood, Random, Alfa, Mokadelic, Garbo e Niccolò Agliardi. Quest’anno le attività si svolgeranno in presenza e online sulla piattaforma WYTH™ (iscrizioni a partire dal 23 agosto su medimex.it) che progetta e produce prodotti innovativi per far convergere in modalità ibrida esperienze fisiche e digitali.  Molto ricco il calendario  dei Talk che  tra venerdì 17 e sabato 18 settembre propone Sicurezza sul lavoro in tempo di pandemia, in collaborazione con Distretto Puglia Creativa, AFO6 e INAIL,  con Massimo Bray ( Assessore alla Cultura, Tutela e sviluppo delle imprese culturali, Turismo, Sviluppo e Impresa turistica Regione Puglia), Pier Luigi Lopalco (Assessore Sanità Regione Puglia), Giuseppe Gigante (INAIL Puglia), Lorenzo Cipriani (INAIL), Gianni Raimondi (AFO6), Federico Rasetti (Keep, on Live), Vincenzo Bellini (Distretto Puglia Creativa); Digitalizzazione e innovazione: TikTok, l’evoluzione del mezzo e la sua trasformazione con Giulia Lizzoli (TikTok Italia) e Alfa modera Ernesto Assante; Diritti d’autore: blockchain e Siae. Il futuro del diritto d’autore, rivoluzione del digitale con Matteo Fedeli (SIAE), Mario Cianchi (Sugarmusic) modera Giampiero Di Carlo; Il mercato della musica e lo streaming con Jillian Gerngross (Amazon Europe). Modera Ernesto Assante; Evoluzione della stampa musicale dagli anni 80 ad oggi con Riccardo Bertoncelli (giornalista), Giampiero Vigorito (giornalista), Giampiero Di Carlo (Rockol), modera Gino Castaldo; La New Wave in Italia con Oderso Rubini (Italian Records), Ciro Pagano (Gaznevada), Fabio Luzietti (Sky Arte), Garbo (cantautore), Enzo Mansueto (autore), Stefano Senardi (produttore discografico), Random. Modera Carlo Massarini; L’esperienza di un manager di artisti mainstream con Brian Message (ATC) in diretta streaming, modera Ernesto Assante; Musica e Cinema con Mokadelic,  modera Gino Castaldo e Musica e Fumetto con Mahmood (in streaming) e Lucio Staiano (Shockdom). Modera Ernesto Assante. Cinque i workshop in programma: venerdì 17 settembre  Come monetizzare la tua musica online, in collaborazione con iMusician, con Annamaria Dirella (iMusician) e Alice Bertolio (iMusician Italy) e Brexit: what’s the deal for musicians?, in collaborazione con Art Infopoint UK, con Zelie Flach and Katie James (Arts Infopoint UK) e Marie Fol mentre sabato 18 settembre in calendario Voglio andare a suonare in Cina, cosa devo fare? con Alessandro Pavanello (Kanjian Music) e Scrittura testi con Niccolò Agliardi (Autore, cantautore, conduttore radio-TV, scrittore). Due le presentazioni in programma venerdì 17 Presentazione di Wyth, in collaborazione con Wyth, con Samuele Franzini e Giuseppe Marmina (Wyth) e Non chiamateli concerti in streaming – La Nuova Era della musica Phygital, in collaborazione con A-Live, con Alex Braga (A-Live) e due i key note, in lingua inglese, in programma sabato 18 settembre How AI is shaping the future of the music business con Bas Grasmeyer (Music x) e What’s Next con Mark Mulligan (MIDiA). E ancora in programma Sync Lab@Medimex (iscrizioni a partire dal 1 aqosto sul sito web medimex.it) a cura di Node che prevede il 16 settembre il workshop Raccontare i Brand attraverso la musica con Chiara Luzzana (Sound of City) e il 16 e 18 settembre il workshop Narrativa nella musica per videogiochi a cura di AIV – Accademia Italiana Videogiochi con Andrea

Federici(AIV – Accademia Italiana Videogiochi),  il 17 settembre Musica, Disabilità e tecnologia in partnership con Future Music Forum con  Rich Legate (Attitude is everything), Rachel Wolffsohn (Charity OHMI), Louis Gilbert (Drake Music) + guest e poi le listening sessione con Ciara Elwis (Air Edel), Silvia Siano (Gruppo editoriale Bixio – Cinevox Record) , Milena Fessman (Cine Song). 

 Tornano le scuole di musica con Puglia Sounds Musicarium e Medimex Music Factory, in collaborazione con Sugar Music, che anche quest’anno sono rivolti ad artisti ed operatori musicali e offrono formazione secondo vari livelli di competenza e argomenti. Puglia Sounds Musicarium, dal 16 al 18 settembre in presenza all’Università degli Studi di Taranto e in streaming sulla piattaforma With, per la versione base propone lezioni sulla discografia con Marco Valente e Emiliano Colasanti, sulla fotografia con Fabrizio Pastore, Cosimo Calabrese e Maurizio Greco, sulla produzione con Populous, sulla promozione con Giovanni Bordieri & Gian Marco Bachetti, Carla Armogida (Spotify Italia) e con Giulia Lizzoli e Alfa  un approfondimento su TikTok e infine sulla contrattualistica con Nico Regina. La versione advanced, rivolta a professionisti, propone lezioni sull’ingegneria del suono con Marc Urselli e John Ryan, fotografia con Gianni Canitano, comunicazione e promozione con Cristiano Maggi e Jessica Gaibotti e un appuntamento sulla content strategy nell’era della musica liquida con Helio Di Nardo.  Medimex Music Factory, realizzato in collaborazione con Sugar Music, che offre la possibilità a musicisti di lavorare fianco a fianco con i tutor Stabber (Stefano Tartaglini), Federico Secondomè, Piero Romitelli, Silvia Tofani, Alessandra Flora, Valeria Palmitessa, Vincenzo Colella, Gianni Pollex e Leo Pari e lezionicon Motta, Speranza e Willie peyote (iscrizioni a partire dal 26 luglio sul medimex.it).

Infine è in programma Medimex Book Stories 2021 The sound of crashing waves, una serie di incontri al Caffè Letterario di Taranto per raccontare, attraverso i libri,  il fenomeno new wave che ha segnato in maniera prorompente un determinato periodo storico. Il 15 settembre New wave. La scena post-punk inglese 1978-1982 di  Pierfrancesco Pacoda, il 16 settembre Shock antistatico. Il post-punk italiano 1979-1985 di Stefano Gilardino, il 17 settembre BOLOGNA 1980, Il concerto dei Clash in Piazza Maggiore nell’anno che cambiò l’Italia di Ferruccio Quercetti e Oderso Rubini e il 18 settembre  Segnali di vita – La biografia de La Voce del Padrone di Fabio Zuffanti.

Tutti gli appuntamenti di Medimex 2021 si svolgeranno nel rispetto delle norme anti COVID, dettagli e modalità di partecipazione sul sito web medimex.it. Le iscrizioni al Medimex Music Factory iscrizioni aperte dal 26 luglio, Sync iscrizioni aperte dal 1 mentre sarà possibile iscriversi alle attività professionali e Puglia Sounds Musicarium a partire dal 23 agosto.

Medimex è un progetto  Puglia Sounds, il programma della Regione Puglia per lo sviluppo del sistema musicale regionale attuato con il Teatro Pubblico Pugliese,  realizzato nell’ambito del protocollo d’intesa 2021 con Puglia Promozione, operazione finanziata a valere su PO FESR PUGLIA 2014/2020 — POC PUGLIA 2014/2020 Azione 6.8 “Interventi per il riposizionamento competitivo delle destinazioni turistiche

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Prato, il museo di Palazzo Pretorio celebra i suoi 10 anni

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Inaugurata una nuova sala con dipinti del ‘400 e del ‘500  provenienti dai depositi
 
 
Sono trascorsi dieci anni dall’inaugurazione del Museo del Palazzo Pretorio di Prato che aprì il 12 aprile 2014, dopo un complesso restauro del Palazzo, iniziato nel 1998, sede dal 1912 del Museo Civico. E molti sono stati i progetti realizzati, guidati da un unico obiettivo: essere interprete della contemporaneità di ogni tempo e diventare sempre più inclusivo.
 
“Festeggiamo i 10 anni dall’apertura del Museo di Palazzo Pretorio con la presentazione di una nuova sala, a dimostrazione che il Pretorio non è mai rimasto fermo: mostre, nuove sale, linguaggi inclusivi, un polo culturale con una particolare attenzione all’autismo, sono la testimonianza di come l’arte sia capace di coinvolgere tutti con la sua bellezza e la sua capacità di comunicare.
 
Da oggi al primo piano si potranno ammirare opere del ‘400 e ‘500 provenienti dai depositi, grazie alla volontà di investire per valorizzare il patrimonio esistente”, dichiara Matteo Biffoni  sindaco di Prato. Un anniversario significativo, quello del decennale, che il Museo condivide con la comunità rendendo godibili diciassette opere che fino ad ora sono state custodite nei depositi e adesso hanno trovato collocazione nella nuova sala “Dai depositi al museo: dipinti del Quattrocento e del Cinquecento”, posta al primo piano nell’area recentemente restaurata dell’antico Monte dei Pegni. Il percorso espositivo così si amplia con un nucleo di maestri del Quattrocento che documentano il clima culturale che si riflette nelle tante botteghe attive a Firenze e nelle periferie; e con la preziosa raccolta di Sacre Famiglie e di Madonne con Bambino del secolo XVI composta da dieci dipinti.
 
La nuova sala rientra in un progetto di ampliamento dell’offerta museale che vedrà a breve altri due spazi dedicati, rispettivamente, “Prato prima di Prato” con reperti archeologici provenienti dal territorio e dalla vicina area di Gonfienti, sede di un insediamento etrusco del VI secolo avanti Cristo, arricchito anche da contenuti multimediali, e al Museo del Risorgimento, con una raccolta di cimeli dell’antico Museo del Risorgimento che dai primi del Novecento fu allestito nel Pretorio e ancora conservati nei depositi. “In questi dieci anni, il Museo civico di Palazzo Pretorio è diventato un punto di riferimento nel panorama non solo toscano. Un lavoro costante – in prima fila la Direttrice Rita Iacopino, tutto lo staff ed il Comitato scientifico – ha consentito di intrecciare relazioni e consolidare ed arricchire un patrimonio inestimabile. La scelta dell’amministrazione di ampliare il percorso della Collezione recupera l’idea del progetto di Gae Aulenti e Bianca Ballestrero e restituisce con ancora maggiore aderenza la storia non solo artistica del nostro territorio”, aggiunge Simone Mangani, Assessore alla cultura del Comune di Prato, presentando il nuovo allestimento anche a rappresentanti della stampa estera. Questi allestimenti si aggiungono al recente percorso parallelo multisensoriale arricchito di contenuti interattivi, opere da toccare e da ascoltare, guide nella lingua dei segni, nuovi dispositivi multimediali.
 
Il Museo celebra il decennale proponendo anche un originale programma di eventi, spettacoli, danza, laboratori, musica, incontri a tema e attività, rivolte a pubblici diversi. Tra gli altri ha organizzato, in collaborazione con la Fondazione Opera Santa Rita, la mostra “PretorioAPERTO – 10 anni 1000 sguardi”, i cui I protagonisti sono i ragazzi con sindrome dello spettro autistico del Centro “Silvio Politano”, che attraverso il loro punto di vista regalano ai visitatori una chiave di lettura alternativa delle opere del Museo di Palazzo Pretorio; le loro produzioni artistiche, inedite e originali, sono realizzate in collaborazione con i loro educatori, gli operatori museali e il contributo degli studenti del Liceo Artistico “Umberto Brunelleschi”di Montemurlo. Uno spazio di confronto, conoscenza e dialogo con le diversità. La mostra è ad accesso gratuito, dal 20 al 29 di aprile.
Con Prato Card è disponibile un unico biglietto che permette di visitare i quattro musei principali di Prato: Museo di Palazzo Pretorio, Museo del Tessuto, Museo dell’Opera del Duomo di Prato e Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci. Una tessera rivolta a tutti, turisti e residenti, con offerte per giovani e famiglie.
 
Tuttavia Prato merita anche una rapida conoscenza del suo centro storico, con una passeggiata definibile “Prato Classica – La città dei mercanti, di ieri e di oggi”: Itinerario a piedi nel centro cittadino. Si parte da Francesco di Marco Datini, il mercante che nel ‘400 fondò la prima conglomerata europea e che con il suo lascito contribuì a fondare l’Ospedale Degli Innocenti di Firenze, per arrivare alla monumentale Forma Squadrata con taglio di Henry Moore, installata a Prato nel 1974, 50 anni fa, la cui presenza rappresenta il segno tangibile del rinnovato mecenatismo degli imprenditori tessili pratesi del secondo Novecento e l’inizio del rilancio culturale e artistico della città laniera. Imperdibile una vista all’antica chiesa diSan Francesco, con il chiostro di Santa
Maria delle Carceri e il Castello dell’Imperatore.
Privo di virus.www.avast.com



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Castelli Romani

“Firmitas, utilitas, venustas”: a Frascati il convegno per la rinascita di un’architettura umana

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Villa Falconieri dal 26 al 28 aprile

“Tutte queste costruzioni devono avere requisiti di solidità, utilità e bellezza.
Avranno solidità quando le fondamenta, costruite con materiali scelti con cura e senza parsimonia, poggeranno profondamente e saldamente sul terreno sottostante; utilità, quando la distribuzione dello spazio interno di ciascun edificio di qualsiasi genere sarà corretta e pratica all’uso; bellezza, infine quando l’aspetto dell’opera sarà piacevole per l’armoniosa proporzione delle parti che si ottiene con l’avveduto calcolo delle simmetrie”

Vitruvio nel “De Architectura” sviluppa un concetto costruttivo che può essere racchiuso in tre semplici parole “Firmitas, utilitas, venustas” – solidità, funzione, bellezza – e partendo proprio da queste tre espressioni l’accademia Vivarium Novum di Frascati, nell’incantevole cornice di Villa Falconieri dal 26 al 28 aprile, terrà un Convegno dal titolo “Firmitas, utilitas, venustas: per la rinascita di un’architettura umana”.

Iniziativa estremamente lodevole patrocinata da School of Architecture della Notre Dame University, dal movimento internazionale New traditional architecture, dall’Università degli studi di Roma “Tor Vergata”, dal FAI – Fondo per l’ambiente italiano – Delegazione di Roma, dall‘Ordine degli architetti PPC di Roma e provincia, dall’Ordine degl’ingegneri di Roma, da Pulchria, dallo Studio ACAM, dal Festival dell’innovazione di Frascati.

Un “nuovo approccio della concezione architettonica” si legge nelle parole del Comunicato stampa diffuso in occasione di questo convegno che evidenzia, inoltre, la necessità di individuare “criteri e approcci architettonici e urbanistici rispondenti alle reali necessità materiali e spirituali dell’uomo, che da un lato aspira a proporzione ed equilibrio, dall’altra richiede socialità piena e vitale desiderosa di spazi da condividere con altri” – prosegue il comunicato stampa.

L’architettura deve tornare ad esprimere armonia con i luoghi ed, assieme alla solidità, offrire spazi capaci di rispondere ai bisogni sociali delle persone.

Lo scopo di Accademia Vivarum Novum punta ad una profonda “riflessione che possa approdare ad un rinnovamento delle pratiche culturali, artistiche e architettoniche, affinché esse pongano la naturale disposizione umana verso l’armonia e la bellezza al centro del loro operato, perseguendo inoltre un’idea di continuità, piuttosto che di rottura, coi paesaggi naturali e culturali costruiti attraverso i secoli”.

Un rinascimento architettonico che porti di nuovo l’Uomo al centro di ogni arte.

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Cultura e Spettacoli

Venezia, 60esima Biennale d’Arte: al padiglione della Finlandia la mostra “I piaceri che scegliamo”

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La ministra finlandese della Scienza e della Cultura, Sari Multala, accompagnata dall’ambasciatore di Finlandia in Italia, Matti Lassila, presenzia all’inaugurazione
 
 
È aperta da sabato 20 aprile a domenica 24 novembre 2024, la 60esima Esposizione Internazionale d’Arte dal titolo Stranieri Ovunque – Foreigners Everywhere, a cura di Adriano Pedrosa e prodotta dalla Biennale di Venezia. La pre-apertura ha luogo nei giorni 17, 18 e 19 aprile, la cerimonia di premiazione e inaugurazione si svolgerà il 20 aprile 2024.
 
Prima dell’apertura del 20 aprile, la ministra finlandese della Scienza e della Cultura, Sari Multala, accompagnata dall’ambasciatore di Finlandia in Italia, Matti Lassila, presenzia all’inaugurazione, nel Padiglione Aalto, della mostra finlandese alla 60a Biennale d’Arte di Venezia il 17 aprile; visita. tra gli altri, anche i padiglioni dei paesi nordici, dei Paesi Bassi, dell’Ucraina, degli Stati Uniti e dell’Islanda.
 
Il Padiglione Finlandia presenta una mostra dal titolo The pleasures we choose, “I piaceri che scegliamo”. Commissario: Raija Koli, Frame Contemporary Art Finland; Curatore: Yvonne Billimore & Jussi Koitela; Espositore: Pia Lindman, Vidha Saumya, Jenni-Juulia Wallinheimo-Heimonen
 
Sede: Giardini
 
“Gli artisti finlandesi hanno preso parte alla Biennale di Venezia sin dalla sua ideazione. L’importanza della Biennale di Venezia sull’arte contemporanea europea e sugli artisti e professionisti dell’arte finlandesi non può essere sottovalutata. In questi tempi in cui ci sono così tanti gravi conflitti nel mondo, l’arte e la cultura, insieme alla cooperazione internazionale e allo scambio di idee, svolgono un ruolo sempre più importante”, dichiara la ministr Multala.
 
Il Ministro Multala ha in programma di presenziare anche all’inaugurazione della mostra presso il Padiglione Nordico
 
Quest’anno, la Svezia è responsabile della mostra del Padiglione, intitolata “The Altersea Opera”; Commissari: Gitte Ørskou, Moderna Museet, Leevi Haapala, Kiasma Museum of Contemporary Art / The Finnish National Gallery, Ruben Steinum, Office for Contemporary Art Norway (OCA); Curatore: Asrin Haidari; Espositori: Lap-See Lam con Kholod Hawash e Tze Yeung Ho. Sede: Giardini
La Biennale di Venezia è la più antica biennale d’arte contemporanea al mondo.  Si tiene ogni due anni e riunisce nel parco dei Giardini della Biennale mostre provenienti da diversi paesi.  La mostra al Padiglione finlandese è stata commissionata e prodotta da Frame Contemporary Art Finland.  La Biennale sarà aperta al pubblico dal 20 aprile al 24 novembre 2024.
 
Sfumando i confini tra arte, architettura e critica sociale, il Padiglione della Finlandia riunisce tre artisti per i quali arte, vita e attivismo si intrecciano. Incorporato come un progetto collettivo, The Pleasures We Choose si è evoluto attraverso lo scambio di esperienze condivise e individuali per creare aree di diverse “occupazioni” in cui i visitatori sono incoraggiati a rivalutare e (ri)considerare le aspettative della società. Le opere di Lindman, Saumya e Wallinheimo-Heimonen sono profondamente informate dalle loro esperienze incarnate di squilibri strutturali, ambientali e sociali. Articolate attraverso un’ampia gamma di materiali e processi – tra cui disegno, ricamo, scultura e guarigione – le loro opere celebrano il piacere personale come potente mezzo per reinventare il mondo come lo conosciamo.
In seguito all’avvelenamento da mercurio, l’artista Pia Lindman sperimenta una maggiore sensibilità del sistema nervoso e una consapevolezza dei microsegnali all’interno del suo corpo. Traduce questi segnali in immagini visive, melodie, parole e colori e li incorpora in opere d’arte che le consentono di esplorare le sfumature di diversi ambienti e situazioni sociali.
 
Spesso impegnato con l’intricata relazione tra presenza umana e ambiente, il lavoro di Vidha Saumya sfida le norme dell’estetica, del genere, del mondo accademico e dello stato-nazione. Nel suo lavoro, gli spettatori incontrano un’interazione tra desiderio, intimità e (casa)terra, controbilanciata dalle esigenze eteronormative di utilità, tempo e (s)posizionamento.
L’opera di Jenni-Juulia Wallinheimo-Heimonen porta alla luce la varietà di forme di discriminazione e violenza a cui sono sottoposte le persone con disabilità. Le sue realtà intricate celebrano un mondo in cui una diversità di corpi umani ha conquistato il diritto di scegliere una vita piacevole rispetto alla mera esistenza.
 
“ I piaceri che scegliamo rifiutano l’eccezionalismo dell’arte e il mito che l’artista sia separato dal mondo, al contrario sono proprio le esperienze che richiamano l’attenzione sulla convivenza – mettersi in fila, scendere in strada, ricevere cure mediche , respirando la stessa aria tossica che ci spinge a dare vita a nuovi futuri collettivi ”, spiegano i curatori Yvonne Billimore e Jussi Koitela.
 
Presentate nel Padiglione Aalto della Finlandia, le opere degli artisti sono collegate concettualmente e materialmente attraverso interventi architettonici progettati da Kaisa Sööt . Ripensando il padiglione e il tipo di arte, corpi ed esperienze che può supportare, la mostra introduce un’“architettura di accesso” che considera l’accesso e le esigenze corporee attraverso i registri, incoraggiando al contempo esperienze multisensoriali.
 
“È stato meraviglioso testimoniare il processo di collaborazione e gioia tra artisti e curatori”, afferma Raija Koli , direttrice di Frame e commissaria della mostra. “Siamo felici di condividere questo progetto significativo con il pubblico nella prossima mostra”.  La mostra è accompagnata da una pubblicazione edita da K. Verlag .
 
Privo di virus.www.avast.com



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