Roma
ALBANO LAZIALE, INCENERITORE: TRA PUZZA E INCERTEZZE IL CORTEO PACIFICO
Tempo di lettura 7 minuti Il comitato No inc invita tutta la cittadinanza a partecipare, sabato 26 ottobre, con appuntamento per le ore 15,30 a piazza Mazzini, ad Albano.
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ggiardino
Redazione
Albano Laziale (RM) – Da ormai alcuni mesi, il fetore violento che si sprigiona dalla discarica, soprattutto dopo il tramonto e fino alle prime luci dell’alba, continua ad essere insopportabile. Contraddicendo, nei fatti, le recentissime dichiarazioni del sindaco di Albano, Nicola Marini, e del consigliere comunale delegato ai rifiuti, Luca Andreassi, che considerano “la situazione tornata alla normalità”. E, certo, i circa 40 refertati, solo nelle ultime due settimane, dai pronto-soccorsi di Albano, Pomezia e Aprilia, controprovano il vero e proprio disastro igienico-sanitario ed ambientale in pieno corso di svolgimento, che nessuno ha il coraggio di affrontare e, soprattutto, risolvere.
Non è un caso, certo, se centinaia e centinaia di gabbiani sostano, per buona parte della giornata, nei pressi e sopra il VII invaso della discarica di Roncigliano. Sono stati filmati dai residenti dell’area, che li hanno video-registrati sia nella giornata del 23 sia del 24 ottobre. Animali in cerca di approvvigionamento, intenti a scendere in buca per procacciarsi da mangiare e bere e poi risalire, in un vortice continuo. Controprova di un trattamento non adeguato della spazzatura.
Proprio per questo, il comitato No Inc richiede che venga compiuta quanto prima, dalle autorità pubbliche competenti, un’approfondita campagna di monitoraggio e controllo sulle modalità di funzionamento dell’impianto di TMB della discarica di Roncigliano, della durata di almeno una settimana, per verificare che il trattamento della spazzatura indifferenziata dei Castelli Romani e di Roma, Fiumicino, Ciampino e Città del Vaticano, avvenga nei limiti previsti dalla legge. E per verificare, certo, che la spazzatura sia opportunamente selezionata, con l’estrazione e stabilizzazione di tutto l’umido presente, che è proprio la frazione di “monnezza” che puzza e attira animali. Ma per verificare, inoltre, anche che la parte di spazzatura “non locale” venga rispedita, per intero, come previsto nel decreto Clini/Sottile, al mittente.
Ma il comitato no inc, alla luce dei gravissimi problemi emersi in queste ultime settimane, chiede anche altro. Ovvero che venga avviata, sul VII invaso, una campagna di analisi delle volumetrie residue e di quelle esaurite per verificare, oltre ogni ragionevole dubbio, che non vi sia mai stato anche un solo parziale interramento della spazzatura romana. In modo tale che venga verificato, a conclusione del II° anno (su 8 previsti da progetto) di uso del VII invaso, che sia stato utilizzato, dalla società Pontina Ambiente srl del gruppo Cerroni, solo ¼ dello spazio disponibile in buca. Un uso maggiore di spazio comporterebbe, per forza di cose, interramento recente di materiali non autorizzati.
Ma il comitato, certo, chiede, a questo punto, anche una campagna di studi sulle pendenze e sulla regolarità autorizzative delle pareti del VII invaso e annessi e limitrofi terrapieni. Visto che in discarica sono stati innalzati recenti e giganteschi nuovi terrapieni, per impedire dalla strada la vista della buca. E, infine, che vengano anche finalmente rese pubbliche le risultanze del peso di tutti gli automezzi entrati ed usciti in discarica dallo scorso 25 gennaio (decreto Clini/Sottile) .
In attese di risposte, il comitato No Inc invita tutta la cittadinanza a partecipare al corte pacifico contro l’Inceneritore dei Castelli Romani, previsto per domani domani, sabato 26 ottobre, con appuntamento per le ore 15,30 a piazza Mazzini, ad Albano. Tutta a cittadinanza è invitata a partecipare e intervenire.
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Frascati: eletti i presidenti delle Commissioni Affari Istituzionali e Bilancio
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Eletti ieri i presidenti della Commissione Affari Istituzionali e della Commissione Bilancio, Patrimonio e Partecipate del Comune di Frascati, rispettivamente Maria, detta Emanuela, Bruni e Roberto Mastrosanti.
Una nuova elezione che segue le dimissioni, sembrerebbe senza alcuna motivazione, di Anna delle Chiaie e Marco Lonzi.
La Commissione Affari Istituzionali, da Statuto del Consiglio Comunale, spetta di diritto alle opposizioni che siedono a Palazzo Marconi che oggi erano rappresentate dalla stessa Emanuela Bruni, Roberto Mastrosanti, Anna delle Chiaie e Matteo Angelantoni con la sola assenza di Marco Lonzi.
All’unanimità dei presenti viene eletta la dottoressa Bruni, già candidata sindaco nel 2021 del centro destra Frascatano: un curriculum vitae che spazia dalla carriera giornalista, a ruoli istituzionali – la prima donna a presiedere il cerimoniale di Palazzo Chigi – ed, attualmente, consigliere del CdA del MAXXI – Museo Nazionale delle Arti del XXI secolo.
Per la Commissione Bilancio, Patrimonio e Partecipate viene eletto, sempre all’unanimità dei presenti compresi i capogruppo dei partiti di maggioranza di Palazzo Marconi, l’avvocato Roberto Mastrosanti, già sindaco della città: una regola non scritta, ma sempre rispettata dall’assise tuscolana, attribuisce sempre alle opposizioni tale presidenza in virtù del fatto che trattasi, pur sempre, di una commissione di controllo.
Si ricuce così il rischio di un blocco dell’attività politica del Consiglio Comunale.
A caldo il commento del commissario cittadino di Forza Italia, nonché membro della segreteria provinciale, il dottor Mario Gori: “Eletti due consiglieri comunali con grande esperienza Amministrativa ed Istituzionale, oltre che stimati professionisti, che, sicuramente, eserciteranno le loro funzioni nell’interesse della collettività”. Si aggiunge poi, nella serata, dalle pagine Facebook, il commento della Lega Frascati che oltre ad augurare un “buon lavoro” ai neoeletti scrive: “su queste commissioni parta un percorso di costruzione di una alternativa politico-amministrativa all’attuale giunta a guida PD”.
Ai neo presidenti auguriamo un buon lavoro.
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Rocca Priora, elezioni: intervista a 360 gradi a Anna Zaratti
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Anna Zaratti, classe 1983, sposata. Una laurea in biologia cellulare molecolare ed un master in genetica forense, oggi docente nella scuola media secondaria.
Una chiacchierata in serenità davanti ad un caffè cercando di capire cosa spinge una ragazza della sua età ad una competizione elettorale.
Anna, anche con te, ci diamo del tu? Come sei arrivata alla politica?
(sorride serena) Si si, diamoci del tu. Ho respirato in casa questa passione.
I primi momenti di vita politica li ho vissuti all’università ed è stata per me un bel banco di prova perché ho compreso in pieno il concetto che la “vera politica parla sempre”.
Spiegami un po’ questa tua ultima affermazione
Vedi non è una questione di ideologie contrapposte ma il concetto stesso che la politica è arte del fare e del discutere. Ha come fine il bene delle persone, della comunità.
Quindi va da se che costruire una strada, una scuola, non è né di destra né di sinistra è semplicemente da FARE e questo si vede ancora di più in un ambito, come quello locale, dove bisogna necessariamente superare questi steccati ideologici.
Quindi vuoi dirmi che alla fine gli steccati ideologici crollano o meglio debbono venire meno di fronte a questo tuo principio?
(il sorriso diventa serio) Certo che si.
La contrapposizione ideologica porta sempre allo scontro delle persone e non al chiarimento delle idee e quindi compiere delle scelte sulla base del FARE deve essere, necessariamente, il principio di chi si presenta di fronte agli elettori.
A Rocca Priora la scelta del tuo partito, Fratelli d’Italia, di cui sei presidente, viene vista come una scelta sofferta. È vero?
Ma neanche tanto.
Quello che ci rimproverano è il discorso delle solite facce, delle solite persone.
Ti faccio un esempio: tu lasceresti una Ferrari o un aereo in mano ad una persona che non l’ha mai guidata?
Io tentennerei nel farlo, preferirei avere qualcuno al fianco che mi insegnasse a farlo, mi spiegasse come tirare fuori al meglio le potenzialità della Ferrari o dell’aereo.
Ecco: guidare una macchina amministrativa, di certo, non è una cosa facile.
C’è bisogno di chi ha le capacità di farlo e che permetta a “noi giovani” di fare esperienza creando poi una nuova classe dirigente.
Quindi fare quella che un tempo era la “gavetta” è necessario anche in politica?
Ancora di più. Si dice spesso che chi governa debba essere un buon padre o una buona madre di famiglia.
Ma non mi risulta che ci sia il “manuale del perfetto genitore” bisogna fare esperienza sul campo ed avere vicino donne e uomini che di “esperienza” ne hanno già e che ci permettano di acquisire con loro quelle capacità amministrative e di governo necessarie per il bene della popolazione.
Mi ha colpito molto nella riunione del 24 aprile quando hai parlato di biodiversità e nello specifico del Bosco del Cerquone. Ho appuntato un acronimo “ZSC” mi spieghi cosa significa e come può diventare quella località il valore aggiunto per Rocca Priora?
(gli brillano gli occhi ed il suo sorriso risplende) Mi fa piacere che ti sia soffermato su questo argomento lo serbo nel mio cuore dai tempi in cui, in università, facevo ricerca.
Noi abbiamo la fortuna di avere una Zona Speciale di Conservazione, ZSC appunto.
Prova a chiudere gli occhi e pensare al nostro territorio in periodo compreso tra 600 mila anni fa e 40 mila anni fa … beh! quello è il Bosco del Cerquone.
Un unicum per il nostro territorio, una zona non contaminata dalle successive forestazioni, i castagni ad esempio, che mutarono moltissimo l’aspetto delle nostre zone.
Li si conservano ancora querce, tigli ed aceri tipici della nostra zona.
Un vero e proprio Santuario Ecologico, un campionario, passami il termine, di molteplici biodiversità, sia faunistiche che floreali.
Si potrebbe creare un indotto turistico magari un vero e proprio centro di ricerca assieme alle università arrivando fino all’ARPA.
Ma quello che diventa ancora più necessario è quello che Claudio Fatelli ha esposto nella riunione a cui tu facevi riferimento: creare quelle strutture capaci di accogliere turisti e ricercatori. Oltre l’indotto ci vuole la capacità recettiva.
Sempre in quella stessa occasione hai ampiamente parlato di Sport ma cosa rappresenta per te?
Qui il discorso si ampia.
Siamo troppe volte abituati a considerare lo sport esclusivamente come pratica sportiva, come attività.
Ma se andiamo a guardare bene lo Sport è la base dell’inclusione, è simbolo e sinonimo di pace, basta guardare nel mondo antico quando durante il periodo olimpico si interrompeva ogni guerra.
Lo Sport insegna a fare tesoro delle sconfitte.
Lo Sport educa i giovani ad una disciplina comportamentale, è la scuola delle regole.
Lo Sport deve diventare un progetto educativo, sociale, inclusivo non esclusivamente motorio.
Quindi una progettualità di questo genere deve diventare l’anima di ogni azione amministrativa.
Un progetto ambizioso, il tuo, ma non si può non condividere
Beh aggiungo che Rocca Priora ha avuto la fortuna di essere stato uno dei primi paesi dei Castelli Romani a dotarsi di un complesso sportivo polivalente. Oggi quella realtà può e deve diventare una Cittadella dello Sport proprio in questo ambito che ho appena descritto. E lo si può fare anche utilizzando strutture ecocompatibili che ne farebbero un unicum nel suo genere.
Sei alla tua seconda esperienza come candidato al consiglio comunale. C’è qualcosa che nella prima tua prima esperienza ti ha colpito?
Si! Non te lo nascondo – dice guardandomi fissa negli occhi – ho sentito forte il peso della responsabilità delle persone che avevano riposto in me la loro fiducia. Un peso importante ma che oggi, ancora di più, mi spinge a fare meglio.
Ma stavolta ho dietro di me una bella squadra che mi supporta e mi sprona ad andare avanti e quello che chiedo ai roccaprioresi è di non smettere mai di stimolarmi anche il giorno dopo le elezioni ricordandogli la mia piena e totale disponibilità a riceverli ogni volta che lo riterranno necessario.
Ed in più, mi prendo l’impegno, già da ora, di incontrarli spesso, in una Assemblea Pubblica, per fare il punto della situazione. Un impegno concreto che mi permetta di ascoltare i loro suggerimenti, le loro idee e, perché no, anche le eventuali lamentele.
Le mie interviste, lo avrai letto, si chiudono sempre con una bacchetta magica che io ti presto e che può far avverare due desideri: uno per te, per la tua famiglia ed uno per la tua città …
Beh facile per la mia famiglia: la serenità e l’armonia e quella capacità di comprendersi sempre.
Per Rocca Priora ho un sogno: una Ludoteca, un luogo che permetta ai giovani di trovarsi e di incontrarsi.
Un luogo che permetta loro di poter tornare ad essere comunità che si unisce e che crea valore aggiunto. E questo lo si può fare utilizzando quelli spazi, troppe volte abbandonati e che, grazie al PNRR il Comune di Rocca Priora sta recuperando appieno.
L’avevo conosciuta dalle parole di alcuni amici che me l’avevano descritta come una donna tenace ma piena di voglia di fare e di capacità di fare sintesi: avevano ragione.
Grazie Anna ed un grosso in bocca al lupo.