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di Matteo La Stella
Roma – I furti di rame fanno ormai parte del quotidiano di ogni pendolare romano che usi viaggiare in treno. In questa settimana, ancora da concludersi, i viaggiatori di due linee ferroviarie laziali hanno potuto constatare sensazionali disagi per avvenute sottrazioni di “oro rosso”. Oggi, in un comunicato emesso da Atac, si apprende che durante la notte, i banditi, avrebbero sottratto ben 12 cavi di rame per un totale di 300 m di filo tagliato sulla linea Roma-Viterbo. I tecnici dell'Atac, a lavoro da questa mattina, non sono riusciti comunque a limitare i notevoli disagi inferti ai pendolari. Il primo colpo risale a mercoledì 11 febbraio.
Quattro individui di nazionalità romena, egiziana ed italiana, sono stati avvistati lungo i binari della stazione Prenestina, prima di essere definitivamente bloccati dal personale della Sottosezione di Polizia Ferroviaria di Roma Tiburtina, proprio mentre caricavano in macchina l'ingombrante refurtiva. I quattro sono stati tutti arrestati per furto in concorso con l'aggravante disposta dalla legge per la sottrazione del metallo non ferroso. La corsa all' “oro rosso” sembra dunque essere ricominciata. Il 2014 si era chiuso con una diminuzione del 45% dei numeri di furti rispetto all'anno precedente, con 35 arresti ed indagini ancora aperte per 42 persone. Nel 2015, iniziato da poco, 319 pattugliamenti con il completamento di 4 arresti già sopra citati. Una risposta decisa da parte delle forze di Polizia Ferroviaria, che considerato il periodo, ed il timido aumento del rame sul mercato, quotato ieri a 6 .146.00 Euro per tonnellata, saranno costretti ad intensificare il servizio di pattugliamento, per tutelare le giornate di chi, con un abbonamento, si è assicurato il trasporto ed invece si ritrova a piedi.