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Roma

ALBANO LAZIALE: COMUNE, AVVOCATI E PARCELLE…

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Tempo di lettura 7 minuti I debiti prodotti da questa “politica” ammontano ad oltre 15 milioni di euro.

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Redazione

Albano Laziale (RM) – L’Italia va a rotoli perché purtroppo spesso e volentieri non si riescono a scindere gli interessi privati da quelli della collettività. Purtroppo la storia della politica è piena di esempi che tutt’oggi continuano ad occupare la cronaca. Il “modus agendi” che tende all’interesse privato si vede dai piccoli gesti e s’insinua nei palazzi del potere silente ma dirompente.

Da un semplice manifesto si può capire l’andazzo. Stampare manifesti che hanno tutta l’aria di essere di aspirazione politica e che servono per colpire determinati “nemici” politici utilizzando soldi pubblici  non appare eticamente corretto. Avvalersi dell’ufficio stampa del Comune di Albano Laziale, pagato dai cittadini per informare su servizi e iniziative del Comune che interessano la collettività, per formulare certi comunicati palesemente politici non sembra lo specchio di un operato corretto e privo di egoismo.

Che poi negli enti locali possa anche succedere che un sindaco si difenda personalmente con lo stesso avvocato che difende l’Ente è ancora una dinamica tutta da chiarire: è corretto? Il confine tra pubblico e privato, spesso, è davvero impercettibile. Sta al comportamento del buon padre di famiglia che dovrebbe tenere un amministratore con la maiuscola a fare la differenza.

Quando la pezza è peggio del buco! – Commenta Marco Risica nella lunga nota inviata alla nostra redazione e che di seguito pubblichiamo:

“L’excusatio non petita” del plurindagato Nicola Marini a giustificazione (secondo lui) del maldestro comunicato pubblicato sulla pagina del social network del Comune di Albano e riportato in manifesti affissi per tutta la città. Ricordiamo che nei manifesti oltraggiosi, diffamatori, calunniosi e minatori veniva riportato che il Comune ha speso 17.000,00 euro per l’opposizione al ricorso al TAR promosso da l’ex Consigliere Nabil Cassabgi, dal sottoscritto Marco Risica e da altre 7 persone. Veniva falsamente riportato che il TAR avesse dato ragione all’amministrazione comunale. Veniva riferito che il Comune di Albano Laziale aveva speso oltre 150.000,00 euro per spese legali a difesa in cause da noi intentate sfociate in un nulla di fatto! Notizie prive di fondamento!

In questi giorni è stato reso pubblico l’ammontare delle spese che il Comune di Albano Laziale ha dovuto sostenere negli ultimi anni per le numerose cause legali intentate da un ex Consigliere comunale: 150mila euro dal 2007 ad oggi. Soldi che paga il Comune, cioè i cittadini.

Onde evitare strumentalizzazioni, vale la pena chiarire questo aspetto. Quando un dipendente pubblico, nell’espletamento del servizio o nell’assolvimento di obblighi istituzionali, subisce da parte di chiunque un’azione di responsabilità che si conclude con un provvedimento di totale assoluzione, il dipendente in questione ha diritto al rimborso delle spese legali sostenute per difendersi. Lo dice chiaramente la normativa, Art. 18 del D.P.R. 191/1979 richiamato anche dall’Art.28 del “Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro” (CCNL).

Gli stessi onorari degli avvocati sono regolati da una norma di legge (D.M. 10/3/2014 n.55) nella quale non solo vengono specificati e determinati i criteri di liquidazione, ma vengono anche suddivise le singole voci in tabelle a seconda del valore, dell’organo giudicante e della fase di giudizio. La Giunta Comunale di Albano Laziale ha recepito questa normativa con una specifica delibera (D.G. n.85 del 20/4/2015) nella quale si definisce una linea di indirizzo proprio alla luce delle numerose richieste di rimborso di spese legali da parte di dipendenti assolti in giudizi penali a seguito di denunce sporte da un ex Consigliere comunale.

È paradossale dunque mettere in discussione le modalità con le quali i dipendenti comunali esercitano il loro sacrosanto diritto a difendersi da accuse poi risultate infondate, senza invece mettere in evidenza le azioni di coloro i quali “recano danno” all’Amministrazione Pubblica ed alla cittadinanza tutta denunciando condotte che, dopo lunghi e dispendiosi giudizi, sono risultate poi assolutamente legittime.

Con l’approssimazione ed il vittimismo che lo contraddistinguono, il sindaco Nicola Marini, indagato “abuso d’ufficio continuato ed in concorso” non dice la verità. Racconta le cose a modo suo:

1. “le numerose cause intentate da un ex consigliere….” Nel manifesto affisso in città si dice invece: “E’ stato rigettato il ricorso sulla regolarità delle ultime elezioni presentato da Nabil Cassabgi e Marco Risica. E’ solo l’ultimo dei numerosi esposti fatti da queste PERSONE contro l’amministrazione comunale e sfociati in un nulla di fatto”. Anche in 3° elementare l’analisi grammaticale indica che “queste persone” è il pronome che si riferisce ai due appena citati.

Nel comunicato c’è invece il tentativo maldestro di riferirsi al solo “ex-consigliere”, onde poter includere nel fantomatico conteggio anche ricorsi presentati prim’ancora che il plurindagato Nicola Marini diventasse sindaco di Albano Laziale. Sarà molto complicato, a nostro parere, per il sindaco produrre documentazione che dimostri che il Comune ha speso 150.000,00 euro per cause da NOI intentate che si sono risolte in un nulla di fatto!

I ricorsi da noi presentati (di cui nessuno purtroppo ha visto conclusione, per cui figuriamoci che si sia risolto con un nulla di fatto), al contrario di quanto scritto nel sito istituzionale, hanno prodotto la richiesta di rinvio a giudizio di ben 10 persone oltre a Nicola Marini sindaco. Ed essendo procedimenti penali riguardano le persone imputate e non l’Amministrazione, che al contrario in sede dibattimentale potrà costituirsi “parte lesa”. Quello che possiamo dire è che speriamo che anche altre denunce, attualmente ancora in fase istruttoria, trovino la giusta conclusione, poiché l’azione dell’amministrazione Marini, come sottolineato dalla Corte dei Conti in più occasioni e dalla Procura della Repubblica, può considerarsi “border line” e in quanto tale va analizzata sotto ogni aspetto perché, ricordiamo, si sta parlando di soldi dei cittadini. Tre partecipate su tre fallite nonostante le procedure con le quali si sono affidati i servizi risultino non rispettare la legge, i fatti dimostrano la scarsa vena democratica e lo scarso senso delle istituzioni delle giunte succedutesi dal 2010.I debiti prodotti da questa “politica” ammontano ad oltre 15 milioni di euro.

2. Gli stessi onorari degli avvocati sono regolati da una norma di legge (D.M. 10/3/2014 n.55) ……. La Giunta Comunale di Albano Laziale ha recepito questa normativa con una specifica delibera (D.G. n.85 del 20/4/2015). Non so se il plurindagato Marini Nicola, pensi che i cittadini non siano capaci di comprendere fino in fondo ciò che scrive. Cita il DM del 10 marzo 2014 (il 10 marzo è una data ricorrente per lui visto che il prossimo venturo dovrà presentarsi davanti al GUP) che definisce gli onorari degli avvocati e cita la delibera di giunta che l’ha recepita (aprile 2015) a voler “dimostrare” che le cifre di cui parla nel farneticante manifesto trovano corrispondenza “in quanto stabilito dalla legge”!!!!! Peccato che la norma entra in vigore dalla pubblicazione in G.U. (2-4-2014) e viene recepita dal Comune di Albano ad aprile 2015, quindi che c’azzecca con i “fumosi” 150.000,00 euro????? Dunque il riferimento non giustifica le ipotetiche, presunte, fantasiose e soprattutto false ricostruzioni dei 150.000,00 euro sostenuti nel farneticante manifesto, che parlano di “giudizi” svolti dal 2007 ad oggi.

Interessante invece appare la valutazione degli onorari degli avvocati, ripartiti per grado di giudizio e per fase processuale. Riporto la tabella che riguarda i ricorsi al TAR. Ricordo ai più distratti che il ricorso oggetto del manifesto non è nemmeno iniziato processualmente in quanto non “ammesso” dal Tribunale Regionale del Lazio.

Dalla tabella successiva si coglie che la parcella dell’avvocato che si oppone ad un ricorso (non ammesso) può oscillare tra i 1.900 ed i 4.000 euro, in nessun caso può essere pari a 17.000 euro come sostenuto nel comunicato a firma di tutti i partiti che sostengono la maggioranza. Dall’analisi dei costi sostenuti dal Comune per parcelle legali negli ultimi 3 anni, risulta che lo stesso avvocato prescelto per l’opposizione al ricorso al TAR da noi presentato, nel 2013 abbia percepito 2.893,69 euro per la costituzione in opposizione ad un altro ricorso al TAR (soc.Borgo Ardeatino)! (sic)

TABELLE PARAMETRI FORENSI

GIUDIZI INNANZI AL TRIBUNALE AMMINISTRATIVO REGIONALE                    

Valore da                                              € 0,01              €1.100,01         €   5.200,01         € 26.000,01         €  52.000,01         € 260.000,01
                                                            €1.100,00        €5.200,00         €26.000,00         € 52.000,00         €260.000,00         € 520.000,00

                                                  
1. Fase di studio della controversia     € 170,00            € 605,00            € 1.080                  € 1.955           € 3.240               € 4.185
                                                  
2. Fase introduttiva dl giudizio            € 170,00           € 540,00           €  875,00               € 1.350             € 1.820               € 2.430
                                                  
3. Fase istruttoria e/o di trattazione     € 100,00            € 605,00           € 945,00                € 1.550             € 2.160             € 2.970
                                                  
4. Fase decisionale                             € 270,00            € 1.010             € 1.820                  € 3.305             € 4.790              € 6.950
                                                  
5. Fase cautelare                                € 200,00            € 540,00           € 1.010                   € 1.820             € 2.630              € 3.780

La finanziaria del 2008, ha introdotto delle precise norme per l’utilizzo di consulenti da parte degli Enti pubblici ed in particolare:

– Art. 3, comma 18, della Legge 244/2007: "I contratti relativi a rapporti di consulenza con le pubbliche amministrazioni di cui all’articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, sono efficaci a decorrere dalla data di pubblicazione del nominativo del consulente, dell’oggetto dell’incarico e del relativo compenso sul sito istituzionale dell’amministrazione stipulante".

– art. 3, comma 54, della Legge 244/2007 (che modifica l'art. 1, comma 127, della Legge 662/1996): "Le pubbliche amministrazioni che si avvalgono di collaboratori esterni o che affidano incarichi di consulenza per i quali è previsto un compenso sono tenute a pubblicare sul proprio sito web i relativi provvedimenti completi di indicazione dei soggetti percettori, della ragione dell'incarico e dell'ammontare erogato. In caso di omessa pubblicazione, la liquidazione del corrispettivo per gli incarichi di collaborazione o consulenza di cui al presente comma costituisce illecito disciplinare e determina responsabilità erariale del dirigente preposto".

L’individuazione del soggetto contraente deve avvenire sulla base di specifici e documentati profili di professionalità e di competenza risultanti dal curriculum, con particolare riguardo alle prestazioni puntualmente richieste, in funzione delle esigenze di costituzione dello specifico rapporto professionale.
Ciascun dirigente prima di procedere al conferimento di ciascun incarico professionale deve verificare se l’Ente non disponga quantitativamente o qualitativamente di professionalità adeguate nel proprio organico e tale carenza non sia altrimenti risolvibile con strumenti flessibili di gestione delle risorse umane.

Nel febbraio 2014 l’avv. Laura Liberati alle dirette dipendenze del Dirigente ha rappresentato il Comune di Albano Laziale nel ricorso al TAR presentato dalla “Lazio Gesim” contro il Comune e nel ricorso al TAR presentato da “Soc. Industrializzazione Lottizzazione terreni srl” contro il Comune di Albano Laziale.

Dato che l’Avv. Laura Liberati è in forza all’organico comunale, dato che è in grado di rappresentare il comune nei ricorsi al TAR sembrano non ricorrere nemmeno le condizioni per l’affidamento dell’incarico ad altro consulente esterno, figuriamoci poi per una cifra 4 volte superiore a quanto previsto nella norma richiamata da Nicola Marini stesso.

Molto usato dal Comune in qualità di consulente legale, anche per opposizione a ricorsi al TAR (che a quanto pare non siamo gli unici a presentare) il marito dell’avv. Laura Liberati, avvocato Giuseppe Piazza che nel 2014 ammontavano a 27.900,00 euro. Lo stesso legale difende anche sindaco indagato e la dirigente Sabatini nel processo per il quale è stato richiesto il rinvio a giudizio.

E’ eticamente corretto che la dirigente faccia ricorso al marito di una sua sottoposta? E’ eticamente corretto che il Sindaco usi un legale per cause personali a cui affida incarichi professionali a nome dell’ente che rappresenta?

Ai cittadini questi comportamenti appaiono legittimi? Sono nel loro interesse? Chi porta alla luce il “marcio” è colui che va avversato o chi ha fatto dell’esercizio del potere la sua attività predominante?

Ai posteri l’ardua sentenza
 

Castelli Romani

Rocca Priora, elezioni: intervista a 360° a Sara Ponzo

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Sara Ponzo, classe 1992, laureata in lettere, sposata e mamma di Edoardo.
Iniziamo l’intervista scoprendo una passione condivisa: l’amore per le canzoni di Ornella Vanoni e da li il nostro incontro diventa subito amichevole.
Il Lei che aveva caratterizzato le prime battute si trasforma in un più sentito “tu”.

Sara, nel dare una occhiata al tuo profilo Facebook mi ha colpito una storia con una tua foto estremamente “accattivante” avente come colonna sonora uno dei capolavori portati al successo da Ornella Vanoni “Rossetto e cioccolata”.
Un brano che unisce sensualità, ironia e gioia di vivere: ti rivedi in questa canzone?

(sorride stupefatta) Mi fa sorridere che la foto sia risultata accattivante.
In realtà quella foto è per me il ricordo di una giornata meravigliosa trascorsa insieme alla mia famiglia in occasione di un matrimonio che ci ha visti gustare Rum e Cioccolato.
Detto questo, sono una grandissima fan del cantautorato italiano e della grandissima Ornella Vannoni.

Sei considerata una delle cosiddette “fedelissime” di Anna Gentili.
Al di là dell’aspetto politico cosa vi lega in questo rapporto?

Io e Anna siamo legate da tanto tempo dalla passione comune che abbiamo per il nostro territorio. Ci conosciamo da quando io militavo nell’associazionismo locale e lei era già Assessora.
Il suo modo di fare politica mi è sembrato fin da subito un modello ideale: vicina alle persone, sempre.
Quello che ci lega oggi è esattamente questo: la necessità che sentiamo entrambe di valorizzare Rocca Priora, lavorando sui punti di forza e sulle criticità dei nostri territori.

Una “vox populi” imputa alla vostra lista di avere rotto l’unità della sinistra Roccapriorese e la riprova è che per la seconda volta di fila il Partito Democratico si “sfila” da una possibile alleanza con il vostro gruppo. C’è un perché a tutto ciò?
Sicuramente questo scollamento non è una nostra responsabilità.
Ci siamo messi sempre a disposizione del nostro circolo, abbiamo cercato più volte di metterci in contatto con l’ex Segretario di circolo e ci siamo uniti a loro nelle attività di voto per la composizione dell’Assemblea regionale che vedeva proprio David De Righi candidato.
Quindi dobbiamo avere l’onestà di raccontare i fatti: 3 rappresentanti del circolo locale del Partito Democratico hanno scelto di iniziare un percorso con i colleghi di Fratelli d’Italia e Forza Italia senza la possibilità di ragionare attorno a questa scelta attraverso incontri pubblici con il direttivo di circolo e con i soci iscritti.
Questa è la realtà dei fatti, tanto che oggi il Partito Democratico di Rocca Priora è commissariato.

La lista di cui fai parte si chiama “Coraggio Rocca Priora”.
In cosa debbono avere coraggio i tuoi concittadini in questa tornata elettorale?
Il Coraggio di cambiare davvero il volto di questa comunità.

Sei stata Assessore ai Servizi Sociali durante l’amministrazione a guida Anna Gentili.
Ci siamo già sentiti in merito alla cosiddetta questione sugli aumento della Mensa della scuola Materna. Mi dicesti che all’indomani del mio articolo avreste incontrato, assieme ad Anna Gentili, dapprima le famiglie interessate e, successivamente, il Commissario Prefettizio.
Come è andata a finire visto che stanno arrivando anche gli aumenti sulla mensa scolastica passata da 3,04 euro a 4,13?

Sì! Io sono stata Assessora alle politiche sociali in questi 5 anni; mai come prima, in questi 5 anni, si è lavorato con rigore sulle fragilità.
Proprio sulla mensa, mi consentirai di fare questo piccolissimo passaggio, è bene ricordare che noi abbiamo stravolto il bando di gara.
Nel nostro Comune fino a 5 anni fa si procedeva con metodi arcaici e scandalosi secondo i quali se una famiglia accumulava nel corso del tempo dei debiti con la Ditta appaltatrice, si toglieva ai bambini la possibilità di consumare il pasto completo creando delle situazioni spiacevoli che vedevano alcuni bambini consumare il pasto per intero ed altri no.
Ci siamo fortemente opposti a questo sistema inserendo una clausola fondamentale nel bando di gara: ogni bambino ha il diritto di consumare il pasto completo.
È stato il Comune stesso a farsi carico di eventuali morosità attraverso l’istituzione di un preciso capitolo di bilancio.
E anche dopo la crisi pandemica abbiamo scelto di non far gravare sulle famiglie gli aumenti dei costi del servizio, caricando nel nostro bilancio le somme necessarie.
Questo breve inciso solo per spiegare la vicinanza che abbiamo sempre dimostrato attraverso la nostra compartecipazione al mantenimento dei servizi essenziali.
L’aumento dei costi non si può additare all’ex Sindaca ma ad una gestione scellerata che alcuni assessori hanno portato avanti.
Sono stati approvati dal Commissario diversi debiti fuori bilancio perché qualche Assessore ha fatto delle spese senza dei preventivi mettendo in seria difficoltà l’Ente pubblico.
Mi spiace che a pagare siano i cittadini ma l’impegno che tutti dobbiamo prenderci il 10 giugno è quello di riportare le famiglie a non pagare gli aumenti del costo del servizio.

Il 25 aprile scorso, sempre sul suo profilo Facebook, parlando del caso relativo al mancato monologo di Antonio Scurati, hai scritto: “Si sta perdendo il senso della democrazia. Io non ci sto”. Cosa, a tuo avviso, sta venendo meno in questo momento storico?
La nostra mi sembra una democrazia affaticata.
La nostra classe politica continua ad inseguire il consenso attraverso dibattiti che cavalcano l’emotività del complesso momento storico che stiamo vivendo.
Si riducono gli spazi di confronto tra i cittadini con idee legittimamente divergenti e questo comporta una disillusione nei confronti della politica.
Siamo abituati a pensare alla democrazia come un regime conquistato.
La democrazia va difesa perché altrimenti ne mettiamo in discussione la sopravvivenza!

Neanche tu puoi esimerti dalla mia ormai famosa “bacchetta magica”. Un sogno che vorresti far avverare per te ed uno per la tua Città?
Quello che spero per me è di trovare sempre il coraggio di mettermi in discussione e di migliorarmi.
Per la mia comunità, il sogno è che torni a brillare.
Se dovessi però essere più concreta, mi piacerebbe che l’ex Ospedale Cartoni torni ad essere centrale per i servizi socioassistenziali e che si apra a Rocca Priora una struttura per donne vittime di violenza.
Una struttura di cui ha necessità tutta l’area dei Castelli Romani.

Anche stavolta resto stupefatto dalla chiarezza dei contenuti e dalla capacità di sintesi della mia interlocutrice.
Ringrazio Sara per la sua disponibilità e per l’impegno profuso per la sua attività politica.

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Cronaca

Roma, conto alla rovescia per la 4 edizione dell’Hip Hop Cinefest: un fine settimana all’insegna di cinema, musica e cultura

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Venerdì 10 e sabato 11 maggio alla Casa della Cultura di Torpignattara (Via Casilina, 665 – Roma) – Ingresso Libero
 
L’unico evento italiano e uno dei cinque al mondo dedicato alle storie scritte, prodotte e dirette da amanti della cultura Hip Hop, passando per tutti i generi cinematografici compresi quelli sperimentali.
 
La forte vocazione internazionale dell’Hip Hop Cine Fest conferma l’evento come punto di incontro di culture e idee che arrivano da tutto il mondo. Come nelle passate edizioni, oltre alla proiezione delle opere cinematografiche selezionate, l’evento diventa un forum di discussione sui temi complessi della narrazione culturale attuale. La kermesse, nelle varie attività e azioni di cui si compone, è un laboratorio di creazione, condivisione, ispirazione e sperimentazione che si muove oltre le barriere geografiche, favorendo scambi artistici su scala globale. L’Hip Hop Cine Fest esplora le intersezioni tra cinema, musica e le sfide culturali del nostro tempo, celebrando la ricchezza della cultura Hip-Hop e il suo impatto trasformativo nella società.
 
Durante la due giorni, si terranno dibattiti e workshop, con una particolare attenzione ai processi educativi non formali dell’Hip-Hop come strumento pedagogico innovativo. Le categorie in gara includono documentari, fiction, video musicali, e opere sperimentali, sia lunghe che corte. Per l’edizione 2024 sono stati selezionati 112 progetti provenienti da 26 paesi: 22 documentari lunghi, 19 documentari corti, 6 cortometraggi di finzione, 20 progetti sperimentali, 6 progetti web/seriali e 39 videoclip musicali.
 
Tra le opere in concorso i documentari: “Street Heroines” di Alexandra Henry dagli Stati Uniti, la celebrazione del lavoro di tre artiste latine attive nella scena dei graffiti tra NY, Città del Messico e San Paolo, e “Olossa” diretto da F.Randrianambinana, J.O.Tsibeny E M.A.Ramangason, un viaggio nella drill del Madagascar. Tra i progetti di finzione “The last Carreo” dal Perù di P.Malek, 24 ore nella vita di Lucho freestyler di Lima, un action tra contraddizioni e dura realtà. Tra i progetti sperimentali “The graffiti mistery” dalla Francia di C.Diaz, un progetto che esplora il lettering attraverso la settima arte; per i best of the web “Fazilona” di Z.Bandido, M.A.Verdiell, E.d.G.Koperuna, web serie dedicata alla scena delle fanzine di Barcellona. Tra i videoclip musicali “Survaival” del regista cubano A.V.D’Mente.
 
Per tutte la durata della manifestazione, sarà allestita una mostra d’arte curata dalla galleria Croma e una selezione espositiva dell’Italian Hip Hop Museum.
Tutti progetti selezionati saranno trasmessi in streaming gratuito sulla piattaforma filmocracy.com dal 29 aprile al 19 maggio.
 
 
Il programma
 
venerdì 10
ore 13.00 – 21.30
Proiezioni non stop delle opere in concorso
dalle ore 15
graffiti live painting a cura dell’artista peruviano suc
ore 15.00
workshop di Djing con DJ Mixturesse dall’Olanda
ore 16.30 – 17.30
Talk “Hip Hop e Narcostati”, tra gli ospiti il regista Federico Peixoto.
All’interno dei difficili contesti del Latinoamerica dove i narcotrafficanti dettano legge, l’Hip-Hop è capace di veicolare un messaggio di resistenza e fratellanza, il tutto raccontato direttamente da un artista della Costa Rica.
Ore 18.00 – 19.30
Panel “Hip Hop e resistenza: Tunisia, Palestina e Siria”, tra gli ospiti l’artista tunisino Elyes Fatnassi. Testimoni diretti provenienti da tre paesi attualmente infiammati da guerre, oppressioni e instabilità: Palestina, Siria e Tunisia si incontrano sulla scia di un insolito filo conduttore: L’Hip Hop e la sua capacità di diventare strumento di resistenza per cultura anche nei contesti più difficili, restituendo speranza
 
 
Sabato 11
Ore 10.00 – 22.00
Proiezioni non stop delle opere in concorso.
Ore 11.00 – 12.30
Panel “Breaking: dall’arte-educazione alle olimpiadi”, tra gli ospiti il tecnico federale e giudice Edoardo Bernardini.
Partendo dal potere arte-educativo del Breaking, nato tra i vicoli delle periferie, fino alla consacrazione olimpica della disciplina, che futuro si prevede per la “original street dance”? La sua formalizzazione in disciplina olimpionica sarà preponderante, o rimarrà più forte il richiamo della strada?
Dalle ore 13
Graffiti live Painting a cura dell’artista palestinese Hamza Abu Ayyash.
Ore 13.30 – 14.30
Workshop “Hip Hop Filmaking” con il regista olandese Stephan Velema.
Ore 15.00 – 16.30
Panel “Hip Hop – Femminismo – Empowerment”, tra gli ospiti Martha Diaz dell’Hip Hop Education Center di New York.
In questa sezione si cercherà di affrontare le delicate questioni che riguardano il ruolo troppo spesso marginalizzato della donna a livello globale, tanto nella società come anche nella cultura Hip-Hop. È in questo contesto che nascono movimenti come il femminismo hip-hop e l’afro-femminismo, che promuovono l’empowerment femminile e un cambio di paradigma radicale.
18.00-19.30
Tavola rotonda “Storia del cinema hip hop vol. 4”, tra gli ospiti il professore e ricercatore Giuseppe Gatti.
Quarto appuntamento con la riflessione sulla natura e lo stato del cinema Hip-Hop, quest’anno si andranno ad analizzare le prospettive future di questo genere ibrido e le sue possibilità evolutive, sia dal punto di vista produttivo, che soprattutto distributivo.
Ore 21
Cerimonia di premiazione dei vincitori del festival.
 
Privo di virus.www.avast.com



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Castelli Romani

Frascati: eletti i presidenti delle Commissioni Affari Istituzionali e Bilancio

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Eletti ieri i presidenti della Commissione Affari Istituzionali e della Commissione Bilancio, Patrimonio e Partecipate del Comune di Frascati, rispettivamente Maria, detta Emanuela, Bruni e Roberto Mastrosanti.

Una nuova elezione che segue le dimissioni, sembrerebbe senza alcuna motivazione, di Anna delle Chiaie e Marco Lonzi.

La Commissione Affari Istituzionali, da Statuto del Consiglio Comunale, spetta di diritto alle opposizioni che siedono a Palazzo Marconi che oggi erano rappresentate dalla stessa Emanuela Bruni, Roberto Mastrosanti, Anna delle Chiaie e Matteo Angelantoni con la sola assenza di Marco Lonzi.

Maria, detta Emanuela, Bruni

All’unanimità dei presenti viene eletta la dottoressa Bruni, già candidata sindaco nel 2021 del centro destra Frascatano: un curriculum vitae che spazia dalla carriera giornalista, a ruoli istituzionali – la prima donna a presiedere il cerimoniale di Palazzo Chigi – ed, attualmente, consigliere del CdA del MAXXI – Museo Nazionale delle Arti del XXI secolo.

Roberto Mastrosanti

Per la Commissione Bilancio, Patrimonio e Partecipate viene eletto, sempre all’unanimità dei presenti compresi i capogruppo dei partiti di maggioranza di Palazzo Marconi, l’avvocato Roberto Mastrosanti, già sindaco della città: una regola non scritta, ma sempre rispettata dall’assise tuscolana, attribuisce sempre alle opposizioni tale presidenza in virtù del fatto che trattasi, pur sempre, di una commissione di controllo.
Si ricuce così il rischio di un blocco dell’attività politica del Consiglio Comunale.
A caldo il commento del commissario cittadino di Forza Italia, nonché membro della segreteria provinciale, il dottor Mario Gori: “Eletti due consiglieri comunali con grande esperienza Amministrativa ed Istituzionale, oltre che stimati professionisti, che, sicuramente, eserciteranno le loro funzioni nell’interesse della collettività”. Si aggiunge poi, nella serata, dalle pagine Facebook, il commento della Lega Frascati che oltre ad augurare un “buon lavoro” ai neoeletti scrive: “su queste commissioni parta un percorso di costruzione di una alternativa politico-amministrativa all’attuale giunta a guida PD”.

Ai neo presidenti auguriamo un buon lavoro.

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