Connect with us

Cronaca

Ad Helsinki una Turandot che affascina

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 2 minuti
image_pdfimage_print

La Turandot di Giacomo Puccini, che ha debuttato alla Opera Nazionale di Finlandia il 27 gennaio e che ha subito affascinato il pubblico, sarà trasmessa in diretta streaming gratuitamente sul servizio di streaming Stage24 dello stesso teatro dell’Opera e sul servizio OperaVision delle compagnie d’opera europee giovedì 16 febbraio alle 17:50 (CET). OperaVision fornirà i sottotitoli per l’opera in inglese, italiano e finlandese, e lo spettacolo potrà essere visto in tutto il mondo su operavision.eu/performance/turandot-2.
Una registrazione dello spettacolo sarà disponibile per la visione fino al 23 agosto 2023. L’emittente finlandese Yle è responsabile dell’audio dal vivo e realizza una registrazione audio per la radio, che sarà trasmessa sabato 18 marzo su YLE Radio 1.
L’opera Turandot di Giacomo Puccini ebbe la sua prima mondiale a Milano nel 1926. È la storia della principessa Turandot che pone tre domande ai suoi corteggiatori. Chi non risponde correttamente perde la vita. Alla fine, il principe Calaf sorprende Turandot sopravvivendo alla prova. Insieme all’affascinante storia, la popolarità di Turandot è giustificata dalla sua bellissima musica, in particolare la famosa aria “Nessun dorma”. La svedese Sofia Adrian Jupither, regista della nuova Turandot dell’Opera Nazionale Finlandese,sottolinea la dimensione psicologica dell’opera e collega i temi della storia alla società contemporanea. “A livello generale, la storia di Turandot vale per tutti noi: ci fa riflettere su chi e cosa dovremmo essere nella nostra società. Le persone spesso vogliono costringersi a vicenda in compartimenti e vedere gli altri solo attraverso i propri preconcetti. Guardo Turandot come un oggetto di oppressione da parte delle strutture di potere: la sua vita pubblica come principessa è solo una facciata che è costretta a difendere”, dice la regista Jupither. Le scenografie di Turandot sono di Erlend Birkeland, i costumi sono stati disegnati da Maria Geber e le luci sono di Ellen Ruge. Nella diretta del 16 febbraio Astrik Khanamiryan sarà Turandot, Mikheil Sheshaberidze Calaf e Reetta Haavisto Liù. Lo spettacolo è diretto dall’affermato romano Pietro Rizzo. Turandot è una coproduzione dell’Opera Nazionale Finlandese e dell’Opera di Malmö.

Continua a leggere
Commenta l'articolo

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Cronaca

In Italia primi casi di puntura letale: sono i “parenti” della Dengue

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura < 1 minuto
image_pdfimage_print

Un virus d’importazione, “parente” della Dengue e del West Nile, della famiglia delle arbovirosi che è già stato diagnosticato in Italia, intorno alla metà di luglio, nel laboratorio dedicato alle Bioemergenze dell’ospedale Sacco di Milano in due pazienti arrivati dal Brasile e da Cuba, e anche in Veneto, al Dipartimento di Malattie Infettive, Tropicali e Microbiologia dell‘Irccs Sacro Cuore Don Calabria di Negrar (Verona), sempre in una paziente con una storia recente di viaggi nella regione tropicale caraibica. In tutto, i casi diagnosticati finora in Italia sono stati quattro. L’infezione provoca febbre molto alta, dolori articolari e muscolari e rash cutaneo e si trasmette all’uomo attraverso le punture di moscerini o di zanzare, principale vettore (la zanzara Culicoides paraensis) è attualmente presente solo in Sud e Centro Americhe e non è presente in Europa e ad oggi non esistono prove di trasmissione interumana del virus Oropouche.

Il segretariato di Bahia riferisce che i pazienti deceduti a causa della febbre Oropuche avevano sintomi come febbre, mal di testa, dolore retro-orbitale(nella parte più profonda dell’occhio), mialgia (dolore muscolare), nausea, vomito, diarrea, dolore agli arti inferiori e debolezza. In entrambi i casi, poi, i sintomi si sono evoluti con segni più gravi come macchie rosse e viola sul corpo, sanguinamento, sonnolenza e vomito con ipotensione, gravi emorragie e un brusco calo dell’emoglobina e delle piastrine nel sangue.

Continua a leggere

Cronaca

Aggredito giornalista de “La Stampa”: l’ennesimo attacco alla libertá di stampa

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura < 1 minuto
image_pdfimage_print

Parto da un fatto semplice, apparentemente banale, ma che dovrebbe, condizionale d’obbligo, far riflettere tutti: la violenza va condannata senza se e senza ma.
E quando la violenza parte da un presupposto di odio da parte di un gruppo la condanna deve essere fatta ancora con più forza e con più decisione.
E va fatta con ancora più veemenza quando l’aggressione viene rivolta a chi, da sempre, è in prima linea per consentire ad un paese democratico che verità ed informazione possano essere sempre un connubio di libertà: un collega giornalista.
L’ aggressione ai danni di Andrea Joly, giornalista de La Stampa di Torino, è l’ennesima dimostrazione di come l’odio troppo spesso popoli il nostro paese. Dietro di esso si nasconde il tentativo forte di delegittimare una categoria, quella dei giornalisti, da sempre coscienza libera in quanto lettori attenti ed obiettivi della realtà.
Diventa necessaria, quindi, una levata di scudi dell’intera classe politica nazionale per ristabilire un argine di rispetto e di sicurezza che eviti i troppi tentativi di bavaglio che violano il principio, sancito dalla nostra Carta Costituzionale, della libertà di stampa.
Scriveva Thomas Jefferson:
“Quando la stampa è libera e ogni uomo è in grado di leggere, tutto è sicuro”.
Mai parole sono state così attuali.

Continua a leggere

Cronaca

Crollo della vela a Scampia, gravi due bambine

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura < 1 minuto
image_pdfimage_print

Sono in gravissime condizioni due dei sette bimbi ricoverati all’ospedale Santobono di Napoli dopo il crollo della scorsa notte a Scampia.

Due delle sette piccole pazienti, rispettivamente di 7 e 4 anni, sono in gravissime condizioni per lesioni multiple del cranio e, attualmente, sono ricoverate in rianimazione con prognosi riservata.

Nello specifico, si legge nel bollettino dell’Ospedale Santobono, una bimba è stata sottoposta nella notte ad intervento neurochirurgo per il monitoraggio della pressione intracranica, presenta emorragia subaracnoidea, fratture della teca cranica e versa in condizioni cliniche gravissime, con prognosi riservata. L’altra, ha una frattura infossata cranica e grave edema cerebrale. È stata sottoposta ad intervento di craniectomia decompressa nella notte e impianto di sensore per il monitoraggio della pressione intracranica. Attualmente è emodinamicamente instabile e versa in condizioni cliniche gravissime con prognosi riservata. Altre tre piccole pazienti, rispettivamente di 10, 2 e 9 anni, hanno riportato lesioni ossee importanti e sono attualmente ricoverate in ortopedia. Una per un trauma maxillo facciale con grave frattura infossata della sinfisi mandibolare e con frattura di femore esposta, un’altra con frattura chiusa del terzo distale dell’omero sinistro, l’ultima con frattura dell’omero sinistro scomposta prossimale. Sono state stabilizzate e saranno sottoposte in giornata a intervento chirurgico ortopedico. Le ultime due, rispettivamente di 2 e 4 anni, hanno riportato contusioni multiple con interessamento splenico, trauma cranico non commotivo e contusioni polmonari bilaterali, ricoverate in chirurgia d’urgenza sono state stabilizzate e, al momento, non presentano indicazioni chirurgiche.

Continua a leggere

SEGUI SU Facebook

I più letti