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Cronaca

Consiglio straordinario dei Ministri UE, migrazioni e Ucraina i temi dominanti

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Nella sessione straordinaria del Consiglio europeo del 9 febbraio scorso  si è discusso del sostegno all’Ucraina, della migrazione e delle misure a sostegno dell’economia e della competitività europea
 
I governo italiano si è detto soddisfatto con il “riconoscimento delle specificità delle frontiere marittime” e la “cooperazione rafforzata sulle attività di ricerca e soccorso”: secondo il governo una sorta di premessa in vista dell’obiettivo finale: un codice di condotta europeo per le Ong che effettuano salvataggi in mare. la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni rivendica un “cambiamento di approccio” a livello europeo sul modo di trattare l’argomento. “L’immigrazione è un problema europeo e ha bisogno di una risposta europea. Questo a mio parere cambia moltissimo nell’approccio alla questione migratoria, ma non è l’unica cosa che abbiamo portato a casa”, ha detto ai giornalisti nella conferenza stampa del giorno dopo, sottolineando come in passato non ci fosse mai stata questa attenzione alla rotta mediterranea da parte dell’Unione.  Dalla politica migratoria dell’Unione, così  come dalle richieste italiane, sembrano invece scomparse le parole solidarietà e ricollocamenti: non si discute più su come distribuire fra i Paesi europei le persone migranti, ma solo su come impedire che arrivino in Europa. Il che non risolve certo a breve le preoccupazioni italiane.
 
La posizione finlandese
 
Durante il vertice, il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha fatto appello ai leader dell’UE affinché aumentino il sostegno all’Ucraina e intensifichino le sanzioni contro la Russia. Dopo uno scambio generale di opinioni tra il Zelensky e i leader dell’UE, il Presidente ucraino ha incontrato i leader degli Stati membri in colloqui separati.
 
La Finlandia ha incontrato Zelensky insieme a Danimarca, Estonia, Lettonia, Repubblica Ceca e Slovacchia.  Secondo il Primo Ministro Sanna Marin, è importante che il Presidente ucraino abbia avuto l’opportunità di rivolgersi personalmente ai leader dell’UE. “È fondamentale continuare e aumentare il nostro sostegno all’Ucraina. L’Ucraina ha bisogno del nostro sostegno politico, economico e militare e dell’assistenza umanitaria. La Russia sta aumentando l’intensità della sua invasione e l’Ucraina deve essere in grado di difendersi. Per farlo, avrà bisogno di un numero significativamente maggiore di armamenti pesanti. La necessità di ulteriori sanzioni permarrà fino a quando la Russia continuerà la sua invasione illegale”, ha dichiarato Marin.
 
Il Consiglio europeo è fortemente impegnato nell’obiettivo di ritenere la Russia e i suoi rappresentanti responsabili dei crimini internazionali e delle conseguenze dell’invasione, compreso il risarcimento dei danni causati dalla guerra ed ha ribadito che l’UE promuoverà misure per utilizzare i beni russi congelati per la ricostruzione in Ucraina. Nelle conclusioni sull’economia e la competitività, il Consiglio europeo ha sottolineato la competitività a lungo termine dell’UE. Nelle discussioni, il Primo Ministro Marin ha sottolineato che l’UE può avere successo nella competizione globale solo concentrandosi sui propri punti di forza, come un mercato unico ben funzionante. La Finlandia ha sottolineato che qualsiasi misura a breve termine deve sostenere la competitività a lungo termine.  Il Consiglio europeo dovrebbe continuare a discutere di economia e competitività nelle riunioni di marzo e giugno.
 
Per quanto riguarda la migrazione, il Consiglio europeo ha sottolineato l’importanza di soluzioni europee comuni. La discussione si è concentrata sulla dimensione esterna della migrazione e sulle misure proposte dalla Commissione europea agli Stati membri in merito alla gestione delle frontiere esterne, al rafforzamento della politica di rimpatrio e alla cooperazione con i Paesi di origine e di transito. Il Consiglio europeo ha discusso anche del dialogo tra Serbia e Kosovo e della risposta al terremoto in Turchia e in Siria. La Finlandia e molti Paesi dell’UE hanno già fornito assistenza alla Turchia e alla Siria sotto forma di assistenza umanitaria e inviando esperti attraverso il Meccanismo di protezione civile dell’UE.

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Cronaca

Roma, Cinecittà: arrestato tossicodipendente che perseguitava i genitori per estorcergli denaro

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ROMA – I Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Roma hanno arrestato in flagranza un 50enne romano, già noto alle forze dell’ordine, gravemente indiziato del reato di atti persecutori ai danni degli anziani genitori non conviventi.
L’uomo si è presentato presso l’abitazione dei genitori in via Libero Leonardi, in zona Cinecittà e dopo aver citofonato più volte e poi bussato alla porta nel tentativo di entrare in casa, al diniego dei genitori, ha iniziato a colpire violentemente la porta dell’appartamento danneggiandola, spingendo così i genitori a chiedere l’intervento dei Carabinieri tramite il numero di emergenza 112, attirando l‘attenzione degli altri residenti del palazzo.
Dopo pochi minuti i Carabinieri hanno raggiunto l’abitazione e sorpreso l’uomo che versava in evidente stato di agitazione e lo hanno arrestato e condotto in caserma. Poco dopo sono giunti anche i genitori per formalizzare la denuncia riferendo che da circa un anno erano vittime di analoghi episodi di violenza che non avevano mai denunciato, e che erano determinati dallo stato di tossicodipendenza del figlio e finalizzati all’ottenimento di somme di denaro.
Per questo motivo, l’uomo è stato arrestato e condotto presso il carcere di Regina Coeli dove il Tribunale di Roma ha convalidato l’arresto e disposto per lui la custodia cautelare in carcere.

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Castelli Romani

Asl Roma 6, dipendenze da gioco d’azzardo: nuove sinergie sul territorio per contrastare un fenomeno ancora sommerso

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Si fa ancora più intenso l’impegno delle Unità Operative Complesse (UOC) Dipendenze Patologiche della Asl Roma 6 nel progetto della Regione Lazio “Gioco d’Azzardo, Gioco Bugiardo” per il contrasto a quella che ormai è diventata una patologia che ha in comune con la dipendenza da sostanze, il comportamento compulsivo che produce effetti sulle relazioni sociali o sulla salute seriamente invalidanti.

Durante una giornata di approfondimento, lo scorso 13 settembre presso la sala Viola dell’Ospedale dei Castelli, si sono messe a punto nuove sinergie per proseguire in maniera sempre più efficace l’attività della rete, l’elaborazione di progetti individualizzati in equipe multidisciplinari e la condivisione di linee di azione.

A questo momento seguirà un futuro appuntamento rivolto ai Comuni che rientrano nel territorio Asl Roma 6 e che possono contribuire a rinforzare la rete di contrasto.

Il Commissario Straordinario della Asl Roma 6 Dott. Francesco Marchitelli segue da vicino queste iniziative: “Mi complimento con quella che definisco la “comunità della Asl Roma 6″ impegnata quotidianamente per sostenere le persone e promuovere il benessere della collettività. Questo ulteriore momento di approfondimento è la dimostrazione di quanto intendiamo essere sempre più vicini al territorio”.

L’analisi complessiva del fenomeno “Gioco d’Azzardo Patologico” a livello territoriale consente di ritenere che il consumo di sostanze psicotrope e le dipendenze comportamentali (gioco d’azzardo, internet, videogiochi, shopping compulsivo, ecc.), nella popolazione residente, rappresentino un fenomeno significativo ma ancora per gran parte sommerso. Per questo motivo si ritiene di fondamentale importanza parlarne.

Il focus è servito anche a rinnovare quelli che sono obbiettivi di fondamentale importanza. Tutti d’accordo sul proseguo di un cammino volto a promuovere attività di aggancio e presa in carico di persone con comportamenti di dipendenza dal gioco e delle loro famiglie, integrando e supportando i servizi socio-sanitari del territorio. E poi ancora attivare l’implementazione di gruppi di Auto-Mutuo-Aiuto e di un’Unità di strada per la prevenzione e il contrasto. Continuare a promuovere una campagna di sensibilizzazione rivolta alla cittadinanza per fornire informazioni sui servizi offerti dal pubblico e dal privato per la prevenzione e il contrasto ai comportamenti di gioco d’azzardo patologico.

L’incontro dello scorso 13 settembre è stato dunque molto proficuo grazie alla condivisione di esperienze pratiche e sono state individuate ulteriori azioni  da realizzare per ogni territorio dii competenza di ogni specifico Servizio per le Dipendenze (SER.D.).

“L’opportunità di trovarsi insieme – ha detto, tra l’altro il Direttore sost. f.f. UOC Dipendenze Patologiche Dottoressa Simonetta della Della Scala – ha favorito l’incontro fra equipe multidisciplinari di servizi diversi e con quelle appartenenti agli Enti del Terzo Settore coinvolti. L’analisi delle criticità emerse ha fatto scaturire ulteriori proposte di collaborazione ed il bisogno di allargare l’evento in un’ottica d’integrazione sociosanitaria visti i progetti attivi sullo stesso argomento in più Distretti Socio-Sanitari della ASL in previsione di un incontro rivolto anche ai Comuni”. 

Di rilievo tutti gli interventi degli esperti per capire come si agisce per contrastare il disturbo da Gioco d’azzardo a partire dal Direttore sost. f.f. UOC Dipendenze Patologiche Dott.ssa Simonetta della Della Scala proseguendo con l’intervento della Dott.ssa Paola Capoleva Direttore f.f. UOC Integrazione sociosanitaria e Welfare di Comunità. Si è proseguito con altri contributi di medici, specialisti e associazioni del Terzo settore impegnate nel progetto.

Rimangono dunque puntati i riflettori sulla dipendenza da gioco d’azzardo, una dipendenza patologica “sine substantia”. In ambito clinico infatti è dimostrata in letteratura la comorbilità con altre patologie quali la depressione, l’ipomania, il disturbo bipolare, l’impulsività, l’abuso di sostanze, disturbi di personalità (antisociale, narcisistico, istrionico, borderline), il deficit dell’attenzione con iperattività, il disturbo da attacchi di panico con o senza agorafobia e altri disturbi fisici associati allo stress (ulcera peptica, ipertensione arteriosa, etc). Per questo l’importanza di fare rete.

 
 
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Cronaca

Roma, minaccia il titolare di un market con un taglierino e rapina 30 euro: arrestato un 20enne

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ROMA – I Carabinieri della Stazione Roma Piazza Dante, d’intesa con la Procura della Repubblica di Roma, hanno eseguito di iniziativa un fermo di indiziato di delitto nei confronti di un 20enne egiziano, senza fissa dimora e con precedenti, gravemente indiziato del reato di rapina aggravata. I militari hanno raccolto gravi indizi di colpevolezza a carico del giovane quale l’autore di una rapina avvenuta la scorsa notte ai danni di un minimarket in via Manin.
 
Il titolare dell’attività ha allertato i Carabinieri e ha denunciato di essere stato minacciato da una persona, a lui sconosciuta, che, entrata nel negozio armata di un taglierino, lo avrebbe costretto a consegnare il denaro contenuto nella cassa, appena 30 euro.
 
Intervenuti sul posto, i militari hanno acquisito le immagini della video-sorveglianza del locale lungo le vie limitrofe ed hanno identificato il 20enne poi rintracciato in via Turati.Bloccato e perquisito, l’indagato è stato trovato in possesso del taglierino utilizzato e di 5 dosi di hashish. Per lui è scattata anche la denuncia a piede libero per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
 
Il fermato è stato condotto presso la casa circondariale di Regina Coeli dove il Tribunale di Roma ha convalidato il fermo e disposto per lui la custodia cautelare in carcere.  
 
Privo di virus.www.avast.com

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