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Roma

Al Teatro de' Servi si sale su "La Scala"

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Redazione

Roma – Fino al 12 marzo prossimo, al Teatro de' Servi di via del Mortaro a Roma, c'è in scena lo spettacolo dal titolo "La Scala" di Giuseppe Manfridi, con la regia di Michele La Ginestra e con Gabriele Carbotti, Fabrizio D'Alessio, Andrea Dianetti/Francesco Mastrorilli, Samantha Fantauzzi, Barbara Clara, Marina Marchione. Una disputa a sei dal ritmo serrato che si consuma in presa diretta durante un cocktail organizzato per inaugurare la nuova abitazione di Mirko e Miriam. Fiore all’occhiello della ristrutturazione è la scala che diventa presto la protagonista di una commedia tanto aspra quanto divertente che metterà tutti a nudo.
La scala racconta una disputa a sei dal ritmo serratissimo che si consuma in presa diretta durante un cocktail organizzato per inaugurare la nuova abitazione di Mirko e Miriam: fiore all’occhiello della ristrutturazione, una scala che collega il seminterrato col marciapiede, ideata per evitare di entrare ed uscire passando per il cortile. Sulle prime tutto sembra filare liscio, finché la simpatica riunione assumerà d’un lampo una metamorfosi impressionante. Scheletri nell’armadio, antichi rancori e antipatie inopinate prenderanno il sopravvento in una ridda pirotecnica di colpi di scena senza freni. Una commedia aspra ed esilarante che mette  a nudo ciò che siamo tutti: doppi e tripli, anche se sinceri. E dunque, spesso, come in questo caso, tremendamente comici.

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Castelli Romani

Rocca Priora, elezioni: Intervista a 360° a David de Righi

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David De Righi, classe 1978, vive con la compagna Jennifer e la figlia Giulia
Un cognome importante per chi conosce Rocca Priora e la sua Storia candidato al Consiglio Comunale di Rocca Priora con la lista FARE ROCCA PRIORA.
Un ragazzo da sempre impegnato nell’associazionismo e nella politica.
David, ovviamente anche noi ci diamo del tu …
Quanto ha pesato il cognome De Righi e la storia politica di tuo papà nella tua vita?

Nessun peso, ma ovviamente mi ha trasmesso la passione per la politica e per il mio paese. I miei ricordi affondano alle vecchie feste dell’Amicizia o a riunioni partecipatissime nella sezione cittadina della DC, in cui seguivo mio padre.
La cosa più difficile è sempre stata quella di far capire che siamo due persone diverse, anche se con una cultura di base molto simile alla sua, abbiamo metodi diversi e ovviamente caratteri diversi.
Devo riconoscere a mio padre che non è mai stato ingombrante da quando sono stato eletto consigliere.

Vivi da sempre a Rocca Priora. Cosa rimpiangi, ovviamente se c’è, del tuo paese quando eri ragazzo?
Rimpiango la socialità e quel modo di frequentarsi che oggi con la frenesia della nuova società e i social si è perduta. Mi piace ricordare il paese di quando ero ragazzo, dove in ogni angolo c’era una comitiva con cui condividere pomeriggi e condividere avventure. La Rocca Priora estiva che era spesso in festa ed era una vera gioia per noi ragazzi. I bambini che giocavano per strada.
Rimpiango l’umanità che portava le famiglie ad aiutarsi l’una con l’altra, e un’immagine che ricordo bene è la chiave di casa attaccata all’esterno della porta che dava quel senso di accoglienza e di fiducia che oggi è del tutto sparito.
Ma capisco che la società cambia e anche i ritmi della nostra vita sono cambiati, ma dobbiamo fare in modo che non si dimentichi che lo stare insieme è una delle nostre più grandi risorse, per questo bisogna lavorare per creare spazi e opportunità per il nostro bellissimo paese.

Ti faccio una domanda in apparenza scomoda.
In un’altra intervista mi è stato detto che il Partito Democratico di cui sei stato segretario oggi risulterebbe commissariato.
Puoi spiegarmi meglio cosa è successo?

Semplicemente ho rassegnato le dimissioni da segretario del Circolo per evitare strumentalizzazioni e polemiche intorno al ruolo del PD locale.
Dal 2020 sono segretario del PD di Rocca Priora e ho sempre lavorato insieme al direttivo per ricompattare un circolo che si era diviso sulle scelte delle elezioni amministrative del 2019 e che aveva portato una piccola minoranza a fare altre scelte.
Da segretario ho sempre scelto il dialogo e il confronto con il direttivo con il partito le forze politiche protagoniste a Rocca Priora, questo ha portato me e il direttivo a scegliere un percorso civico che in queste elezioni comunali ci vede appoggiare la lista civica FARE ROCCA PRIORA, con Claudio Fatelli sindaco.
Anche in questa tornata elettorale il protagonismo di pochi stava creando frizioni all’interno del Partito anche a livello provinciale e regionale, per questo ho deciso di congelare le attività del circolo locale facendo un passo indietro.
Dopo le elezioni però, come sempre io e i miei compagni di viaggio saremo pronti a sanare ogni incomprensione e a lavorare per l’unità del partito, cercando di lasciare alle spalle polemiche e personalismi.

Quindi tu, se non ho capito male, dimettendoti hai compiuto una scelta proprio a salvaguardia del partito stesso hai preferito essere il, passami il termine, capro espiatorio proprio per evitare ulteriori scossoni al partito?
Assolutamente, il partito è al di sopra di ognuno di noi e dobbiamo tutelarlo in qualsiasi modo. Io, Federica Lavalle e Daniele Pacini abbiamo contribuito a fondare il circolo PD di Rocca Priora insieme ai nostri, consentimi il termine “i nostri vecchi”, che venivano da culture diverse e che ci hanno insegnato il valore dello stare insieme e della cultura di stare nel partito. Per questo il partito per noi viene prima dei nostri destini personali.
Voglio farti una domanda davvero personale che fino ad oggi non ho posto a nessuno.
Queste sono le prime elezioni amministrative nei Castellli Romani senza Bruno Astorre. Un’assenza, a mio avviso, davvero forte.
Cosa aveva in più Bruno rispetto a tutti gli altri e cosa ti ha lasciato in eredità?

Con questa domanda tocchi i miei sentimenti più personali, faccio politica da quando ero ragazzo e Bruno è sempre stato PRESENTE. Voglio sottolineare la parola presente, perché a volte la presenza si da per scontata, ma è un valore che ha portato me e una generazione di amministratori a crescere grazie alla sua capacità di ascolto e ai suoi consigli. Bruno c’era sempre nei momenti di gioia nei momenti di sconforto e nei momenti complicati, sapevi che potevi fare una telefonata e ricevere un appuntamento e un consiglio che erano quasi sempre risolutivi. Era una presenza che riempiva. Riempiva i rapporti tra amministratori, sapeva fare rete e sapeva fare squadra facendo sentire tutti parte di una squadra che non lasciava mai nessuno indietro. Riempiva i rapporti nel partito, portando dialogo e unità come non era mai successo prima di lui. Riempiva ognuno di noi della certezza della sua presenza.
In eredità ha lasciato, almeno a me, l’importanza del saper ascoltare, che credo sia una delle migliori doti che può avere un amministratore e un politico. E la voglia di cercare sempre il dialogo, e non lo scontro, come soluzione ad ogni problema.

Se hai letto le altre interviste sai bene che amo “spulciare” nei profili facebook delle persone che intervisto per cercare di vedere sfaccettature diverse dei miei interlocutori.
L’8 marzo hai postato un pensiero davvero profondo:
Mi raccomando per l’otto marzo lasciate le mimose sugli alberi e alle donne regalate ogni giorno ciò che non appassisce mai: tenerezza, amore e rispetto.”
Assistiamo ancora a troppi fenomeni di violenza sulle donne.
Sei papà, sei marito, sei figlio … cosa può fare la politica e le amministrazioni per essere più vicini e testimoniare con maggiore forza la necessità di combattere senza sosta il fenomeno della violenza sulle donne?

Credo sia un fenomeno complesso, che parte da una cultura del possesso da parte degli uomini che deve essere superata.
Innanzitutto, credo che si debba fare un lavoro davvero importante di formazione a partire dalle scuole, per cercare di ridurre questo fenomeno per il futuro, sin dai più piccoli.
Credo poi sia importante che le amministrazioni lavorino sull’ascolto, le donne vittime di violenza non devono essere lasciate sole e devono trovare sempre un luogo dove essere ascoltate e aiutate. Si devono creare luoghi dove le donne possano essere accolte e secondo me in molti casi deve essere creato un sostegno economico che possa renderle indipendenti e autonome.
Ma soprattutto è importante parlarne sempre, tenere alta l’attenzione sul tema e non solo nelle giornate dedicate alla violenza sulle donne o della festa della donna.

Ultima domanda che è ormai il marchio di fabbrica delle mie interviste: la famosa bacchetta magica.
Quale sogno vorresti realizzare per te o per la tua famiglia e che sogno vorresti regalare a Rocca Priora?

Per me e la mia famiglia il sogno è quello di poter continuare a vivere serenamente come fortunatamente è stato fino ad oggi.
Per Rocca Priora vorrei che si realizzasse come comunità e che capisse le potenzialità che può esprimere sia come aggregazione di persone sia per la bellezza che esprime il paese, ma su questo spero e credo di dare il mio contributo nei prossimi 5 anni.

Un grande immenso a David de Righi per la sua disponibilità ed il suo personale ricordo commosso del senatore Bruno Astorre

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Castelli Romani

Velletri, droga ordinata dal carcere e familiari complici: 33 arresti

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Velletri – Ordinavano la droga dal carcere e i familiari pagavano su carte prepagate. Dalle prime luci dell’alba, su delega della Procura della Repubblica di Velletri, i Carabinieri della Compagnia di Velletri, nelle province  di Roma, Viterbo, Frosinone, Rieti, Latina e Chieti, con il supporto dei comandi dell’Arma territorialmente competenti, stanno dando esecuzione a un’ordinanza applicativa di misure cautelari – emessa dal GIP presso il Tribunale di Velletri – nei confronti di 33persone, per lo più italiane (di cui 5 donne), – 11 destinatarie di custodia cautelare in carcere e 22 agli arresti domiciliari – gravemente indiziate, a vario titolo, dei reati di detenzione a fini di spaccio di sostanza stupefacente (art. 73 D.P.R. 309/90), estorsione (art. 629 c.p.) ed accesso indebito a dispositivi idonei alla comunicazione da parte di soggetti detenuti (art. 391 ter c.p.).  Sedici delle persone destinatarie delle odierne misure cautelari sono già detenute in carcere.
L’articolata e complessa indagine portata avanti dai Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Velletri ha consentito di raccogliere gravi indizi di colpevolezza in ordine a vari episodi di spaccio all’interno della casa circondariale di Velletri (oltre a due episodi di estorsione, per percosse e minacce subite da uno degli indagati e da alcuni familiari, per forniture di sostanze stupefacenti non pagate), commessi tra gennaio e giugno 2023 all’interno del citato istituto di pena per un volume d’affari di circa 80.000 €.
Nel corso dell’indagine sono emersi elementi indiziari in ordine alla presenza di un collaudato sistema, finalizzato all’ingresso nella casa circondariale dello stupefacente, sia cocaina che hashish, che veniva occultato, unitamente a generi alimentari confezionati sottovuoto e beni di prima necessità, all’interno di pacchi destinati ai detenuti, inviati tramite spedizionieri e una volta all’interno della struttura ceduta anche a terzi. Gli ordini di droga venivano pagati tramite ricariche su carte prepagate da parte di figli, mogli, fidanzate, fratelli, nonni, zii e amici dei detenuti.

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Castelli Romani

Colonna, Nicola Zingaretti incontra i cittadini e il candidato sindaco

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Ieri mattina un piacevole incontro con l’onorevole Nicola Zingaretti che, nell’ambito della sua campagna elettorale in vista delle Elezioni Europee che lo vedono candidato, ha incontrato i cittadini di Colonna nei pressi dei Giardini del Belvedere.
L’onorevole Zingaretti, già segretario nazionale del Partito Democratico e presidente della Regione Lazio, si è fermato a rispondere alle domande dei cittadini che gli chiedevano la sua posizione in merito ad alcune opere che il governo nazionale sta mettendo in atto.

Vede – ha risposto ad un cittadino – credo fortemente sulla necessità di creare infrastrutture necessarie al nostro paese ma che poi restino, come la linea ad alta velocità, nelle mani dei Governi Nazionali. Oggi due competitor utilizzano questa rete favorendo una libera circolazione e, soprattutto, i cittadini e le cittadine hanno la possibilità di scegliere il vettore che possono utilizzare.
Onorevole Zingaretti – gli abbiamo chiesto – ma cosa ne pensa del fatto che oggi, ad esempio, un viaggio in treno da Trapani a Messina dura tra le 10 e le 11 ore su una tratta di poco superiore ai 250 chilometri?
Vede Lei ha toccato un tasto dolente. Ancora oggi sulla rete ferroviaria siciliana insistono tratte monorotaria che rallentano di molto la viabilità per i cittadini dell’isola.
A suo avviso il ponte sullo stretto risolverà da solo questo problema?
Guardi sarebbe più opportuno programmare un piano pluriennale di sviluppo sull’intera rete ferroviaria e stradale dell’isola. Non è possibile pensare che il ponte da solo risolva la critica situazione stradale e ferroviaria della Sicilia. Ci vuole, come dicevo prima per l’alta velocità, una progettazione seria e programmata capace di sviluppare tutte le infrastrutture dei trasporti.
E poi l’abbraccio al candidato sindaco di Colonna, Fausto Giuliani.

l’onorevole Nicola Zingaretti con il sindaco di Colonna Fausto Giuliani

Un grazie all’onorevole Nicola Zingaretti ed al candidato sindaco di Colonna, Fausto Giuliani, per la loro disponibilità.

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