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Allumiere, concorsopoli. L’inchiesta: tutto quello che non vi è stato detto

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“Concorsopoli”, un caso che sembrerebbe dalle ultime parole del sindaco di Allumiere Antonio Pasquini si voglia porre fine alla tragica situazione buttando a mare solamente l’ex presidente del Consiglio regionale Mauro Buschini e Andrea Mori presidente della Commissione del famoso concorsone di Allumiere. Analizziamo bene atti e documenti che sono reperibili sul sito del Comune di Allumiere.

Attingendo da un concorso bandito dal Comune di Allumiere è avvenuta una infornata di assunzioni in Consiglio regionale del Lazio. I posti a tempo indeterminato sono stati affidati con procedure che appaiono “legittime” ma che di fatto hanno permesso a consulenti ed esponenti politici, parenti e figli di militanti del Pd, Cinque Stelle e la Lega (in un caso) di ottenere posti fissi nelle amministrazioni.

Le nomine sono state formalizzate con il benestare del presidente del Consiglio Mauro Buschini, dei due vice, Devid Porrello (M5S) e Giuseppe Cangemi (Lega) insieme ai consiglieri: Daniele Giannini (Lega), Gianluca Quadrana (Lista civica Zingaretti) e Michela Di Biase, ex capogruppo capitolina del PD.

Partiamo dal bando di concorso (pubblicato l’8 maggio del 2020) dove era ben specificato che al termine della preselezione sarebbero stati ammessi i primi 20 candidati in graduatoria. Contrariamente a quanto finora dichiarato dai responsabili del concorso agli organi di stampa non si capisce come si sia potuti arrivare a far effettuare le prove a 103 candidati in quanto non risulta esistere nessun documento che giustifichi tale allargamento. Quando è che si è deciso di allargare il numero dei candidati? Dopo la preselezione?

Proseguiamo con la preselezione

Al suddetto bando seguono un numero di 642 domande come dichiarato dalla Commissione nel verbale numero 1 del 30 giugno 2020. Sempre nel suddetto verbale viene dichiarato il calendario per lo svolgimento delle prove preselettive che dato il numero dei partecipanti saranno suddivise in 7 batterie, analizziamo con quale ordine sono state decise le batterie. In teoria il più semplice sarebbe stato quello dell”ordine alfabetico. E invece no! E’ stata una scelta randomica che ha portato a una batteria, la prima, che è risultata essere quella dei “più bravi”. Dunque una scelta che è risultata essere molto produttiva.

Pensate che su 70 partecipanti ci sono stati 49 promossi alle prove scritte ed orali. Di questi 49 promossi, addirittura 47 sono risultati vincitori di concorso. Inutile dire che tra questi 47 era presente l’intero gruppone di fortunati assunti alla Pisana.

Chi ha dato i nomi alla società che ha effettuato la preselezione?

E’ stato solo un caso che ben tre candidati messi in un altra batteria, poi risultati vincitori, hanno chiesto di essere ammessi proprio alla prima batteria? Quali sono le giustificazioni? Certo non possono essere quelle “per motivi personali” o “per motivi lavorativi”, visto che il bando esplicitava chiaramente che la mancata presentazione ad una delle prove nei giorni, nell’ora e nelle sedi stabilite equivale a rinuncia al procedimento concorsuale anche se la stessa fosse dipendente da causa di forza maggiore.

Analizziamo ora le prove d’esame

Nel bando era specificato che la commissione potrà essere integrata da membri aggiunti esperti rispettivamente per il colloquio sulle conoscenze informatiche ma l’unico esperto nominato risulta essere la moglie del presidente Andrea Mori per le conoscenze sulla lingua straniera. E cosa ancora più grave è che nella valutazione della prova orale la commissione avrà a disposizione un massimo di punti 25 /30 poiché i componenti della commissione (1 per la lingua straniera e uno per l’informatica) avranno a disposizione, ciascuno, punti 2,5.

Tanti di noi hanno partecipato a dei concorsi e sappiamo quando si dice conoscenza, questa non va valutata. Anche perché se avesse dovuto essere valutata, gli argomenti oggetto di esame avrebbero dovuto essere riportati nel bando. E’ chiaro a tutti che 5 punti in più o in meno in una valutazione fanno scorrere parecchi posti in una graduatoria.

Passiamo ora alle famose assunzioni

Quale è stato il criterio per far scorrere la graduatoria? Ricordiamoci che dai documenti reperibili risulta esserci soltanto una graduatoria provvisoria e non definitiva. E chi ha dato i nominativi ai Comuni e alla Regione che hanno chiesto personale da assumere dalla famosa graduatoria di Allumiere? Sembra che il dottor Mori sveste i panni del presidente di commissione abbia assunto quelli del responsabile risorse umane terzo settore del Comune di Allumiere e anche in questo caso abbia trasmesso i nomi in maniera randomica. Di solito la graduatoria deve essere mandata a chi la richiede nella sua interezza, in modo tale che poi gli Enti possano scorrerla in ordine di piazzamento. Ma anche qui troviamo delle incongruenze. Ci sono infatti persone classificatesi nei primi 20 che addirittura non sono state mai chiamate. E invece ci sono persone che si sono classificate al 64 (Chiara Benedetti) e 66 (Marco Cirilli che doveva effettuare la preselezione nella quinta batteria ma, guarda caso, aveva chiesto di partecipare alla prima fortunatissima batteria) posto e sono stati assunte al Comune di Guidonia. Da questo si desume che i primi 63 siano stati assunti ma questo non è assolutamente vero.

Al sindaco Pasquini, che in questo ore sembra fremere per annullare la graduatoria dei miracolati, forse gioverebbe raccontare con precisione come sono andati realmente i fatti e soprattutto alla luce di quanto risulta dagli atti come sia possibile che ancora oggi il dottor Mori vaghi per gli uffici del comune di Allumiere.

Un’altra domanda la rivolgiamo al Consiglio regionale del Lazio:

Dopo l’anomalo provvedimento in autotutela con il quale l’ufficio di Presidenza ha sospeso tutte le assunzioni, i vincitori del concorso di Allumiere sono a casa o continuano a lavorare in Regione Lazio. E questo provvedimento è stato intrapreso solo per rasserenare e calmare l’opinione pubblica fortemente indignata poiché in un momento di crisi gravissima per il Paese ci sono personaggi politici e personaggi vicini ai politici essere assunti in un concorso così ricco di incongruenze e lacune che sembrerebbe proiettarci su “Scherzi a parte”.

Nei prossimi giorni L’Osservatore d’Italia entrerà nel vivo della vicenda che riguarda gli assunti Comune per Comune e i “fortunati” che hanno vinto un posto fisso in Regione.

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Meteo, arriva l’anticiclone nordafricano: attesa una primavera calda!

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La nuova settimana sarà caratterizzata dalla presenza dell’anticiclone nordafricano con tempo asciutto e temperature in aumento. Sono le previsioni di Mattia Gussoni.

“Mercoledì 20 marzo entreremo ufficialmente nella nuova stagione: una primavera che al momento si prevede più calda del normale e con qualche pioggia in più. Ovviamente sono previsioni stagionali da monitorare e confermare – afferma l’esperto – l’Inverno 2023-2024 è stato anomalo. Dopo mesi di una stagione insignificante dal punto di vista climatologico, dal 20 febbraio la neve è arrivata sulle Alpi come non accadeva da decenni, a tonnellate”, nevicate record che “potrebbero essere associate ai cambiamenti climatici in atto”. Riguardo le prossime ore sono previsti rovesci isolati su Friuli Venezia Giulia e tra Toscana, Romagna e Marche e scrosci a carattere locale in Campania, Puglia e Basilicata. Ma domenica 17 marzo vedrà il sole quasi ovunque con l’anticiclone nordafricano che “porterà le temperature fino a 21°C ad Agrigento e Benevento, 20 gradi anche a Forlì, Caserta, Siracusa e Terni, 19°C a Bologna, Bolzano, Ferrara, Mantova e Modena”. La nuova settimana sarà ancora caratterizzata dalla presenza dell’anticiclone con prevalenza di tempo asciutto e con “una perturbazione, al momento, prevista tra sabato 23 e la Domenica delle Palme, una proiezione a lunga scadenza da confermare”. 

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Aerospazio, la Regione Lazio ha presentato le sue strategie

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Si è svolto presso lo Spazio Attivo Roma Tecnopolo di Lazio Innova “Aerospazio Innovation Day: B2b – Tendenze Industriali – Misure Regionali”, il primo di una serie di appuntamenti che la Regione Lazio organizza, attraverso Lazio Innova, a cadenza periodica con appartenenti alle principali filiere industriali del territorio (grandi operatori industriali, PMI e centri di ricerca), per far emergere le frontiere tecnologiche, gli orientamenti di sviluppo delle tecnologie, supportare appuntamenti di collaborazione tra i partecipanti, oltre che fornire idee e proposte per la realizzazione di iniziative di innovazione aperta.

Negli ultimi 20 anni, la Regione Lazio ha sostenuto la Ricerca e Sviluppo del Lazio, investendo circa 100 milioni di euro in ambito aerospaziale, dei quali circa 18 milioni sono stati assegnati nel dicembre 2023 a 32 progetti aerospazio e sicurezza vincitori dell’Avviso Pubblico “Riposizionamento competitivo RSI”.

«L’ecosistema aerospaziale del Lazio costituisce un’eccellenza unica nel panorama produttivo italiano del settore, con competenze industriali e di ricerca che coprono tutta la filiera. Secondo quanto previsto dalla Strategia di Specializzazione Intelligente del Lazio, la Regione sta sostenendo lo sviluppo del settore aerospaziale con investimenti finalizzati a potenziare l’evoluzione tecnologica insieme al digitale, l’industria e gli attori della New Space Economy, a rafforzare la competitività delle piccole e medie imprese e favorire la nascita di nuove esperienze innovative. Tramite Lazio Innova, è tra i protagonisti della nascita del Cluster Tecnologico Nazionale Aerospaziale (CTNA), per competere a livello europeo e nazionale. Per questo intendiamo sfruttare appieno i fondi europei della programmazione 2021-2027 e le opportunità del PNRR, con l’obiettivo comune di consolidare le attività di ricerca e innovazione delle imprese, il trasferimento tecnologico, lo sviluppo di imprese innovative e derivate di ricerca» – ha dichiarato Roberta Angelilli, vicepresidente e assessore Sviluppo economico della Regione Lazio.

«Il Lazio è ricco di eccellenze per quanto riguarda il settore aerospaziale. Da parte dell’amministrazione regionale, c’è’ un impegno concreto per sostenere questo ambito, che conta circa 300 aziende. Anche nelle recenti missioni in Giappone e negli Usa, le nostre imprese hanno ricevuto riconoscimenti per la grande professionalità e competenza. Il nostro obiettivo, come istituzione, deve essere quello di accompagnare le nostre attività in questo percorso di crescita, anche creando nuove opportunità di collaborazione con l’estero, in un processo di internazionalizzazione che deve vedere il nostro territorio come assoluto protagonista. Naturalmente, questo sviluppo può generare ricadute positive sia sull’indotto che nei territori della nostra regione» – ha sottolineato Antonello Aurigemma, presidente del Consiglio regionale del Lazio.

Nel corso dell’evento, una tavola rotonda sugli sviluppi di mercato e le strategie territoriali ha visto il coinvolgimento di ASI – Agenzia Spaziale Italiana, ENAC – Ente Nazionale per l’Aviazione Civile, AIAD – Federazione Aziende Italiane per l’Aerospazio, la Difesa e la Sicurezza, AIPAS – Associazione delle Imprese per le Attività Spaziali, ASAS – Associazione per i Servizi, le Applicazioni e le Tecnologie ICT per lo Spazio, AIRBUS Italia, AVIO S.p.A., Comune di Colleferro, CTNA – Cluster Tecnologico Nazionale Aerospazio.

Gli elementi raccolti nella tavola rotonda saranno utilizzati da Lazio Innova per la definizione del nuovo bando Fesr sul Riposizionamento Competitivo che vede nell’Aerospazio uno degli assi principali di intervento. Il bando è previsto nella seconda parte dell’anno.
Per la Regione Lazio e Lazio Innova è stata inoltre l’occasione per lanciare la Open Innovation Challenge “Smart Integration Satellite Capability” di Thales Alenia Space Italia. «Thales Alenia Space e la Regione Lazio collaborano attivamente ormai da tempo interpretando al meglio un modello di innovazione che valorizza e sfrutta a pieno le competenze e le capacità presenti nell’ecosistema laziale», ha dichiarato Massimo Comparini, Amministratore Delegato di Thales Alenia Space Italia. «Quale realtà produttiva ben radicata nel territorio, Thales Alenia Space accoglie le sfide di un futuro che punta sempre più allo Spazio come uno dei settori strategici della sua economia in sinergia con la filiera spaziale locale, insieme alla Regione Lazio, attraverso attività comuni utilizzando le infrastrutture della nostra azienda, sia quelle esistenti sia quelle in fase di realizzazione».

Si tratta di una sfida per imprese innovatrici che sono chiamate a individuare e proporre soluzioni per lo sviluppo di fabbriche intelligenti (Smart Factory) basate su linee integrate per l’assemblaggio, l’integrazione e test (AIT) da utilizzare sulle componenti di bordo di piccoli satelliti in una logica innovativa, aperta e digitalizzata. Una competizione aperta a cui possono partecipare le imprese innovatrici e le PMI innovative costituite da non oltre 60 mesi, oltre ai derivati di Università o Centri di Ricerca chiamati a proporre soluzioni innovative per l’assemblaggio automatico, la riduzione del peso e del costo dei cablaggi, la riduzione delle dimensioni e della massa e del costo delle strutture meccaniche a sostentamento delle celle solari e delle antenne di satellite. Questa sfida, in particolare, fa leva sull’investimento di Thales Alenia Space Italia per la costruzione della Space Smart Factory nell’ambito del più ampio “Programma Space Factory 4.0” del PNRR, finanziato dall’UE e gestito dall’Agenzia Spaziale Italiana, con l’obiettivo di costituire una rete di fabbriche, connessa alla filiera di produzione e dedicata alla realizzazione di piccoli satelliti su tutto il territorio nazionale.
Al termine del percorso di tutoraggio, la prima squadra classificata riceverà un premio di 20.000 euro e, assieme al secondo e al terzo classificato, l’accesso diretto al programma “Go to market” e fruirà, inoltre, di servizi specialistici presso lo Spazio Attivo Roma Tecnopolo della Regione Lazio gestito da Lazio Innova. Per partecipare alla open innovation challenge è necessario candidarsi entro le ore 12.00 del 13 maggio 2024 attraverso la piattaforma dedicata su https://www.lazioinnova.it/innovazione-aperta/iniziativa/smart-integration-satellite-capability/.


Durante l’Innovation Day gli attori del settore Economia dello Spazio si sono infine incontrati per sviluppare sinergie, con l’obiettivo di trasferire tecnologie, prodotti e servizi nati nei comparti dell’aerospazio e applicarli in altri mercati. A tal fine, sono otto le imprese innovative che si sono presentate alle grandi aziende dell’Aerospazio: quattro per tecnologie, prodotti e servizi relativi a tutto ciò che viene inviato nello spazio, a partire dai satelliti (Involve Space, C-Shark, Arca Dynamics, Finis Terrae); e quattro per l’ampio campo di potenziali applicazioni in mercati differenti basate su tecnologie sviluppate per l’aerospazio ovvero su dati prodotti da dispositivi in orbita (Nhazca, Space 11, Science & Technology Italy e Wise Robotics).
Si tratta di una collaborazione aperta, in cui innovative e derivate del settore Nuova Economia dello Spazio, medie e grandi imprese interessate a trovare soluzioni innovative derivanti da tecnologie spaziali, organizzazioni, enti e associazioni di settore, trovano ulteriore spazio di confronto sulla comunità loro dedicata sul sito www.lazioinnova.it per collaborare, con l’obiettivo di creare processi di innovazione e di trasferimento tecnologico. Tra i progetti presentati nel corso dell’Innovation Day, la call ESA BIC Lazio lanciata dalla Regione Lazio insieme all’Agenzia Spaziale Europea (ESA) e all’Agenzia Spaziale Italiana (ASI), per sostenere l’avvio di imprese che intendono applicare conoscenze e tecnologie di derivazione spaziale in altri settori di attività. Giunta alla sua quarta edizione, con uno stanziamento complessivo di 2,5 milioni di euro, ha coinvolto 64 imprese innovatrici di cui 10 ad oggi incubate. È stata prorogata l’ultima finestra 2023, con la possibilità di candidarsi entro lunedì 8 aprile 2024, ed è attualmente in corso il rinnovo per il quadriennio 2024-2027.

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Costume e Società

Narni, progetto rigenerarsi: un murale da guinnes per Alberto Sordi

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Un gigantesco murale di 12 metri per 9 con l’iconica scena di Nando Moriconi tratta dal film di Steno del 1954 “Un americano a Roma”, in cui Alberto Sordi è intento a mangiare un piatto di spaghetti (il celebre “maccherone m’hai provocato e io ti distruggo”) è stato inaugurato sabato scorso a Narni Scalo, in provincia di Terni, dal cugino dell’attore, il giornalista e conduttore radiotelevisivo Rai Igor Righetti assieme all’artista che ha realizzato l’opera David Pompili, al sindaco della città Lorenzo Lucarelli, all’assessore alla Cultura Giovanni Rubini, al dirigente del Comune Pietro Floris, al produttore cinetelevisivo di Cameraworks Massimiliano Filippini, all’influencer e social media manager Lorenzo Castelluccio e alla proprietaria dell’immobile Lucia Fabbri.
 
L’opera, realizzata con colori al quarzo, occupa l’intera parete esterna della trattoria “Italia 61” e dell’albergo “La Locanda dei 4” ed è stata finanziata delle famiglie proprietarie dell’immobile. È il secondo murale dell’originale progetto “Rigenerarsi” in vista dei trent’anni del festival “Le vie del cinema – Rassegna del film restaurato” che quest’anno festeggerà la sua 30ª edizione e si svolgerà dal 29 luglio al 3 agosto.  Il progetto è partito a novembre 2023 quando il Comune di Narni ha pubblicato un avviso per acquisire manifestazioni di interesse di soggetti privati per il consenso alla realizzazione di murales ispirati al cinema su pareti di proprietà collocate nel centro di Narni Scalo.
 
“Mio cugino Alberto – ha detto Igor Righetti, autore del primo libro sulla vita fuori dal set dell’attore dal titolo “Alberto Sordi segreto” giunto all’11ª ristampa – amava l’arte ed era un collezionista: sono convinto che quest’opera gli piacerà senz’altro anche perché è più grande dello schermo di una sala cinematografica in cui venivano proiettati i suoi film”. E aggiunge Righetti: “Gli scali di ogni cittadina sono sempre molto comodi in quanto ricchi di infrastrutture come stazioni ferroviarie, strade e fermate dei bus, quindi facilmente raggiungibili e di conseguenza con molti capannoni industriali, ma tristi e grigi. L’idea degli amministratori di Narni di dare colore e anima a queste aree con una galleria d’arte all’aperto con immagini dei grandi attori che hanno dato lustro nel mondo al cinema italiano la trovo contemporanea, valorizza tutto il territorio ed è molto utile anche a livello turistico. Da sempre l’arte rigenera le città e con la street art diventa condivisa, foriera di bellezza e motore di riqualificazione urbana”.
 
Il progetto “Rigenerarsi” è stato avviato in collaborazione con gli studenti dell’Istituto di istruzione secondaria superiore Gandhi che hanno realizzato un primo intervento di opera murale nell’area di pertinenza della scuola, a cui è seguita l’opera “Duo” eseguito sempre da David Pompili, che ha esposto i suoi lavori in numerose mostre in Italia e all’estero, raffigurante Sophia Loren e Marcello Mastroianni.
 
Privo di virus.www.avast.com



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