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AMATRICE, OSPEDALE E SECESSIONE: QUELLA "PATATA BOLLENTE" PER NICOLA ZINGARETTI

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Tempo di lettura 4 minuti Pirozzi: "Possono toglierci la vita, ma non la libertà"

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di Sergio Pirozzi Sindaco di Amatrice (RI)

Amatrice (RI) – Ringrazio le emittenti, le testate giornalistiche, i siti on line nazionali e locali per aver posto all’attenzione del grande pubblico il ‘caso Amatrice’. Qualche cronista poi si è spinto oltre, affermando che il ‘caso’ è esploso grazie al brand Amatrice e alla bravura del sottoscritto.
L’esposizione mediatica avuta e la citazione del cronista avrebbe potuto far crescere a dismisura il mio ego ma, vi tranquillizzo, non è così.  Sapete invece per quale ragione abbiamo avuto una cassa di risonanza straordinaria? Il motivo è semplice, tutti hanno compreso che si è perpetrato qualcosa di profondamente INGIUSTO alle spalle di una comunità; comunità che non è solo quella amatriciana, ma in questo momento Amatrice rappresenta idealmente tutte quelle zone di frontiera che puntualmente vengono immolate come agnello sacrificale sull’altare dei numeri.

Aver fatto conoscere a tutta Italia che il Presidio ospedaliero di Monterotondo è stato considerato ‘disagiato’ ha rappresentato un pugno allo stomaco alla dignità e alla intelligenza delle persone che con orgoglio hanno deciso di vivere nelle cosiddette aree di frontiera di tutta Italia.
 
Diciamocelo con onestà, non si aspettavano un simile clamore, speravano che la vicenda rimanesse relegata in un piccolo trafiletto di cronaca locale, avevano sottovalutato il disagio diffuso di tutte le aree marginali. Ed allora come uscirne? Goffi comunicati, dichiarazioni contraddittorie, insomma …il rimedio peggiore del male stesso. Non ci bastano più proclami, pretendiamo che venga scolpito nella roccia, e anche sulla carta, che il Presidio F. Grifoni sia considerato disagiato e che gli vengano riconosciute tutte quelle peculiarità sancite nel Decreto 80 del 30 settembre 2010.
Il resto è politichese, parole gettate al vento, tentativi demagogici di mischiare le carte. 
 
Cercano anche di buttarla ‘in politica’ ed anche qui compiono un clamoroso autogol, dimenticano che analoga sorte è toccata ad Acquapendente, guidata da un Sindaco di centro-sinistra (Bambini) che, al pari di Amatrice, nel Decreto 80 del 2010 ebbe riconosciuto il proprio Presidio ospedaliero come ‘disagiato’.
E’ chiaro che lo studio, la dedizione dell’intera squadra di maggioranza del Comune di Amatrice hanno permesso di ‘beccarli con il sorcio in bocca’.

 
Un breve passaggio lo riservo all’opposizione comunale mischiando, mi scuserete, il sacro (caso nazionale) con il profano (sterile contrapposizione legata soprattutto a risentimenti personali). Colgo l’occasione di ringraziarli pubblicamente per averci fatto fare bella figura avendo cambiato nel corso del Consiglio comunale opinioni e contraddicendosi in continuazione.
 
Alcuni passaggi (puntualmente verificabili nelle registrazioni):
1)     si astengono sulla richiesta della maggioranza di chiedere per il Grifoni lo status di ‘presidio disagiato’;
2)     si astengono argomentando e leggendo una nota della regione Lazio che dice: è tutto a posto, non vi preoccupate;
3)     nella loro dichiarazione di voto il Capogruppo si dice favorevole all’azione legale del ricorso al TAR.
 
Alla fine della giostra mi chiedo e vi domando:
se è tutto a posto, come hanno letto nella nota della regione Lazio, se è tutta una speculazione politica, perché essere favorevoli ad un ricorso al TAR??????
Il ricorso al TAR non è nient’altro che l’opposizione ad un atto ritenuto illegittimo e che, nella fattispecie, lede un diritto di una Pubblica Amministrazione.
Per carità di Patria non vado oltre, sarebbe come sparare sulla Croce Rossa.

In questa fase decisiva penso che a tutti interessi quello che ci sta accadendo intorno:
–        la solidarietà di tantissime persone che vengono in Comune per ‘firmare il referendum’ (non si può);
–        la vicinanza del C.R.E.S.T, Comitato dei Comitati cittadini di tutta la Toscana;
–        l’effetto domino del caso Amatrice anche in altri Comuni (Sora, Acquapendente, ecc.);
–        le tantissime e-mail che ci incoraggiano ad andare avanti.

Insomma, la forza della ragione ha suscitato un’indignazione ed una solidarietà che va oltre i confini angusti della ‘politichella  locale’. Noi, non ci fermeremo, ce lo chiedono i cittadini, i turisti, e me lo impone la mia coscienza di padre e di Sindaco.

Concludo riportando una frase del film Braveheart – Cuore impavido: ‘possono toglierci la vita, ma non la libertà’, la libertà di difendere la forza della ragione ed i diritti dei più deboli.
Avanti sempre a testa alta e senza paura.

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Cronaca

Passo Corese, botte da orni all’interno di un bar: tre ragazzi denunciati per rissa

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Denunciati per rissa, dai Carabinieri della Stazione di Passo Corese, tre ragazzi di cittadinanza straniera che mentre si trovavano all’esterno di un noto e frequentato bar di Passo Corese, hanno improvvisamente iniziato a litigare, colpendosi violentemente a vicenda, creando sgomento e paura tra le altre persone presenti all’interno del locale.
 
Il proprietario dell’esercizio commerciale, vista la situazione di pericolo venutasi a creare, ha segnalato l’accaduto alla Centrale Operativa della Compagnia Carabinieri di Poggio Mirteto, per il tramite del Numero Unico di Emergenza 112, chiedendo un immediato intervento di una pattuglia.
 
I militari prontamente accorsi hanno dapprima sedato, con non poche difficoltà, la violenta lite in corso e riportato la calma tra i presenti. Hanno poi proceduto ad identificare le tre persone coinvolte nella rissa, scaturita, stando ai primi accertamenti, per futili motivi.
 
I giovani sono stati denunciati alla locale Procura della Repubblica e dovranno ora rispondere del reato di rissa.
Privo di virus.www.avast.com

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Rieti

Rieti, controlli lavori terremoto del 2016: sospeso un cantiere ad Accumoli

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I Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Rieti, unitamente a
quelli della Stazione di Accumoli, hanno effettuato mirati controlli all’interno
di alcuni cantieri presenti nei Comuni interessati dal sisma del 2016, volti a
verificare il rispetto delle leggi in materia di sicurezza sul lavoro e della
regolare instaurazione dei rapporti di impiego.
Nel corso delle attività, in un cantiere edile di Accumoli, sono state riscontrate
inadempienze da parte dei rispettivi datori di lavoro e del coordinatore della
sicurezza in relazione al mancato rispetto delle prescrizioni previste dalla
normativa vigente al fine di tutelare la sicurezza dei lavoratori.
È stata accertata l’omessa installazione di adeguate opere provvisionali al
fine di prevenire la caduta dall’alto dei lavoratori o di altri oggetti. Gli operai,
tra l’altro, sono stati trovati a lavorare nonostante le condizioni atmosferiche
particolarmente avverse.
Sono state denunciate a piede libero alla Procura della Repubblica di Rieti
tre persone ed è stata disposta l’immediata sospensione del cantiere
interessato, in ottemperanza a quanto previsto dal Testo Unico sulla salute e
la sicurezza nei luoghi di lavoro. La revoca di tale misura sarà ammissibile
solo ad avvenuta regolarizzazione delle mancanze riscontrate e previo
pagamento delle sanzioni amministrative comminate per le violazioni
accertate, aventi un importo complessivo pari a circa 10.000 Euro.
I controlli del Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro di Rieti proseguiranno
in modo serrato sul tutto il territorio della provincia reatina.
Si dà atto, come di consueto, che il procedimento penale è ancora nella fase
delle indagini preliminari e che eventuali responsabilità penali saranno
valutate dall’Autorità Giudiziaria.

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Cronaca

Rieti, la centrale dello spaccio nei boschi di Castelfranco: arrestato spacciatore

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I poliziotti della Squadra Mobile della Questura di Rieti hanno arrestato un giovane cittadino marocchino per il reato di detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Gli investigatori della Polizia di Stato hanno portato a conclusione una attività di indagine dalla quale era emerso che nell’area boschiva di Castelfranco, in prossimità del capoluogo reatino, veniva attuata una attività di spaccio di sostanze stupefacenti da parte di alcuni cittadini magrebini, dimoranti in quell’area all’interno di tende e giacigli di fortuna, che avrebbero rifornito numerosi tossicodipendenti reatini e dei comuni limitrofi.
 
Gli Agenti della Questura di Rieti, con il supporto di una unità cinofila di Ladispoli, appositamente richiesta, hanno quindi fatto ingresso nella fitta vegetazione accertando la presenza di un giovane magrebino armato di roncola e con un passamontagna calzato alla fronte.
 
Il giovane è stato immediatamente immobilizzato e sottoposto a perquisizione personale.
 
In suo possesso sono stati trovati 17 involucri in plastica contenenti complessivamente 20 grammi di cocaina, 14 involucri contenenti complessivamente 20 grammi di eroina, nonché la somma di 150,00 euro, suddivisa in banconote di piccolo taglio, probabile provento dell’attività illecita posta in essere dall’uomo.
 
La successiva complessa attività di perlustrazione dell’area circostante, particolarmente impervia, ha consentito agli Agenti della Polizia di Stato di rintracciare il giaciglio di fortuna, presumibilmente utilizzato dall’uomo e dai suoi ignoti complici come punto di riparo in attesa dei consumatori, all’interno del quale è stata rinvenuta un’ascia, un bilancino di precisione perfettamente funzionante ed altro materiale utilizzato per il confezionamento delle dosi da spacciare.
 
Inoltre, nei pressi, in una tenda con all’interno effetti letterecci appartenenti a più persone, sono stati rinvenuti e sequestrati oltre 2.500 euro in contanti ed un panetto di 100 grammi di hashish, sepolto nei pressi del piccolo giaciglio, rinvenuto dall’unità cinofila.
 
Lo straniero, privo di documenti di identità, è stato identificato a seguito di fotosegnalamento. Si tratta di un cittadino marocchino, irregolarmente soggiornante in Italia, dove era giunto nel novembre del 2021 sbarcando clandestinamente a Lampedusa.
 
L’uomo è stato arrestato e portato al carcere a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
 
 
 
Privo di virus.www.avast.com



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