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Roma

ANGUILLARA, “LA SALUTE VIENE PRIMA DI MOLTE ALTRE COSE, STRADE COMPRESE”: INTERVISTA ALL’ASSESSORE STRONATI

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Tempo di lettura 3 minuti Stronati: "Il problema dell’arsenico nell’acqua non è nato in questi ultimi anni, “scorreva” anche quando a governare c’erano le giunte di centrodestra e di centrosinistra"

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di Simonetta D’Onofrio

Anguillara Sabazia (RM) – Non ci sono dubbi, una situazione difficile da gestire l’eliminazione dell’arsenico nell’acqua ad Anguillara Sabazia. Una lunga attesa per i cittadini, prima di “provare” l’acqua potabile. Perché è bene ricordare che il problema dell’arsenico nell’acqua non è nato in questi ultimi anni, “scorreva” anche quando a governare c’erano le giunte di centrodestra e di centrosinistra (divieto di utilizzo fin dal 2001). Di fatto, i politici che si sono succeduti a governare allora il Paese non sono riusciti a gestire il disagio e il danno provocato alla popolazione, anche se avevano l’obbligo di risolvere l’emergenza. Una patata molto bollente che è passata, di fatto, in mano alla Giunta guidata dal sindaco Pizzorno ed ha generato diverse incomprensioni con gli abitanti, che quotidianamente venivano turbati dall’acqua non bevibile e non utilizzabile per svolgere le azioni molto semplici, come lavarsi o cucinare ecc..

Ci dicono i vertici della Giunta guidata dal sindaco Pizzorno che è stato un risultato politico importante aver portato l’acqua potabile nella case di tutta Anguillara e avere acquisito l’impianto di potabilizzazione di Ponton dell’Elce.

Abbiamo incontrato a tal proposito l’assessore all’Ambiente, Enrico Stronati, chiedendogli alcune delucidazioni.

Come valuta nello specifico il risultato ottenuto da questa Amministrazione, cioè la procedura di acquisizione dell’impianto di potabilizzazione di Ponton dell’Elce?
Se suddetto risultato lo si confronta con i tempi e le tante amministrazioni che si sono succedute prima di noi e che non hanno ritenuto importante assicurare acqua potabile al rubinetto, credo si possa e debba considerare ottimo.
Se invece lo stesso si rapporta alle rinunce che abbiamo dovuto fare per garantire la finanziabilità della procedura di acquisto degli impianti, beh allora forse dovrei rispondere che sono contrariato.

Che la disponibilità dell'acqua potabile, a fronte di una legge del 2001, la si sia raggiunta nel 2013 la dice lunga sulle scelte politiche degli anni pregressi, la salute viene prima di molte altre cose, strade comprese.

 “Promessa mantenuta” verso i cittadini di Anguillara e in particolare per i residenti di Ponton dell’Elce, così è riportato nel comunicato stampa del sito internet dell’Amministrazione Comunale di Anguillara Sabazia. Come risponde alle tante accuse lanciate nel periodo dell’emergenza arsenico?
Comprensibili, io stesso ho vissuto per anni con acqua non potabile al rubinetto – per molto tempo senza neanche saperlo – e taniche sotto il lavandino, direi che la costrizione cui sono stati obbligati 18 mila cittadini di Anguillara, ma anche di altri Comuni, alcuni dei quali – vedi Civitavecchia – ancora vivono questo incubo, avrebbe fatto saltare i nervi anche ai santi.
Ritengo però che in alcuni casi non si sia compresa la strategia che avevamo in mente di adottare, una nostra responsabilità ovviamente, ma nessuno di noi ha mai pensato di sottovalutare questo problema.

Qual è il prossimo traguardo sulla questione acqua che cercherete di portare avanti come Amministrazione Comunale?
Per la questione acqua potabile sappia che abbiamo preso contatti con l'Università della Tuscia, grazie all'aiuto di Nadia Gonella che ringrazio per la passione che sempre mette in campo quando si tratta di acqua, e provveduto ad inoltrare una richiesta di finanziamento alla Regione Lazio per uno studio su tutto il territorio per individuare fonti di approvvigionamento di acqua priva di arsenico all'origine. L'Università della Tuscia, nello specifico la Facoltà di Geologia Applicata, ha realizzato un modello statistico/matematico che, analizzando i dati delle analisi delle acque sotterranee di un'area, è in grado di determinare una potenziale zona le cui acque sotterranee potrebbero risultare prive di arsenico.
E' una strada da perseguire, gli impianti che abbiamo acquistato sono ottimi dal punto di vista tecnico ma non si può pensare che si possano e debbano usare per sempre per vari motivi come ad esempio i consumi energetici che a Ponton dell'Elce sono aumentati per via della sezione ad Osmosi Inversa che è molto energivora.
Occorrerebbe anche puntare alla realizzazione di impianti fotovoltaici sopra i serbatoi al fine – sempre per fare esempi esplicativi – di ridurre i costi dell'energia elettrica (tutti i nostri acquedotti funzionano con pompe elettromeccaniche accese "h24") e magari abbassare i costi in bolletta. E poi c'è sempre la vicenda "Acea" che resta in piedi.
Nei corridoi di Piazzale Ostiense sono certi di spuntarla, sostengono che prima o poi saremo costretti a cedere loro il nostro acquedotto, noi ci opporremo in tutte le sedi e rispetteremo l'esito plebiscitario del referendum del 2011 sull'acqua pubblica.

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Cronaca

Guidonia Montecelio, botte tra ladri e padrone di casa: arrestato topo d’appartamento. E’ caccia al complice

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I Carabinieri della Stazione di Tivoli Terme hanno arrestato in flagranza di reato un 23enne georgiano, senza fissa dimora e con precedenti, gravemente indiziato del reato di rapina aggravata in concorso.
Lo scorso pomeriggio, a Guidonia Montecelio, località Villanova, due soggetti si sono introdotti in un appartamento di via D’Azeglio, di proprietà di un pensionato, in quel momento in vacanza all’estero. Sul cellulare del figlio dell’uomo, che vive a casa con lui, è arrivato il segnale d’allarme dell’impianto di videosorveglianza.
Il giovane nel visionare il filmato delle telecamere in tempo reale, ha effettivamente notato la presenza di 2 persone che si stavano introducendo nell’abitazione, così ha deciso di precipitarsi a casa, chiedendo aiuto anche ad alcuni amici. Arrivati presso l’abitazione, il figlio del proprietario assieme agli amici hanno notato la coppia vista poco prima nel video dell’impianto di video sorveglianza, allontanarsi con in mano dei borsoni pieni di refurtiva, tra cui orologi e gioielli. Ne è nata una violenta colluttazione, durante la quale uno dei due è riuscito a scappare.
Sul posto sono giunti anche i Carabinieri della Stazione di Tivoli Terme, allertati tramite 112 dal proprietario di casa, che sono riusciti a bloccare definitivamente il 23enne, che è stato arrestato, e su disposizione dell’Autorità Giudiziaria condotto presso il carcere di Roma Rebibbia, mentre sono ancora in corso le indagini per rintracciare il complice.

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Torvaianica, non si ferma all’alt dei Carabinieri: arrestato dopo un rocambolesco inseguimento

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I Carabinieri della Compagnia di Pomezia hanno arrestato un 41enne romeno, già noto alle forze dell’ordine, gravemente indiziato del reato di resistenza a pubblico ufficiale.
Più nel dettaglio, i Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile, impegnati in un servizio perlustrativo, nel transitare a Torvajanica sul Lungomare delle Meduse hanno deciso di eseguire un controllo di un’autovettura di grossa cilindrata condotta dal 41enne che viaggiava con a bordo due connazionali. L’uomo, sprovvisto di patente di guida, di documenti d’identità e di assicurazione, si dava improvvisamente alla fuga, dando inizio ad un inseguimento lungo la via Pontina e la via Nettunense, venendo poi bloccato ed arrestato a Campo di Carne.

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Roma

Roma, inchiodato il rapinatore di Tor Bella Monaca

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L’uomo si trova già detenuto al carcere romano di Regina Coeli dove sta scontando una pena per un altro reato
 
ROMA – I Carabinieri della Stazione di Roma Tor Bella Monaca, d’intesa con la Procura della Repubblica di Roma, hanno notificato a un 40enne romano, appartenente a una nota famiglia di Tor Bella Monaca, un’ordinanza che dispone la custodia cautelare in carcere, emessa in data 8 aprile 2024 dal GIP del Tribunale ordinario di Roma, perché gravemente indiziato del reato di rapina.
 
L’uomo, già detenuto in carcere per altro reato, è gravemente indiziato di aver compiuto una serie di rapine, nella Capitale, tra dicembre 2023 e gennaio 2024. Il provvedimento, emesso dall’Autorità Giudiziaria, recepisce appieno le risultanze investigative raccolte dai Carabinieri di Tor Bella Monaca, sotto la direzione della Procura della Repubblica di Roma, riuscendo a raccogliere gravi indizi di colpevolezza a carico dell’indagato per ben 8 colpi, commessi con lo stesso modus operandi. Dopo aver raggiunto l’obiettivo a bordo di una moto, un uomo entrava nelle attività commerciali e, sotto minaccia di una pistola si faceva consegnare l’incasso.
 
I Carabinieri, grazie all’attenta analisi delle telecamere di videosorveglianza delle attività commerciali poste lungo le vie limitrofe, hanno potuto raccogliere gravi elementi indiziari a carico del 40enne circa la commissione delle rapine ai danni di: un negozio in via Partanna commessa il 12.12.2023; un supermercato in via Torraccio di Torrenova commessa il 16.12.2023; una farmacia in via Giovanni Castano commessa il 29.12.2023; una farmacia in via Siculiana commessa il 30.12.2023; un supermercato in via Isnello commessa il 08.01.2024; un distributore in via di Tor Bella Monaca commessa il 27.01.2024; un supermercato in via Torraccio di Torrenova commessa il 28.01.2024; un supermercato in via Torraccio di Torrenova commessa il 29.01.2024, durante la quale il titolare, intervenuto in soccorso della cassiera, è stato colpito con il calcio di una pistola, riportando lesioni guaribili in 10 giorni.
 
Il bottino complessivo dei colpi messi a segno hanno fruttato circa 5.500 euro. A notifica avvenuta, l’indagato rimane ristretto presso la casa circondariale di Roma Regina Coeli, dove era già detenuto per altra causa.
 
Privo di virus.www.avast.com

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