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Anguillara Sabazia, elezioni 2020. Lega: “L’obiettivo è l’unità del centrodestra”

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De Vito: “No a patti sovraordinati. Spazio a figure competenti e di garanzia”

ANGUILLARA SABAZIA (RM) – Sostenere il centrodestra unito alle prossime elezioni amministrative di settembre 2020 rimane per la Lega di Anguillara Sabazia l’obiettivo primario da perseguire.

“Lo dobbiamo responsabilmente nei confronti degli elettori sabatini stufi delle angherie della sinistra, dei fallimenti grillini e non ultimo per sgombrare il campo da quelle componenti che cercano di saltare all’ultimo minuto sul carro leghista per opportunismo o facile successo. – Dichiara Daniele De Vito componente del coordinamento Lega Anguillara – Siamo alla vigilia della campagna elettorale – prosegue De Vito – ed è giunta l’ora della resa dei conti tra coloro che vogliono rifarsi a vecchi schemi superati dagli eventi e dai risultati del 2016 e coloro che ambiscono ad un rinascimento della nostra città con figure competenti e ricche di energie per il benessere e gestione della città. Il partito che ho contribuito insieme e grazie a tanti militanti a diventare il primo con le elezioni Europee , oggi più che mai non può rappresentare un luogo dove regna l’ipocrisia e le logiche trasversali della vecchia politica bensì deve continuare ad essere il polo di attrazione della meritocrazia e del rinnovamento come voluto dal nostro leader Matteo Salvini. Grazie a questo input abbiamo deciso a suo tempo di impegnarci e farci interlocutori di una linea chiara e innovativa che – ribadisce il Capolista della Lega Anguillara- non potrà essere messa in discussione da patti sovraordinati ne tantomeno da incursioni last minute per gestire la fase della preparazione delle liste elettorali all’interno delle quali inserire personaggi che travasano da un incarico all’altro con la velocità della luce e secondo convenienza. Ben vengano i nuovi sostenitori ma si impegnino e rispettino i predecessori come hanno fatto i componenti del coordinamento locale che sino ad oggi hanno lavorato sul territorio per garantire presenza e dura opposizione alla pessima giunta Anselmo. Personalmente – prosegue ancora De Vito – sono rimasto basito dopo il grande impegno sul territorio vedere sponsorizzare nuove nomine legate di questa o quella cordata pronte a fare puntualmente il salto della quaglia solo per curare i rispettivi orticelli invece di perseguire il solco degli interessi pubblici dei cittadini. Noi in perfetta coerenza con il lavoro svolto in passato ribadiamo con fermezza la necessità di non supportare quei valori negativi legati all’arroganza e alla saccenza e invitiamo in nuovi ingressi che per noi sono sempre i benvenuti, a fare autocritica ed evitare di condizionare le scelte con giochi al ribasso o di comodo per qualche poltroncina. In questo periodo di incertezza amministrativa e di pieno stallo nelle scelta del candidato Sindaco condiviso- conclude De Vito – confermo la linea di, rimanere presente tra e per la gente comune e, punto di riferimento di quelle realtà quali commercianti, agricoltori, imprenditori determinanti con il loro voto per le sorti di un buon governo. Il salto di qualità oggi è possibile e siamo convinti che le condizioni siano mature per dare alla città una visione diversa dalla solita routine che ha condizionato il popolo del centrodestra . Noi ci crediamo”.

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In Italia primi casi di puntura letale: sono i “parenti” della Dengue

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Un virus d’importazione, “parente” della Dengue e del West Nile, della famiglia delle arbovirosi che è già stato diagnosticato in Italia, intorno alla metà di luglio, nel laboratorio dedicato alle Bioemergenze dell’ospedale Sacco di Milano in due pazienti arrivati dal Brasile e da Cuba, e anche in Veneto, al Dipartimento di Malattie Infettive, Tropicali e Microbiologia dell‘Irccs Sacro Cuore Don Calabria di Negrar (Verona), sempre in una paziente con una storia recente di viaggi nella regione tropicale caraibica. In tutto, i casi diagnosticati finora in Italia sono stati quattro. L’infezione provoca febbre molto alta, dolori articolari e muscolari e rash cutaneo e si trasmette all’uomo attraverso le punture di moscerini o di zanzare, principale vettore (la zanzara Culicoides paraensis) è attualmente presente solo in Sud e Centro Americhe e non è presente in Europa e ad oggi non esistono prove di trasmissione interumana del virus Oropouche.

Il segretariato di Bahia riferisce che i pazienti deceduti a causa della febbre Oropuche avevano sintomi come febbre, mal di testa, dolore retro-orbitale(nella parte più profonda dell’occhio), mialgia (dolore muscolare), nausea, vomito, diarrea, dolore agli arti inferiori e debolezza. In entrambi i casi, poi, i sintomi si sono evoluti con segni più gravi come macchie rosse e viola sul corpo, sanguinamento, sonnolenza e vomito con ipotensione, gravi emorragie e un brusco calo dell’emoglobina e delle piastrine nel sangue.

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Aggredito giornalista de “La Stampa”: l’ennesimo attacco alla libertá di stampa

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Parto da un fatto semplice, apparentemente banale, ma che dovrebbe, condizionale d’obbligo, far riflettere tutti: la violenza va condannata senza se e senza ma.
E quando la violenza parte da un presupposto di odio da parte di un gruppo la condanna deve essere fatta ancora con più forza e con più decisione.
E va fatta con ancora più veemenza quando l’aggressione viene rivolta a chi, da sempre, è in prima linea per consentire ad un paese democratico che verità ed informazione possano essere sempre un connubio di libertà: un collega giornalista.
L’ aggressione ai danni di Andrea Joly, giornalista de La Stampa di Torino, è l’ennesima dimostrazione di come l’odio troppo spesso popoli il nostro paese. Dietro di esso si nasconde il tentativo forte di delegittimare una categoria, quella dei giornalisti, da sempre coscienza libera in quanto lettori attenti ed obiettivi della realtà.
Diventa necessaria, quindi, una levata di scudi dell’intera classe politica nazionale per ristabilire un argine di rispetto e di sicurezza che eviti i troppi tentativi di bavaglio che violano il principio, sancito dalla nostra Carta Costituzionale, della libertà di stampa.
Scriveva Thomas Jefferson:
“Quando la stampa è libera e ogni uomo è in grado di leggere, tutto è sicuro”.
Mai parole sono state così attuali.

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Crollo della vela a Scampia, gravi due bambine

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Sono in gravissime condizioni due dei sette bimbi ricoverati all’ospedale Santobono di Napoli dopo il crollo della scorsa notte a Scampia.

Due delle sette piccole pazienti, rispettivamente di 7 e 4 anni, sono in gravissime condizioni per lesioni multiple del cranio e, attualmente, sono ricoverate in rianimazione con prognosi riservata.

Nello specifico, si legge nel bollettino dell’Ospedale Santobono, una bimba è stata sottoposta nella notte ad intervento neurochirurgo per il monitoraggio della pressione intracranica, presenta emorragia subaracnoidea, fratture della teca cranica e versa in condizioni cliniche gravissime, con prognosi riservata. L’altra, ha una frattura infossata cranica e grave edema cerebrale. È stata sottoposta ad intervento di craniectomia decompressa nella notte e impianto di sensore per il monitoraggio della pressione intracranica. Attualmente è emodinamicamente instabile e versa in condizioni cliniche gravissime con prognosi riservata. Altre tre piccole pazienti, rispettivamente di 10, 2 e 9 anni, hanno riportato lesioni ossee importanti e sono attualmente ricoverate in ortopedia. Una per un trauma maxillo facciale con grave frattura infossata della sinfisi mandibolare e con frattura di femore esposta, un’altra con frattura chiusa del terzo distale dell’omero sinistro, l’ultima con frattura dell’omero sinistro scomposta prossimale. Sono state stabilizzate e saranno sottoposte in giornata a intervento chirurgico ortopedico. Le ultime due, rispettivamente di 2 e 4 anni, hanno riportato contusioni multiple con interessamento splenico, trauma cranico non commotivo e contusioni polmonari bilaterali, ricoverate in chirurgia d’urgenza sono state stabilizzate e, al momento, non presentano indicazioni chirurgiche.

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