Cronaca
Anguillara Sabazia, il cimitero è pieno: nessun posto per i defunti, loculi requisiti e salme senza sepoltura
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3 mesi faon

Ad Anguillara Sabazia, comune affacciato sul Lago di Bracciano, il cimitero è ufficialmente al completo. Non ci sono più loculi disponibili, le nuove sepolture sono impossibili e circa 150 feretri giacciono in sistemazioni provvisorie, in attesa di una destinazione definitiva. Un’emergenza che si trasforma in tragedia per le famiglie del paese, costrette non solo ad affrontare il dolore della perdita, ma anche l’incertezza e l’umiliazione di non poter garantire ai propri cari una degna sepoltura.
Il problema, però, non è nuovo. “La questione del cimitero si trascina da anni – denunciano i consiglieri comunali Francesco Falconi e Leda Catarci – le scelte operate dal Comune non ci paiono risolutive e tempestive”.
Di fatto l’amministrazione comunale ha dato incarico ad una ditta esterna di fare la valutazione di fattibilità ed ha dato incarico ad un ingengenere di fare nuovo progetto per nuovi loculi. Azioni che però non risolvono l’attuale emergenza.
Ci si ritrova di fronte a una situazione grottesca e intollerabile: non ci sono posti per seppellire i defunti, le famiglie vivono nell’incertezza di non poter dare una degna sepoltura ai propri cari e, come se non bastasse, il Comune negli anni, a partire dalla giunta di Sabrina Anselmo per continuare con il Commissario straordinario, ha requisito dei loculi che erano stati legittimamente acquistati dai cittadini.
Anche il Consigliere comunale della civica Anguillara Svolta Sergio Manciuria, come capogruppo della lista civica sin da marzo 2021 ha sollecitato le risposte per ampliamento del cimitero così come quello di nuova realizzazione in località Cencelli prevista dalla variante urbanistica del 2017: “In cinque anni – dice Manciuria – ci siamo ridotti a recuperare lo spazio per Ossario ovviamente sottodimensionato rispetto alle esigenze e requisizioni. Visti i tempi della burocrazia il tema delle sepolture e restituzioni dei loculi sarà compito della nuova Amministrazione Comunale”. Manciuria ha presentato due domande di attualità in consiglio e e in passato ha ricevuto rassicurazioni che tutto si sarebbe risolto a breve. Era il 2021
Quella del cimitero di Anguillara è una crisi che si sarebbe potuta evitare. Già nel 2018 la situazione era esplosiva e nel 2020, con l’insediamento dell’attuale giunta, il problema era ben chiaro. In quattro anni, purtroppo, non è stata trovata una soluzione efficace. Di fatto, non è facile trovarla perché il problema avrebbe dovuto essere gestito a monte diversi anni fa, troppo semplice trovare il capro espiatorio solo nell’ultima giunta.
Sul tavolo dell’amministrazione comunale giace da quasi un anno una proposta di project financing per la costruzione di un nuovo impianto cimiteriale dotato di due forni crematori, 3.150 loculi, 1.440 colombari, 28 cappelle private, 44 lotti di terreno e 720 sepolture a terra. Un progetto che non comporterebbe costi per il Comune e che risolverebbe definitivamente la questione.
«Eppure – sottolineano Falconi e Catarci – il progetto resta fermo, impolverato su qualche scrivania, mentre le famiglie devono affrontare il dramma di non sapere dove seppellire i propri cari».
L’inerzia amministrativa ha portato a conseguenze che hanno dell’incredibile. Oltre alla mancanza di posti, il Comune ha avviato la requisizione dei loculi già concessi a privati, obbligando le famiglie a spostare i propri defunti. Un’operazione che non solo riapre ferite dolorose per chi ha perso una persona cara, ma che comporta ulteriori costi a carico dei cittadini, con spese di traslazione che arrivano a 400 euro per ogni salma.
Nel frattempo, per far fronte all’emergenza, il Comune ha stanziato fondi per la costruzione di nuovi loculi nel cimitero esistente. Ma il piano appare palliativo e insufficiente: «Anche se riuscissero a realizzarne 150, il problema si ripresenterà il giorno dopo la fine dei lavori. Siamo già in sofferenza, non c’è alcuna visione a lungo termine». Il problema, secondo i consiglieri Falconi e Catarci, è soprattutto uno: mancanza di programmazione.
L’attuale amministrazione ha sempre saputo che il cimitero fosse un problema urgente da risolvere. Eppure, c’era una soluzione chiara: il project financing presentato dai privati, che avrebbe permesso di realizzare un nuovo cimitero senza costi per il Comune. “Da quasi un anno – aggiungono Falconi e Catarci – questo progetto riposa bellamente su qualche scrivania e per la sola valutazione della fattibilità abbiamo già impegnato la spesa di bilancio di € 7.173,60, e noi cosa facciamo? Mentre una società sta valutando per conto nostro (ovviamente non c’era nessuno interno in grado di farlo…) se il progetto proposto per la realizzazione di un nuovo cimitero (con tanto di impianti di cremazione) sia fattibile o meno ci facciamo esaurire i loculi, requisiamo quelli concessi a privati che hanno anche pagato, paghiamo le traslazioni per liberarli (circa 400,00 € cadauna) e stanziamo altri soldi per costruire altri loculi in quello vecchio – Vi sembra assurdo?”.
La situazione del cimitero di Anguillara Sabazia rappresenta una delle più gravi emergenze amministrative degli ultimi anni. Non è solo un problema logistico, ma una questione di dignità e rispetto: “Questa Giunta – aggiungono Falconi e Catarci – non si è trovata a fronteggiare qualcosa di imponderabile, ha trovato un problema ben noto ancor prima di candidarsi e in 4 anni non ha saputo risolverlo neanche quando la soluzione gliel’ha fornita un privato su di un piatto di argento. Oggi come da prassi si insegue l’emergenza anziché evitarla e lo si deve fare spendendo soldi pubblici a vanvera, ci si auto-costringe ad insopportabili atti di imperio verso chi ha legittimamente acquistato un diritto concessorio per il suo eterno riposo e soprattutto si va ad aggiungere dolore all’immenso dolore di chi sta già affrontando un lutto. Sembra quasi che lo si faccia apposta, come per precostituirsi la ragione per fare qualcosa in emergenza, nella convinzione di berlusconiana memoria che in emergenza si possa far tutto e che un’emergenza, anche precostituita, legittimi tutto”.
Nel frattempo, le famiglie di Anguillara continuano ad aspettare. Aspettano un loculo, una risposta, una soluzione. E soprattutto, aspettano che qualcuno si assuma finalmente le proprie responsabilità.
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