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Anguillara Sabazia, l’amministrazione Anselmo raddoppia… il rischio milioni di euro

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ANGUILLARA SABAZIA (RM) – L’amministrazione Anselmo ad Anguillara Sabazia raddoppia il rischio rimborsi portandosi alla quota record di circa 5 milioni di euro. Somma che nel caso il Comune dovesse soccombere nei vari giudizi porterebbe ad un dissesto finanziario da guinnes dei primati per la città sabatina.

Oltre due milioni di euro la richiesta, con contestuale messa in mora, quella presentata dal Consorzio Coires al Comune relativa ad inadempimenti contrattuali legati alla realizzazione della strada che avrebbe dovuto collegare Anguillara con Cesano. Un progetto ormai ventennale che ha assistito a tanti annunci e slogan da parte dei vari amministratori succedutisi, tra cui l’attuale sindaca ex pentastellata, ma che a tutt’oggi resta solo un disegnino sulla carta. Una somma quella richiesta dal Consorzio che va ad aggiungersi ai 2 milioni e mezzo di euro richiesti dalla Sogeea SpA, società che si occupava del servizio di istruzione delle pratiche di condono edilizio per l’Ente locale. Un contenzioso, quest’ultimo, su cui dovrà decidere la Camera Internazionale dell’Arbitrato, della Mediazione e della Conciliazione (AMC).

Manciuria (AnguillaraSvolta): “Una conduzione amministrativa invisa ed egocentrica”

“Sono passati circa otto mesi da quando il Sindaco Anselmo, con toni trionfalistici annunciava soddisfatta l’imminente “dirittura di arrivo” dell’Anguillara Cesano: niente di più falso considerato che ad oggi la conferenza dei servizi si è impantanata nella sospensione per carenza di documentazione e ben più grave nella richiesta di messa in mora e risarcimento danni pari ad oltre 2.000.000 di euro “. Questo un primo commento del presidente di AnguillaraSvolta Sergio Manciuria, in merito alla notizia della recente riserva apposta dalla Ditta Appaltatrice Consorzio COIRES il cui contratto di Appalto pari ad euro duemilioniseicentomila, fu sottoscritto nel lontano maggio 2011.

“Avremmo da ridire anche sulle gesta ottimistiche – continua l’esponente sabatino- relative alla romanella su via Anguillarese con discapito della seconda rotatoria altezza edicola (aspettiamo la contabilità finale per esprimere un giudizio di merito), cosi come per la piscina di via Duca degli Abruzzi per incarico nuovo progetto di copertura, oggetto di recente rescissione contrattuale, nonostante come Associazione, avessimo segnalato già le pecche nell’agosto del 2016.
Oggi ci limitiamo ad evidenziare le contraddizioni di una conduzione invisa ed egocentrica il cui punto di forza è divenuto il dileggio biblico e surreale con gli ex esponenti della maggioranza, piuttosto che la risoluzione delle problematiche quotidiane. Dopo due anni di improbabili scusanti legate alle politiche del passato – ribadisce Manciuria – riteniamo per il bene di Anguillara che il cambiamento, nell’eccezione più nobile, abbia fallito ed esaurito il suo compito, tra l’altro esponendo le casse comunali , in poco meno di tre mesi tra Sogeea SPA e Consorzio COIRES, al rischio di rimborsi per oltre 5.000.000 di euro. Dopo Giuda Iscariota e Cefa il Pescatore – prosegue Manciuria – è arrivata l’ora che i vari Ponzio Pilato smettano di lavarsi le mani mettendo fine ad una ormai conclamata incapacità, diventando invece artefici di quell”energia propulsiva necessaria per il rinnovamento della macchina amministrativa. L’augurio – conclude il presidente di AnguillaraSvolta – è che non rimangano prigionieri della fibra ottica mentre Ponton Elce, come il resto della Città, non ha l’acqua corrente, per tenersi stretta una poltroncina sempre più scottante.

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Bracciano, violenta aggressione all’ospedale: panico tra medici e pazienti

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BRACCIANO (RM) – Sono stati momenti di tensione quelli vissuti da medici e pazienti all’ospedale Padre Pio. I Carabinieri della Sezione Radiomobile della
Compagnia di Bracciano hanno arrestato un cittadino italiano di 52 anni, con precedenti,
gravemente indiziato del reato di resistenza a Pubblico Ufficiale. L’uomo, in visita a dei
parenti presso l’Ospedale Padre Pio di Bracciano, in evidente stato di alterazione, aveva
aggredito fisicamente e minacciato il personale sanitario, inveendo anche contro i visitatori
presenti. A seguito dell’evento è stato richiesto l’intervento del 112, appurando che lo
stesso soggetto, pochi minuti dopo si era allontanato per poi importunare il personale di un
vicino supermercato. A seguito delle immediate ricerche i Carabinieri della Compagnia di
Bracciano hanno individuato l’uomo che, restio al controllo, li ha aggrediti, minacciandoli.
All’esito dell’attività il 52enne è stato arrestato in flagranza di reato e condotto presso il
carcere di Civitavecchia. In data 10 aprile 2024 l’arresto è stato convalidato ed è stata
disposta da parte dell’Autorità giudiziaria la custodia cautelare in carcere.
Si comunica il tutto nel rispetto dei diritti dell’indagato (da ritenersi presunto innocente in
considerazione dell’attuale fase del procedimento, fino a un definitivo accertamento di
colpevolezza con sentenza irrevocabile) e al fine di garantire il diritto di cronaca
costituzionalmente garantito.

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Monterotondo, arrestati gli “scassinatori” dei distributori di snack e bevande: si tratta di una coppia di conviventi

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L’uomo è stato condotto presso il carcera di “Rebibbia”, mentre la donna è stata sottoposta agli arresti domiciliari con l’applicazione del braccialetto elettronico

I Carabinieri della Compagnia di Monterotondo, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Tribunale di Tivoli nei confronti di un 29enne ed una 42enne, conviventi all’epoca dei fatti, gravemente indiziati di aver perpetrato molteplici furti avvenuti tra l’Agosto 2023 ed il gennaio 2024 nel comune eretino.

I militari, coordinati dalla Procura della Repubblica di Tivoli, hanno individuato i due conviventi e ricostruito in maniera certosina il loro modus operandi; l’obiettivo dei due complici era l’incasso dei distributori di snack e bevande posti negli esercizi pubblici (palestre, supermercati ed in due occasioni, una stazione di servizio capolinea di autobus), divenuti oggetto di quotidiani assalti da parte degli indagati.

Il collaudato metodo prevedeva che la donna fungesse da palo mentre l’uomo si introduceva nell’esercizio pubblico e, previo danneggiamento del pannello anteriore del distributore, riusciva ad asportare i pochi spicci contenuti all’interno. Spesso, per muoversi da una parte all’altra i due utilizzavano auto rubate.

Le indagini condotte dei Carabinieri hanno permesso di acquisire, volta per volta, gli opportuni riscontri utili a corroborare la presunta responsabilità dei furti a carico di entrambi gli indagati, che non si erano limitati ai soli distributori di snack, ma avevano interessato un distributore di una farmacia, dal quale avevano prelevato 450 euro, ed il deposito degli attrezzi di una società multiservizi di Monterotondo, dal quale avevano asportato alcuni arnesi da lavoro.

Il lavoro dei Carabinieri della Compagnia di Monterotondo ed il costante coordinamento dei magistrati della Procura di Tivoli, unito al coraggio dei cittadini che hanno denunciato, ha permesso alla Procura di richiedere ed ottenere dal locale Tribunale l’ordinanza di misura cautelare a carico degli indagati, ai quali vengono contestati 6 episodi di furto in concorso, 3 episodi di ricettazione nonché l’ulteriore fattispecie di resistenza a pubblico ufficiale.

Espletate le formalità di rito, l’uomo è stato condotto presso il carcera di “Rebibbia”, mentre la donna è stata sottoposta agli arresti domiciliari con l’applicazione del braccialetto elettronico.

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Carpineto Romano, la invita per trascorrere la notte con lui poi tenta di ucciderla

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I Carabinieri della Stazione di Colleferro coadiuvati dai Carabinieri dell’Aliquota Operativa del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Colleferro, a conclusione di un’attività di indagine, hanno arrestato un 33enne, già noto alle forze dell’ordine, gravemente indiziato del reato di tentato omicidio.

A Carp9ineto Romano l’uomo nella serata di giovedì scorso aveva invitato nel suo appartamento una connazionale 31enne, senza fissa dimora, promettendole la somma di 100 euro per trascorrere la notte insieme.

Successivamente, l’uomo ricevendo dalla 31enne il rifiuto ad avere rapporti sessuali, prima l’aggrediva fisicamente poi la minacciava di morte ed infine tentava di scaraventarla dal balcone dell’abitazione con l’intenzione di farla precipitare dal secondo piano.

Il tempestivo intervento dei Carabinieri e quello di un vicino connazionale, consentiva di accedere all’interno dell’appartamento, previa forzatura della porta, e mettere in sicurezza la donna che, prontamente veniva trasportata dal personale del 118 presso l’Ospedale di Colleferro, ricevendo una prognosi di giorni 5 e successivamente accompagnata presso un Centro Antiviolenza della provincia di Roma.

Per questo motivo, il 33enne, d’intesa con la Procura della Repubblica, è stato arrestato e condotto nel carcere di Velletri.

Ieri mattina, il G.I.P. veliterno ha convalidato l’arresto e disposto la custodia in carcere, in attesa del processo.

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