PALERMO: INSEGNATE USUFRUIVA DI PERMESSI PER BALLARE IL TANGO

di Angelo Barraco

Palermo – Un’insegnante palermitana, di 39 anni, ha girato l’Europa per tango. La professoressa usufruiva dei permessi previsti dalla legge 104, permessi che gli sarebbero dovuti servire, in teoria, per assistere il padre disabile. L’insegnante è stata denunciata per truffa aggravata e continua in danno dello Stato e falsità ideologica. Le indagini hanno appurato che l’insegnante si è recata fuori dal territorio nazionale per partecipare a kermesse di Tango, insieme al suo compagno, un ballerino. Vi sono anche delle testimonianze oggettive che dimostrano l’attività extra lavorativa dell’insegnante, come per esempio delle locandine in Spagna dove è presente il suo volto.  La Polizia ha ascoltato la dirigente scolastica dell’istituto in cui insegna la professoressa, e ha riferito delle difficoltà insorte nel fare le sostituzioni, soprattutto nei periodi in cui l’insegnante chiedeva i permessi retribuiti, giorni vicini a festività. Le indagini sono ancora in corso.




PALERMO: NUOVE RIVELAZIONI SU COSA NOSTRA

di Angelo Barraco

Palermo – Un boss sta collaborando con le forze dell’ordine e le sue dichiarazioni stanno mettendo in luce la situazione di Cosa Nostra in provincia di Palermo.

Il pentito in questione si chiama Salvatore Sollima di 44 anni, originario di Bagheria. Le dichiarazioni che sta facendo da giorni ai Magistrati hanno portato all’operazione “Jafar”, che ha condotto all’arresto di sette persone tra Belmonte Mezzagno e Misilmeri. I Magistrati hanno dichiarato che: “Nel primo interrogatorio oltre a rivelare la propria responsabilità in relazione a una molteplicità di gravi reati per i quali non era neppure indagato, così dimostrando la serietà e la sincerità della propria volontà di collaborazione, ha fornito immediatamente dichiarazioni che permettono di far luce sull'organigramma mafioso di molteplici territori tra cui quello del mandamento di Misilmeri. Peraltro le dichiarazioni di Sollima trovano da subito pieno riscontro nell'attività investigativa del comando provinciale carabinieri di Palermo”. Questi sono alcuni estratti di quanto dichiarato da Salvatore Sollima: “Persone che conoscevo da tempo, mi chiedevano di entrare a fare parte della famiglia mafiosa di Villabate, dopo un periodo di riflessione decidevo di mettermi vicino a La Rosa, un giorno tra Villabate e Ficarazzi, vicino ad un grande supermercato avevano appena avviato un autolavaggio. Io e Giovanni La Rosa ci siamo recati all'autolavaggio, io sono restato in macchina mentre Giovanni chiedeva al titolare dell'autolavaggio se era autorizzato da Cosa nostra. Lui sosteneva che era autorizzato anche se a noi non risultava. Dopo qualche altro giorno il titolare dell'autolavaggio veniva a trovarci e si inginocchiava davanti a Giovanni La Rosa chiedendogli di autorizzarlo ad aprire ma non gli veniva concessa. Poi, nel giugno 2014, La Rosa e Terranova venivano arrestati insieme ad altri mafiosi di Bagheria, tra i quali Atanasio di Ficarazzi”.




GUERRINA PISCAGLIA: INQUIETANTI NOVITA' SU PADRE GRAZIANO

 

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di Angelo Barraco

Nella giornata di martedì a Ca’ Raffaello si sono svolte delle ricerche intorno alla canonica, finalizzate alla possibile individuazione del corpo di Guerrina Piscaglia in quella zona, ma l'esito è stato negativo.

Sono state battute, oltre alla zona della canonica, la collinetta di Cicognaia e la zona di Marecchiese. Anche gli scavi hanno dato esito negativo, esito negativo anche per le ricerche con il georadar. Nel frattempo l’inchiesta sembra essere alle battute finali.

Ricordiamo che Guerrina Piscaglia è scomparsa il primo maggio scorso senza lasciare traccia. Da allora un po’ di cose sono cambiate e un po’ di posizioni sono mutate, come quella di Padre Graziano.

In questi giorni c’è stata un’importante novità; i Carabinieri, seguendo i contatti di Padre Graziano hanno individuato una prostituta. La prostituta avrebbe dichiarato di avere avuto rapporti sessuali con Padre Graziano e di aver ricevuto circa 500 euro complessivi. La donna è rumena, proprio come la giovane nomade ha confessato di aver avuto rapporti sessuali con Padre Graziano. La giovane rom, di 22 anni, è stata ascoltata in incidente probatorio davanti a Padre Graziano per circa due ore. La giovane e il frate si sarebbero conosciuti in un campo rom e la giovane si sarebbe invaghita del frate. La donna non avrebbe confermato in incidente probatorio altri episodi di sesso con il parroco, mentre in sedi televisive la donna ha parlato apertamente di come si è intrattenuta con Padre Graziano. Padre Graziano dal suo canto continua a martirizzarsi, continua a sentirsi perseguitato da una giustizia ingrata che lo ha preso di mira ingiustamente, ma se vi sono stati elementi per indagarlo, è perché ha dato modo di far avvalorare questi elementi. L’ambiguità del Padre e del suo rapporto con Guerrina, sms inviati dal cellulare di Guerrina a persone che la stessa Guerrina neppure conosceva, la logica dei fatti dove ci porta? Ci porta a pensare che il Prete sappia più di quanto voglia far credere e che forse, la toga, è un po’ stretta per i suoi gusti e le sue abitudini. Gli elementi contro Padre Graziano: Quando Guerrina è già scomparsa, dal cellulare di Guerrina partono due sms; uno rivolto ad un prete nigeriano che vive a Roma e un altro prete di Can Raffaello. Il numero del prete nigeriano che vive a Roma però lo poteva avere soltanto Padre Graziano. Quando a Padre Graziano gli viene chiesto come mai Guerrina aveva il numero del prete nigeriano e Padre Graziano è rimasto in silenzio. Padre Graziano successivamente parla con Padre Faustino, parlando di un’altra persona, un certo Sign Francesco. Qual è la verità? La trasmissione “Chi L’ha Visto?” intervista Padre Graziano che parla per la prima volta in tv e dice che non sa dov’è Guerrina, dicendo che se avesse saputo dettagli in merito alla scomparsa avrebbe denunciato. Padre Graziano rivolge un appello a Guerrina chiedendogli di tornare e dire che se non vuole stare con il marito lo dica.
Un elemento che ha punta la lente sul prete e sulla sua posizione è il racconto di Padre Faustino; Padre Graziano racconta a Padre Faustino di aver visto Guerrina insieme a “Zio Francesco” e Padre Faustino successivamente ne parla con gli inquirenti, ma perché Padre Graziano non ne parla con gli inquirenti?
Padre Graziano avrebbe visto “Zio Francesco” insieme a Guerrina anche pochi giorni dopo la scomparsa di Guerrina. Guerrina sarebbe scesa dalla macchina di “Zio Francesco”, sarebbe andata da Padre Graziano e avrebbe chiesto  quest’ultimo di prendere Lorenzo ma Padre Graziano si è opposto per via della presenza di Mirko.
A Padre Graziano viene rivolta la domanda su “Zio Francesco” e viene chiesto chi è “Zio Francesco”, e lui, durante l’intervista, dice di non voler rispondere in merito a “Zio Francesco” fino a quando la procura non gli crede. Attualmente la figura di “Zio Francesco” non ha trovato riscontri oggettivi poiché nessuno si è fatto avanti e ha fornito ulteriori dettagli in merito.
Per gli inquirenti Padre Graziano è coinvolto nella scomparsa di Guerrina. Il telefono di Guerrina si accende più volte dopo la scomparsa, e quando si accende aggancia sempre la stessa cella di Padre Graziano. Nel corso della perquisizione i cani molecolari hanno trovato tracce di liquido seminale sul divano presente nella stanza di Padre Graziano e hanno sequestrano anche due computer.
Durante l’intervista viene posta la domanda sui rapporti intimi del padre con Guerrina, e il padre si astiene nel rispondere, dice di non essere né vicino né lontano da questa vicenda e di non essere titolare di questa scomparsa. Mirko è indagato invece per falsa testimonianza.
 




PALERMO: SCATTATI 7 FERMI A SEGUITO DI UN'OPERAZIONE ANTIMAFIA

di Angelo Barraco

Palermo – Alle prime luci dell’alba di mercoledì, la Direzione distrettuale antimafia ha disposto sette fermi disposti dal Pubblico Ministero. I soggetti fermati sono i vertici delle famiglie mafiose di Belmonte Mezzano e Bolognetta. L’indagine è partita grazie all’ammissione di imprenditori e commercianti che hanno ammesso di essere vittime di estorsione. E’ scattato un provvedimento di fermo anche per gli appartenenti al mandamento mafioso di Misilmeri, con l’accusa di estorsione e minacce. I soggetti arrestati sono: Giuseppe Vasta; reggente del mandamento mafioso di Misilmeri-Belmonte Mezzagno, Filippo Salvatore Bisconti; anch’esso reggente del mandamento di Belmonte Mezzagno, Pietro Cireco; della famiglia mafiosa di Bolognetta, poi ci sono: Giovanni Ippolito, Aristide Neri, Antonio Pirrone, Alessandro Ravelli. L’operazione è stata denominata dai Carabinieri “Jafar”.




CALTANISSETTA: 18 ARRESTI PER UNA GROSSA OPERAZIONE ANTIMAFIA

di Angelo Barraco

Caltanissetta – Nel territorio Nisseno si è svolta una delicata ed importantissima operazione antimafia condotta dalla Polizia di Stato e coordinata dalla Dda di Caltanissetta. L’importanza di tale operazione è quella di aver smantellato i mafiosi della famiglia di San Cataldo, famiglia storica del Nisseno. L’operazione ha portato all’arresto di 18 persone, e le accuse che pendono su tali soggetti sono molto gravi; associazione mafiosa, traffico di stupefacenti, sfruttamento della prostituzione, anche minorile. La prostituzione è sempre stata rinnegata da Cosa Nostra e dai suoi vertici. Cosa Nostra, nella sua ideologia criminale, ha sempre ritenuto impuro e immorale lo sfruttamento della prostituzione e il concetto in se di donna oggetto. Secondo i principi di Cosa Nostra anche lo sfruttamento della prostituzione minorile è sempre stata lontana dagli usci consueti per procacciare denaro e riempire le tasche delle famiglie. Cosa sta cambiando? Cosa è cambiato in un’ideologia così complessa e così radicata in un territorio che vuole soltanto legalità?




PALERMO: ECCO LA LETTERA SCRITTA DA GIOVANNI FALCONE

Angelo Barraco

PALERMO: Poco tempo fa è stata trovata una lettera scritta da Giovanni Falcone durante la sua permanenza a Roma. Giovanni Falcone inviò la lettera ad un Professore di diritto. Ecco la lettera: “Anche io come lei sono convinto che il mio posto sia a Palermo, ma ci sono momenti in cui occorre fare delle scelte e impiegare tutte le energie possibili per la lotta alla mafia. Mi creda il mio non è un abbandono. Continui a credere nelle giustizia, c'è tanto bisogno di giovani con nobili ideali”. In questa lettera si evince che il Giudice Falcone è dispiaciuto di aver lasciato la sua Palermo, ma allo stesso tempo è stata una scelta dovuto per via del clima ostile che si respirava nel “Palazzo dei veleni”.  Ecco la copia originale della lettera.




PALERMO: CADE L'INTONACO DELLA SCUOLA E DUE BAMBINI SI FERISCONO

di Angelo Barraco

Palermo – La mattina di martedì 3 marzo , intorno alle 12.30, a Bagheria è avvenuto un fatto molto grave. A Bagheria, nella scuola primaria Cirincione si è staccato un pezzo di intonato che ha causato il ferimento di due bambini e tanta paura per i presenti. La scuola ha provveduto nell’avvertire i genitori dei due bambini che, successivamente, sono stati portati subito al pronto soccorso. Alla bambina sono stati applicati, a causa di un taglio alla testa, 10 punti di sutura. Il bambino invece ha subito un trauma cranico ed è stato tenuto sotto osservazione. Dopo tali accertamenti i due bambini sono stati dimessi dal pronto soccorso e riportati a casa dalle loro rispettive famiglie. L’assessore alla pubblica istruzione, Rosanna Balistreri, vuole organizzare un incontro con una psicologa per placare le paura che sono sorte ai bambini durante il terribile evento. L’assessore, in merito all’accaduto, ha rilasciato tale dichiarazione:“Sono cose che non dovrebbero accadere, su questo siamo tutti coscienti, siamo sconvolti dall’accaduto come il personale scolastico ma grati a Dio che non sia successo nulla di irreparabile”.




PALERMO, PRETE PEDOFILO: APPELLO CONFERMA CONDANNA

di Angelo Barraco
Palermo
– Confermata la condanna dalla terza sezione della Corte d’appello di Palermo con cui il giorno 8 aprile 2014, il tribunale di Marsala aveva condannato a 9 anni un ex frate, tale Biagio Alberto Al manza di 39 anni, originario di Pantelleria. Il capo di accusa oggetto di condanna è molto grave; il prete è accusato di violenza sessuale su un ragazzo di 12 anni. I fatti risalgono al 2008, prima che il frate prendesse i voti. L’ex frate era stato posto però ai domiciliari nel novembre 2012 dalla Squadra mobile di Trapani. L’abuso sarebbe avvenuto dopo che il prete avrebbe stretto un rapporto di amicizia con il ragazzo, figlio di una coppia originaria di Pantelleria. Le indagini hanno fatto emergere un quadro inquietante; il prete avrebbe abusato del giovane ogni qualvolta lui e il giovane si trovavano da soli. A gennaio la Corte d’appello di Palermo ha confermato la sentenza anche per un altro prete, condannato sempre per gli stessi reati, don Vito Caradonna, di 40 anni ed ex parroco ed ex cappellano del carcere di Marsala. Il 18 febbraio scorso era stato condannato dal Tribunale di Marsala a due anni di reclusione per tentata violenza sessuale. Il fatto contestato risale a febbraio 2005. L’accusa proviene da un uomo di 37 anni che dice che Don Vito lo invitava nella canonica di San Leonardo per bere un caffè e che mentre l’uomo era stordito (l’uomo ha sempre sospettato che il prete mettesse nel caffè delle sostanze) il prete avrebbe tentato l’abuso sessuale. Il Tribunale di Marsala riconosce all’accusatore un risarcimento di venticinque mila euro. Il prete è stato “sospeso a divinis” dal vescovo della Diocesi di Mazara del Vallo, monsignor Domenico Mogavero. Il prete sarà così impossibilitato a celebrare sacramenti.




PALERMO: GIRO DI VITE CONTRO LA DROGA

di Angelo Barraco

Palermo –  Un nuovo eclatante arresto è stato compiuto nel capoluogo siciliano. La Polizia ha arrestato quattro persone: Salvatore Peritore di 57 anni, palermitano e insieme a lui ha tratto in arresto tre corrieri della droga calabresi. All’interno della loro auto è stato trovato un vano per nascondere la droga. I corrieri trasportavano cocaina purissima dal valore di 250 mila euro. Salvatore Peritore invece, nel settembre 2014, aveva subito un fermo poiché era stato trovato in possesso di ben 93 mila euro, ma il soggetto non ha saputo spiegare alle forze dell’ordine la provenienza del denaro. L’operazione per lo smantellamento dell’attività illecita dei soggetti ha avuto inizio giorno 2 febbraio, giorno in cui Salvatore Peritore fu intercettato dalla squadra antidroga presso il bar di Via Santissima Mediatrice e costui era insieme ad un altro soggetto munito di auto. La vettura ha insospettito gli inquirenti e ha fatto pensar loro che vi fosse uno scambio di una grossa partita di droga. La svolta è arrivata pochi giorni fa, quando la Polizia ha notato un incontro molto sospetto; vi erano due macchine sulla quale viaggiavano i tre calabresi e poi vi era il palermitano che li attendeva in scooter. Dopo un po’ uno dei tre calabresi si allontana con l’auto, e il palermitano lo segue con lo scooter ed è proprio quello il momento in cui avviene l’azione dei poliziotti. A Palermo è in atto una lotta intensa contro la droga, e ciò è dimostrato dall’intenso lavoro di tutte le forze dell’ordine e dei diversi apparati. Ricordiamo un’altra eclatante operazione compiuta dai Carabinieri . Diverse persone sono state sorprese a vendere stupefacenti presso i quartieri di Villagrazia, Falsomiele, Ballarò. Philip Douane di 23 anni è stato fermato  a Piazza Casa Professa mentre era intento a cedere alcune dosi di sostanze stupefacenti. In seguito a perquisizione, i Carabinieri vi hanno trovato addosso 13 grammi di droga e 110 euro. Il soggetto ha tentato la fuga durante la perquisizione, ma il suo tentativo di fuga è stato vano. Francesco Mancuso di 24 anni e Salvatore Lauricella di 27 anni sono stati arrestati per detenzione ai fini di spaccio in Via del Cigno. I soggetti sono stati individuati nel momento in cui stavano distribuendo la sostanza stupefacente nel territorio. La perquisizione ha portato gli inquirenti alla scoperta di altri 70 grammi pronti per essere immessi sul mercato. I soggetti sono stati sottoposti agli arresti domiciliari. Andrea Marsiglia di 21 anni è stato arrestato in Via Albergherai. Il giovane, durante la perquisizione, è stato trovato in possesso di 90 grammi di hashish e un bilancino e contanti. Il soggetto è stato condannato a 10 mesi di reclusione e a 1000 euro di multa e 5 mesi ai lavori sociali non retribuiti.




PALERMO: TROVATA UNA LETTERA DI GIOVANNI FALCONE

di Ang. Bar.

Palermo – E’ stata trovata una lettera scritta da Giovanni Falcone durante la sua permanenza a Roma. Giovanni Falcone inviò la lettera ad un Professore di diritto. Ecco la lettera: “Anche io come lei sono convinto che il mio posto sia a Palermo, ma ci sono momenti in cui occorre fare delle scelte e impiegare tutte le energie possibili per la lotta alla mafia. Mi creda il mio non è un abbandono. Continui a credere nelle giustizia, c'è tanto bisogno di giovani con nobili ideali”. In questa lettera si evince che il Giudice Falcone è dispiaciuto di aver lasciato la sua Palermo, ma allo stesso tempo è stata una scelta dovuta per via del clima ostile che si respirava nel “Palazzo dei veleni”.




PALERMO, LOTTA ALLO SPACCIO DI SOSTANZE STUPEFACENTI: RISULTATI POSITIVI PER L'ARMA DEI CARABINIERI

di Angelo Barraco
Palermo
– L’intenso lavoro dei Carabinieri per la lotta contro l’illegalità e lo spaccio di stupefacenti ha dato esiti positivi. Diverse persone sono state sorprese a vendere stupefacenti presso i quartieri di Villagrazia, Falsomiele, Ballarò. Philip Douane di 23 anni è stato fermato  a Piazza Casa Professa mentre era intento a cedere alcune dosi di sostanze stupefacenti. In seguito a perquisizione, i Carabinieri vi hanno trovato addosso 13 grammi di droga e 110 euro. Il soggetto ha tentato la fuga durante la perquisizione, ma il suo tentativo di fuga è stato vano. Francesco Mancuso di 24 anni e Salvatore Lauricella di 27 anni sono stati arrestati per detenzione ai fini di spaccio in Via del Cigno. I soggetti sono stati individuati nel momento in cui stavano distribuendo la sostanza stupefacente nel territorio. La perquisizione ha portato gli inquirenti alla scoperta di altri 70 grammi pronti per essere immessi sul mercato. I soggetti sono stati sottoposti agli arresti domiciliari. Andrea Marsiglia di 21 anni è stato arrestato in Via Albergherai. Il giovane, durante la perquisizione, è stato trovato in possesso di 90 grammi di hashish e un bilancino e contanti. Il soggetto è stato condannato a 10 mesi di reclusione e a 1000 euro di multa e 5 mesi ai lavori sociali non retribuiti.