EUROPA E NORD AMERICA CYBERCRIME: OPERAZIONE BLACKSHADES, ARRESTATI 80 HACKERS

Le operazioni condotte in Olanda, Belgio, Francia, Germania, Regno Unito, Finlandia, Austria, Estonia, Danimarca, Stati Uniti, Canada, Cile, Croazia, Italia Moldavia e Svizzera hanno prodotto più di 80 arresti, 359 perquisizioni e oltre 1100 dispositivi di memorizzazione dati sequestrati. Il BlackShate Rat, il sosfisticato malware  permetteva al cybercrime, una volta installato dalla vittima, di avere controllo completo del computer, con l'accesso non solo a tutti i dati sensibili, ma anche registrare le battute inserite e persino attivare la webcam, azioni che permettevano poi di estorcere denaro ai malcapitati.

di Cinzia Marchegiani
 
Un vero business online denominato Blackshades, grazie al quale gli hakers hanno infettato mezzo milione di computer, depredando dati sensibili, fotografie private ma soprattutto password riuscendo anche a controllare le vittime tramite la webcam nel loro ambiente privato. La strategia applicata era quella di disattivare l’accesso ai dati della vittima e poi chiedere il riscatto. Inquietante la tecnologia e i metodici coercitivi con cui i pirati informatici effettuavano un vero e proprio stalking alla vittime cadute nella loro rete virtuale, riuscendo anche a ossessionare il malcapitato con messaggi anche sonori. Si legge che l’FBI ha valutato il fatturato di questa attività illecita intorno ai 350 mila dollari tra fine 2010 e aprile 2014. BlackShades ha venduto e distribuito software dannoso (malware) a migliaia di persone in tutto il mondo. Prodotto di punta BlackShades era il BlackShades RAT, un sofisticato malware che permette ai suoi utenti di ottenere in remoto e nascosto il controllo completo su computer della vittima. Una volta installato sul computer della vittima, un utente del RAT è libero di, tra le altre cose, di avere accesso e di visualizzare documenti, fotografie e altri file, registrare tutte le battiture inserite e persino attivare la webcam sul computer della vittima – che potrebbe essere fatto senza la conoscenza della vittima. BlackShades rende anche possibile effettuare su larga scala denial-of-service (DDoS), attacchi informatici distribuiti. Ma l’aspetto fantascientifico e particolarmente dannoso di questo software è la possibilità di crittografare e negare l'accesso ai file. 
Chiunque e in qualunque parte della terra, acquistando il Blackshades RAT per una quarantina di dollari era in grado di depredare i dati sensibili che veicolano tramite il semplice computer, ma non solo. Questa storia di spionaggi e storie fantascientifiche e crimini nelle reti purtroppo sono concrete ma monitorate, grazie all’ Europol, agenzia di applicazione della legge dell’Unione Europea, che assiste gli Stati membri dell’UE nella lotta a ogni tipi di crimine internazionale. Dal sito si può scendere nel dettaglio di questa spy-story che ha coinvolto in due giorni, sedici paesi di tutto il mondo, coordinati da Eurojust all'Aja e sostenuto dal Centro criminalità informatica europea (EC3) presso l'Europol, proprio perché i creatori e i venditori e gli utenti di BlackShades di malware sono stati presi di mira dalle autorità giudiziarie e di polizia. Durante le due giornate di azione,  sono state effettuate in tutto il mondo 359 perquisizioni, e più di 80 persone sono state arrestate. Oltre 1100 dispositivi di archiviazione dati sono sospettati di essere utilizzati in attività illegali e quindi acquisiti, tra cui computer, computer portatili, telefoni cellulari, router, hard disk esterni e chiavette di memoria USB. Notevoli quantità di denaro, armi da fuoco illegali e droga sono stati sequestrati. I paesi che hanno intrapreso l'azione contro i creatori, i venditori e gli utenti di malware sono i Paesi Bassi, Belgio, Francia, Germania, Regno Unito, Finlandia, Austria, Estonia, Danimarca, Stati Uniti, Canada, Cile, Croazia, Italia, Moldavia e Svizzera.

Tre riunioni di coordinamento si sono tenute presso l'Eurojust prima dei giorni dell’azione concordata, cui hanno partecipato la maggior parte dei paesi coinvolti. Durante le operazioni avvenuta in due giorni, presso l’Eurojust è stato istituito un centro di coordinamento, dove i rappresentanti di Eurojust, EC3 di Europol e l'FBI hanno assistito i paesi interessati, fornendo una panoramica dello stato di avanzamento oltre a l'assistenza giudiziaria alla necessità. Nel dettaglio l’EC3 di Europol ha fornito supporto analitico in tempo reale e è stato fondamentale e determinante per i dati di follow-up e l'identificazione delle vittime.
Il responsabile del Centro europeo criminalità informatica (EC3), Troels Oerting, presso l'Europol ha dichiarato: "Questo caso è ancora un altro esempio della necessità critica per le operazioni di coordinamento delle forze dell'ordine contro il crescente numero di cyber criminali che operano a livello comunitario e mondiale. EC3 continuerà – insieme ad Eurojust e altri partner – a lavorare instancabilmente per supportare i nostri partner nella lotta contro truffatori e altri criminali informatici che approfittano di Internet per commettere il crimine. Il lavoro è tutt'altro che terminato, ma la nostra cooperazione per lavorare insieme attraverso le frontiere è aumentato."  Koen Hermans, assistente del membro nazionale per i Paesi Bassi, ammonisce l’uso ingenuo e senza consapevolezza di internet, poiché nessuno è al sicuro, ricordandolo anche agli autori degli atti criminali cibernetici. 

Il grande Omero sembra avesse indicato la strada alla cautela: "Bada di non perdere la sostanza, quando cerchi di afferrare l'ombra."




CINA:PUTIN A SHANGHAI PER SUGGELLARE I NEGOZIATI BILATERALI PER I PROSSIMI DIECI ANNI

A Shangai nuova tappa nel partenariato globale e nella cooperazione strategica tra le due potenze mondiali, Cina e Russia espanderanno gli scambi bilaterali, gli investimenti transfrontalieri e i finanziamenti e rafforzerà gli scambi per la formulazione di politiche macro-economiche. L’obiettivo comune è quello di intensificare e aumentare il commercio bilaterale a 100 miliardi di dollari entro il 2015 e 200 miliardi dollari entro il 2020 rispetto ai 90 miliardi dollari dell’anno precedente

di Cinzia Marchegiani


Shanghai (Cina) – L’oriente è sotto l’occhio indiscreto dei partners mondiali che scrutano e monitorano la crisi asiatica innescata nella contesa della supremazia delle acque territoriali nel Mar Cinese meridionale, ma non solo.

Oggi Vladimir Putin, come anticipato, si è recato in visita ufficiale a Shangai, per stringere importanti negoziati bilaterali con la Cina, apostrofati come i più ambiziosi per i prossimi decenni. Il presidente della Russia, Putin e la sua delegazione incontra al summit della Conferenza sulle Misure di Interazione e Rafforzamento della Fiducia in Asia (Cica), il presidente cinese, Xi Jinping e avanza importanti nonché strategici accordi e intese tra cui il contratto per forniture trentennali di gas russo a Pechino.

La protagonista indiscussa in questo summit tra giganti mondiali è l’"economia" e la presenza delle quarantasei aziende russe tra cui Gazprom, Rosneft e Novatek, che sono gli incontrastati colossi del petrolio e gas, ne testimonia la sua forte valenza. Lo stesso Vladimir Putin ha confermato in un’intervista ai media cinesi che è determinato a concretizzare con i partner cinesi gli scambi commerciali a 100 miliardi di dollari nel 2015 e a 200 miliardi nel 2020: ” Nel 2013, il volume di scambi è stato di 90 miliardi di dollari, la Russia oggi mette la Cina al top tra i suoi partner commerciali esteri." La Russia vede come un’ottima strategia i contratti per l’approvvigionamento di gas alla Cina, alternativa che va a colmare la fornitura destinata all’Europa che vedrà un trend negativo, poiché si prevede un’Europa sempre meno dipendente dalla loro fornitura. I due paesi espanderanno gli scambi bilaterali, gli investimenti transfrontalieri e i finanziamenti e rafforzerà gli scambi per la formulazione di politiche macro-economiche. Uno scenario che condizionerà le macro politiche ed economiche globali poiché sia Russia che Cina intensificheranno i rapporti per garantire l'equilibrio negli scambi, andando ad ottimizzare la struttura del commercio e gli investimenti reciproci nei settori come infrastrutture di trasporto, sviluppo minerario.

Le due parti hanno promesso di approfondire la cooperazione nel settore petrolifero, rilanciare la fornitura di gas naturale della Russia alla Cina il più presto possibile e lo sviluppo congiunto di miniere di carbone in Russia. In agenda sarà inserita anche la costruzione congiunta delle centrali elettriche in Russia per aumentare la potenza di alimentazione in Cina. Inoltre nel settore energetico e progettuale i due paesi rafforzeranno la cooperazione nei grandi progetti per l'uso pacifico dell'energia nucleare nonché la ricerca sulle tecnologie aerospaziali di base, l'aviazione civile oltre la navigazione satellitare e il volo spaziale con equipaggio. L’aiutante del presidente russo Yury Ushakov, aveva anticipato sui media 43 accordi, di cui circa trenta dovranno essere firmati. Tra i progetti presentati, finalizzati alla capacità di condivisione delle capacità tecnologiche, si parla di un primo progetto in merito alla costruzione di un aereo giunto a lungo raggio “widebody” che andrebbe a concorrere con gli Stati Uniti per la produzione di aerei europei e sembra che la Cina sia interessata alla creazione di almeno un migliaio di campioni: Scenari in mutazione quelli internazionali che vedono queste due nazioni protagoniste per i prossimo dieci anni nel cooperare e rafforzare le relazioni economiche oltre che commerciali che sfidano una crisi globale e anche della stabilità del pianeta stesso.
Nel frattempo le tensioni nate tra la Cina e il suo vicino Vietnam sembrano acuirsi. Le notizie citano il rimpatrio in Cina con un volo aereo di emergenza di sedici operai cinesi che sono stati feriti in Vietnam duranti le aggressioni nei precedenti giorni da parte dei nazionalisti che hanno attaccato con ferocia le aziende straniere, che rivendicano la sovranità e la contarietà alla supremazia cinese. Così la tensione rimane alta e le cifre dichiarano quattro mila cinesi pronti a partite mentre nel fine settimana circa tre mila lavoratori hanno lasciato il paese. Il ministero dei trasporti cinese sembra abbia organizzato cinque imbarcazioni per poter aiutare l’evacuazione dei connazionali. 

Lo scenario globale è in continua metamorfosi, di certo gli Stati Uniti non son rimasti a guardare, allacciando rapporti sempre più stretti con il Vietnam, con concordati miltari e accesso ai porti e alle basi militari.




GRILLO E VESPA: SALTA IL PRIMO, PUNGE IL SECONDO

di Daniele Rizzo

Grillo torna in Rai ventuno anni dopo l’ultima volta, e lo fa rientrando dalla Porta (a Porta) principale, quella di Vespa. Sarà rimasto però deluso chi pensava che ci sarebbe stata un’intervista vera e propria; il leader del Movimento 5 Stelle ha tenuto un comizio elettorale per circa un ora, e a nulla sono valsi i pur numerosi tentativi del padrone di casa di riportare il confronto in una dimensione più giornalistica.

Il solito Grillo
Preso atto della situazione, a Vespa non è restato altro da fare che assecondare Grillo in tutto il suo soliloquio, disorganico e disorganizzato, tentando di frapporre al discorso dell’ex comico genovese qualche domanda qua e là. Il solito Grillo ha iniziato deridendo il pubblico, accusato di essere pagato da una società per partecipare a queste kermesse televisive senza poter intervenire; un po’ come il popolo italiano, ha continuato Grillo, che negli ultimi anni si è trovato ad essere spettatore non partecipe della situazione politica italiana. Da manuale poi le battute sugli altri esponenti politici: Monti “Rigor Montis”, Bersani “Gargamella”, Renzi “l’ebetino”, Berlusconi “museo che regala dentiere”; tutte battute ormai assodate da tempo.

"La prima forza politica del Paese"
Se con “flusso di coscienza” potessimo descrivere lo stile usato ieri sera da Grillo senza offendere nella memoria chi prima di lui ha fatto di questo un “vero” stile narrativo, allora potremmo certamente classificarlo come tale. Grillo ha cominciato il suo discorso chiarendo che le elezioni del 25 maggio saranno un banco di prova politico e che anche se il governo non si dimetterà, qualora dovesse andare male per il PD, loro andranno comunque al Quirinale a dire che Napolitano non li rappresenta e che le larghe intese non hanno funzionato. Alla questione posta da Vespa su con chi andranno eventualmente a governare, con chi faranno l’alleanza, Grillo ha poi risposto che loro non fanno alleanze, devono andare tutti a casa gli altri perché il Movimento 5 Stelle andrà a governare solo con i cittadini. A nulla sono valse le richieste di chiarimento da parte del conduttore che chiedeva praticamente come sarebbe stato possibile prendere la maggioranza dei seggi: Grillo ha insistito sul fatto che sono la prima forza del paese. Poi il leader pentastellato ha ricordato che, grazie a lui e al suo movimento, in Italia non si sono creati gruppi o partiti estremisti, come invece è successo in Finlandia, in Grecia con Alba Dorata o in Francia con Le Pen; il Movimento è stato in grado di convogliare tutte quelle forze “incattivite” in un progetto politico democratico. Su questo punto è arrivata la punzecchiatura di Vespa, che ha definito il Movimento talmente democratico e pluralistico che tutti quelli che la pensavano diversamente dal leader sono stati cacciati.

Reddito di cittadinanza
Decisamente corposa la parte del “comizio” dedicata alla questione del reddito di cittadinanza, un progetto per il quale servirebbero 19 miliardi, soldi che a detta di Grillo sarebbe possibile trovare tagliando i rimborsi elettorali, tagliando i rimborsi agli editori (inevitabile l’attacco alla stampa giudicata semilibera), alzando la tariffa sul gioco d’azzardo online e tagliando le spese militari. Proprio sulle spese militari è intervenuto Vespa, che ha ricordato come ci siano circa 6300 persone che lavorano sugli F-35 nell’ambito dell’Alta Tecnologia, posti di lavoro che non è possibile tagliare; e infatti Grillo ha risposto che queste persone sarebbero da spostare in altri settori dove l’Alta Tecnologia è più utile.

L’expo di Milano
Immancabile la critica all’Esposizione Universale del prossimo anno a Milano. L’EXPO secondo Grillo andrebbe chiuso perché è una rapina, una truffa, uno spreco di soldi. Dice di essere andato con 40 deputati grillini dentro i cantieri dell’EXPO ed aver trovato il nulla, solo opere infrastrutturali; e ancora terreni che dopo l’esposizione passeranno dalla destinazione agricola a quella edificabile, un’autostrada a 15 corsie che da Milano porta a Monza (neanche a Los Angeles); e poi imprese colluse con la mafia e Cantone, il supercommissario designato da Renzi, che arriva quando tutti gli appalti sono stati già assegnati. Insomma un Grillo scatenato che non ha risparmiato niente e nessuno.

L'appello ai votanti
Tanti quindi gli argomenti toccati, e riportarli tutti è anche molto complicato visti i voli pindarici che hanno accompagnato il discorso del leader a cinque stelle. Comunque la chiusura della pseudo-intervista non poteva che essere un appello al voto, e così è stato. “La rivoluzione nostra” ha intimato Grillo “è inserire nei posti giusti una persona onesta; un onesto poi si circonda di onestà”, per questo motivo “premiate le persone; io non sono candidato, non ho guadagnato nulla…il nostro è un movimento di comunità”.
Se l’appello di Grillo abbia colpito nel segno o sia caduto nel vuoto lo scopriremo tra cinque giorni; intanto resta un dubbio: le elezioni europee saranno veramente un banco di prova politico?




ELEZIONI AMMINISTRATIVE 2014: 4087 COMUNI CHIAMATI ALLE URNE PER ELEGGERE I NUOVI SINDACI

di Maurizio Costa

Domenica 25 maggio 2014 si svolgeranno le Elezioni Amministrative, in contemporanea con quelle Europee, dalle 7.00 alle 23.00 per eleggere le nuove Giunte Comunali. Sono 4.087 i Municipi coinvolti: 3.993 dovranno rinnovare le Giunte Comunali elette nel 2009, molti dovranno uscire dal Commissariamento e 26 Comuni di nuova istituzione saranno chiamati per la prima volta ad eleggere i propri Sindaci.

Le città più grandi che sceglieranno il proprio primo cittadino sono Firenze (per il dopo-Renzi), Bari, Campobasso, Perugia, Potenza, Bergamo, Ferrara, Foggia, Forlì, Livorno, Modena, Padova, Pescara, Prato, Reggio Emilia, Sassari e Terni.

Regione Lazio
Sono 167 su 378 i Comuni Laziali chiamati alle urne: 40 in Provincia di Frosinone, 8 in quella di Latina, 51 in Provincia di Rieti, 41 in quella di Roma e 27 a Viterbo.

Le Novità

Saranno molte le novità per quel che riguarda queste elezioni amministrative. Nelle Regioni a Statuto Ordinario, le norme di contenimento delle spesa e di riduzione dei costi della politica non prevedono la riduzione di Consiglieri Comunali e Assessori. Nei Comuni con meno di 10.000 abitanti, addirittura, il numero di Consiglieri e Assessori salirà: i primi aumenteranno di 13.488 unità e gli altri di 2.612 grazie al Decreto Legge proposto da Graziano Delrio, Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri. Le spese, quindi, aumenteranno a favore di una maggiore democrazia all'interno dei vari Municipi.

Le elezioni amministrative riguarderanno soprattutto piccoli Comuni: 2.954 paesi, infatti, hanno meno di 3.000 abitanti. Si prevede un grande astensionismo, soprattutto alle Europee, ma dobbiamo capire che eleggere chi ci rappresenta è il primo diritto ed il primo dovere del cittadino. Per cambiare bisogna cambiare chi ci comanda, soprattutto per quel che riguarda i Municipi che sono stati commissariati. L'Italia verrà rinnovata per quasi metà dei suoi Comuni e si potranno aprire nuovi orizzonti e nuove prospettive per la politica italiana.




MARSALA MALASANITA’: GIOELE GENOVA POTRA' OTTENERE L'ASSISTENZA DOMICILIARE

Con un urlo di gioia papà Antonio riscuote la forza e le coscienze di tutti con un emblematico e ed energico “VITTORIAAAAAAAA GIOELE TORNA A CASAAAAA. Il mio piccolo Gioele con il suo dolore ha permesso che tutti i malati presenti e futuri fossero rispettati per come meritano.” Una notizia di una battaglia che doveva essere solo questione di civiltà e decenza. Un papà e una mamma che hanno insegnato alle istituzioni e alla comunità tutta, che la civiltà in questo paese è soggiogata dall’indifferenza delle istituzioni sanitarie e dal governo stesso. L’Osservatore d’Italia manda un bacio al piccolo Gioele e alla famiglia Genova, avete insegnato che il mondo davvero si può cambiare

di Cinzia Marchegiani 

Marsala – Questione di malasanità tutta nostrana. In questo paese di slogan elettorali, di battaglie evocate nell’immaginario collettivo che suscitano sdegno e orrore per le mancate promesse, il piccolo Gioele potrà tornare a casa, dopo una battaglia lunga quasi tre anni, perché gli è stata riconosciuta l’assistenza sanitaria domiciliare. L’Osservatore d’Italia già aveva raccontato la storia e il dramma della famiglia Genova, quella di un’altra battaglia legale che aveva perorato affinché il proprio figlio, malato di SMA, potesse continuare le infusioni a Brescia con il metodo stamina. Il giudice Genna, presso il Tribunale di Marsala, in merito non aveva alcun dubbio e nella sentenza ordinava: ”Avuto riguardo alle peculiarità del caso, appare quindi confermata la sussistenza del quadro cautelare che legittima l’adozione del provvedimento d’urgenza a tutela del diritto alla vita del piccolo Gioele. Con riferimento al Fumus Boni Iuri è infatti innegabile che il piccolo vanta il fondamentale diritto di continuare ad essere curato con la stessa terapia che si è pacificamente rilevata satisfattiva delle aspettative di miglioramento delle condizioni di sofferenza sue proprie e dei suoi familiari. E’ giuridicamente arduo infatti non ravvisare un’atroce barbarie nel privare un malato anorché grave e senza speranza, di un sollievo ancora possibile e umanamente praticabile poiché ciò equivarrebbe a ‘ledere in modo delittuosamente illecito la dignità umana’ e un migliore livello di benessere non solo del paziente ma anche dei familiari, in quanto assorbiti intrinsecamente nella sofferenza del proprio congiunto.”

Occorre anche spiegare ai nostri lettori che questa vittoria è stata subito depredata da un sistema sanitario assurdo, poiché la stessa l’Azienda ospedaliera che doveva eseguire l’ordinanza ha incaricato un avvocato, ovviamente pagato con i soldi dei contribuenti, per presentare ricorso ed opporsi alla sentenza emessa. Un paradosso di cui nessuno grida vergogna poiché lo stesso Commissario Belleri ha dovuto presentare alla Commissione Conoscitiva al senato la rendicontazione che vede nel periodo 2012/2013, per l’assistenza giuridica in merito ai ricorsi presentati una fattura di 929.828,18 euro, contro la somma di 249.295,35 euro costo complessivo relativo alle terapie somministrate.

Di fatto un ospedale pubblico sta dilapidando ingenti somme per fare ricorso avverso le sentenze dei giudici che applicando il principio etico e di legge sulle cure compassionevoli autorizzano le infusioni con il metodo stamina. Lungimirante sicuramente è stata la sentenza con N. R.G. 2013/1740 emessa dal Tribunale ordinario di Mantova poichè riporta ulteriori informazioni su come questa vicenda portata nelle aule dei tribunali, abbia più ombre che luci. Infatti, l’ordinanza illustra come il giudice designato riteneva la sussistenza del fumus boni iuris del diritto della ricorrente al trattamento richiesto e che il provvedimento AIFA del 15.5.2012 doveva essere disapplicato alla luce dell’art. 32 Costituzionale, poiché l’ispezione che ha preceduto l’ordinanza è stata imposta come se presso la resistente fossero in atto sperimentazioni e non cure compassionevoli. La stessa ordinanza del giudice Antonio Genna, su analisi e studio della documentazione delle cartelle cliniche di Gioele, riporta il fondamentale principio dell’art.32 della nostra costituzione che tutela il diritto alla salute: ”Le pacifiche allegazioni attoree sul punto dimostrano, infatti che a seguito l’interruzione del trattamento, ‘le condizioni di Gioele hanno ripreso a regredire e sono da ultimo ritornate a livelli di alto allarme per la sua sopravvivenza’ sul punto che il padre Rosario, ha, anzi, fornito precise indicazioni temporali avute dai medici che hanno attualmente in cura il piccolo, secondo cui, che non intervenga alcun fattore di sorpresa nel giro di poche settimane, le condizioni del piccolo potrebbero precipitare irreversibilmente verso un imminente decesso".

Nell’attesa che il nuovo giudice possa riconfermare la sentenza di Genna, i genitori di Gioele hanno ottenuto una giustizia inseguita e combattuta con estrema tenacia da troppi lunghi anni. Oltre la sua grave malattia, Giole ha dovuto fare i conti con un sistema irrazionale che vede primeggiare la malasanità italiana e l’indifferenza di chi è preposto alla tutela dei malati e della giustizia sociale. Gioele con la sua battaglia di civiltà è entrato di diritto nella storia della malasanità italiana. I suoi genitori ieri, hanno voluto far partecipi gli amici e i supporters della propria guerra in una trincea invisibile ma concreta, combattuta in solitudine anche da parte di altre famiglie di malati che potevano amplificare con il proprio peso la richiesta dei diritti del malato. Vi riportiamo le parole di papà Antonio, perché nessuna sofferenza può essere raccontata se non con le proprie emozioni: “Dopo due anni e sette mesi di lotta contro L’ASP per la mancanza assistenza domiciliare per i malati gravi come mio figlio GIOELE, con varie denunce sia civile che penali, dopo tanti questioni, liti, delusioni, rabbia, dopo vari incontri con la Borsellino Assessore alla sanità in Sicilia , dopo avere avuto contatti in tutta Italia, oggi possiamo confermare……LA VITTORIA.
Confermato dalla ASL di Marsala Di Trapani Di Palermo, nel nostro territorio che da oggi ci sarà assistenza adeguata per i malati gravi. Gioele da oggi apre un nuovo capitolo in Sicilia per lui e per tutti i ‘gioiellini’ presenti e che verranno in futuro, cosa che io spero che siano meno possibile. La cosa più amara che non posso accettare è nel dover sentire che per creare nuove realtà ci deve  essere sempre chi deve lottare con fatica. Mi sento di ringraziare per questa vittoria di civiltà, per il loro aiuto in questo lungo percorso alcune persone, come la Senatrice Bonfrisco, il Senatore Lumia, il dr Lipari, il sindaco Giulia Adamo, e per finire per ultima, ma non per importanza Chiara Mastella. Lei è stata il perno più importante in questa triste e assurda lotta. Chiara Mastella con la sua grinta, tenacia e la sua conoscenza è stata capace in sette mesi circa, di fare si che tutto ciò diventasse realtà. Gioele dopo due anni e sette mesi può tornare a casa con la sua famiglia. Ringrazio Mastella e tutti coloro che ho nominato, grazie anche a mia moglie che non mi ha mai lasciato da solo in questo lungo calvario, e un grazie particolare va per il protagonista, mio figlio Gioele.. amore tu sei venuto al mondo con lo scopo proprio di migliorare il mondo, grazie amore mio. Per tutte le famiglie con figli disabili che ho contattato cercando aiuto e che mi hanno ignorato totalmente perché pensavano che io fosse solo in pazzo convinto di cambiare le cose, vi dico oggi, eccovi serviti! Spero solo che in futuro il nome di mio figlio non venga dimenticato, ma che venga ricordato come il piccolo Gioele che con il suo dolore ha permesso che tutti i malati presenti e futuri fossero rispettati per come meritano. Lo avevo giurato che non mi sarei fermato finché tutto ciò non fosse reso reale, oggi posso dire c'è l’ho fatta, felice per mio figlio e per tutti coloro che ne avranno bisogno. Un pensiero alla Lorenzin e alla Borsellino che dopo vari contatti non hanno fatto altro che prendermi in giro…..

Questa è il riconoscimento dei diritti di Giole: Infermieri professionali 8 ore al giorno per 7 giorni settimana. Più 4 ore messi dal comune totale 12 ore, terapista della riabilitazione 3 accessi settimana, medici della online 2 accessi settimana, logopedista 2 accessi settimana, assistenti sociale 1 accesso settimana, psicologo 1 accesso settimana PLS 1 accesso settimana, pediatra 1 accesso settimana. 
Più 118 avvisato in caso di chiamata da parte della famiglia Genova per Gioele, ambulanza urgente con rianimatore, cosa anche mancante da noi ,assurdo ma vero".

Con un urlo di gioia Antonio riaccende la forza e risveglia le coscienze di tutti con un emblematico e ed energico “Vittoriaaa Gioele casaaaaa". Una piccola grande conquista. Un papà e una mamma che hanno insegnato alle istituzioni e alla comunità tutta, che la civiltà in questo paese è vittima del silenzio delle istituzioni sanitarie e del governo stesso. L’Osservatore d’Italia manda un bacio al piccolo Gioele e alla famiglia Genova: " Ci avete insegnato che il mondo davvero si può cambiare".

Due riflessioni poniamo al Ministero della Salute e al Governo tutto: E' etico riportare nelle aule di un tribunale, depredando denaro pubblico, i malati dopo che un giudice gli ha riconosciuto il diritto a curarsi, privandolo dell'unica chance che gli permetta di vivere nella giusta dignità che dovrebbe avere ogni essere vivente? Esiste una giustizia sociale che tuteli tutti i malati allo stesso modo, anche quelli che non possono permettersi battaglie legali onerose?

Neanche le elezioni euorpee alle porte son riuscite a svegliare da questo torpore dell'ingiustizia e purtroppo alcun partito al parlamento ha pensato di spendersi per far rispettare la nostra magnifica costituzione…un bel vedere ovviamente! 

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TASI: PRIMA RATA PROROGATA A SETTEMBRE NEI COMUNI IN RITARDO NELLA PUBBLICAZIONE DELLE ALIQUOTE

di Maurizio Costa

Roma – Il Ministero dell'Economia ha deciso di rinviare il pagamento della prima rata della Tasi a settembre per tutti quei Comuni che entro il 23 maggio non pubblicheranno sul proprio sito le aliquote che applicheranno per il versamento della "Tassa sui Servizi Indivisibili".
I Comuni che entro il 23 maggio renderanno note le aliquote sui propri siti, obbligheranno i cittadini a pagare la Tasi entro il 16 giugno; quelli, invece, che non stabiliranno le aliquote entro tale data, permetteranno ai propri cittadini di pagare la Tasi a settembre.

La nota

Il Ministero dell'Economia, infatti, scrive sul proprio sito: "Dopo aver incontrato l’Anci, per venire incontro da un lato alle esigenze determinate dal rinnovo dei consigli comunali, e dall’altro all’esigenza di garantire ai contribuenti certezza sugli adempimenti fiscali, il Governo ha deciso che nei Comuni che entro il 23 maggio non avranno deliberato le aliquote la scadenza per il pagamento della prima rata della Tasi è prorogata da giugno a settembre. Per tutti gli altri Comuni la scadenza per il pagamento della prima rata della Tasi resta il 16 giugno."

Una boccata d'aria per tutti quei Comuni che si trovano sotto elezioni e devono rimodulare le aliquote, dopo che, solamente il 5 maggio, il Governo ha stabilito la possibilità di alzare il tetto massimo fino allo 0,8 per mille.
Per sanare queste mancate entrate comunali previste dalla Tasi, il Governo, probabilmente, distribuirà 2 miliardi di euro a tutti i Comuni che posticiperanno il pagamento dell'imposta, per evitare mancati versamenti degli stipendi comunali e eventuali default.
Questa situazione riguarda quasi tutti i Comuni d'Italia: solamente 832 Amministrazioni comunali hanno pubblicato le aliquote (su un totale di 8.092 Comuni).


La nuova tassa

La Tasi ha sostituito in toto l'Imu (per quel che riguarda la prima casa) mentre per le seconde case, gli immobili di pregio, i negozi e i fabbricati, i proprietari dovranno pagare sia Imu che Tasi. Inoltre, il Governo ha stabilito un tetto massimo al 2,5 per mille sulla prima casa e al 10,6 per mille sulla seconda, dando la possibilità ai Comuni di alzarlo ulteriormente di uno 0,8 per mille, maggiorazione che deve essere vincolata alla concessione di detrazioni.




CASERTA: ARRESTATO PAOLO ROMANO, PRESIDENTE DEL CONSIGLIO REGIONALE DELLA CAMPANIA

di Christian Montagna

Un buongiorno direi non ottimale quello che la Guardia di Finanza di Caserta questa mattina ha dato al presidente del Consiglio regionale della Campania, Paolo Romano. Con un’ordinanza di custodia cautelare, chiesta ed ottenuta dalla procura di Santa Maria Capua Vetere, le forze dell’ordine hanno arrestato il segretario con l’accusa di abuso della sua qualità pubblica e di esercizio di minacce e pressioni nei confronti del direttore dell’Asl di Caserta, Paolo Menduni. Il segretario regionale è stato così posto agli arresti domiciliari. In vista della nomina del nuovo direttore sanitario e amministrativo del distretto di Capua, Romano, tra l’altro candidato alle elezioni europee in quota Nuovo Centro Destra, minacciava il direttore Menduni con controlli e ispezioni da parte della Regione Campania qualora non avesse ascoltato le sue richieste. Avrebbe inoltre chiesto la revoca di dirigenti a lui poco graditi. Un abuso bello e buono dunque. Le indagini sono partite in seguito ad una denuncia del direttore generale Asl Menduni e sono state effettuate intercettazioni telefoniche da portare al processo come prove. Ma chi è Paolo Romano? Quale è la sua carriera politica? Affezionato alla sua amata Caserta, forte dei tanti interventi in aula prima da consigliere e poi da presidente, ha aderito da poco al Nuovo Centrodestra, gruppo sganciatosi da Berlusconi. Una marea di sconfitte ottenute in campo politico: dal problema dei rifiuti fino ad arrivare alla disastrata condizione della sanità. Una confusione politica che a Caserta ha fatto sì che si insediasse per bene la criminalità organizzata su tutto il territorio. Dopo le accuse di essere un presidente degli sprechi, ha tentato invano di approvare leggi che riducessero consulenze, auto blu e spese vive, ma tutte queste sono ancora ferme e in stato di approvazione insieme ai piani paesistici che dovranno definire le nuove regole urbanistiche. Infine poco più di due settimane fa ha manifestato il suo grande desiderio di sedere al parlamento di Strasburgo presenziando ad un’infinità di comizi tra l’altro in compagnia anche dell’ex ministro Nunzia De Girolamo. Ebbene, questa mattina, il suo sogno è stato letteralmente infranto ed ora dovrà fare i conti con la procura di Santa Maria Capua Vetere.

 




ROMA, MOLINARI ART CENTER: DEBUTTA IL CONTEST COREOGRAFICO HIP HOP ONE

di Christian Montagna

Roma – Mancano soltanto poche ore al debutto. Il festival più atteso sta per approdare nella Capitale. HIP HOP ONE è il nome del contest coreografico alla sua prima edizione destinato alle crew under e over diciotto. Un’idea nata dal concetto di “urban style” e rielaborata dal direttore artistico Alessandro Candida con il progetto luci di Alessandro Molinari.

Sabato 17 Maggio alle ore 14 presso il Molinari Art Center Teatro Libero di Roma, avrà luogo la finale del contest-show presentata da Christian Montagna,giornalista dell’Osservatore d’Italia.

L’obiettivo è quello di valorizzare gruppi di danzatori hip hop e attraverso la spettacolarizzazione delle esibizioni, dare luogo ad uno show mozzafiato. Le crew giunte alla fase finale sono state selezionate attraverso la visione della commissione artistica dei video pervenuti alla direzione che hanno decretato la partecipazione di diciotto gruppi. La prestigiosa giuria che valuterà i finalisti sarà presieduta dal regista teatrale e televisivo ALESSANDRO TRESA (Rai 5) e vedrà anche la presenza di coreografi affermati: ALICE CIMORONI (esponente della scena Hip Hop Underground italiana), ELEONORA PACINI (X Factor, Kylie Minogue, Amici), ALESSANDRO CANDIDA (Italia’s Got Talent, Amici, L.M.F.A.O., Fabri Fibra), ANDREA ATTILA (primo ballerino italiano a portare la danza maschile sui tacchi in Francia, insieme a Yanis Marshall ed in Italia ad Amici).In palio per i vincitori premi originali e prestigiosi: ai primi classificati delle due categorie la realizzazione di un videoclip professionale; ai secondi classificati un book fotografico professionale; ai terzi classificati diverse borse di studio presso eventi e strutture professionali. Tutto è pronto: le crew più agguerrite che mai sono pronte a contendersi i premi in palio. Che vinca il migliore!

 




SPAGNA, DELITTO ISABEL CARRASCO: UN DISEGNO PREMEDITATO

di Cinzia Marchegiani


Leon (Spagna) – Arrestate e portate in località diverse María Montserrat González Fernández di anni 55 e la figlia Montserrat Martínez González Triana, 35, madre e figlia rispettivamente, lo stesso giorno dell’assassinio di Isabel Carrasco.

Il delitto prende sempre più la forma di un disegno premeditato. Una vendetta maturata nel corso degli anni, da quando appunto la figlia aveva perso il lavoro nel Consiglio provinciale nel 2011. Proprio mercoledì 14 maggio 2014 sono state condotte, ovviamente in tempi diversi, al tribunale, dove in presenza del giudice, pubblico ministero e il proprio avvocato difensore sono state ascoltate. Dai giornali spagnoli si apprende la confessione del delitto della madre che ha rilasciato alla polizia, mentre inizialmente aveva rifiutato di testimoniare: “Ho pensato di ucciderla due anni fa dopo aver lasciato mia figlia per strada. La odiavo. Lei era la colpa di tutto. Ho pensato di uccidere diverse volte. Mia figlia ha perso 25 chili a causa di Isabel e costretta a prendere sonniferi.”

Da alcune velate indiscrezioni si legge che Montserrat Triana avesse da poco perso un contenzioso, dopo essere stata licenziata, gli era stata addebitata una somma da restituire alla provincia di Léon, che secondo Isabel Carrasco aveva guadagnato in maniera illecita durante il suo periodo iniziale di lavoro itinerale.

Il giudice, il capo della corte di Istruzione n ° 4 di León mercoledì sera ha deciso, per le indagate, il carcere provvisorio senza possibilità di cauzione presso Villahierro, nella città di Mansilla de las Mulas.

Ma loro posizione sembra aggravarsi ulteriormente poiché le news spagnole informano che nella casa di Montserrat Martínez González Triana la polizia avrebbe trovato documenti che possono far sospettare che anche nel passato, le due complici, abbiano provato a commettere lo stesso reato di cui ora si son macchiate. Rimane il fatto che madre e figlia ora sono accusate di omicidio, la Maria Montserrat Gonzalez come autore e sua figlia come complice e occultamento. Ma il crimine si fa ancora più complesso e nebuloso dall’arrivo nella scena imputata, di una terza persona, l’agente Raquel Gago, della polizia locale, che ha consegnato al distretto l’arma del delitto, una Taurus con tre colpi su sei sparati. Gaco ha riferito di esserne venuto in possesso dopo che uno sconosciuto gliel’ha consegnata. Lo stesso agente ora è indagato per non aver informato i suoi superiori del contatto personale che ha avuto con il detentore dell’arma del delitto.

Una follia, un odio maturato negli anni proietta bruscamente la Spagna nella realtà della disperazione. Ora gli investigatori dovranno capire chi ha aiutato madre e figlia a organizzare questo delitto, che nella sua efferatezza lascia una fotografia assurda, perché consumato in pieno giorno, senza alcuna remora dei testimoni che passivi hanno dovuto assistere al delitto. Una strage che forse poteva essere prevenuta, il dubbio e la dinamica da accertare è scoprire quante volte queste donne, mosse da una vendetta personale, hanno pedinato la vittima in attesa che fosse senza protezione o comunque sola….e la passeggiata sul quel ponticello che sovrasta il fiume di Bernesga è la testimonianza che Isabel Carrasco era una sorvegliata speciale. 

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TURCHIA, ESPLOSIONE MINIERA: UN CONSIGLIERE DEL PREMIER PRENDE A CALCI UN MANIFESTANTE

di Maurizio Costa

Soma (Turchia) – Durante una manifestazione anti-governativa per protestare contro il premier turco dopo la grave esplosione nella miniera di carbone nella città di Soma, in Turchia, che avrebbe causato più di 282 morti, un manifestante, già bloccato dalle forze dell'ordine parlamentari, è stato preso a calci da un consigliere del Primo Ministro Tayyip Erdogan. Le immagini sono sconvolgenti: la persona immobilizzata potrebbe essere anche un parente di una vittima dell'incidente in miniera e tutto il Paese è scandalizzato dall'accaduto.

Il fautore del gesto è Yusuf Yerkel, consigliere del premier turco. Erdogan era in visita nella città di Soma per cercare di spiegare ai manifestanti la realtà delle cose, ma l'incontro è stato un disastro. Centinaia di scontri, che si sono allargati anche ad Ankara e ad Istanbul, sono lo specchio di un popolo che si lamenta delle condizioni delle miniere turche; l'incidente, infatti, secondo i manifestanti, sarebbe stato causato dalle troppe privatizzazioni nel settore e dalle poche norme che difendono i lavoratori.

La foto e il calcio del consigliere è solo la "ciliegina sulla torta". Infatti, Erdogan non è riuscito a farsi amare dalla folla: "C'è qualcosa in letteratura che si chiama incidente sul lavoro – ha dichiarato il Primo Ministro – ed è qualcosa che può accadere dappertutto." Queste parole hanno fatto infuriare la folla ed il premier è stato costretto a rifugiarsi in un supermercato.

Intanto si affievoliscono le speranze per i 150 minatori che ancora mancano all'appello. I sindacati promettono nuovi scioperi ed Erdogan non fa altro che proclamare tre giorni di lutto nazionale.




CRISI ASIATICA VERSO TENSIONI MONDIALI: USA APPOGGIA VIETNAM E RUSSIA STIPULERA’ UN CONTRATTO CON LA CINA PER IL COMMERCIO, ENERGIA E PROTEZIONE NAVALE

Il 21 maggio Putin prenderà parte al quarto vertice della conferenza sull'interazione e le misure di rafforzamento della fiducia in Asia in programma che si terrà a Shanghai, mentre nel Vietnam questi giorni sono sorte imponenti proteste contro l’imperialismo cinese, quindici fabbriche d proprietà di Singapore sono state incediate nel parco industriale.

 

di Cinzia Marchegiani

Isole Paracel – Prende sempre più forma l’inquietante scenario asiatico dove in superficie c’è un forte conflitto innescato dalla contesa di sovranità in una zona del Mar Cinese Meridionale tra Cina e Vietnam. La situazione di forte tensione potrebbe innescare però altri attriti ben più grandi che coinvolgerebbero USA e Russia. Il Vietnam e le Filippine hanno sempre contrastato l’invadenza egemonica della Cina, mentre la Cina rivendica la sovranità delle Isole Paracel e delle Spratly, in una zona chiamata “lingua di bue”. L'egemonia è di certo un fattore strategico per poter impadronirsi di quei beni preziosi che sono il commercio e lo sfruttamento di petrolio e gas naturale nel fondo marino, in un'area dell’oceano dove vi è il passaggio dei due terzi dei commerci marittimi mondiali. Il fatto vuole che nonostante i trattati internazionali, sono state posizionate in una zona economica esclusiva di Hanoi una piattaforma petrolifera e una flotta di navi militari cinesi per esercitare l’attività estrattiva al largo delle Isole Paracel considerata zona dell’area di pertinenza del Vietnam. Le navi cinesi, anche grazie all’aiuto dell’aviazione da guerra, hanno condotto un’azione aggressiva alle navi della Guardia Costiera e a quelle preposte al controllo della pesca. Dopo il vertice Asean, con la nota diramata l’11 maggio 2014, il Fondo Vietnam per la Pace e lo Sviluppo (VFPD) si è attivato per scongiurare il conflitto e ha chiesto alla Cina di rimuovere immediatamente la sua piattaforma petrolifera e le navi dalle acque del Vietnam e di proseguire i negoziati per risolvere il problema, poiché l'atto pone problemi nella regione e in tutto il mondo la pace e la stabilità. La situazione però si complica. L’USA va a portare la propria protezione in Vietnam, siglando il 28 aprile 2014, un accordo di cooperazione militare tra Manila e Washington che autorizza una maggiore presenza di truppe statunitensi nel Paese del Sud-est asiatico, un vero concordato che garantirà per dieci anni un migliore accesso all’alleato americano a porti, basi militari e dell’aviazione sul suolo filippino, mentre le truppe statunitensi forniranno addestramento all’esercito di Manila e sostegno logistico. Dal fronte cinese invece è ufficiale la visita del presidente russo Vladimir Putin per una visita non solo diplomatica ma che servirà a siglare un accordo sul gas. Dal Cremlino si conferma che il 20 maggio Putin visiterà Shanghai, dove verranno firmati una serie di "importanti accordi " che riguardano il commercio e l'energia. Mentre Putin sarà in visita a Pechino, Cina e Russia terranno un'esercitazione navale congiunta nella parte settentrionale del Mar Cinese Orientale tra il 20 e il 26 maggio. Liang Yang ha detto in una conferenza stampa che il "Sea Common 2014" nasce per concentrarsi sulla difesa e attacco, scorta, ricerca e salvataggio e la liberazione di navi dirottate. Il portavoce Liang ha rivelato che le due parti della spedizione comprendno 14 navi, due sommergibili, nove aerei ad ala fissa e elicotteri e forze speciali per l'esercizi e l'evento che servirà a rafforzare la reciproca fiducia politica tra la Cina e la Russia:”l'esercitazione ha lo scopo di aumentare la loro capacità di affrontare congiuntamente le minacce alla sicurezza marittima”. Il 21 maggio, Putin prenderà parte al quarto vertice della Conferenza sull'interazione e le misure di rafforzamento della fiducia in Asia in programma che si terrà proprio a Shanghai. Purtroppo il clima è incandescente, dalle news di questi giorni si apprende che in tutto il Vietnam, ci sono state manifestazioni e proteste nelle principiali piazze della nazione, come all’ambasciata cinese di Hanoi dove duemila persone si sono riversate per protestare contro l’imperialismo della Cina, ad Ho Chi Minh City si parla di più di tremila cittadini di religioni diverse davanti al Consolato di Pechino. Inoltre nel sud del paese è sfociata una protesta pericolosa e imponente che hanno coinvolto ventimila lavoratori in un parco industriale di proprietà di Singapore e in altre fabbriche vicine situate nella provincia meridionale di Binh Duong. Gli stabilimenti di Taiwan o Corea del Sud sono stati presi d’assalto, pensando che fossero di proprietà cinese.

Situazione delicata e preoccupante per la pace mondiale, poiché sembra che entrambe le nazioni rivendichino ognuna la propria osservanza dei trattati internazionali. Dal vertice Asean emerge l’atteggiamento della Cina che oltre a non dare alcuna risposta alle richieste legittime, ha calunniato e accusato il Vietnam, mentre poi intensificava le sue azioni di supremazia. Il Vietnam protesta con forza l’egemonia della Cina e conferma che proteggerà la sua sovranità nazionale e l'interesse legittimo in conformità del diritto internazionale, mentre la Cina è certa che ha esercitato un’enorme moderazione nei confronti della provocazione Vietnamita, confermando che ha comunicato per ben quattordici volte attraverso i canali diplomatici invitando la parte vietnamita a rispettare i legittimi diritti e interessi della Cina, chiedendo di rimuovere tutte le navi immediatamente. Yi Xianliang, vice direttore generale del Dipartimento di controllo e Oceano affari del Ministero degli Esteri della Cina, ha tenuto una conferenza stampa insieme a Li Youg, CEO di China Oilfield Services Limited (COSL) sulle operazioni di perforazione della Cina in acqua meridionali:” la Cina è profondamente scioccata e sorpresa. Le isole Xisha sono territorio inerente alla Cina e non ci sono controversie in questo settore. Questa operazione è svolta dalla COSLed è una normale perforazione che dista solo 17 miglia nautiche di distanza dall’isola di Zhongjian ed è completamente all’interno della sovranità e giurisdizione della Cina.”

Il fatto che la Russia e l’U.S.A. abbiano scelto alleati che sono ora in forti conflitti territoriali, pone imbarazzanti riflessioni… Giganti della terra spostano arsenali e flotte navali militari per fare esercitazioni di pattugliamento in acque oceaniche dove ogni giorno vi è il passaggio dei due terzi dei commerci marittimi mondiali, ma soprattutto siti strategici di sfruttamento di petrolio e gas naturale nel fondo marino, tutto ciò deve allarmare le organizzazioni mondiali di pace….