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Roma

BRACCIANO: ARMANDO TONDINELLI REPLICA ALL'EX VICE SINDACO GIANPIERO NARDELLI

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Tempo di lettura 4 minuti Diritto di replica all’articolo pubblicato in data 11.4.2016 dal titolo “Bracciano: l’ex vice sindaco Nardelli punta i fari su Tondinelli, Cupinoro e … la Bracciano Ambiente

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Red. Politica

Bracciano (RM) – Riceviamo e pubblichiamo il comunicato di replica all'articolo intitolato “Bracciano: l’ex vice sindaco Nardelli punta i fari su Tondinelli, Cupinoro e … la Bracciano Ambiente" pubblicato su questo quotidiano in data 11 aprile 2016,  ricevuto dall'ufficio stampa di "Patto di Bracciano" lista Armando Tondinelli.

Ecco la replica:

L’ex vice sindaco vorrebbe “puntare i fari” su Cupinoro e la Bracciano Ambiente e sull’operato del sottoscritto: la verità è che sono anni che voglio accendere i riflettori sulle stesse vicende ma mi viene impedito.

L’ex politico, che si dichiara oggi semplice cittadino e che, per quello che si legge, era anche lui presente tra quei cittadini intervenuti, si stupisce della presenza all’inaugurazione di “varie associazioni” e di “amministratori di pagine facebook” e “molte persone che hanno dato battaglia, attraverso varie manifestazioni, per la chiusura definitiva di Cupinoro”, sebbene molti di quei soggetti non appartengano di certo all’area di centro destra in cui lui colloca la lista “Patto per Bracciano”.

Evidentemente gli stessi, al di là delle loro idee politiche personali, appartengono a quei cittadini “indignati” che, come l’ex politico, sono intervenuti all’inaugurazione – ma loro a testa alta – ben individuando, a differenza dell’ex vice Sindaco, l’indipendenza della lista “Patto per Bracciano” rispetto a qualsiasi schieramento  politico. Queste persone possono essere orgogliose di aver contribuito a portare alla luce la mala gestione dell’ex Giunta, avendo denunciato e comunicato con i mezzi a loro disposizione gli illeciti appena gli stessi emergevano, a differenza dell’ex vice sindaco che solo ora “ricorda” asserite violazioni che, se vere, avrebbe dovuto invece denunciare prontamente dal maggio 2007.

Tra l’altro, la giunta a cui apparteneva l’ex vice sindaco aveva speso proprio per la Bracciano Ambiente un’ingente somma di denaro pubblico per verifiche amministrativo/contabili sulla partecipata, affidando l’incarico all’Università della Tuscia. Da quella Relazione erano emersi risultati che evidentemente lo stesso Nardelli aveva ritenuto non essere meritevoli di denuncia.

Quindi, Nardelli o oggi ricorda male oppure nel 2007 ha omesso di denunciare circostanze di cui era a conoscenza, continuando per dieci anni una gestione in maniera evidentemente non corretta, visto che oggi ha portato al licenziamento collettivo di oltre 20 lavoratori, alla richiesta di fallimento della Bracciano Ambiente, al recupero di circa 900 mila euro di danno erariale da parte della Corte dei Conti a carico del Sindaco, ai numerosi provvedimenti di messa in mora da parte dell’autorità giudiziaria contabile e alle numerose indagini penali, fra cui una riguarda direttamente il Sindaco, con il coinvolgimento di molti personaggi della sua giunta.
In quelle indagini non c’è il mio nome né quello di altri componenti della Giunta Negri, né tanto meno risulta che i veri indignati – e non quelli dell’ultim’ora – siano stati coinvolti nelle numerose indagini contabili e penali che hanno travolto la giunta Sala.

Per quanto riguarda l’AIA, Nardelli ricorda veramente male, perché nel maggio del 2007 il Comune era rappresentato dal Commissario prefettizio, che a differenza di oggi, era subentrato trovando un bilancio in attivo e senza indagini dell’autorità giudiziaria per associazione per delinquere nei confronti del Sindaco, vice sindaco e vertici comunali. E tra l’altro dimentica che il sottoscritto si era dimesso ancora prima della caduta della giunta presieduta dalla Riccioni, a seguito della morte del Sindaco Negri, proprio perché non condivideva alcune scelte politiche sulla Bracciano Ambiente.

Riguardo poi all’insussistenza della malversazione e le responsabilità della “passata gestione” (quale? Quella della giunta Negri o della SEL ?), invito il vice sindaco a mettere a disposizione dei cittadini gli atti a cui si riferisce, in modo che tutti possano capire di cosa parla e farsi un’idea oggettiva, perché a volte quello che la magistratura non considera come reato non è detto che corrisponda ad una legittima e corretta gestione dei soldi pubblici e non abbia creato danno ai cittadini.

L’ex vice sindaco, invece di partecipare in incognito alle manifestazioni politiche della lista civica da me rappresentata, e scrivere inesattezze con evidenti vuoti di memoria, aderisca all’invito da anni richiesto dai cittadini indignati di un confronto pubblico con documenti pubblici alla mano (se non ne fosse in possesso, provi a chiederli al comune, chissà se questa volta, a differenza di quanto accadeva spesso con la giunta Sala, i documenti saranno messi a disposizione interamente) per poter meglio apprezzare la coerenza e la trasparenza del sottoscritto riguardo i problemi di Bracciano.

In quella stessa sede l’ex vice sindaco potrà dimostrare ai cittadini la sua coerenza e trasparenza nell’essere stato allo stesso tempo professionista e vice sindaco del Comune di Bracciano e nel tutelare il pubblico interesse nei processi penali contro i funzionari imputati.  

Riguardo, infine, Cupinoro e a Bracciano Ambiente, innanzitutto occorrerà tenere conto di quanto stabilirà la magistratura ordinaria e contabile sui disastri economici, ambientali e per la salute, nonché riguardo traffico illecito di rifiuti, ma sicuramente sarà per prima cosa garantito l’incolumità della salute pubblica e il rispetto dell’ambiente, cercando di fronteggiare e risolvere tutte le problematiche ereditate dalla precedente giunta che, voglio ricordare, nei suoi passati programmi elettorali aveva preannunciato la chiusura della discarica senza mai attuarla. Sempre nell’auspicato incontro, e ad onore della trasparenza invocata, l’ex vice sindaco potrà finalmente fare chiarezza circa i rapporti economici e i contenziosi esistenti fra il Comune, la Bracciano Ambiente e la Regione Lazio che hanno creato solo danno ai cittadini.

A quell’incontro spero aderiscano tutti gli “indignati”, e non quelli dell’ultim’ora che in tema di coerenza hanno avuto solo il buon gusto di dimettersi.
 

Castelli Romani

Castel Gandolfo, iniziati i lavori al parcheggio di via Giovanni Paolo II

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Castel Gandolfo – Da oggi sono ufficialmente iniziati i lavori di manutenzione straordinaria presso il parcheggio multipiano situato in Via Giovanni Paolo II, adiacente alla sede ASL Roma 6. L’intervento, realizzato dalla Città Metropolitana di Roma Capitale, comporterà alcune modifiche temporanee alla viabilità interna e il divieto di sosta per consentire il corretto svolgimento delle operazioni.

I lavori prevedono la manutenzione straordinaria delle aree interne del parcheggio, inclusi importanti interventi sull’impianto elettrico, al fine di garantire maggiore sicurezza e funzionalità alla struttura. Questo parcheggio è un nodo di scambio fondamentale per i numerosi utenti che quotidianamente si recano agli sportelli e ai poliambulatori della ASL.

Il Sindaco di Castel Gandolfo, Alberto De Angelis, ha espresso il suo apprezzamento per l’intervento: “Ringrazio la Città Metropolitana, nelle persone del Sindaco Gualtieri e del Vice Sindaco Sanna, per questo intervento che permetterà di mettere in sicurezza e valorizzare questo nodo di scambio che quotidianamente viene molto utilizzato dagli utenti che si recano agli sportelli e poliambulatori della nostra Asl”.

I lavori saranno eseguiti con la massima celerità possibile per ridurre al minimo i disagi per i cittadini. Ulteriori aggiornamenti saranno forniti periodicamente per informare la popolazione sull’avanzamento dei lavori e su eventuali ulteriori modifiche alla circolazione.

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Castelli Romani

Rocca Priora, incastrato il ladro seriale delle auto

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Arrestato dai carabinieri il ladro seriale che rubava dentro le macchine parcheggiate in sosta vicino ai negozi in pieno centro a Rocca Priora. Per due giorni si sono ripetuti furti all’interno di alcune auto che l’uomo forzava dopo aver visto i proprietari scendere per fare degli acquisti nella zona di via San Sebastiano in centro. I Carabinieri della locale stazione dopo aver ricevuto tre denunce da due uomini anziani e un perito informatico della zona, che avevano visto sottrarsi telefonini , tablet , iPad e altri oggetti dalle loro auto. Si sono appostati e l’altra mattina lo hanno fermato in flagranza di reato mentre tentava di aprire la macchina di un ottantenne del posto. Il ladro è stato arrestato e ritrovata tutta la refurtiva asportata precedentemente dalle auto in sosta davanti ai negozi in centro.

Presso il Tribunale di Velletri c’è stato il processo per direttissima per la convalida dell’arresto che è stato eseguito dal giudice monocratico. Il 35enne egiziano, già conosciuto alla Giustizia per furto, ricettazione e altri reati, ha patteggiato la pena ed è stato rimesso in libertà al momento. Con divieto di avvicinamento a Rocca Priora e altre prescrizioni imposte dalla magistratura.

I cittadini vittime dei furti hanno ringraziato a lungo i carabinieri del posto per essere intervenuti velocemente e aver identificato e arrestato l’autore ritrovandogli in casa sua sempre nella cittadina dei Castelli tutta la refurtiva che è stata restituita ai legittimi proprietari .

In particolare un iPad di lavoro molto importante per il perito informatico che lavora per importanti aziende del settore.

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Roma

Roma, metro Piramide: la banchina degli impuniti

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È senza soste l’impegno della vigilanza nelle stazioni metro di Roma.
Ma come potete vedere dalle foto le difficoltà maggiori avvengono in questo preciso momento presso la stazione Piramide della Linea B (sono circa le 18) dove un folto gruppo di borseggiatori bosniaci, si ostina a restare sulla banchina incurante degli avvisi della Guardie Giurate predisposte al servizio che li stanno invitando a lasciare la stazione.
Una situazione a dir poco incresciosa che mostra in pieno i limiti di un sistema giuridico che rischia di confermare sempre di più il concetto di “impunità” per chi si macchia di tale reati.

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