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BRACCIANO – Scoppia la polemica a Bracciano dopo che il Comune ha annunciato un’iniziativa per il 2 giugno, Festa della Repubblica, che prevede il conferimento simbolico della cittadinanza onoraria ai bambini nati in Italia da genitori stranieri. La proposta, pensata per valorizzare l’inclusione e il senso civico, è stata promossa attraverso una comunicazione ufficiale inviata alle famiglie degli alunni di una scuola secondaria di primo grado, firmata dall’assessore alle Politiche Sociali, Inclusione e Istruzione, Massimo Guitarrini.
Ma l’iniziativa ha sollevato fortissime critiche da parte di Fratelli d’Italia, che denuncia una grave strumentalizzazione della scuola e di una delle ricorrenze più importanti della Repubblica. «La Festa del 2 giugno non può essere utilizzata per veicolare messaggi politici mascherati da iniziative civiche», attacca il capogruppo consiliare Armando Tondinelli, già sindaco della città. «Siamo di fronte a un’operazione ideologica che sfrutta la scuola pubblica per promuovere lo ius soli, bypassando del tutto il dibattito nazionale e le norme vigenti».
Tondinelli ha scritto direttamente al Prefetto di Roma, segnalando quella che definisce «un’iniziativa inopportuna e divisiva», attuata – si legge nella lettera – in un contesto scolastico che dovrebbe invece restare luogo neutrale, privo di interferenze politiche. La critica è netta: «La cittadinanza italiana è un diritto regolato dalla legge, non può essere ridotta a un simbolo vuoto distribuito in aula consiliare in occasione di una cerimonia». Per Fratelli d’Italia, il Comune avrebbe dovuto mantenere un atteggiamento di rispetto verso una giornata che celebra l’identità nazionale e l’unità del Paese, invece di trasformarla – come affermano – in una passerella ideologica.
Nel comunicato diffuso dal partito si legge: «Apprendiamo con stupore che nel registro di una scuola media è stato inserito un modulo per aderire all’iniziativa sullo ius soli. È inaccettabile che si sfruttino i luoghi dell’educazione per fare propaganda, soprattutto quando si tratta di temi così delicati e non condivisi da tutta la popolazione». Il partito ribadisce con forza la propria posizione: «No allo ius soli mascherato da iniziativa civica, no alla politicizzazione della scuola, sì al rispetto della legge, della Costituzione e dei valori fondanti della nostra Nazione».
Secondo Fratelli d’Italia, la politica non può e non deve entrare nelle scuole né tantomeno contaminare celebrazioni come la Festa della Repubblica, che dovrebbero unire il Paese anziché dividerlo. «Le istituzioni – sottolinea ancora Tondinelli – dovrebbero essere esempio di equilibrio e imparzialità, non strumenti di battaglie ideologiche».
L’Amministrazione comunale, al momento, non ha risposto alle critiche, ma la vicenda ha già generato forte tensione nel panorama politico locale. E pone un tema più ampio: quello del confine tra educazione civica e propaganda, tra simboli condivisi e iniziative che, secondo una parte della cittadinanza, rischiano di creare ulteriori fratture in un contesto che dovrebbe, invece, garantire coesione e rispetto per tutti.