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Roma

BRACCIANO, CUPINORO: ECCO PERCHE' NON DEVONO ESSERE REALIZZATI IMPIANTI INDUSTRIALI

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Tempo di lettura 5 minuti Scempi ambientali e paesaggistici sono stati ampiamenti compiuti negli ultimi quarant’anni sull’intero territorio ed è ora di cambiare le politiche di gestione nell’interesse pubblico.

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di Antonio Turri Presidente Nazionale dell'Associazione  "I CITTADINI CONTRO LE MAFIE E LA CORRUZIONE"

Bracciano (RM) – Facciamo nostra la relazione della Dott.ssa Elena Felluca riguardo il pregio e la potenzialità dell’area ricadente intorno la discarica di Cupinoro dal punto di vista archeologico. Ribadiamo la netta contrarietà della nostra Associazione a che il sito di Cupinoro venga ancora utilizzato come discarica e che sui terreni circostanti la stessa venga realizzato un sito per trattamento dei rifiuti urbani provenienti dalla Capitale o da altri centri della regione. Restiamo altresì convinti che per l’alto valore paesaggistico dell’intera area che da Cerveteri conduce a Bracciano non debbano essere realizzati impianti industriali comunque incompatibili con la vocazione turistica e agricola del territorio. Scempi ambientali e paesaggistici sono stati ampiamenti compiuti negli ultimi quarant’anni sull’intero territorio ed è ora di cambiare le politiche di gestione nell’interesse pubblico. 

Considerazioni archeologiche e storiche dell'area circostante la località Cupinoro,
Si desidera porre all'attenzione della competente Soprintendenza la località denominata Cupinoro e l'interesse archeologico, storico, storico-artistico e paesaggistico dell'intera area circostante. Cupinoro rientrava nelle terre degli Orsini, è infatti menzionata in una mappa del Ducato di Bracciano del XVII secolo: la nobile famiglia possedeva tutta la zona del lago di Bracciano, fino a Formello e La Storta, i territori del viterbese fino all'altezza di Vejano e la fascia fino al mar Tirreno compresa tra S. Severa e Palo. Cupinoro si trova nei pressi dall'antica Caere tra due strade costruite dagli antichi romani nel III secolo a.C. a seguito della sottomissione dell'Etruria meridionale a Roma, ovvero la via Clodia e la via Aurelia, a circa metà strada tra il lago di Bracciano, in antichità Lacus Sabatinus e il mar Tirreno. La via Clodia, relativamente breve, ricalcava un tracciato etrusco preesistente, venne sfruttata principlamente per i traffici mercantili tra alcune delle principali città etrusche, essa lambiva la sponda sud-occidentale del lago di Bracciano e raggiungeva alcune note località termali quali Vicarello e Stigliano. Era fornita di diverticoli che collegavano i centri dell'Etruria meridionali e le principali arterie tra loro, quali la Cassia, nell'entroterra, e l'Aurelia che correva parallela sul
litorale tirrenico toccando altri centri etruschi costieri.

Tutta l'area che comprende i laghi di Bracciano e di Martignano, accanto a quelli prosciugati di Lagusiello, Stracciacappe e Baccano, fino a giungere alla costa del mar Tirreno ha da sempre attratto gruppi umani per le risorse naturali che offre la terra a partire almeno dal Neolitico Antico testimoniato dall'insediamento perilacustre, oggi sommerso, de “La Marmotta” ad Anguillara Sabazia, proprio nei pressi dell'Arrone, unico emissario del lago di Bracciano e via di comunicazione che sfocia presso Fregene. Sono segnalati in vari punti resti di frequentazione umana durante tutta l'età del Bronzo. L'epoca etrusca è ben documentata a Caere e negli scali marittimi di Alsium, Pyrgi e Punicum. Sono noti ritrovamenti anche presso i Monti della Tolfa, ricchi di giacimenti minerari. Caere era un centro molto potente che nel VII e VI secolo a.C. crebbe condizionando l'Etruria meridionale, come testimoniano, ad esempio, i ritrovamenti presso Trevignano Romano, benchè
le necropolidell’VIII-V secolo a.C. ivi rinvenute abbiano restituito una cultura materiale mista essendo tra l'area falisca, veiente e cerite, mostrando rapporti di scambi conomici e culturali. Colà doveva sorgere un importante centro legato all’estesa necropoli. A Bracciano, invece, un acquedotto di epoca etrusca scavato nella roccia tufacea al di sotto del centro storico del paese fa supporre l'esistenza di un abitato di certo in contatto sia con quello vicino di Trevignano sia con Caere. Nel III secolo a.C. l'intera area venne assoggettata a Roma: lungo la costa vennero fondate le colonie di Castrum Novum (Santa Marinella), Pyrgi (Santa Severa), Alsium (Palo), Fregenae (Fregene) spesso su abitati precedenti; mentre nell'entroterra conosciamo soprattutto resti di edifici identificati come ville di età romana tardo-repubbicana o primo imperiale. Intorno al lago di Bracciano le tracce consistenti di una frequentazione di epoca romana si hanno soprattutto a Forum Clodii, centro abitato sviluppato probabilmente nel II secolo a.C. e sede della praefectura Claudia durante il periodo di Augusto; Vicarello, ove era un impianto termale. Un'importante testimonianza è data anche dall'acquedotto voluto dall'imperatore Traiano nel 109/110 d.C. per sopperire alle pessime condizioni idriche della decima quarta regione (Vaticano e Gianicolo), ripristinato successivamente da Paolo V nei primi anni del XVII secolo. È ipotizzabile anche l'esistenza di una via silice strata perilacustre individuata solo a tratti e tramite basoli scalzati in epoche recenti. Durante le invasioni barbariche molti centri abitati vennero abbandonati e gli antichi edifici
trasformati in cave, da lì, nella memoria collettiva, il ricordo di insediamenti si è annebbiato fino a scomparire nel tempo lasciando solo labili tracce materiali. Tuttavia, nel 313 la comunità cristiana di Forum Clodii appare ben organizza con un suo episcopus, ma dal VII secolo appare unita alla vicina diocesi di Manturanum (l'attuale Monterano) nota a partire dal 649 fino all'alto medioevo. Sicuramente il complesso delle Mura di S.Stefano, ad Anguillara Sabzia, rappresenta un esempio tra i più interessanti di architettura fortificata, di quel tipo di insediamento rurale noto nel Lazio tra l'VIII e il IX secolo come domuscultae, cioè grandi tenute agricole amministrate dal papato. Tra il XIII e il XIV secolo troviamo alcuni territori dell'area in questione nelle vicende tormentate di espansione dei Prefetti di Vico. Poi, nel corso del XV e del XVI secolo il tutto venne riunito sotto il controllo della famiglia Orsini. Nel 1560 papa Pio IV accordò a Bracciano il titolo di ducato, nominando primo duca Paolo Giordano Orsini. Gli assoggettaò Campagnano, Anguillara, Galera, Scrofano, Trevignano, Monterano, Cantalupo, Bardella, S. Gregorio, Saracinesco, l'Isola, Palo, Cerverteri, Vicovaro e volle che ogni primogenito del duca di Bracciano portasse il titolo di marchese dell'Anguillara. Negli anni Sessanta del Cinquecento troviamo Pio V alle prese con la progettazione di un sistema di difesa costiero dello Stato Pontificio consistente di torri di controllo: allora Torre Flavia e Palo rientravano nel Ducato di Bracciano.  Alla fine del XVII difficoltà economiche portarono gli Orsini a vendere le proprie terre, quindi il ducato venne frammentato e acquistato da varie famiglie nobili dell'epoca.
 
Il breve riassunto mira a risaltare la zona circostante il lago di Bracciano e il litorale tirrenico corrispondente. Purtroppo le indagini archeologiche e lo studio dei documenti storici hanno riguardato parzialmente solo alcuni centri, mentre la fascia intermedia ove è collocata la località di Cupinoro, a parte Caere, non è mai stata interessata da indagini sistematiche ed approfondite, ma non per mancanza di dati: non dobbiamo pensare ad un territorio vuoto dal momento che sono molte le segnalazioni di ritrovamenti casuali di frammenti di manufatti antichi di epoche diverse effettuati durante semplici lavori agricoli nei terreni circostanti a partire da Castel Giuliano e solo malamente o per nulla segnalati alle autorità. Le testimonianze frammentarie risalgono soprattutto all'epoca etrusca e romana, periodi di maggior frequentazione sia del suddetto lago sia dei Monti della Tolfa che del litorale tirrenico. È un territorio che meriterebbe una speciale tutela di conservazione volta ad evitare qualsiasi provvedimento dannoso per le vestigia del passato poco note e ancora da scoprire.
 
Si invita la competente Soprintendenza a verificare la portata culturale della zona circostante Cupinoro sia in quanto area di interesse archeologico sia in quanto area intermedia tra due aree di notevole interesse archeologico, storico, storico-artistico, paesaggistico ed ambientale, quindi turistico.

Castelli Romani

Rocca Priora, elezioni: intervista a 360° a Sara Ponzo

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Sara Ponzo, classe 1992, laureata in lettere, sposata e mamma di Edoardo.
Iniziamo l’intervista scoprendo una passione condivisa: l’amore per le canzoni di Ornella Vanoni e da li il nostro incontro diventa subito amichevole.
Il Lei che aveva caratterizzato le prime battute si trasforma in un più sentito “tu”.

Sara, nel dare una occhiata al tuo profilo Facebook mi ha colpito una storia con una tua foto estremamente “accattivante” avente come colonna sonora uno dei capolavori portati al successo da Ornella Vanoni “Rossetto e cioccolata”.
Un brano che unisce sensualità, ironia e gioia di vivere: ti rivedi in questa canzone?

(sorride stupefatta) Mi fa sorridere che la foto sia risultata accattivante.
In realtà quella foto è per me il ricordo di una giornata meravigliosa trascorsa insieme alla mia famiglia in occasione di un matrimonio che ci ha visti gustare Rum e Cioccolato.
Detto questo, sono una grandissima fan del cantautorato italiano e della grandissima Ornella Vannoni.

Sei considerata una delle cosiddette “fedelissime” di Anna Gentili.
Al di là dell’aspetto politico cosa vi lega in questo rapporto?

Io e Anna siamo legate da tanto tempo dalla passione comune che abbiamo per il nostro territorio. Ci conosciamo da quando io militavo nell’associazionismo locale e lei era già Assessora.
Il suo modo di fare politica mi è sembrato fin da subito un modello ideale: vicina alle persone, sempre.
Quello che ci lega oggi è esattamente questo: la necessità che sentiamo entrambe di valorizzare Rocca Priora, lavorando sui punti di forza e sulle criticità dei nostri territori.

Una “vox populi” imputa alla vostra lista di avere rotto l’unità della sinistra Roccapriorese e la riprova è che per la seconda volta di fila il Partito Democratico si “sfila” da una possibile alleanza con il vostro gruppo. C’è un perché a tutto ciò?
Sicuramente questo scollamento non è una nostra responsabilità.
Ci siamo messi sempre a disposizione del nostro circolo, abbiamo cercato più volte di metterci in contatto con l’ex Segretario di circolo e ci siamo uniti a loro nelle attività di voto per la composizione dell’Assemblea regionale che vedeva proprio David De Righi candidato.
Quindi dobbiamo avere l’onestà di raccontare i fatti: 3 rappresentanti del circolo locale del Partito Democratico hanno scelto di iniziare un percorso con i colleghi di Fratelli d’Italia e Forza Italia senza la possibilità di ragionare attorno a questa scelta attraverso incontri pubblici con il direttivo di circolo e con i soci iscritti.
Questa è la realtà dei fatti, tanto che oggi il Partito Democratico di Rocca Priora è commissariato.

La lista di cui fai parte si chiama “Coraggio Rocca Priora”.
In cosa debbono avere coraggio i tuoi concittadini in questa tornata elettorale?
Il Coraggio di cambiare davvero il volto di questa comunità.

Sei stata Assessore ai Servizi Sociali durante l’amministrazione a guida Anna Gentili.
Ci siamo già sentiti in merito alla cosiddetta questione sugli aumento della Mensa della scuola Materna. Mi dicesti che all’indomani del mio articolo avreste incontrato, assieme ad Anna Gentili, dapprima le famiglie interessate e, successivamente, il Commissario Prefettizio.
Come è andata a finire visto che stanno arrivando anche gli aumenti sulla mensa scolastica passata da 3,04 euro a 4,13?

Sì! Io sono stata Assessora alle politiche sociali in questi 5 anni; mai come prima, in questi 5 anni, si è lavorato con rigore sulle fragilità.
Proprio sulla mensa, mi consentirai di fare questo piccolissimo passaggio, è bene ricordare che noi abbiamo stravolto il bando di gara.
Nel nostro Comune fino a 5 anni fa si procedeva con metodi arcaici e scandalosi secondo i quali se una famiglia accumulava nel corso del tempo dei debiti con la Ditta appaltatrice, si toglieva ai bambini la possibilità di consumare il pasto completo creando delle situazioni spiacevoli che vedevano alcuni bambini consumare il pasto per intero ed altri no.
Ci siamo fortemente opposti a questo sistema inserendo una clausola fondamentale nel bando di gara: ogni bambino ha il diritto di consumare il pasto completo.
È stato il Comune stesso a farsi carico di eventuali morosità attraverso l’istituzione di un preciso capitolo di bilancio.
E anche dopo la crisi pandemica abbiamo scelto di non far gravare sulle famiglie gli aumenti dei costi del servizio, caricando nel nostro bilancio le somme necessarie.
Questo breve inciso solo per spiegare la vicinanza che abbiamo sempre dimostrato attraverso la nostra compartecipazione al mantenimento dei servizi essenziali.
L’aumento dei costi non si può additare all’ex Sindaca ma ad una gestione scellerata che alcuni assessori hanno portato avanti.
Sono stati approvati dal Commissario diversi debiti fuori bilancio perché qualche Assessore ha fatto delle spese senza dei preventivi mettendo in seria difficoltà l’Ente pubblico.
Mi spiace che a pagare siano i cittadini ma l’impegno che tutti dobbiamo prenderci il 10 giugno è quello di riportare le famiglie a non pagare gli aumenti del costo del servizio.

Il 25 aprile scorso, sempre sul suo profilo Facebook, parlando del caso relativo al mancato monologo di Antonio Scurati, hai scritto: “Si sta perdendo il senso della democrazia. Io non ci sto”. Cosa, a tuo avviso, sta venendo meno in questo momento storico?
La nostra mi sembra una democrazia affaticata.
La nostra classe politica continua ad inseguire il consenso attraverso dibattiti che cavalcano l’emotività del complesso momento storico che stiamo vivendo.
Si riducono gli spazi di confronto tra i cittadini con idee legittimamente divergenti e questo comporta una disillusione nei confronti della politica.
Siamo abituati a pensare alla democrazia come un regime conquistato.
La democrazia va difesa perché altrimenti ne mettiamo in discussione la sopravvivenza!

Neanche tu puoi esimerti dalla mia ormai famosa “bacchetta magica”. Un sogno che vorresti far avverare per te ed uno per la tua Città?
Quello che spero per me è di trovare sempre il coraggio di mettermi in discussione e di migliorarmi.
Per la mia comunità, il sogno è che torni a brillare.
Se dovessi però essere più concreta, mi piacerebbe che l’ex Ospedale Cartoni torni ad essere centrale per i servizi socioassistenziali e che si apra a Rocca Priora una struttura per donne vittime di violenza.
Una struttura di cui ha necessità tutta l’area dei Castelli Romani.

Anche stavolta resto stupefatto dalla chiarezza dei contenuti e dalla capacità di sintesi della mia interlocutrice.
Ringrazio Sara per la sua disponibilità e per l’impegno profuso per la sua attività politica.

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Cronaca

Roma, conto alla rovescia per la 4 edizione dell’Hip Hop Cinefest: un fine settimana all’insegna di cinema, musica e cultura

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Venerdì 10 e sabato 11 maggio alla Casa della Cultura di Torpignattara (Via Casilina, 665 – Roma) – Ingresso Libero
 
L’unico evento italiano e uno dei cinque al mondo dedicato alle storie scritte, prodotte e dirette da amanti della cultura Hip Hop, passando per tutti i generi cinematografici compresi quelli sperimentali.
 
La forte vocazione internazionale dell’Hip Hop Cine Fest conferma l’evento come punto di incontro di culture e idee che arrivano da tutto il mondo. Come nelle passate edizioni, oltre alla proiezione delle opere cinematografiche selezionate, l’evento diventa un forum di discussione sui temi complessi della narrazione culturale attuale. La kermesse, nelle varie attività e azioni di cui si compone, è un laboratorio di creazione, condivisione, ispirazione e sperimentazione che si muove oltre le barriere geografiche, favorendo scambi artistici su scala globale. L’Hip Hop Cine Fest esplora le intersezioni tra cinema, musica e le sfide culturali del nostro tempo, celebrando la ricchezza della cultura Hip-Hop e il suo impatto trasformativo nella società.
 
Durante la due giorni, si terranno dibattiti e workshop, con una particolare attenzione ai processi educativi non formali dell’Hip-Hop come strumento pedagogico innovativo. Le categorie in gara includono documentari, fiction, video musicali, e opere sperimentali, sia lunghe che corte. Per l’edizione 2024 sono stati selezionati 112 progetti provenienti da 26 paesi: 22 documentari lunghi, 19 documentari corti, 6 cortometraggi di finzione, 20 progetti sperimentali, 6 progetti web/seriali e 39 videoclip musicali.
 
Tra le opere in concorso i documentari: “Street Heroines” di Alexandra Henry dagli Stati Uniti, la celebrazione del lavoro di tre artiste latine attive nella scena dei graffiti tra NY, Città del Messico e San Paolo, e “Olossa” diretto da F.Randrianambinana, J.O.Tsibeny E M.A.Ramangason, un viaggio nella drill del Madagascar. Tra i progetti di finzione “The last Carreo” dal Perù di P.Malek, 24 ore nella vita di Lucho freestyler di Lima, un action tra contraddizioni e dura realtà. Tra i progetti sperimentali “The graffiti mistery” dalla Francia di C.Diaz, un progetto che esplora il lettering attraverso la settima arte; per i best of the web “Fazilona” di Z.Bandido, M.A.Verdiell, E.d.G.Koperuna, web serie dedicata alla scena delle fanzine di Barcellona. Tra i videoclip musicali “Survaival” del regista cubano A.V.D’Mente.
 
Per tutte la durata della manifestazione, sarà allestita una mostra d’arte curata dalla galleria Croma e una selezione espositiva dell’Italian Hip Hop Museum.
Tutti progetti selezionati saranno trasmessi in streaming gratuito sulla piattaforma filmocracy.com dal 29 aprile al 19 maggio.
 
 
Il programma
 
venerdì 10
ore 13.00 – 21.30
Proiezioni non stop delle opere in concorso
dalle ore 15
graffiti live painting a cura dell’artista peruviano suc
ore 15.00
workshop di Djing con DJ Mixturesse dall’Olanda
ore 16.30 – 17.30
Talk “Hip Hop e Narcostati”, tra gli ospiti il regista Federico Peixoto.
All’interno dei difficili contesti del Latinoamerica dove i narcotrafficanti dettano legge, l’Hip-Hop è capace di veicolare un messaggio di resistenza e fratellanza, il tutto raccontato direttamente da un artista della Costa Rica.
Ore 18.00 – 19.30
Panel “Hip Hop e resistenza: Tunisia, Palestina e Siria”, tra gli ospiti l’artista tunisino Elyes Fatnassi. Testimoni diretti provenienti da tre paesi attualmente infiammati da guerre, oppressioni e instabilità: Palestina, Siria e Tunisia si incontrano sulla scia di un insolito filo conduttore: L’Hip Hop e la sua capacità di diventare strumento di resistenza per cultura anche nei contesti più difficili, restituendo speranza
 
 
Sabato 11
Ore 10.00 – 22.00
Proiezioni non stop delle opere in concorso.
Ore 11.00 – 12.30
Panel “Breaking: dall’arte-educazione alle olimpiadi”, tra gli ospiti il tecnico federale e giudice Edoardo Bernardini.
Partendo dal potere arte-educativo del Breaking, nato tra i vicoli delle periferie, fino alla consacrazione olimpica della disciplina, che futuro si prevede per la “original street dance”? La sua formalizzazione in disciplina olimpionica sarà preponderante, o rimarrà più forte il richiamo della strada?
Dalle ore 13
Graffiti live Painting a cura dell’artista palestinese Hamza Abu Ayyash.
Ore 13.30 – 14.30
Workshop “Hip Hop Filmaking” con il regista olandese Stephan Velema.
Ore 15.00 – 16.30
Panel “Hip Hop – Femminismo – Empowerment”, tra gli ospiti Martha Diaz dell’Hip Hop Education Center di New York.
In questa sezione si cercherà di affrontare le delicate questioni che riguardano il ruolo troppo spesso marginalizzato della donna a livello globale, tanto nella società come anche nella cultura Hip-Hop. È in questo contesto che nascono movimenti come il femminismo hip-hop e l’afro-femminismo, che promuovono l’empowerment femminile e un cambio di paradigma radicale.
18.00-19.30
Tavola rotonda “Storia del cinema hip hop vol. 4”, tra gli ospiti il professore e ricercatore Giuseppe Gatti.
Quarto appuntamento con la riflessione sulla natura e lo stato del cinema Hip-Hop, quest’anno si andranno ad analizzare le prospettive future di questo genere ibrido e le sue possibilità evolutive, sia dal punto di vista produttivo, che soprattutto distributivo.
Ore 21
Cerimonia di premiazione dei vincitori del festival.
 
Privo di virus.www.avast.com



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Castelli Romani

Frascati: eletti i presidenti delle Commissioni Affari Istituzionali e Bilancio

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Eletti ieri i presidenti della Commissione Affari Istituzionali e della Commissione Bilancio, Patrimonio e Partecipate del Comune di Frascati, rispettivamente Maria, detta Emanuela, Bruni e Roberto Mastrosanti.

Una nuova elezione che segue le dimissioni, sembrerebbe senza alcuna motivazione, di Anna delle Chiaie e Marco Lonzi.

La Commissione Affari Istituzionali, da Statuto del Consiglio Comunale, spetta di diritto alle opposizioni che siedono a Palazzo Marconi che oggi erano rappresentate dalla stessa Emanuela Bruni, Roberto Mastrosanti, Anna delle Chiaie e Matteo Angelantoni con la sola assenza di Marco Lonzi.

Maria, detta Emanuela, Bruni

All’unanimità dei presenti viene eletta la dottoressa Bruni, già candidata sindaco nel 2021 del centro destra Frascatano: un curriculum vitae che spazia dalla carriera giornalista, a ruoli istituzionali – la prima donna a presiedere il cerimoniale di Palazzo Chigi – ed, attualmente, consigliere del CdA del MAXXI – Museo Nazionale delle Arti del XXI secolo.

Roberto Mastrosanti

Per la Commissione Bilancio, Patrimonio e Partecipate viene eletto, sempre all’unanimità dei presenti compresi i capogruppo dei partiti di maggioranza di Palazzo Marconi, l’avvocato Roberto Mastrosanti, già sindaco della città: una regola non scritta, ma sempre rispettata dall’assise tuscolana, attribuisce sempre alle opposizioni tale presidenza in virtù del fatto che trattasi, pur sempre, di una commissione di controllo.
Si ricuce così il rischio di un blocco dell’attività politica del Consiglio Comunale.
A caldo il commento del commissario cittadino di Forza Italia, nonché membro della segreteria provinciale, il dottor Mario Gori: “Eletti due consiglieri comunali con grande esperienza Amministrativa ed Istituzionale, oltre che stimati professionisti, che, sicuramente, eserciteranno le loro funzioni nell’interesse della collettività”. Si aggiunge poi, nella serata, dalle pagine Facebook, il commento della Lega Frascati che oltre ad augurare un “buon lavoro” ai neoeletti scrive: “su queste commissioni parta un percorso di costruzione di una alternativa politico-amministrativa all’attuale giunta a guida PD”.

Ai neo presidenti auguriamo un buon lavoro.

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