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Cronaca

Brescia: gira film porno in casa, Tribunale le toglie i figli

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Tempo di lettura 2 minutiLa donna dichiara: “I miei figli non erano in casa, li avevo portati in piscina con amici”

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di Angelo Barraco
 
 
BRESCIA – Sono stati tolti i figli ad una donna di 46 anni per aver partecipato ad un film a luci rosse girato all’interno della sua abitazione e successivamente messo in rete. Un film porno amatoriale che ha scosso gli animi di un tranquillo e mesto paese di provincia non abituato certamente a cotanta passione e “altruismo”.
 
Le polemiche si sono scatenate in particolar modo per la prima scena del film in cui si vedeva la protagonista uscire da una scuola materna pubblica del paese. Il provvedimento dei Giudici del Tribunale dei Minori di Brescia è scattato prima di Natale, quando hanno bussato alla porta di casa sua i Carabinieri e le hanno riferito che si sarebbe dovuta allontanare dai suoi figli a seguito di una decisione del Tribunale dei Minori.  
 
La donna non si è certamente opposta alla decisione dei Giudici e ha lasciato la sua abitazione di Ospitaletto. Tale decisione è sopraggiunta perché “L'uso della casa coniugale per girare filmati pornografici –scrivono nella disposizione che ha stabilito l’allontanamento- rappresenta un pregiudizio gravissimo alla dignità morale dei ragazzi”.
 
Ma la donna dal canto suo si difende, sottolineando che “I miei figli non erano in casa, li avevo portati in piscina con amici” precisando che le ragioni che l’hanno spinta a girare il film a luci rosse sono da ricercare in problematiche di natura economica: “Avevo bisogno di soldi, dovevo pagare una bolletta da 300 euro e una cartella esattoriale di Equitalia da oltre 400 euro e ho ceduto alla proposta. Mi era stato detto: ti diamo 300 euro se metti a disposizione la casa, 600 euro invece se partecipi –come riporta il Giornale di Bergamo- Ho sbagliato a girare quei film, ma non sapevo come fare.
 
Ho lavorato per 22 anni in un'azienda poi chiusa, mentre gli ultimi dodici mesi ho lavorato in nero per pochi soldi e mio marito non pagava gli alimenti”. La donna racconta che avrebbe avuto sei incontri con la casa di produzione del film a luci rosse, diversi mesi dopo il film è finito in rete. Oltre alla vicenda legata all’immagine della donna che esce dalla scuola si è intrecciata un’ulteriore vicenda di carattere legale poiché l’ex marito ha denunciato tutto al Tribunale dei Minori che ha firmato per l’allontanamento dei figli dalla madre. La donna ha inoltre dichiarato che dal film girato avrebbe guadagnato 1800 euro e con tale somma “ho pagato tutte le spese. Dalla cartella di Equitalia, alle bollette. È tutto documentato”.