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CANTONE LEGA LE MANI AL PRESIDENTE ZINGARETTI: NON PUO’ ASSEGNARE INCARICHI AMMINISTRAVI

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L’Autorità Nazionale Anticorruzione (Anac) presieduta dal magistrato Raffaele Cantone ha semplicemente applicato la Legge Severino, in merito alla nomina di Giovanni Agresti a commissario straordinario dell'Ipab di Gaeta

di Cinzia Marchegiani

Roma
– La posizione di Nicola Zingaretti scricchiola come una sedia a dondolo. Solo due giorni fa è arrivata la notizia del rinvio a giudizio del numero 2 PD alla Pisana e suo uomo di fiducia Maurizio Venafro capo di gabinetto della Regione Lazio, che per atto dovuto dopo essere indagato dalla Procura di Roma «in un'inchiesta relativa ad una gara d'appalto della Regione»si è dimesso e per lui si aprono le porte al processo di Mafia Capitale che inizierà il 5 novembre 2015.
 


Cantone contro Nicola Zingaretti, lo mette in panchina per tre mesi. L’Autorità Nazionale Anticorruzione (Anac) presieduta dal magistrato Raffaele Cantone, definito ormai lo “Zar anticorruzione” è ritornato alla Pisana e ha sospeso il Presidente della Regione Lazio, applicando la legge Severino che sospende per tre mesi il governatore dalla possibilità di assegnare incarichi amministrativi.

Sanzione è un macigno per Zingaretti. Un altro! La sanzione che Cantone ha applicato per l’integerrimo Zingaretti diventa un macigno ormai troppo pesante. Il fermo è arrivato poiché Cantone ha semplicemente applicato la Legge Severino, in merito alla nomina di Giovanni Agresti a commissario straordinario dell'Ipab di Gaeta. Zingaretti l’ha fatta secondo Cantone senza verificare eventuali incompatibilità, mentre Agresti è anche amministratore di una società, la Gest- Var, che gestisce due cliniche private. Agresti sembrerebbe aver segnalato nel curriculum vitae segnalava la sua posizione di amministratore, ma nulla che evidenziasse che entrambe le cliniche erano in rapporti con la Regione Lazio.

Insomma la condanna diventa un vero atto di accusa ma non solo, ciò legherebbe le mani seriamente al Presidente dellla regione Lazio nel conferire incarichi amministrativi.

Tuonano già i banchi dell’opposizione:
Francesco Storace, vicepresidente del Consiglio regionale del Lazio e segretario nazionale de La Destra, commentando la notizia della sospensione per tre mesi dall'effettuare nomine comminata dall'Autorità anticorruzione al presidente della Regione Lazio, Zingaretti. "Cantone lega le mani a Zingaretti sulle nomine per tre mesi. Governatore, ci dici quale burocrate ti fa firmare nomine che non puoi fare?”

Davide Barillari, Consigliere M5S, per Nicola Zingaretti arriva la sospensione grazie alla segnalazione del Movimento 5 Stelle Lazio: “Cosa altro serve a Zingaretti per DIMETTERSI? Che tanto di vantavi della gara Cup approvata da Cantone, dai tuoi rapporti stretti con Anac, ora stai zitto? Adesso che Cantone ti ha messo in punizione dietro la lavagna, per 3 mesi, farai ancora comunicati stampa sulla tua ‘grande’ lotta alla legalità e di quanto la Regione Lazio sia ‘trasparente’ e ‘innovativa’?
Tutte BALLE. Balle firmate PD. Balle che il M5S ogni giorno denuncia senza paura e con determinazione. Cantone di fronte alla segnalazione del Movimento 5 Stelle, non e' stato fermo. Noi andiamo avanti, urlandovi in faccia come sempre la parola che più vi fa rabbrividire: ONESTA”.

La sedia a dondolo scricchiola, ma evidentemente questo vaso di pandora va aperto fino in fondo affinche ci sia una presa seria di posizone del nostro Presidente Zingaretti, e molti cittadini esclamano: "Er batman ora è il più pulito grazie a Zingaretti!"