Formia, emergenza acqua: vertice Comune-Acqualatina

 

Red. Cronaca

FORMIA (LT) – Individuare e tamponare la falla nella rete che da cinque giorni tiene Castellone all’asciutto. Limitare le interruzioni controllate del flusso idrico alle sole ore notturne e, nel fine settimana, chiudere l’acqua non prima della mezzanotte per non pregiudicare le attività produttive. Elaborare un piano di interventi in previsione della festività di San Giovanni ed istituire forme di coordinamento per una più efficace informazione della popolazione. Sono queste le richieste che il Sindaco di Formia ha posto ad Acqualatina nel corso del vertice-fiume tenutosi questa mattina in Comune con i tecnici della società gestore del ciclo idrico. All’incontro hanno preso parte anche Assessori, Consiglieri comunali, rappresentanti del commercio cittadino e residenti che non hanno mancato di esternare i disagi provocati dai disservizi degli ultimi giorni.

“I dati strutturali emersi dal dibattito – spiega il Sindaco Sandro Bartolomeo – non autorizzano particolare ottimismo. Il potenziale delle sorgenti si è ridotto del 20%. Negli anni scorsi in estate si arrivava a 500-550 litri al secondo e oggi siamo a 420. Alla carenza delle falde si abbina il drammatico dato della dispersione che ha ormai raggiunto l’80%, a causa di una rete colabrodo su cui Acqualatina non ha adeguatamente investito. La situazione di Castellone, Santa Maria La Noce e Pagnano, completamente a secco da sei lunghissimi giorni, è assolutamente inaccettabile. La falla deve essere individuata al più presto. I tecnici sono impegnati nei sondaggi e ci aspettiamo che il guasto venga riparato nel giro delle prossime ore. La zona deve tornare al livello degli altri quartieri cittadini”.

L’interruzione programmata del flusso idrico serve a consentire il ricaricamento dei serbatoi. “I tecnici – sostiene Bartolomeo – ci hanno riferito che sarà impossibile prescindere da tale attività. Noi abbiamo chiesto che l’interruzione avvenga in orario notturno e che nel fine settimana non inizi prima delle ore 24. Bar, ristoranti, pizzerie, tutte le attività produttive che vivono grazie al turismo e che proprio in questo periodo hanno la possibilità di incrementare i propri incassi, non possono essere così pesantemente penalizzate. In questi giorni mi aspetto lavori seri per contrastare la dispersione. I 5 milioni stanziati dal Ministero vanno spesi. Il Comune farà la sua parte. A partire dai prossimi giorni il Comune utilizzerà solo acqua non potabile per l’innaffiamento delle aree verdi, il lavaggio delle strade e la pulizia della città. E’ una piccola quota, certo, ma bisogna fare di tutto per trovare soluzioni immediate. Acqualatina non può continuare a parlarci di investimenti futuri. Ha avuto tutto il tempo dal 2012 ad oggi per intervenire sulle criticità del sistema che sono ben note e non mi pare lo abbia fatto. Al di là delle considerazioni che facciamo da anni e che alimentano il nostro impegno a sostegno della battaglia per la ripubblicizzazione dell’acqua, come Sindaco ho la responsabilità di collaborare per prevenire i rischi igienico-sanitari e limitare i disservizi che gravano così pesantemente sulla vita dei miei concittadini. Faremo il nostro compito fino in fondo – conclude -. Esigo che anche gli altri facciano altrettanto”. 




Formia, spiagge a misura di bambino: conquistata la bandiera verde

 

Red. Cronaca

FORMIA (LT) – Formia è stata insignita della “Bandiera Verde” come spiaggia a misura di bambino. Il vessillo, riconosciuto da un comitato scientifico di medici-pediatri presieduto dal prof. Italo Farnetani, ordinario di Pediatria presso la Libera Università Ludes di Malta, è stato consegnato a Montesilvano, in Abruzzo, nel corso del Terzo Convegno Nazionale delle Bandiere Verdi. A rappresentare il Comune di Formia l’Assessora alle Politiche Sociali Stefania Valerio.

La Bandiera Verde è assegnata sulla base di una serie di requisiti come l’acqua bassa in riva al mare, lo spazio tra gli ombrelloni, le attrezzature, i servizi, l’assistenza, pulizia e sicurezza dei bagnanti. I Comuni insigniti da questo riconoscimento hanno l’obiettivo di aiutare le famiglie a scegliere le località di mare guardando alle esigenze dei loro bambini, per trascorrere le vacanze nel modo più idoneo e sicuro.

“Ho portato il saluto di Formia – commenta l’Assessora Stefania Valerio -. Il comfort delle nostre spiagge è un elemento di richiamo per le famiglie come lo è la sicurezza garantita dalla tipologia e organizzazione dei nostri arenili, oltre che dagli interventi messi in campo dall’amministrazione di concerto con gli operatori del turismo balneare. E’ un fattore che qualifica l’offerta sociale e turistica della nostra città”.

Soddisfazione è espressa anche dal Vicesindaco Maurizio Tallerini. “Uno degli elementi presi in considerazione per il conferimento della Bandiera Verde – sostiene l’Assessore all’Urbanistica – è la sicurezza dei bambini che abbiamo voluto tutelare attraverso lo strumento dei braccialetti identificativi, idea nata in concerto con la Capitaneria di Porto e il CNA balneatori e che sarà sperimentata nel corso della stagione balneare 2017”.




Aprilia, buche e degrado: residenti abbandonati dalle istituzioni in via Salinello

 

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Red. Cronaca


APRILIA (LT)
– Ad Aprilia nella frazione di Campo di Carne persiste lo stato di abbandono e di mancanza dei servizi elementari, come la totale assenza di strade asfaltate e d’illuminazione pubblica. "Nonostante si sia segnalato nel dicembre scorso, – dice Emanuele Campilongo di Aprilia in Prima Linea – attraverso una comunicazione al Sindaco, al Comando della Polizia Locale e Sua Eccellenza il Prefetto, lo stato di assoluto e colpevole degrado in cui sono costretti a vivere i residenti di via Salinello e vie prospicenti, nulla è cambiato in meglio e le condizioni atmosferiche hanno aggravato se possibile la situazione".

Una situazione di evidente degrado, come testimoniato dal reportage fotografico,
che si riflette sulla fruizione di servizi di pubblica utilità: servizio postale, raccolta rifiuti, emergenza sanitaria, controllo del territorio.

Una realtà con cui si deve scontrare quotidianamente anche la signora Rosa Ciulla affetta dalla sindrome di “Guillain Barre'”
che le ha provocato una paralisi a tutti e quattro gli arti ed ha bisogno di assistenza h24. La signora è costretta su una carrozzella elettrica ma le ignobili condizioni della strada non le consentono neppure di uscire da casa, facendola ormai vivere da oltre un anno come prigioniera. "Costoro, – dichiara ancora Campilongo – nei casi ove sia stato necessario il condono edilizio, hanno pagato sanificando la propria posizione, ed ora effettuano regolarmente i pagamenti delle tasse ed imposte comunali  pur non usufruendo di alcun servizio. Ciò non toglie che, – prosegue – anche chi sia in situazioni di non completa sanificazione debba essere messo nelle condizioni di poter vivere dignitosamente".
 




Latina, sequestro e omicidio Umberto Esposito: due fermi


LATINA – I carabinieri del comando provinciale di latina, nella mattinata odierna, hanno dato esecuzione a nr. 2 provvedimenti di fermo di indiziato di delitto, emessi dal sost. proc. della procura presso il tribunale di Latina dr.ssa Cristina Pigozzo, nei confronti di altrettante persone ritenute responsabili del sequestro e dell’omicidio di Esposito Umberto .
Le indagini sono state intraprese il 15.03.2017, a seguito della segnalazione di allontanamento da parte dei familiari del predetto esposito, il quale il 14.03.2017 si era recato a latina e non aveva fatto più rientro a casa. il cadavere dell’esposito veniva rinvenuto nella serata del 24.03.2017, incappucciato ed imbavagliato, presso in località la fiora del comune di terracina.
Già dai primi accertamenti si aveva modo di acclarare che la vicenda presentava profili di particolare complessità, per cui oltre all’attivazione delle previste procedure per la ricerca di persone scomparse, veniva predisposto un articolato dispositivo investigativo, costituito dai carabinieri del nucleo investigativo e della compagnia di latina, che consentiva di raccogliere circostanziati elementi di colpevolezza nei confronti dei due indagati e ricostruire le varie fasi dei delitti per cui si procede.


In particolare si accertava che:


– l’Esposito Umberto il 14.03.2014 si era incontrato a Latina con i due fermati, una donna 24enne di origini rumene ed il convivente, un italiano 35enne di fondi (lt). in tale circostanza i due indagati avevano sequestrato l’anziano imprenditore, verosimilmente dopo averlo sedato con dei sonniferi, trasportandolo in un luogo, ove è stato trattenuto contro la sua volontà sino al momento della morte. i due quindi si erano appropriati di due bancomat, una carta di credito ed il libretto degli assegni che l’esposito aveva con se, e nei giorni 14 e 15 marzo avevano effettuato vari prelievi presso atm di latina ed acquisti presso un centro commerciale di formia utilizzando i predetti strumenti di accesso al credito;
– successivamente i due indagati avevano versato presso una banca di fondi due assegni dell’importo di 25.000,00 euro cadauno, estratti dal carnet sottratto all’Esposito, falsificandone la firma e gli altri elementi distintivi. la negoziazione non era andata a buon fine in quanto la banca ove era radicato il conto della ditta gestita dall’anziano imprenditore li aveva respinti avendo rilevato delle irregolarità nella compilazione;
– verosimilmente nella giornata del 22 marzo sopravveniva la morte della vittima per asfissia meccanica violenta. a quel punto gli indagati, avendo realizzato che era fallito il piano per attingere ulteriormente alle finanze dell’anziano imprenditore, si erano disfatti del cadavere.

Agli indagati sono stati contestati i reati di sequestro di persona, omicidio, rapina, falsificazione di titoli di credito ed indebita utilizzazione di carte di credito e di pagamento.
nel corso dell’operazione sono state sequestrate le abitazioni, i locali e le autovetture nella disponibilità dei fermati, sui quali verranno disposti accertamenti tecnici.
l’uomo è stato associato presso la casa circondariale di latina, mentre la donna è stata tradotta presso quella di Roma – Rebibbia.




Gaeta, Associazione Operatori del Porto: "Il collegamento Tirreno-Adriatico è fondamentale”


GAETA – In seguito all’incontro tra l’assessore alle Infrastrutture della regione Lazio, Fabio Refrigeri, e un gruppo di sindaci di comuni pontini, avente per oggetto l’accelerazione dell’iter procedurale e procedimentale volto a dare impulso alla costruzione di un asse stradale tra il Tirreno e l’Adriatico, l’Associazione Operatori del Porto di Gaeta ritiene che tale opera sia fondamentale e ne caldeggia la realizzazione.
“Riteniamo che una strada di scorrimento che parta da Gaeta, tocchi Cassino e prosegua il suo percorso fino alla città abruzzese di Termoli rappresenti il naturale completamento degli investimenti da 80 milioni di euro che il governo, l’Autorità Portuale e il comune di Gaeta hanno messo a disposizione negli anni scorsi per dotare il porto di infrastrutture e strutture adeguate per aumentare i volumi di traffico commerciale”. A dirlo è Damiano Di Ciaccio, presidente Aopg , l’associazione delle imprese che operano presso le banchine dello scalo pontino.
“Tali investimenti hanno portato a un quadruplicamento della superficie delle banchine del porto e al dragaggio dei fondali antistanti, in modo da permettere la movimentazione di più navi contemporaneamente, incluse quelle di grandi dimensioni. Investimenti importanti che rischiano di aver creato una cattedrale nel deserto se non saranno accompagnati da adeguati collegamenti stradali con l’entroterra e con le regioni circostanti. Questo collegamento Tirreno-Adriatico andrebbe a vantaggio dell’economia di tutto il basso Lazio e della zona di Gaeta in particolare, con ricadute estremamente positive sull’occupazione, che negli ultimi anni ha sofferto importanti momenti di crisi”.




Giulianello, tutti pazzi per le erbe spontanee: domenica l’appuntamento con cicoria, cicorione, ramanucci e altre specie

GIULIANELLO (LT) – Domenica 9 Aprile, a Giulianello, ‘Erbe spontanee: tempo di raccolta’. Lungo il percorso della via Francigena del Sud, tra il Lago di Giulianello e gli ultimi lembi della campagna romana, si andrà alla loro scoperta, per conoscerne anche l’impiego in campo alimurgico, cosmetico, salutistico, sotto la guida esperta delle erboriste Anja Latini e Ambra Centra e del raccoglitore Iseno Tamburlani.

Cicoria, cicorione, ramanucci e … almeno una decina le specie di erbe spontanee che crescono e si raccolgono nei campi giulianesi. Ma non tutti ne conoscono e riconoscono le varietà, ignorandone le innumerevoli proprietà, i molteplici utilizzi in cucina, per quelle commestibili, e gli altrettanti nei settori medico e medicale, i tempi e le modalità di coltura.

Ecco perché, in coincidenza dell’inizio del periodo di raccolta, si tiene annualmente almeno una giornata di formazione ed informazione dedicata alla conoscenza di quelle che un tempo erano considerate erbe eduli o malerbe, che nascono da sé. L’evento ha ottenuto anche il patrocinio della FEI – Federazione Erboristi Italiani.
L’organizzazione è curata da sempre dalla Comunità del Cibo «Le Cicoriare» e dalla Condotta Slow Food Cori – Giulianello «Raffaele Marchetti», impegnate nella valorizzazione di queste erbe, tramandandone la memoria di antichi usi alimentari e tradizioni agricole, e riscattandole da quella nomea negativa di erbe cattive, competitrici e fonte di problemi per le colture erbacee.

Quest’anno c’è un partner in più, l’Associazione culturale Tuttisuperterra, che opera nel turismo alimentare, proponendo soggiorni in zona coniugati ad un’alimentazione vegana e vegetariana, fortemente legata al territorio, col supporto della chef Lucia Millone, e corsi di autoproduzione di prodotti erboristici e cosmetici, tenuti da erboristi laureati e iscritti alla FEI.

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Latina: l’olio della DOP Colline Pontine trionfa all’Ercole Olivario

 

Red. Cronaca


LATINA – L’olio della DOP Colline Pontine ha trionfato al 25° Premio Nazionale ‘Ercole Olivario’. L’Az. Agr. Iannotta Lucia di Sonnino, è arrivata 1^ nella categoria DOP – Fruttato Intenso del concorso dedicato alle eccellenze olivicole italiane, indetto dall’Unione Italiana delle Camere di Commercio. 2^ nell’EXTRA – Fruttato Intenso l’Az. Agr. Tenuta Piscoianni di Gina Cetrone di Sonnino. La premiazione sabato 1° Aprile nella Sala dei Notari di Palazzo Priori a Perugia.


L’olio della DOP Colline Pontine si era già messo in evidenza il 28 Marzo al XXIV Concorso Regionale ‘Orii del Lazio’, organizzato da Unioncamere Lazio. Nella sezione Fruttato Intenso, l’Az. Agr. Iannotta Lucia si era piazzata al 1° posto, aggiudicandosi anche il premio della critica e quello per l’Olio Monovarietale. 2^ l’Az. Agr. Alfredo Cetrone di Sonnino, vincitrice anche della sezione Olio ad Alto Tenore di Polifenoli e Tocoferoli. Menzioni speciali per l’Az. Agr. Cosmo Di Russo di Gaeta e per l’Az. Agr. Biol. Orsini di Priverno.


Altra affermazione per l’olio della DOP Colline Pontine è datata 25 Marzo, nell’ambito della 15^ edizione del Premio ‘Sirena d’Oro’ 2017 istituito nella città di Sorrento dalle associazioni regionali campane Coldiretti, Aprol, Federdop e Unaprol, rivolto alle migliori DOP e IGT d’Italia. La Sirena d’Argento è andata all’Az. Agr. Cosmo Di Russo, mentre la Sirena di Bronzo all’Az. Agr. Iannotta Lucia. Menzione di merito all’Az. Villa Pontina di Sonnino.
“Questi successi premiano il territorio della Provincia di Latina e la sua naturale vocazione – commentano i responsabili di Aspol e Capol, Cosmo Di Russo e Luigi Centauri – la DOP Colline Pontine ha raggiunto una maturità tale da resistere anche ad annate difficili. Inoltre alla crescita qualitativa del nostro olio extravergine di oliva Itrana, si accompagna una sempre maggiore salubrità del prodotto ottenuto dalla cultivar autoctona, come riscontrato anche al 12° Concorso provinciale L’Olio delle Colline.”
 




Aprilia: cimitero privatizzato, salasso assicurato.

 

Red. Politica


APRILIA (LT) – Prosegue spedito, almeno nelle dichiarazioni stampa, il piano di privatizzazione spinta dei servizi pubblici apriliani e in particolar modo del cimitero. "Ciò, nonostante sia ormai acclarato che la gestione “in house” con la municipalizzata Asam garantiva maggiori ricavi a fronte dei minimi investimenti fatti dall’Amministrazione comunale. – Dichiarano in una nota congiunta Sabrina Esposito Montefusco presidente di "Aprilia in Prima Linea" e Fabrizio Di Carlo Responsabile Economia di "Noi Con Salvini" –  Tale ingiustificata fretta, – prosegue la nota dei due referenti politici –  accompagnata da un tifo da stadio che appare quasi sospetto, non potrà che comportare un aggravio pesante nelle già disastrate casse pubbliche, ad esclusivo vantaggio delle ditte private che da tempo, stanno mordendo il freno e scalpitano ai nastri di partenza, in attesa di quanto prospettatogli nella scorsa campagna elettorale. Poi se si tratterà di un “project financing” o di un “leasing in costruendo” non importa, tanto comunque si tratterà di una socializzazione delle perdite e di una privatizzazione degli utili. Dall’Amministrazione ci si ostina a far passare il messaggio che la privatizzazione conviene ai cittadini mentre, non solo i precedenti nostri e dei comuni limitrofi dice il contrario, ma addirittura il Comune di Latina si appresta a creare una nuova municipalizzata proprio come quella che ad Aprilia si è deciso in modo pazzesco di mettere in liquidazione. Sembra che a un anno dalle elezioni comunali si sia più impegnati nel saldo delle “cambiali elettorali” piuttosto che a gestire con raziocinio e parsimonia i beni pubblici e i servizi per i cittadini. Ascoltando le parole di chi si fa portavoce di tale manovra i cittadini hanno solo da guadagnarci, ed è solo un “dettaglio risibile” quello di omettere che lasciando in mano per oltre un ventennio ad un privato il cimitero, egli sarà libero di aumentare le tariffe secondo il proprio piacimento e la propria convenienza aziendale. Ve lo diciamo noi cosa accadrà, aumenteranno le spese per i loculi del 50% come anche quelle per le estumulazioni, tumulazioni e inumazioni. Accadrà la stessa cosa anche per i parcheggi a pagamento, i servizi nella loro qualità non miglioreranno ma saranno i costi per i cittadini a esplodere. Visti gli ultimi eventi, dove finalmente la Magistratura si sta occupando della nostra città, pensiamo che il piano di privatizzazione generalizzata pensato dalla Giunta Terra stia accelerando in vista della prossima tornata elettorale. Ci chiediamo a cosa serva un Sindaco e una Giunta, e a cosa serva fare le elezioni, quando tutti i servizi pubblici saranno in mano ai privati? Basterebbe far nominare un Direttore Generale – conclude la nota – magari deciso dalle stesse aziende, almeno ci risparmieremmo tanti assurdi discorsi. Ciò con buona pace del volere dei cittadini, della democrazia rappresentativa e delle tante parole al vento lanciate nella scorsa campagna elettorale, dalla compagine pseudo civica al governo della città che rimarrà alla storia per aver fatto “più danni di Carlo in Francia”.
 




Latina, espulso tunisino per propaganda jihadista: il suo cellulare tra i contatti dell’attentatore di Berlino

 

LATINA – Un tunisino di 37 anni è stato espulso dal territorio nazionale dal ministero dell’Interno per motivi di sicurezza. Il decreto di espulsione è stato attuato dalla Digos della questura di Roma nei confronti del 36enne, residente a Latina e titolare di un permesso di soggiorno per lavoro subordinato rilasciato dalla questura di Latina. Le attività d’indagine svolte hanno fatto emergere un profilo radicale del tunisino, residente in Italia da oltre dieci anni, che ha più volte condiviso e pubblicato on line sulle proprie pagine Facebook materiale di propaganda jihadista e dell’autoproclamato Stato Islamico. Il suo cellulare è risultato presente tra i contatti dell’attentatore di Berlino Amri Anis nonché di altri soggetti radicalizzati presenti in questa provincia, tra cui il tunisino Ghidaoui Moez, espulso dall’Italia lo scorso 25 febbraio ed il tunisino Triki Mohamed Hachemi (già residente a Latina ed espulso dalla Digos del capoluogo nel mese di marzo 2016 con analogo provvedimento del Ministro dell’Interno per motivi di sicurezza dello Stato). Dopo la convalida del decreto del questore di Latina con il quale è stato disposto l’accompagnamento alla frontiera, lo straniero è stato scortato a Fiumicino da dove, poche ore fa, ha lasciato l’Italia con un volo diretto in Tunisia.

Il 37/enne tunisino espulso aveva aderito alla compagine "radicale" gravitante nella moschea di Latina opposta all'imam Arafa Rekhia Nesserelbaz di orientamento moderato. A seguito delle indagini svolte, il tunisino è risultato, altresì, intestatario di una utenza emersa tra i contatti intestati ad Anis Amri, quando quest'ultimo, nel giugno 2015, era stato ospitato nell'abitazione di Yaakoubi Montasser e della sua compagna, ad Aprilia




Aprilia, rimborsi legali gonfiati: il coordinatore NCS Emanuele Campilongo chiede le dimissioni del sindaco

 

Red. Politica


APRILIA (LT) – Emanuele Campilongo Coordinatore NcS di Aprilia interviene in merito alla questione dei rimborsi legali gonfiati, emersa di recente e che vede tra i protagonisti l'attuale Primo Cittadino.

"In relazione alla triste vicenda che ha investito il Sindaco di Aprilia sulla questione dei rimborsi legali gonfiati, – dichiara Emanuele Campilongo attraverso una nota – non possiamo che esprimere – pur con le cautele del caso – tutta la nostra disapprovazione. Ormai siamo passati in pochi mesi dallo scandalo dei contributi elettorali "inconsapevoli", ricevuti da chi lavora nel business dei rifiuti, a quello delle "inconsapevoli" conseguenze economiche del pasticcio di via Gorgona per finire, con i rimborsi legali gonfiati ma "inconsapevoli". Tutto questo ci riporta alla mente l'opera di due eminenti psicologi americani,  Justin Krueger e David Dunning che hanno studiato il processo mentale dell'"incompetenza inconsapevole". Secondo i due eminenti studiosi "la mancanza di coscienza delle propria impreparazione è diffusissima e si mescola con altri lati della personalità individuale: l'ignoranza, la presunzione, la negligenza e tanto altro." Bene, anzi malissimo, ai fatti si sono sommate le assurde parole del Sindaco riguardo le sue dimissioni. Noi ovviamente, chiediamo che gli prenda atto non solo della gravità della vicenda ma anche dell'acclarato fallimento della sua gestione, e tolga il disturbo velocemente. Ma la differenza fondamentale tra la nostra visione della realtà e la sua, – prosegue il coordinatore NCS di Aprilia – sta proprio nella  percezione tra la gente dell'operato di Sindaco e Giunta. Basta andare nei mercati, nei bar, nelle piazze insomma tra la gente comune per respirare la disapprovazione e il malcontento che regna quindi, affermare che "solo la sua maggioranza può chiedergli di dimettersi", è il classico ragionamento di chi ha perso la percezione del reale e si aggrappa al "suo piccolo mondo" confidando che esso non crolli. Perchè la questione è proprio questa, Terra sin da subito non è stato il Sindaco del popolo ma il referente politico delle lobby e degli interessi economici della città, dimenticandosi della gente più umile e in buona fede che tanto lo ha sostenuto, nel periodo dove spargeva promesse di "Rinascimento" a profusione. Ora – conclude la nota di Campilongo – le sue dimissioni non è solo la politica a chiedergliele, ma la gente della strada, e piaccia o no ne deve prendere atto."




Aprilia: incendio alla Italcarni con operai al lavoro

 

Red. Cronaca

 

APRILIA (LT) – Incendio alle con operai al lavoro alla Italcarni di Aprilia. Le cause che avrebbero generato le fiamme sembrerebbe accidentali. I Vigili del Fuoco, i Carabinieri di Aprilia, la Polizia stradale e i sanitari del 118 sono intervenuti sul posto dove sono in corso le indagini. Al momento non risulterebbero feriti.
Le fiamme si sono sviluppate inizialmente nel magazzino dove sono presenti materiali plastici utilizzati per confezionare la carne. L’incendio si è poi propagato raggiungendo dimensioni considerevoli, che hanno portato all’evacuazione dell’intero stabilimento.
Il fumo ha letteralmente invaso la via Pontina arrivando anche alla stazione ferroviaria. Code fino a 6 Km verso la Capitale sulla Pontina che è stata chiusa parzialmente per le operazioni di soccorso.