MARINO, MARCO COMANDINI (IDV) RISPONDE AL SINDACO PALOZZI

Comandini: "Notiamo ancora una volta, che quando chiediamo una cosa, il Sindaco ce ne risponde sempre un'altra, ne prendiamo atto, forse sarà stato distratto per essere stato alla Regione Lazio a seguire le acrobazie della sua amica Polverini, la stessa che era venuta a Marino a promettere la riapertura del Pronto Soccorso"

 

Riceviamo e pubblichiamo da Marco Comandini segretario Idv Marino

"Palozzi non puo’ assolutamente permettersi di accusare alcuno di scorrettezza, anche perché è dimostrato che delle leggi se ne fa beffe, come il caso della Presidenza del Cotral che ricopre illegalmente stante la legge 148/2011, nomina espressione della “santarella” Renata, ennesima dimostrazione che il fango non è stato gettato sulla Regione Lazio ma autoprodotto, da chi pensa di essere al di sopra degli altri e poter fare di tutto. Ricordiamo al distratto Palozzi spesso assente da Marino per altri incarichi, che le critiche sono state rivolte principalmente dai soci con ben due lettere per quanto riguarda la 167, e per un'altra lettera dal suo ex-direttore generale Cortesini per quanto riguarda lo sport. Di certo anche noi ne facciamo di critiche, perché la sua amministrazione permette di rilasciare permessi a costruire senza adeguati servizi, cio’ che come si puo’ vedere provoca situazioni tremende per i cittadini. Ma certo a questa maggioranza non interessa essendo più impegnata a favorire pochi imprenditori edili che i cittadini. Avete anche la responsabilità di aver perso tempo per un incontro che poteva essere stato fatto mesi prima, ma sappiamo che siete celeri solo per cio’ che vi interessa. Spieghi a questi brutti e cattivi dipietristi, e dimenticavamo beceri, come mai siano stati chiesti altri 3.000 € a socio per i lavori, ma quelli versati prima per le operi di urbanizzazione che fine hanno fatto? Smarriti? Volatilizzati? Evaporati o che? Solo chi non vuol proprio capire, non comprende poi che questo problema riguarda si gli acquirenti di Costa Caselle, ma anche chi in futuro dovrà acquistare in altre zone, perché è proprio l’iter che non funziona e che genera tali disastri, come sottoliniamo ogni volta. A noi, ma soprattutto ai soci, non credo interessi sapere se il verbale del 13 settembre sia stato scritto in grassetto o stampatello, ma forse interesserà conoscere se sia stato firmato da tutte le parti in causa (anche perché sembra che non tutte fossero presenti), e si vi siano date precise. Notiamo ancora una volta, che quando chiediamo una cosa, il Sindaco ce ne risponde sempre un'altra, ne prendiamo atto, forse sarà stato distratto per essere stato alla Regione Lazio a seguire le acrobazie della sua amica Polverini, la stessa che era venuta a Marino a promettere la riapertura del Pronto Soccorso, ed a queste condizioni, è più che normale essere scettici, su ogni cosa detta da questa maggioranza, anche sull’ovvio. Il Sindaco afferma poi che i lavori riprenderanno il 21 Settembre, ne prendiamo atto e ne siamo lieti, soprattutto per i soci, che vedranno finalmente esaudito il loro sacrosanto diritto di abitare in una casa di proprietà dopo tanti e sudati sacrifici, speriamo solo corrisponda a verità e di non dover più tornare su questo argomento. Ricordiamo il detto: ogni promessa è debito."

tabella PRECEDENTI:
18/09/2012 MARINO COSTA CASELLE, PALOZZI: "COMANDINI VUOLE SOLO GETTARE FANGO PER I SUOI SCOPI POLITICI"
15/09/2012 MARINO COSTA CASELLE, COMANDINI (IDV): “'I SORDI DEL COMPARE' SI CONTRADDICONO."
07/09/2012 MARINO, IL SINDACO PALOZZI RIBATTEZZATO DALL'IDV PONZIO PILATO
25/08/2012 MARINO COSTA CASELLE, IDV: "CONSIDERAZIONI E PROPOSTE A SEGUITO DELLA LETTERA DEI SOCI"


 




ROMA, INCIDENTE MORTALE SULLA LINE FR3 "VITERBO-ROMA"

Lollobrigida: " I cittadini ed in particolare gli utenti della direttrice possono informarsi attraverso il sito internet Luceverde Regione Lazio (http://regionelazio.luceverde.it) che sta aggiornando in tempo reale l’evolversi della situazione e fornisce tutte le indicazioni del caso”.

 

Redazione

Un uomo e' stato travolto e ucciso da un treno regionale sulla linea Fr3 Viterbo-Roma. L'incidente mortale è avvenuto poco dopo le 6:15 di questa mattina tra La Storta e Monte Mario e ha causato l'interruzione della circolazione su entrambi i binari. La circolazione al momento si sta riattivando su unico binario per permettere il completamento dell'attivita' dell'autorita' giudiziaria, giunta sul posto. Da chiarire ancora se si sia trattato di un incidente o di un suicidio. "Da questa mattina sto seguendo la vicenda dell’incidente che ha portato al blocco del sistema di mobilità ferroviaria sulla linea Fr3 Roma-Viterbo – dichiara l'assessore alla Mobilità e Tpl, Francesco Lollobrigida – Adesso il convoglio è ripartito, ma probabilmente ci saranno ripercussioni nell’arco della mattinata. I cittadini ed in particolare gli utenti della direttrice possono informarsi attraverso il sito internet Luceverde Regione Lazio (http://regionelazio.luceverde.it) che sta aggiornando in tempo reale l’evolversi della situazione e fornisce tutte le indicazioni del caso”.
 




CASTELLI ROMANI, IL PRESIDENTE DEL CONSORZIO TUTELA DENOMINAZIONE FRASCATI REPLICA A GIULIO SANTARELLI

Mauro De Angelis: "Mi spiace  che Tu non colga al meglio che il limite del 10% serve a tutelare soprattutto  le Aziende a filiera corta , fermo restando che, come a suo tempo deciso, chi vedrà in questa soglia  un limite al suo lavoro , otterrà una deroga fornendo delle argomentazioni valide."


Riceviamo e pubblichiamo da Mauro De Angelis presidente del Consorzio Tutela Denominazione Frascati:

"Caro Onorevole,
mi dispiaccio della polemica giornalistica, in un contesto generale, ad oggi, di accoglienza positiva delle iniziative Consortili. Ho letto la Tua argomentata replica circa la commissione tecnica da Te proposta che ci hai ricordato. Dato che in occasione del  nostro incontro, da Te citato, la fase di potatura secca era ultimata, come rammenterai, abbiamo inviato tecnici a verificare i vigneti a partire dalla fioritura sino a vendemmia, in particolare indirizzandoli verso quei  vigneti ai quali volevamo dedicare  inizialmente maggiore attenzione per stimolare una qualità generale e per la Docg in maniera particolare 
D'altronde, comprendi bene che noi che abbiamo voluta la Docg, parimenti vogliamo e dobbiamo Vigilare e Tutelare sulla nostra produzione di base  che è il Frascati Doc. Mi spiace  che Tu non colga al meglio che il limite del 10% serve a tutelare soprattutto  le Aziende a filiera corta , fermo restando che, come a suo tempo deciso, chi vedrà in questa soglia  un limite al suo lavoro , otterrà una deroga fornendo delle argomentazioni valide. Non vogliamo complicare nulla, ne porre vincoli burocratici, basterà una semplice comunicazione al Consorzio ,  disponiamo di strumenti atti a controllare il rispetto del limite del  10%, come bene dici,  senza aggiungere problematiche per  Aziende o produttori.  Se non avessimo  preso una tale decisione , una ipotetica Azienda che produceva   un milione di bottiglie poteva realizzare  novecentonovantamila bottiglie di Docg , mandando  così disperso il nostro sforzo.
Verrò personalmente a trovarti, se Ti fa piacere, per chiederti di sottoscrivere anche Tu questo accordo rendendolo ancora più forte.
Con stima ed affetto.
Il Presidente
Mauro de Angelis"

tabella PRECEDENTI:

17/09/2012 CASTELLI ROMANI, GIULIO SANTARELLI BACCHETTA IL CONSORZIO DI TUTELA DEL FRASCATI
12/09/2012 CASTELLI ROMANI, VENDEMMIA 2012: TUTELA E VALORIZZAZIONE "DOCG FRASCATI SUPERIORE E CANNELLINO DI FRASCATI DOCG"
06/09/2012 CASTELLI ROMANI, L'ACQUA SALVA IL VINO
14/08/2012 CASTELLI ROMANI, SI AVVICINA LA PRIMA VENDEMMIA DOCG


 




NEMI, CON UNA NOTA IL COMUNE RIBADISCE IL DIVIETO DI RIPRESE AUDIOVISIVE… E DICE CHE IL SUO AGIRE E' CORRETTO E TRASPARENTE

Redazione

Il Comune di Nemi precisa che, le riprese audiovisive sono vietate durante le sedute del consiglio comunale in base all'art. 19 del Regolamento, approvato dalla precedente amministrazione guidata dall'ex Sindaco Cinzia Cocchi, con delibera 11 del 16 aprile 2010. Ai sensi del citato Regolamento,  potranno essere concesse eventuali deroghe, a discrezione del Presidente del consiglio comunale o di chi ne fa le veci, previa richiesta da presentarsi almeno 48 ore prima dello svolgimento della seduta. L'amministrazione comunale intende sottolineare che far rispettare l'art. 19 del Regolamento in questione, fa parte dei suoi doveri a cui non può e non vuole sottrarsi. Inoltre, essendo il suo agire improntato alla totale correttezza e trasparenza, a partire dal prossimo consiglio comunale, tutte le sedute saranno accessibili tramite
media audiovisivi dedicati.
 




TARQUINIA, LA PARTICELLA DI DIO INCONTRA LA TUSCIA

A. De. M.

Nuovo interessante incontro scientifico dedicato al bosone di Higgs. Nella sala consiliare del palazzo comunale, sabato 22 settembre, alle ore 18 (ingresso libero), il dirigente di Ricerca dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, Toni Baroncelli, illustrerà le ultime importanti novità seguite all’annuncio della scoperta della cosiddetta “particella di Dio” fatto dagli scienziati del CERN di Ginevra il 4 luglio. Il minuscolo frammento di materia fu teorizzato per la prima volta nel 1964 dal fisico Peter Higgs e costituisce il mattone fondamentale che unisce le particelle elementari dell’universo e ne spiega la massa. In modo semplice ma esaustivo il prof. Baroncelli illustrerà i segreti del bosone di Higgs e del mondo infinitamente piccolo che lo circonda. L’iniziativa “La particella di Dio incontra la Tuscia” è promossa dal Gruppo Astrofili “Tau” Tarquinia – che terrà sabato 29 settembre alle ore 21, al belvedere dell’Alberata Dante Alighieri, un’osservazione della luna -, in collaborazione con l’Amministrazione Comunale (Assessorato alla Cultura), la BCC Tuscia e l’Università Agraria, e si svolge nell’ambito della XVII edizione della manifestazione “Tarquinia a porte aperte – Un museo nella città”.




COLLEFERRO,GIOVEDÌ 20 SETTEMBRE: GIORNATA DELLA MOBILITÀ DIVERSA. IN BICI CON I CAMPIONI PIRAZZI E PRONI

Aperta agli abitanti di ogni età, la giornata prende il via con il raduno in piazza Italia, dove ci si potrà iscrivere per partecipare ad una divertente gimcana in bicicletta che si tiene con il supporto della “Scuola di ciclismo Colleferro – a.s.d. Nonsoloverde"

 

Redazione

Domani, Giovedì 20 settembre in piazza Italia si svolge la “Giornata della mobilità diversa”. In occasione della XI “Settimana europea della mobilità”, che quest’anno si è tenuta dal 16 al 22 settembre, il Comune organizza infatti, in collaborazione con la Provincia di Roma, una manifestazione all’insegna di un modo diverso di muoversi in città. Verranno promosse attività ecologiche, tra sport e cultura, che prevedono la partecipazione attiva dei cittadini per tutto l’arco della mattinata, dalle ore 9 alle 13. Aperta agli abitanti di ogni età, la giornata prende il via con il raduno in piazza Italia, dove ci si potrà iscrivere per partecipare ad una divertente gimcana in bicicletta che si tiene con il supporto della “Scuola di ciclismo Colleferro – a.s.d. Nonsoloverde”. La neonata associazione, che vanta professionalità di spicco nel campo del ciclismo nazionale, accoglierà a partecipare cittadini di ogni età ed in particolare si rivolgerà ai bambini delle scuole, che sono stati invitati a prendere parte all’iniziativa, per i quali metterà a disposizione alcune biciclette e i relativi caschi. In tal modo i giovani potranno sperimentare un modo nuovo e divertente di fare sport all’aria aperta. Naturalmente i cittadini, grandi o piccoli che siano, possono cimentarsi nella gara anche con la loro bicicletta. “La nostra iniziativa si rivolge a tutti gli abitanti – spiega il sindaco Mario Cacciotti – ma in modo particolare ai nostri giovani perché proprio loro stanno assumendo sempre più la cattiva abitudine di muoversi poco sia a piedi che in bicicletta, cosa che invece facevamo noi abitualmente quando eravamo bambini. Vogliamo incentivare il ritorno ad una sana abitudine, anche dimostrando quanto questa attività sia piacevole ed utile per tenersi in forma e che può essere praticata durante tutto l’anno, non solo in estate. Per questo abbiamo sostenuto la nascita dell’associazione ciclistica che si occupa proprio di promuovere l’utilizzo di questo mezzo ecologico anche come sport da praticare fin dall’infanzia”. La scuola ciclistica non si limiterà solo a far provare quanti vorranno come stare in sella ad una bici. Per raccontare la vita entusiasmante delle gare su strada ed il mondo del ciclismo professionistico ci saranno i campioni italiani Stefano Pirazzi e Alessandro Proni. Il primo, ciclista 25enne, ha partecipato e vinto diverse tappe nei Campionati nazionali e mondiali; il secondo, atleta trentenne dalla lunga esperienza che ha conseguito diversi ottimi risultati, tra cui la vittoria nel 2007 in una tappa del Giro di Svizzera, attualmente è nella stessa scuderia di Cipollini. Previsto un simpatico omaggio per tutti i partecipanti.
 




ROMA, VIRTUS ROMANINA CALCIO A 5, LA JUNIORES D'ELITE GIÀ VINCE E CONVINCE

Redazione

La Virtus Romanina calcio a 5 ha iniziato col passo giusto. Nello scorso fine settimana sono stati tutti positivi i responsi delle amichevoli per le squadre maggiori del club del presidente Gianluca Di Vittorio. Bene tutte le squadre allenate da Emanuele Di Vittorio: la serie D femminile ha piegato le pari categoria dello Spinaceto per 5-3, l'Under 21 ha battuto 10-5 il Prato Rinaldo che giocherà la categoria nazionale e infine la Juniores d'Elite ha vinto e convinto nel test casalingo contro il Divino Amore. «E' stata una partita molto spigolosa, simile ad una sfida di campionato – sottolinea il tecnico capitolino – e il 7-3 finale sicuramente mi ha dato diversi spunti positivi. E' ovvio che siamo ancora all'inizio e dunque c'è tanto da migliorare, a partire dalla fase difensiva. La squadra comunque cresce e questo mi conforta». Mister Di Vittorio è soddisfatto anche di come sono andate le prime settimane di preparazione. «I ragazzi stanno dimostrando tanto impegno e serietà, si allenano tutti i giorni senza creare problemi e cercando di seguire le indicazioni mie e del mio staff – sottolinea mister Di Vittorio -. Il gruppo è composto da molti ragazzi del 1995 e da qualche '96, c'è tanta qualità, ma siccome la maggior parte di loro viene dal calcio dobbiamo impartire i principi fondamentali del gioco del futsal. Sono contento che nella rosa sia tornato Giuseppe Di Pasquale, un centrale difensivo di grande qualità che l'anno scorso ha vinto i play off con la “vecchia” Juniores». E a proposito di rosa, fanno parte della Juniores quattro ragazzi provenienti dalla Puglia: un esperimento praticamente inedito con cui la Virtus Romanina vuole dimostrare la propria fiducia nei giovani talenti italiani. «Sono quattro elementi del '95 – li descrive mister Di Vittorio – che provengono da una società di calcio di Taranto con cui abbiamo instaurato una collaborazione. Si tratta del portiere Vitoantonio Del Sole, del laterale Mattia Raguso, del centrale Antony Latanza Mosca e dell'ala pivot Angelo Bevilacqua: anche loro devono essere “formati” nel calcio a 5, ma hanno ottime qualità e mi auguro possano esprimerle».




FRASCATI VOLLEY CLUB, SERIE B2: SCONFITTA A TESTA ALTISSIMA COL CISTERNA IN AMICHEVOLE

Redazione

Finisce con una sconfitta, ma con diversi aspetti positivi la prima amichevole stagione della nuova serie B2 femminile del Volley Club Frascati. A Cisterna le locali si impongono per 3-2 al termine di una gara tirata e vinta dalle pontine al tie-break per 19-17 dopo che le ragazze di coach Claudio Scafati avevano rimontato per due volte lo svantaggio di un set. «Sinceramente non mi aspettavo nemmeno io che il gruppo sfoderasse questa prestazione – commenta il tecnico frascatano -. Di fronte avevamo una squadra di prima fascia, ma le mie ragazze hanno lasciato un'ottima impressione mettendo in mostra un discreto rapporto muro-difesa. Ho ruotato quasi tutti gli elementi a disposizione, facendo giocare anche la giovane Pochini. Tra le più in palla Camilla Battilocchio e il neo capitano Melissa Di Tommaso». Un primo approccio con la nuova categoria che lascia ben sperare.
«Abbiamo gettato una buona base di partenza – rimarca Scafati – non abbassando la testa al cospetto di un avversario importante. Ora abbiamo iniziato anche a lavorare con carichi pesanti durante la settimana e, dunque, nelle prossime amichevoli non credo saremo brillanti». Il prossimo impegno in agenda per le ragazze frascatane è quello del prossimo week-end: venerdì pomeriggio è prevista la partenza per Pieve Torina (provincia di Macerata) dove la squadra giocherà tre gare amichevoli. A Cisterna ha giocato anche l'Under 18 (sempre allenata da Scafati) che ha perso la sua gara, ma ha messo in mostra buone potenzialità.
 




FRASCATI RUGBY, CITTÀ DI FRASCATI SSD, LE AMICHEVOLI: SERIE B K.O. CON LA CAPITOLINA, VINCE L'UNDER 20

Redazione

Primo impegno stagionale per il nuovo Rugby Città di Frascati. La squadra di coach Michele Cuttitta ha affrontato un severo test amichevole sul campo della Capitolina, squadra di serie A. «Siamo andati sul campo di via Flaminia un po' rimaneggiati – commenta il tecnico frascatano -, ma i ragazzi che hanno giocato hanno dato davvero l'anima. La Capitolina ha ovviamente dimostrato la sua superiorità evidenziando i nostri problemi in mischia chiusa, ma alla fine è stato un buon test per noi. Il mio gruppo – continua Cuttitta – deve ancora lavorare molto, sia dal punto di vista fisico che sulla touche, ma a livello di giocate i ragazzi sono molto ricettivi e hanno intrapreso la giusta strada». Il tecnico del Rugby Città di Frascati analizza i giorni che verranno. «In programma nel prossimo week-end c'è un test contro il Latina, squadra di serie C che è certamente più alla nostra portata. Anche da questa amichevole cercherò di tratte utili indicazioni, poi nell'ultimo week-end prima del campionato saremo volutamente a riposo per evitare rischi e prepararci al meglio all'esordio in serie B». Poco prima sullo stesso campo era stata protagonista l'Under di Alejandro Villalon che aveva superato in un altro test-match i pari categoria della società di casa. Il coach si dice «soddisfatto per l'attitudine» mostrata dai suoi ragazzi. «L'inserimento di Luciano Mazzi e Simone Molinari nello staff – continua Villalon – credo stia apportando delle cose molto interessanti al gruppo. Luciano incide sulla parte tecnica, vista la sua grande esperienza come giocatore sta facendo un grandissimo lavoro soprattutto nell'organizzazione e nella gestione del gioco. Simone sta implementando un metodo diverso nella preparazione atletica al quale i ragazzi rispondono in modo positivo. Il risultato del test con la Capitolina, anche se ci fa contenti, non può essere preso come riferimento visto che abbiamo concesso una quantità significativa di calci di punizione che l'Urc non ha trasformato in punti perché ha scelto di andare in rimessa laterale per provare a giocare. Se fosse stata una partita di campionato – sottolinea Villalon – sono convinto che questo ci avrebbe penalizzato. La conoscenza e il rispetto del regolamento – conclude il tecnico – sono punti molto importanti nella formazione di un giocatore, quindi dobbiamo lavorare ancora tanto».
 




CANALE MONTERANO, LO SPETTRO DEL "PIANO CASA" SULLA RISERVA NATURALE

La Corte Costituzionale con sentenza 327/90 ha affermato che il Piano Paesaggistico non è un Piano Urbanistico. La legge regionale 8/2012, nell’introdurre la semplificazione, richiede delle competenze tecniche e scientifiche all’interno del Comune distinte dall’Urbanistica, mentre nel Comune di Canale Monterano tali funzioni sono svolte dall’ufficio Urbanistica.  Prevedere nei comuni delle commissioni ad hoc che smistino le competenze urbanistiche da altro sarebbe cosa buona e giusta, soprattutto laddove vi sono sentinelle che scrutano all’orizzonte l’avvicendarsi dei Mister “Ci penso a tutto io”.

 

Chiara Rai

Incredibile, o in questo periodo di affaccendamenti ed epiloghi di ere costruttrici succedono accadimenti simili ovunque, oppure i Mister “Ci penso a tutto io” si stanno moltiplicando a vista d’occhio e, personalmente, vorrei proprio sapere dove si trova la stamperia di questi multi verso signori per porvi irrevocabile rimedio. Scherzi e fantasie a parte, vorrei sottoporvi una vicenda vera, costruita con pezzi di carta ufficiali e per contorno, leggi di riferimento.

Prima di iniziare si ricorda che le aree protette sono protette e piene di vincoli e si chiamano protette perché vanno preservate, ne va preservato il verde, la valenza archeologica e le sue caratteristiche (e altri vincoli ancora) e tra queste aree protette vi sono le Riserve Naturali. Che piaccia o no al bello e affascinante vice della dama bianca, ormai diventato celebre per aver varato un piano. Il piano che se utilizzato con criterio può essere anche uno strumento apprezzabile ma sono gli escamotage messi in piedi dagli improvvisati “Ci penso a tutto io” che fanno traballare il tutto.

Si tratta di una storia che ha dell’assurdo e che ci è stata segnalata da Agnese Moglioni, affatto digiuna di simili questioni e attenta lettrice de L’osservatore laziale, la quale ci ha dato un input ben preciso che ci ha permesso di ricostruire l’intera vicenda che potremo riassumere con il nome di “ciclone Gangitano” dal nome del tecnico consulente del Comune di Canale Monterano, il quale ha elaborato una variante che sostanzialmente permette al Comune di utilizzare un nuovo strumento urbanistico (delibera del 13 marzo scorso). Su questa variante si è palesato da subito contrario Antonio Paolo Mascia, capogruppo di Esperienza e Rinnovamento, gruppo di minoranza al Comune di Canale Monterano. “L’Area Urbanistica della Regione Lazio – dice Mascia –  ha inviato al Comune in risposta ai nostri quesiti: piani interrati, aree porticate, garage, interventi di demolizione e ricostruzione, recupero dei sottotetti, falde, ruolo della Commissione Comunale (mai istituita) e dei progettisti, possibilità del Comune di rilasciare pareri paesaggistici, aree agricole e applicazione del Piano Casa Regionale. La posizione dell’organo di controllo della Regione Lazio è talmente netta e perentoria che basterà leggerla per averne un quadro esaustivo e per farsi un’idea definitiva di quella che doveva essere (ormai possiamo parlarne al passato) la Variante al Piano Regolatore Generale della Giunta Stefani.” La Regione Lazio, cita testualmente Alessandro Bettarelli, altro membro del gruppo Esperienza e Rinnovamento – ‘restituisce la D.C.C. 13 del 2012 e la invita a revocarla’, perché ‘non può non rilevarsi una lacuna sia a livello amministrativo, riguardo la procedura di variante urbanistica […] sia nei contenuti che si pongono in contrasto con le più elementari regole di pianificazione urbanistica nonché di tutela del paesaggio”. Arginata questa situazione, purtroppo, la vicenda non finisce qui. Perché quello che ha evidenziato Moglioni è la continuazione di questa assurda vicenda. Non contenti, il 3 agosto 2012, in Consiglio Comunale viene approvata una proposta di delibera che tende ad avallare cambiamenti di destinazione di uso dei territori agricoli senza tenere conto dei vincoli in essi ricadenti.

Ma veniamo al punto cruciale attraverso un breve ripasso. Premettendo che il Comune di Canale Monterano non ha richiesto parere preventivo al direttore Francesco Maria Mantero della Riserva Regionale di Canale Monterano (che abbiamo contattato direttamente ma che oltre a questa informazione, al momento, non ha rilasciato altre dichiarazioni in merito), andiamo a rispolverare la legge regionale N° 79 del 2 dicembre 1988 che all’art. 7 regola le norme urbanistiche. Nell’ambito della riserva naturale parziale “Monterano”, vengono indicate 2 zone: Area 1 dove sono consentiti esclusivamente lavori di restauro o recupero conservativo di strutture esistenti con possibilità di ampliamento fino al massimo previsto dai progetti esecutivi originali, se esistenti, purché non superino il 10 per cento dell’intera cubatura.
Area 2 Sono consentiti lavori come per l’area 1 e inoltre è consentita la realizzazione di manufatti tecnici in precario relativi ad attività agricole silvo – culturali, zootecnici e turistici – sportivi inerenti la organizzazione e la gestione della riserva. In questo caso l’indice di edificabilità fondiaria sarà dello 0,03 mcmq. Per una fascia di 200 metri a nord della strada provinciale Braccianese Claudia, compresa tra le quote 315 e 269, è consentita l’edificazione nell’ambito della normativa urbanistica e dei vincoli vigenti (eppure di fatto le mappe satellitari parlano chiaro. Da queste si evince che quello che si doveva costruire, trattandosi piccole porzioni di proprietà, è già stato costruito).

L’intenzione dell’amministrazione Comunale di Canale Monterano è quella di applicare il Piano Casa nell’area 2 (ma i limiti e i vincoli dell’area 2 sono stati appena citati ad litteram). A questo punto, in attesa di poter leggere un eventuale parere espresso formalmente dal direttore della riserva naturale di Canale Monterano, ci limitiamo a dire che la proposta di delibera N° 37 approvata in Consiglio Comunale ribadisce che il Comune ha la facoltà di gestire le procedure paesistiche (Piano Paesistico). Nel caso occorra il parere paesistico, il Comune deve inoltrare la pratica alla Soprintendenza che ha 45 giorni di tempo per comunicare il proprio diniego e, nel caso non comunichi nulla, il comune ha altri 15 giorni di tempo per rilasciare il permesso di costruire. Nella proposta di delibera si specifica che suddetta procedura è già stata utilizzata per la Riserva. E altresì si informa che con i Tecnici (filtro tra l’amministrazione comunale e i cittadini) è iniziata la procedura per la definizione dei condoni edilizi. “Con questa iniziativa – si legge nella proposta di delibera di agosto – il Comune, a costo zero, apre all’economia”. L’iniziativa è circoscritta ai terreni che nel Piano Paesistico hanno destinazione agricola.

Che dice il famoso Architetto Cangitano nella proposta di delibera? Si dice che l’”area B” è suscettibile di condono, tenendo conto del fatto che l’ufficio legislativo regionale ha rammentato che il Piano Casa si configura come LEGGE SPECIALE. Dunque il ragionamento approvato in Consiglio Comunale è il seguente: visto che la Riserva non ha un Piano d’assetto, è possibile individuare una zona “B” dove troveranno applicazione le norme del Piano Casa. Così i proprietari delle aree site nella zona “B” potrebbero avvalersi di questo diritto! Ciò che sconvolge è che lo stesso segretario Comunale in fase di Consiglio Comunale, a suo avviso, ha detto, tra l’altro, che: “considerato che il provvedimento incide sulla gestione dell’Area della Riserva, sarebbe stato possibile acquisire un parere del Direttore riguardo a tale aspetto”. La confusione e i dubbi nascono anche dal fatto che la Corte Costituzionale con sentenza 327/90 ha affermato che il Piano Paesaggistico non è un Piano Urbanistico. La legge regionale 8/2012, nell’introdurre la semplificazione, richiede delle competenze tecniche e scientifiche all’interno del Comune distinte dall’Urbanistica, mentre nel Comune di Canale Monterano tali funzioni sono svolte dall’ufficio Urbanistica.  Prevedere nei comuni delle commissioni ad hoc che smistino le competenze urbanistiche da altro sarebbe cosa buona e giusta, soprattutto laddove vi sono sentinelle che scrutano all’orizzonte l’avvicendarsi dei Mister “Ci penso a tutto io”.  Sempre nella famosa seduta di Consiglio, a proposito di perequazione urbanistica finalizzata essenzialmente a persegue l'equa distribuzione dei diritti edificatori riconosciuti dalla pianificazione urbanistica (l’oggetto della proposta di deliberazione è “Introduzione della pratica di perequazione urbanistica e del trasferimento delle volumetrie) il Consigliere d’Aiuto fa una domanda/considerazione arguta: Ovvero, si potrebbe verificare il caso che chi è proprietario soltanto di un ettaro di terreno e può costruire poco, potrebbe acquisire cubatura dai vicini e realizzare un grattacelo.  Ma Gangitano risponde immediatamente che “resta il limite delle altezze massime con copertura a tetto”. Quindi piccoli edifici crescono e si moltiplicano con il benestare di Mister “Ci penso a tutto io”…ops scusate cari lettori, ricomincio a parlare di cloni in proliferazione. Aspettiamo di sapere se il direttore della Riserva intende pronunciarsi sulla vicenda e intanto si auspica che l’amministrazione comunale possa ricorrere ad un atto in autotutela che permetta di rimettere l’eventuale e presunta confusione in ordine. L’osservatore laziale vigilerà sulla vicenda. 

tabella DI INTERESSE:

27/07/2012 LAZIO, PIANO CASA: APPROVATE LE MODIFICHE ALLA LEGGE
07/06/2012 PIANO CASA; ABBRUZZESE: RISPOSTA MIGLIORE A CRISI ECONOMICA E COMPARTO EDILE
30/05/2012 LAZIO, APPROVATA LA LEGGE REGIONALE CHE DELEGA AI COMUNI IL RILASCIO DI AUTORIZZAZIONI PAESAGGISTICHE
12/05/2012 LAZIO REGIONE, LEGGE PER POTERI DELEGATI AI COMUNI IN MATERIA PAESAGGISTICA

 




CANALE MONTERANO

Chiara Rai

Incredibile, o in questo periodo di affaccendamenti ed epiloghi di ere costruttrici succedono accadimenti simili ovunque, oppure i Mister “Ci penso a tutto io” si stanno moltiplicando a vista d’occhio e, personalmente, vorrei proprio sapere dove si trova la stamperia di questi multi verso signori per porvi irrevocabile rimedio. Scherzi e fantasie a parte, vorrei sottoporvi una vicenda vera, costruita con pezzi di carta ufficiali e per contorno, leggi di riferimento.

Prima di iniziare si ricorda che le aree protette sono protette e piene di vincoli e si chiamano protette perché vanno preservate, ne va preservato il verde, la valenza archeologica e le sue caratteristiche (e altri vincoli ancora) e tra queste aree protette vi sono le Riserve Naturali. Che piaccia o no al bello e affascinante vice della dama bianca, ormai diventato celebre per aver varato un piano. Il piano che se utilizzato con criterio può essere anche uno strumento apprezzabile ma sono gli escamotage messi in piedi dagli improvvisati “Ci penso a tutto io” che fanno traballare il tutto.

Si tratta di una storia che ha dell’assurdo e che ci è stata segnalata da Agnese Moglioni, affatto digiuna di simili questioni e attenta lettrice de L’osservatore laziale, la quale ci ha dato un input ben preciso che ci ha permesso di ricostruire l’intera vicenda che potremo riassumere con il nome di “ciclone Gangitano” dal nome del tecnico consulente del Comune di Canale Monterano, il quale ha elaborato una variante che sostanzialmente permette al Comune di utilizzare un nuovo strumento urbanistico (delibera del 13 marzo scorso). Su questa variante si è palesato da subito contrario Antonio Paolo Mascia, capogruppo di Esperienza e Rinnovamento, gruppo di minoranza al Comune di Canale Monterano. “L’Area Urbanistica della Regione Lazio – dice Mascia –  ha inviato al Comune in risposta ai nostri quesiti: piani interrati, aree porticate, garage, interventi di demolizione e ricostruzione, recupero dei sottotetti, falde, ruolo della Commissione Comunale (mai istituita) e dei progettisti, possibilità del Comune di rilasciare pareri paesaggistici, aree agricole e applicazione del Piano Casa Regionale. La posizione dell’organo di controllo della Regione Lazio è talmente netta e perentoria che basterà leggerla per averne un quadro esaustivo e per farsi un’idea definitiva di quella che doveva essere (ormai possiamo parlarne al passato) la Variante al Piano Regolatore Generale della Giunta Stefani.” La Regione Lazio, cita testualmente Alessandro Bettarelli, altro membro del gruppo Esperienza e Rinnovamento – ‘restituisce la D.C.C. 13 del 2012 e la invita a revocarla’, perché ‘non può non rilevarsi una lacuna sia a livello amministrativo, riguardo la procedura di variante urbanistica […] sia nei contenuti che si pongono in contrasto con le più elementari regole di pianificazione urbanistica nonché di tutela del paesaggio”. Arginata questa situazione, purtroppo, la vicenda non finisce qui. Perché quello che ha evidenziato Moglioni è la continuazione di questa assurda vicenda. Non contenti, il 3 agosto 2012, in Consiglio Comunale viene approvata una proposta di delibera che tende ad avallare cambiamenti di destinazione di uso dei territori agricoli senza tenere conto dei vincoli in essi ricadenti.

Ma veniamo al punto cruciale attraverso un breve ripasso. Premettendo che il Comune di Canale Monterano non ha richiesto parere preventivo al direttore Francesco Maria Mantero della Riserva Regionale di Canale Monterano (che abbiamo contattato direttamente ma che oltre a questa informazione, al momento, non ha rilasciato altre dichiarazioni in merito), andiamo a rispolverare la legge regionale N° 79 del 2 dicembre 1988 che all’art. 7 regola le norme urbanistiche. Nell’ambito della riserva naturale parziale “Monterano”, vengono indicate 2 zone: Area 1 dove sono consentiti esclusivamente lavori di restauro o recupero conservativo di strutture esistenti con possibilità di ampliamento fino al massimo previsto dai progetti esecutivi originali, se esistenti, purché non superino il 10 per cento dell’intera cubatura.
Area 2 Sono consentiti lavori come per l’area 1 e inoltre è consentita la realizzazione di manufatti tecnici in precario relativi ad attività agricole silvo – culturali, zootecnici e turistici – sportivi inerenti la organizzazione e la gestione della riserva. In questo caso l’indice di edificabilità fondiaria sarà dello 0,03 mcmq. Per una fascia di 200 metri a nord della strada provinciale Braccianese Claudia, compresa tra le quote 315 e 269, è consentita l’edificazione nell’ambito della normativa urbanistica e dei vincoli vigenti (eppure di fatto le mappe satellitari parlano chiaro. Da queste si evince che quello che si doveva costruire, trattandosi piccole porzioni di proprietà, è già stato costruito).


L’intenzione dell’amministrazione Comunale di Canale Monterano è quella di applicare il Piano Casa nell’area 2 (ma i limiti e i vincoli dell’area 2 sono stati appena citati ad litteram). A questo punto, in attesa di poter leggere un eventuale parere espresso formalmente dal direttore della riserva naturale di Canale Monterano, ci limitiamo a dire che la proposta di delibera N° 37 approvata in Consiglio Comunale ribadisce che il Comune ha la facoltà di gestire le procedure paesistiche (Piano Paesistico). Nel caso occorra il parere paesistico, il Comune deve inoltrare la pratica alla Soprintendenza che ha 45 giorni di tempo per comunicare il proprio diniego e, nel caso non comunichi nulla, il comune ha altri 15 giorni di tempo per rilasciare il permesso di costruire. Nella proposta di delibera si specifica che suddetta procedura è già stata utilizzata per la Riserva. E altresì si informa che con i Tecnici (filtro tra l’amministrazione comunale e i cittadini) è iniziata la procedura per la definizione dei condoni edilizi. “Con questa iniziativa – si legge nella proposta di delibera di agosto – il Comune, a costo zero, apre all’economia”. L’iniziativa è circoscritta ai terreni che nel Piano Paesistico hanno destinazione agricola.

Che dice il famoso Architetto Cangitano nella proposta di delibera? Si dice che l’”area B” è suscettibile di condono, tenendo conto del fatto che l’ufficio legislativo regionale ha rammentato che il Piano Casa si configura come LEGGE SPECIALE. Dunque il ragionamento approvato in Consiglio Comunale è il seguente: visto che la Riserva non ha un Piano d’assetto, è possibile individuare una zona “B” dove troveranno applicazione le norme del Piano Casa. Così i proprietari delle aree site nella zona “B” potrebbero avvalersi di questo diritto! Ciò che sconvolge è che lo stesso segretario Comunale in fase di Consiglio Comunale, a suo avviso, ha detto, tra l’altro, che: “considerato che il provvedimento incide sulla gestione dell’Area della Riserva, sarebbe stato possibile acquisire un parere del Direttore riguardo a tale aspetto”. La confusione e i dubbi nascono anche dal fatto che la Corte Costituzionale con sentenza 327/90 ha affermato che il Piano Paesaggistico non è un Piano Urbanistico. La legge regionale 8/2012, nell’introdurre la semplificazione, richiede delle competenze tecniche e scientifiche all’interno del Comune distinte dall’Urbanistica, mentre nel Comune di Canale Monterano tali funzioni sono svolte dall’ufficio Urbanistica.  Prevedere nei comuni delle commissioni ad hoc che smistino le competenze urbanistiche da altro sarebbe cosa buona e giusta, soprattutto laddove vi sono sentinelle che scrutano all’orizzonte l’avvicendarsi dei Mister “Ci penso a tutto io”.  Sempre nella famosa seduta di Consiglio, a proposito di perequazione urbanistica finalizzata essenzialmente a persegue l'equa distribuzione dei diritti edificatori riconosciuti dalla pianificazione urbanistica (l’oggetto della proposta di deliberazione è “Introduzione della pratica di perequazione urbanistica e del trasferimento delle volumetrie) il Consigliere d’Aiuto fa una domanda/considerazione arguta: Ovvero, si potrebbe verificare il caso che chi è proprietario soltanto di un ettaro di terreno e può costruire poco, potrebbe acquisire cubatura dai vicini e realizzare un grattacelo.  Ma Gangitano risponde immediatamente che “resta il limite delle altezze massime con copertura a tetto”. Quindi piccoli edifici crescono e si moltiplicano con il benestare di Mister “Ci penso a tutto io”…ops scusate cari lettori, ricomincio a parlare di cloni in proliferazione. Aspettiamo di sapere se il direttore della Riserva intende pronunciarsi sulla vicenda e intanto si auspica che l’amministrazione comunale possa ricorrere ad un atto in autotutela che permetta di rimettere l’eventuale e presunta confusione in ordine. L’osservatore laziale vigilerà sulla vicenda.