Colonna, uno spettacolo di Emozioni con il grande Mogol

Bagno di folla per una serata speciale andata in scena ieri sera a Colonna, paese dei Castelli Romani che ha accolto un evento dedicato al grande Lucio Battisti, nel venticinquesimo anniversario dalla sua scomparsa

Le tantissime persone che hanno riempito la piazza anche in occasione della sagra delle Pincinelle e dell’uva hanno applaudito la presenza del grande autore Mogol che ha voluto condividere il progetto con l’interprete Gianmarco Carroccia in una serata ricchissima di ‘Emozioni’.

Gremita di gente già dal tardo pomeriggio la piazza Vittorio Emanuele II con persone che hanno degustato i piatti tipici locali e dove alle 21 è iniziato il concerto: «Sono davvero orgoglioso- dice il sindaco di Colonna Fausto Giuliani – di avere avuto due ospiti d’eccezione per celebrare insieme l’intramontabile Battisti. La straordinaria presenza di Mogol ha davvero scaldato i cuori di tutti. Cerchiamo sempre di portare qualità e cultura in questa cittadina meravigliosa vicino Roma che merita di essere visitata è frequentata. Abbiamo chiesto al maestro Mogol di voler inserire la canzone “Arcobaleno” che abbiamo voluto dedicare al nostro Bruno, – Bruno Astorre Ndr. – il nostro amico che è venuto a mancare troppo presto ma che era anche Senatore della Repubblica e ha lasciato un vuoto immenso nelle nostre vite».

La vera star della serata è stato proprio Mogol che ha dato vita al progetto in tour “Emozioni” nato per valorizzare e diffondere le sue opere condivise con l’intramontabile Lucio Battisti

A Colonna è stato sicuramente un grande evento, un’occasione per rivivere la magia di canzoni che hanno segnato la storia della musica. 

Davvero interessanti i momenti in cui il più grande autore di testi della musica italiana ha raccontato i vari aneddoti e i passaggi salienti che hanno portato alla nascita di quei capolavori divenuti immortali. 

Per tutto Gianmarco Carroccia ha saputo tenere il peso della grande responsabilità di interpretare il grandissimo Lucio Battisti che rimarrà sempre impresso nella memoria di generazione in generazione anche per il suo forte carisma interpretativo, la sua voce a volte graffiante, i suoi movimenti che erano all’unisono con le parole cantate e soprattutto la sua grande capacità di trasmettere grandi emozioni .

Carroccia ha iniziato a prendere lezioni di chitarra e ha continuato gli studi universitari presso la Sapienza di Roma, laureandosi in Management e diritto d’impresa. Il suo background traspariva sul palco ma si è fatto volere bene dal pubblico per i grandi sorrisi e umiltà trasmessi più che per la sua innegabile somiglianza con Battisti.

Carroccia ha partecipato a diversi concerti, tra cui il Festival di Castrocaro, dove ha iniziato a farsi conoscere. Si è distinto soprattutto per essere un allievo di Mogol e per aver interpretato alcune delle canzoni più note di Lucio Battisti. Dopo essersi laureato, ha fondato un’organizzazione chiamata SuoniEmotivi, di cui fanno parte anche altri due soci e suo fratello. In particolare, grazie alla collaborazione con Mogol, Carroccia ha ripercorso la biografia musicale di Battisti in diverse tappe in Italia per riproporre i brani del celebre cantante italiano.

Il primo vero successo di Gianmarco Carroccia è stato ottenuto all’età di 17 anni, quando si è esibito in pubblico davanti agli studenti e agli insegnanti della scuola che frequentava, l’istituto commerciale. Da quel momento, ha ottenuto sempre più consensi e ha continuato a dedicarsi alla musica con grande passione.

Non ha nascosto l’entusiasmo il primo cittadino Fausto Giuliani per aver ospitato Giulio Rapetti in arte Mogol che da tutti è spesso ricordato per il lungo e fortunato sodalizio con Lucio Battisti, ma il suo contributo alla cultura italiana attraverso la musica pop è stato ancora più ampio. Infatti, dai primissimi anni ’60 a tutt’oggi, vanta oltre millecinquecento canzoni pubblicate e grandissime collaborazioni tra cui Mango, un grande cantautore che Mogol ha ricordato ieri sera parlando di un legame particolare con “l’aldilà” e dei tanti arcobaleni visti e grandi amici persi.

Mogol ha condiviso la sua creatività con moltissimi artisti, fra cui Tony Renis, Gianni Bella, Morandi, Cocciante, Mango, Mina, Vanoni, Minghi; ma anche, Patty Pravo, Bruno Lauzi, Equipe 84, Dik Dik, PFM, Bobby Solo, Umberto Tozzi e persino Luigi Tenco, Renato Zero, Gigi D’Alessio, Rino Gaetano.

Ieri sera a Colonna ha fatto commuovere e gli applausi sono stati davvero moltissimi.




Asl Roma 6, dipendenze da gioco d’azzardo: nuove sinergie sul territorio per contrastare un fenomeno ancora sommerso

Si fa ancora più intenso l’impegno delle Unità Operative Complesse (UOC) Dipendenze Patologiche della Asl Roma 6 nel progetto della Regione Lazio “Gioco d’Azzardo, Gioco Bugiardo” per il contrasto a quella che ormai è diventata una patologia che ha in comune con la dipendenza da sostanze, il comportamento compulsivo che produce effetti sulle relazioni sociali o sulla salute seriamente invalidanti.

Durante una giornata di approfondimento, lo scorso 13 settembre presso la sala Viola dell’Ospedale dei Castelli, si sono messe a punto nuove sinergie per proseguire in maniera sempre più efficace l’attività della rete, l’elaborazione di progetti individualizzati in equipe multidisciplinari e la condivisione di linee di azione.

A questo momento seguirà un futuro appuntamento rivolto ai Comuni che rientrano nel territorio Asl Roma 6 e che possono contribuire a rinforzare la rete di contrasto.

Il Commissario Straordinario della Asl Roma 6 Dott. Francesco Marchitelli segue da vicino queste iniziative: “Mi complimento con quella che definisco la “comunità della Asl Roma 6″ impegnata quotidianamente per sostenere le persone e promuovere il benessere della collettività. Questo ulteriore momento di approfondimento è la dimostrazione di quanto intendiamo essere sempre più vicini al territorio”.

L’analisi complessiva del fenomeno “Gioco d’Azzardo Patologico” a livello territoriale consente di ritenere che il consumo di sostanze psicotrope e le dipendenze comportamentali (gioco d’azzardo, internet, videogiochi, shopping compulsivo, ecc.), nella popolazione residente, rappresentino un fenomeno significativo ma ancora per gran parte sommerso. Per questo motivo si ritiene di fondamentale importanza parlarne.

Il focus è servito anche a rinnovare quelli che sono obbiettivi di fondamentale importanza. Tutti d’accordo sul proseguo di un cammino volto a promuovere attività di aggancio e presa in carico di persone con comportamenti di dipendenza dal gioco e delle loro famiglie, integrando e supportando i servizi socio-sanitari del territorio. E poi ancora attivare l’implementazione di gruppi di Auto-Mutuo-Aiuto e di un’Unità di strada per la prevenzione e il contrasto. Continuare a promuovere una campagna di sensibilizzazione rivolta alla cittadinanza per fornire informazioni sui servizi offerti dal pubblico e dal privato per la prevenzione e il contrasto ai comportamenti di gioco d’azzardo patologico.

L’incontro dello scorso 13 settembre è stato dunque molto proficuo grazie alla condivisione di esperienze pratiche e sono state individuate ulteriori azioni  da realizzare per ogni territorio dii competenza di ogni specifico Servizio per le Dipendenze (SER.D.).

“L’opportunità di trovarsi insieme – ha detto, tra l’altro il Direttore sost. f.f. UOC Dipendenze Patologiche Dottoressa Simonetta della Della Scala – ha favorito l’incontro fra equipe multidisciplinari di servizi diversi e con quelle appartenenti agli Enti del Terzo Settore coinvolti. L’analisi delle criticità emerse ha fatto scaturire ulteriori proposte di collaborazione ed il bisogno di allargare l’evento in un’ottica d’integrazione sociosanitaria visti i progetti attivi sullo stesso argomento in più Distretti Socio-Sanitari della ASL in previsione di un incontro rivolto anche ai Comuni”. 

Di rilievo tutti gli interventi degli esperti per capire come si agisce per contrastare il disturbo da Gioco d’azzardo a partire dal Direttore sost. f.f. UOC Dipendenze Patologiche Dott.ssa Simonetta della Della Scala proseguendo con l’intervento della Dott.ssa Paola Capoleva Direttore f.f. UOC Integrazione sociosanitaria e Welfare di Comunità. Si è proseguito con altri contributi di medici, specialisti e associazioni del Terzo settore impegnate nel progetto.

Rimangono dunque puntati i riflettori sulla dipendenza da gioco d’azzardo, una dipendenza patologica “sine substantia”. In ambito clinico infatti è dimostrata in letteratura la comorbilità con altre patologie quali la depressione, l’ipomania, il disturbo bipolare, l’impulsività, l’abuso di sostanze, disturbi di personalità (antisociale, narcisistico, istrionico, borderline), il deficit dell’attenzione con iperattività, il disturbo da attacchi di panico con o senza agorafobia e altri disturbi fisici associati allo stress (ulcera peptica, ipertensione arteriosa, etc). Per questo l’importanza di fare rete.

 
 

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Castel Gandolfo, primi dati trasmessi dall’idrometro nel lago: situazione allarmante

In solo 10 giorni, da l’Autorità di Bacino ha installato il teleidrometro nel lago di Albano di Castel Gandolfo, periodo durante il quale non ci sono stati apporti pluviometrici ed il livello di falda circostante al lago è rimasto depresso, si è verificata un’ulteriore perdita di 120.000 metri cubi di acqua dal lago.

L’ANBI e l’ABDAC sono in stretto contatto per capire meglio come affrontare l’imminente criticità. Tra le azioni prioritarie c’è la necessità di un aggiornamento dello stato di fatto ed una verifica e calibrazione dei modelli esistenti sulla base di un monitoraggio rigoroso dei livelli lacustri e piezometrici, delle precipitazioni e delle portate emergenti.

I Sindaci dei Comuni sul lago sono stati avvertiti per le vie brevi ma sarà necessaria quanto prima una riunione per dettare una serie di azioni condivise tra cui forse la più urgente è stabilire insieme a tutti gli organi competenti una soglia di livello idrometrico al di sotto del quale non è possibile andare e quindi qualsiasi emungimento al di sotto della cifra stabilità risulterà non autorizzato e perseguibile per legge




Ciampino, picchia con violenza il padre invalido

ROMA – I Carabinieri della Tenenza di Ciampino hanno arrestato un cinquantenne, disoccupato e con precedenti, gravemente indiziato del reato di maltrattamenti in famiglia.
Nello specifico, i militari sono intervenuti a seguito di una segnalazione arrivata al 112 per una lite in un’abitazione nei pressi di via Giuseppe Saragat a Ciampino.
All’interno dell’appartamento, i Carabinieri hanno bloccato l’uomo che, in evidente stato di ebbrezza alcolica, aveva pochi istanti prima malmenato, per futili motivi, il padre convivente 81enne, invalido ed allettato, colpendolo violentemente con calci e pugni al viso e al corpo, procurandogli gravi lesioni.
L’anziano, immediatamente soccorso dai militari e da personale del 118, veniva trasportato in “codice rosso” al pronto soccorso del Policlinico di Roma Tor Vergata, riportando una prognosi di 40 gg.
Durante la perquisizione eseguita nei confronti dell’indagato, i militari hanno rinvenuto 1,5 g di cocaina, motivo per cui è stato segnalato quale assuntore di stupefacenti, alla Prefettura di Roma.
L’arrestato è stato condotto in carcere a disposizione dall’Autorità Giudiziaria di Velletri.
Il procedimento versa nella fase delle indagini preliminari: l’indagato deve considerarsi non colpevole sino alla condanna definitiva.




Castel Gandolfo, finto carabiniere truffa anziana

CASTEL GANDOLFO – I Carabinieri della Stazione Ville Pontificie e dell’Aliquota Operativa della Compagnia di Castel Gandolfo hanno arrestato in flagranza un 30enne originario di Napoli, gravemente indiziato del reato di estorsione aggravata in concorso ai danni un’anziana donna del posto. 

La mattina del 15 settembre scorso, una 78enne, si è recata nella caserma Carabinieri “Ville Pontificie” spaventata per aver ricevuto una strana telefonata da un uomo che, dopo essersi qualificato quale Carabiniere in servizio a Castel Gandolfo, le comunicava che il proprio figlio era stato coinvolto in un sinistro stradale, dove era stata investita una bambina e che, per evitare il suo arresto, le intimava di consegnare 3.000 euro in contanti ad un avvocato che, di lì a poco, l’avrebbe raggiunta a casa. 

Acquisita la segnalazione dell’anziana, i Carabinieri, dopo averla rassicurata di essere stata vittima potenziale di una truffa e complimentandosi per aver avuto la prontezza di rivolgersi ad una vera caserma, hanno immediatamente organizzato un dispositivo di controllo nei pressi dell’abitazione della donna dove, poco dopo è giunto, a bordo di un taxi, un giovane che, sceso dal veicolo, si presentava come Avvocato Rossi, facendosi consegnare dall’anziana la somma contante di 2.500 euro.    
A consegna avvenuta i Carabinieri hanno bloccato l’uomo, restituendo i contanti all’anziana signora, accertando successivamente che, in trasferta da Napoli, aveva raggiunto la Capitale in treno, prendendo il taxi alla Stazione FS “Termini” chiedendo di essere accompagnato all’indirizzo di Castel Gandolfo e di essere riaccompagnato alla medesima stazione ferroviaria subito dopo.

L’arrestato, da ritenersi presunto innocente fino a condanna definitiva, è stato associato al carcere di Velletri, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. 




Albano Laziale, 103 candeline per la signora Miranda

Il sindaco Massimiliano Borelli ha consegnato all’ultracentenaria un attestato con le felicitazioni dal parte della Città

103 candeline per la signora Miranda, trentina doc e residente ad Albano Laziale dal 1956.

Originaria della provincia di Trento, legata alla famiglia conosciuta per il birrificio Orsingher vicino a San Martino di Castrozza. Si trasferisce ad Albano nel 1956 insieme al marito Arcangelo che lavorava in Alitalia, e le tre figlie Flavia (scomparsa da tempo), Loredana e Letizia.

La signora Miranda, fiera delle sue origini, ha cresciuto le figlie con la tempra di chi vive vicino alle montagne e la dolcezza di quei posti che non ha del tutto abbandonato visto che
per tanti anni ha continuato a gestire la struttura del birrificio trasformata in hotel.

Questa mattina Massimiliano Borelli, sindaco di Albano Laziale, ha portato un saluto alla signora Miranda alla quale ha consegnato un attestato con le felicitazioni dal parte della Città.




Colle di Fuori, l’appuntamento da non perdere con i funghi porcini: la sagra è nel bosco

Un fine settimana che sarà caratterizzato da tanti eventi, musica, intrattenimento, stand gastronomici e prodotti tipici dei Castelli Romani

Torna l’appuntamento con la sagra del fungo porcino a Colle di Fuori, frazione di Rocca Priora.
Colle di Fuori è una frazione del Comune di Rocca Priora, in provincia di Roma, un luogo che si è fatto conoscere per i prodotti di qualità e le prelibate portate legate al fungo porcino e non solo.

La sagra del fungo porcino a Colle di Fuori, arrivata alla 29esima edizione, ha radici antiche e ogni anno porta il visitatore alla scoperta delle ricette più prelibate del Lazio dove il fungo porcino è il Re indiscusso.

L’appuntamento ha radici profonde con la tradizione agricola della stessa comunità, infatti fino a pochi anni fa molti suoi abitanti svolgevano l’attività di raccoglitore di funghi come impegno di lavoro principale.

Adesso la sagra dopo quasi trent’anni di celebrazioni conta migliaia di visitatori e turisti ogni anno con un’area fornita di quattro ristoranti, due enoteche e 2 mila posti a sedere, sempre e rigorosamente all’ombra del Parco regionale dei Castelli Romani.

Tante le bontà dalla tradizionale pasta all’uovo in vari formati agli gnocchetti e al risotto, vari secondi, porcini alla piastra e fritti fino a proposte in stile street food con i porcini proposti in gustosi panini. I duemila posti a sedere allestiti nel bosco illuminato con suggestive luminarie hanno accolto già i primi due fine settimana quanti sono intervenuti per gustare le prelibatezze a base del re dei funghi.

Su Piazza Capranica, allestita a festa, si trovano diversi stand che propongono la vendita di vini del territorio e funghi freschi mentre nel parco pubblico il concerto de “I figli delle stelle”, rinomata band che ha origine proprio a Colle di Fuori e che ha curato la direzione artistica delle varie serate, ha allietato gli ospiti della fresca serata settembrina. Questo fine settimana altre novità.




Ariccia: tutto pronto per la seconda edizione del “Festival dell’Archeologia Storia Arte e Tradizioni ai Colli Albani“

Sabato 30 settembre e domenica 1 ottobre nell’ambito del progetto “Ariccia da amare” 2023.
Alla seconda edizione del Festival dell’archeologia Storia Arte e Tradizioni ai Colli Albani, che si terrà sabato 30 settembre e domenica 1 ottobre ad Ariccia, sarà dedicato un intero weekend durante il quale si punterà a far conoscere lo straordinario patrimonio archeologico del territorio, mirando a un turismo di qualità. L’evento è inserito nel progetto del Comune di Ariccia “Ariccia da Amare” 2023, finanziato con il contributo della Regione Lazio e patrocinato dalla Città di Ariccia, dalla Città Metropolitana di Roma, Italia Nostra, dal Consorzio Sistema Bibliotecario dei Castelli Romani (SCR) e dal Parco dei Castelli Romani. Il Festival, ideato dall’archeologa Maria Cristina Vincenti lo scorso anno, è organizzato dall’associazione Archeoclub Aricino-Nemorense Aps che ha come partner anche quest’anno i Sotterranei di Roma.

Sabato 30 settembre (9:00/13:00-15:00/18:00) si svolgerà nella splendida dimora barocca di Palazzo Chigi (Sala Bariatinsky) il convegno che sarà aperto dai saluti istituzionali di Gianluca Staccoli, Sindaco della Città di Ariccia; Anita Luciano, Consigliera del Comune di Ariccia alle Associazioni e bandi; Irene Falcone, Consigliere del Comune di Ariccia alla Pubblica Istruzione; Gabriella Serio, funzionario Sabap Rm Met; Francesco Petrucci, Curatore di Palazzo Chigi e Enrico Del Vescovo, Consigliere Nazionale e Presidente Sez. Castelli Romani Italia Nostra. Simbolo del Festival quest’anno sarà la splendida erma bifronte di Dioniso-Ercole (II sec. d.C.), in marmo, rinvenuta ad Ariccia sull’Appia Antica nel 1998 ed ora conservata presso il Museo delle Navi Romane di Nemi in attesa del suo ritorno nel luogo dove è stata rinvenuta.
Ospite d’onore sarà la prof.ssa Annalisa Cipriani, di Italia Nostra che fa parte della Commissione Scientifica candidatura Via Appia a patrimonio dell’Unesco.

I relatori del convegno approfondiranno tematiche di ricerca che si preannunciano piuttosto interessanti che vanno dallo studio del mito di Alba Longa (Mariano Malavolta) ad approfondimenti sull’emissario del lago di Nemi (Marco Placidi, Romano Moscatelli, Pino Pulitani), sulla Via Appia Antica (Giuliana Galli, Maria Cristina Vincenti, Alberto Silvestri), sul sito di notevole interesse archeologico di S. Palomba (Anna De Santis) e sulla Via Latina (Angelo D’Ottavi, Antonella Rotondi, Rosa de Santis, Chiara Maria Marchetti e Marco Vigliotti).

Domenica 1 Ottobre, dalle ore 10:00 alle ore 13:00, si svolgeranno le escursioni guidate gratuite all’interno dell’emissario del lago di Nemi (gruppo max 15 persone) a cura dell’Associazione Sotterranei di Roma (i partecipanti dovranno iscriversi gratuitamente per tempo all’Associazione per motivi assicurativi inviando una mail a attivita@sotterraneidiroma.it) e l’escursione guidata gratuita di archeotrekking ariccia tour, giro ad anello intorno alla città di Ariccia con inizio dalla Piazza di Corte alle ore 10:00, a cura di MC Vincenti guida Aigae (necessaria prenotazione: 3883636502 whatsapp e vincentimariacristina@virgilio.it).

Nel pomeriggio di Domenica 1 ottobre si svolgeranno, presso la Locanda Martorelli, le presentazioni del volume di Franco Bevilacqua “Disegnare la Via Appia oggi. Un viaggio moderno sulle orme di Carlo Labruzzi”; della rivista n. 10 anno 2021 “Lazio ieri e oggi. La rivista di Roma e della sua Regione”, con Maria Rita Pocino e Marco Onofrio. Sarà proiettato infine il video e presentato il volume di Gianni Dolfi “Il Villaggio delle Macine. Un villaggio preistorico sulle acque del lago Albano”.




Genzano, due palazzine di 50 appartamenti vicino due siti archeologici

Il senatore M5S Patuanelli ha presentato una interrogazione al ministero della Cultura per chiedere sia a conoscenza dell’iniziativa del Comune di Genzano di Roma della volontà di alienare un terreno in via Toscana posto tra due siti archeologicamente sensibili ovvero la villa degli Antonini e l’Appia antica per costruire due palazzine di 50 appartamenti. Inoltre il sottosuolo è, molto probabilmente, interessato da importanti reperti archeologici.

Ecco l’interrogazione:

Premesso che:

con la determinazione dirigenziale n. 165 del 9 agosto 2023 il Comune di Genzano di Roma ha approvato un bando pubblico per l’alienazione a privati di una serie di immobili comunali, tra i quali un terreno sito in via Toscana, foglio catastale n. 8 partt. 748, 751 e 505;

il terreno si trova tra due siti archeologicamente sensibili ovvero la villa degli Antonini e l’Appia antica; inoltre il sottosuolo è, molto probabilmente, interessato da importanti reperti archeologici;

la perizia estimativa, redatta da un tecnico esterno all’amministrazione, che prevede la costruzione di due palazzine di 50 appartamenti, non riporta elementi urbanistici essenziali per una corretta valutazione del lotto, quali ad esempio le norme sovracomunali del piano territoriale paesistico regionale e i vincoli che da questo derivano per la localizzazione nella zona di aree archeologicamente sensibili;

non risulta acquisito alcun parere preventivo da parte della Soprintendenza archeologica;

visto che:

lo stesso piano territoriale paesistico della Regione Lazio vincola parzialmente l’area in vendita e individua altre tre zone adiacenti come zone archeologicamente sensibili;

il terreno pubblico è utilizzato da decenni dai residenti come spazio verde a servizio del quartiere ed è uno dei pochi spazi lasciati liberi da una fortissima urbanizzazione che ha interessato, negli anni passati, un’area di grande interesse storico-archeologico posta tra il tracciato della via Appia antica e la villa degli imperatori Antonini;

rilevato che:

il Ministero della cultura ha avviato un’importante iniziativa per la candidatura della via Appia “regina viarum” per l’iscrizione nella lista del patrimonio mondiale dell’UNESCO;

con determinazione n. 174 del 30 agosto, il dirigente del Comune di Genzano di Roma ha disposto la revoca temporanea della procedura di alienazione in quanto “successivi accertamenti alla pubblicazione dell’asta hanno evidenziato la necessità di approfondimenti circa la corretta applicazione della normativa PRG vigente relativamente all’immobile sito in via Toscana”;

non risulta che siano stati affidati incarichi per lo studio del sottosuolo del terreno che si vorrebbe alienare al fine di verificare la presenza di reperti archeologici nell’area,

si chiede di sapere:

se il Ministro in indirizzo sia a conoscenza dell’iniziativa del Comune di Genzano di Roma che potrebbe comportare gravi danni, anche di immagine, al patrimonio culturale italiano;

se intenda intraprendere azioni concrete di verifica in tutta la zona strettamente interposta tra le due aree archeologicamente sensibili situate tra la via Appia antica e la villa degli Antonini per valorizzare ulteriormente il prezioso progetto Appia antica “regina viarum”.




Castel Gandolfo, giornata storica per il lago: installato l’idrometro

I dati del monitoraggio continuo delle condizioni idrologiche del bacino saranno pubblicati dall’Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino centrale sui canali ufficiali trasmessi per competenza a Regione e Comuni afferenti

Giornata storica per il lago Albano di Castel Gandolfo quella del 13 settembre 2023 dove alle 17.30 presso il Centro Federale Canoa Kayak  in via dei Pescatori n. 23 si è tenuta l’inaugurazione del nuovo Teleidrometro installato dall’Autorità di bacino distrettuale dell’Appennino centrale  – ABDAC –  per il monitoraggio in continuo delle condizioni idrologiche del lago di Albano.

I dati saranno pubblicati dalla stessa Autorità sui canali ufficiali trasmessi per competenza a Regione e Comuni afferenti.

All’evento erano presenti tra gli altri:

Alberto De Angelis sindaco di Castel Gandolfo, Massimiliano Borelli sindaco di Albano, Stefano Cecchi sindaco di Marino, Massimiliano Calcagni sindaco di Rocca di Papa e Gianluca Staccoli sindaco di Ariccia. Presenti inoltre il delegato al Lago e vicesindaco di Castel Gandolfo Cristiano Bavaro e l’assessore a Castel Gandolfo Tiziano Mariani con delega alle Attività produttive, Mercati e fiere, Trasporti, Edilizia privata, Tutela del paesaggio e subdelega, Sanità.

L’assessore regionale Giancarlo Righini in rappresentanza del Presidente della Regione Francesco Rocca, il vicepresidente del consiglio regionale Daniele Leodori, la consigliera regionale Laura Corrotti, la consigliera regionale Michela Califano, il deputato Andrea Volpi, il Senatore Marco Silvestroni, il Commissario Straordinario della Asl aroma 6 Francesco Marchitelli, il Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Velletri Giancarlo Amato, il direttore generale dell’ANBI Massimo Gargano, il direttore e il presidente del Consorzio di Bonifica Litorale Nord Andrea rispettivamente Andrea Renna e Niccolò Sacchetti, il presidente dell’ordine degli avvocati di Velletri Stefano Armati, il presidente della Bcc Colli Albani Maurizio Capogrossi. Presenti anche Ivan Boccali e Manuela Angeloni, rispettivamente Commissario Straordinario e Direttore Generale del Parco Regionale dei Castelli Romani.

Il teleidrometro è stato installato nell’ambito di un più ampio programma di studio e monitoraggio che ABDAC sta realizzando sui principali laghi presenti nel territorio di sua competenza per la gestione delle risorse idriche ed la tutela dei preziosi e delicati ecosistemi lacustri.

L’evento promosso dall’Associazione Lago di Castel Gandolfo in stretta collaborazione con i Comuni e le istituzioni sovracomunali è impegnata da anni in un programma di sensibilizzazione in tema ambientale e sociale.

Hanno partecipato anche il Segretario generale dell’Autorità di bacino distrettuale dell’Appennino centrale dott. Marco Casini insieme ad altri rappresentanti istituzionali al livello nazionale, regionale e locale. Dopo l’inaugurazione è seguito un brindisi augurale presso il Ristorante “I Quadri” sul lago Albano a Castel Gandolfo.

I prossimi passi per il rilancio e salvaguardia del lago

A fine maggio si è tenuta una riunione tecnica tra Comune di Castel Gandolfo e il Consorzio di Bonifica Litorale Sud per programmare i prossimi passi per il rilancio e salvaguardia del lago di Castel Gandolfo. Il teleidrometro è uno strumento fondamentale, si pensò che al lago di Bracciano viene utilizzato per le misurazioni a cadenza mensile del livello lacustre registrate poi nei dati raccolti dall’Osservatorio sulle risorse idriche dell’Anbi, l’Associazione Nazionale Consorzi di Gestione e Tutela delle Acque Irrigue.

Il lavoro non si è mai interrotto e a breve si riuniranno di nuovo i sindaci per una rinnovata comunione di intenti che puntano alla salvaguardia del lago Albano e alla gestione delle riserve idriche alle porte di Roma.

Si terrà poi entro l’anno la consueta kermesse “Premio Castel Gandolfo” un evento di sensibilizzazione che nel tempo ha raccolto un percorso virtuoso per la tutela del bacino grazie alla sensibilità di varie professionalità nel mondo dell’ambiente e della salute come quella costantemente espressa dal direttore generale Anbi Massimo Gargano, tra i maggiori promotori di queste iniziative di salvaguardia ambientale.

Sindaci come sempre uniti e presenti per condividere il percorso di tutela del lago

L’Ingegner Marco Casini Segretario Generale dell’Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Centrale: «È la prima volta che viene installato un idrometro in questo lago e noi abbiamo voluto partire da questo bacino per poi procedere con il resto del territorio di nostra competenza. Lo strumento misurerà il livello e la temperatura dell’acqua. I dati saranno accessibili a tutti sul nostro sito istituzionale. Il monitoraggio è il primo passo verso la tutela di questo prezioso ecosistema».

L’assessore regionale al Bilancio Giancarlo Righini in rappresentanza del presidente Rocca: «Oggi è una giornata importante per questo territorio e per il lago che finalmente inizia un percorso di tutela virtuoso e condiviso».

Il Senatore della Repubblica Marco Silvestroni: “Una giornata storica per il nostro lago. Da diversi anni siamo partecipi insieme all’Associazione Lago di Castel Gandolfo a quello che è un vero e proprio percorso di tutela e salvaguardia di un bacino tra i più belli d’Italia”

“Un’opera importante – ha commentato Ivan Boccali, commissario straordinario dell’Ente Parco dei Castelli Romani – all’interno di un sito, il lago Albano, che rappresenta una storia, tradizione e identità ben precisa, per chi ci vive e per tutti coloro che, da sempre, lo frequentano. La collaborazione fra tante Istituzioni, attivata grazie a questa azione di monitoraggio, produrrà risultati concreti per il benessere di tutti, perché la salute del lago e, più in generale, del territorio, è strettamente connessa al benessere della popolazione”.

«L’idrometro è strumento che fa giustizia e da dignità al protagonista indiscusso che è il lago ricco di valori economici, ambientali e culturali legati alla qualità della vita» ha detto Massimo Gargano direttore generale Anbi tra i fondatori dell’associazione Lago di Castel Gandolfo che tra i soci onorari annovera anche il Procuratore Amato.

Stefano Armati presidente ordine avvocati Velletri: «Complimenti all’associazione e all’autorità di bacino per una stazione appena inaugurata che sarà in grado di raccogliere il grido di allarme e trasmetterlo alle istituzioni preposte affinché lo raccolgano e affrontino le criticità»




Rocca di Papa, arrivata la prima sentenza di demolizione di una villa abusiva. Emanata dalla Corte di Appello di Roma. Foto

Nella mattinata di ieri, gli agenti della Polizia Locale di Rocca di Papa, diretti dalla comandante Monica Palladinelli, si sono recati nella zona verde di via Vecchia di Velletri – Vicinale delle Faete, per consegnare le chiavi di una villa completamente abusiva alla ditta incaricata della demolizione che avverrà nei prossimi giorni. E’ la prima sentenza di demolizione sul territorio comunale, emanata direttamente dalla Corte di Appello del Tribunale di Roma, Sezione Abusi Edilizi e Demolizioni Giudiziarie, dopo tutto l’iter burocratico giudiziario durato alcuni anni.
 
Sul posto anche il personale tecnico della Regione Lazio, Ufficio-Assessorato Urbanistica, presente con una delegata architetto degli uffici preposti a queste procedure. La ditta incaricata della completa demolizione e restituzione del luogo ristabilito all’amministrazione comunale di Rocca di Papa, proprietario del terreno, proviene da Quarto in provincia di Napoli.
 
Una società (Ter-Vin) specializzata in queste operazioni di demolizione e bonifica delle aree dove insistono insediamenti edili abusivi, grandi e piccoli, incaricata come in altre occasioni dalla Corte di Appello del Tribunale di Roma, con la quale ha stabilito una convenzione in merito.  I controlli in ambito edilizio con alcune demolizioni di iniziativa degli stessi proprietari vendono svolti regolarmente dagli agenti della polizia locale di Rocca di Papa.
 
La Municipale negli ultimi anni ne ha trovati a decine di abusi edili, con relativa denuncia penale a carico del trasgressore per abusivismo edilizio e violazione delle leggi ambientali di tutela e protezione delle aree verdi con vincolo paesaggistico all’interno del Parco Regionale dei Castelli Romani.

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