Genzano, il sindaco Lorenzon su uscita Rimini: “Non c’era intenzione di colpire la storia del mio paese”

GENZANO (RM) – Una frase di troppo finita nel calderone di una polemica: Lorenzon a Rimini ha inteso denunciare un “sistema incancrenito” ma è finito per essere accusato di aver colpito i dipendenti comunali. Per questo motivo, ai fini di fare chiarezza, il sindaco di Genzano ha inviato una nota: “In questi giorni stiamo ultimando la riorganizzazione del personale in un’ottica di ottimizzazione delle risorse presenti. Una scelta che può sembrare impopolare, ma che in realtà abbraccia la nostra visione di medio-lungo termine che punta a portare un miglioramento del servizio offerto al cittadino.

Credo che il confronto e la partecipazione siano fondamentali per portare avanti questo nostro progetto: solo con la concertazione e la condivisione è possibile gestire questa complessa fase di passaggio che stiamo affrontando. È per questo motivo che dopo aver ascoltato le istanze dei dirigenti ho pianificato una serie di incontri con i dipendenti, che vedrò uno per uno già dalla prossima settimana, per meglio comprendere le loro esigenze e tradurle per quanto possibile in azioni concrete che consentano loro di lavorare con serenità. Da parte mia e dei consiglieri di maggioranza c’è la massima disponibilità alle istanze presentate dai lavoratori e dalle organizzazioni sindacali che li rappresentano.

I progetti dell’amministrazione vanno avanti grazie al prezioso lavoro che gli uffici svolgono quotidianamente, ed è per questo che siamo fermamente convinti che occorre essere intransigenti con coloro che non svolgono il proprio dovere. Ognuno deve assumersi le proprie responsabilità: saremo inflessibili nel controllare l’operato dei dirigenti, delle posizioni organizzative, di tutti i dipendenti. Vogliamo organizzare il lavoro con un calendario preciso da rispettare che deve riportare tempistiche, modalità e compiti ben precisi da assolvere per ogni soggetto coinvolto.

Chi ama e conosce Genzano sa bene che la macchina amministrativa ha delle storture che è arrivato il momento di aggiustare. Nelle parole pronunciate a Rimini non c’era l’intenzione di colpire in maniera generalizzata i dipendenti comunali o la storia del mio paese, ma soltanto di denunciare un sistema incancrenito. Continueremo a lavorare giorno dopo giorno nell’interesse della collettività”. Lo dichiara il Sindaco di Genzano di Roma, Daniele Lorenzon.

Ecco invece la nota dei consiglieri Pd di Genzano di Roma che ha fatto scaturire la critica e conseguente reazione del sindaco genzanese:

“Un triste e volgare siparietto quello messo in scena dal Sindaco Lorenzon durante l’adunata grillina di Rimini dove, chiamato a raccontare i grandi successi della sua amministrazione, non ha saputo fare altro che diffamare la storia del paese di cui si fregia del titolo di primo cittadino, la sua comunità e la stessa amministrazione che rappresenta. Capiamo perfettamente che se avesse provato a descrivere lo stato in cui versa Genzano dopo più di un anno di sapienti cure a cinque stelle, difficilmente avrebbe potuto strappare qualche applauso. Di certo non ci aspettavamo che davanti alla folla di adepti del M5S il Sindaco provasse a spiegare come la sua Giunta sia riuscita a produrre un bilancio di previsione con stime errate per oltre un milione di euro, o a quanto ammontino i tagli ai fondi per i servizi sociali, o di come abbia descritto lo stato in cui versa l’amministrazione il Vice Sindaco dimessosi da appena un mese, ma troviamo veramente intollerabile la derisione e lo spregio mostrati per la storia amministrativa di un paese da sempre eccellenza del territorio dei Castelli Romani. Conosciamo a memoria il disco rotto di accuse campate in aria rivolte al passato, e sebbene sia quantomeno stucchevole che dopo oltre un anno di governo il Sindaco non sia in grado di esporre altro, è inammissibile che venga denigrata la storia di cui un’intera comunità è orgogliosa. Una vera e propria caduta di stile poi le parole rivolte verso il personale della sua stessa amministrazione, arrivando a metterne in discussione la professionalità e la diligenza utilizzando una battuta di dubbio gusto (ideata d’altronde dal suo capo-proprietario). Se il Comune di Genzano di Roma non riesce più a svolgere correttamente neanche l’ordinaria amministrazione, come dimostrano i ripetuti episodi di disservizi susseguitisi nell’ultimo anno, le colpe sono da attribuire in capo a chi avrebbe il compito di dirigere la macchina amministrativa. Invitiamo caldamente il Sindaco a chiedere scusa al personale dell’amministrazione comunale e a tutti i genzanesi per la sceneggiata messa in piedi e a dar prova di questa sua loquacità in Consiglio Comunale e nelle sedi istituzionali preposte dove, stranamente, a malapena riesce a pronunciare gli argomenti all’ordine del giorno”.




Ciampino, casi di Chikungunya: parte la disinfestazione straordinaria

CIAMPINO (RM) – A seguito di casi accertati di soggetti affetti da patologia Chikungunya sul territorio comunale di Ciampino, l’Amministrazione ha fatto sapere che, con Ordinanza sindacale n. 12 del 26/09/2017, ha disposto un’azione di disinfestazione straordinaria che verrà effettuata a partire da oggi pomeriggio in tutte le abitazioni private che insistono nell’area individuata.

Per contrastare la diffusione della zanzara tigre, si andranno dunque ad effettuare trattamenti adulticidi, larvicidi e di rimozione dei focolai larvali in aree pubbliche e private, nelle seguenti strade:

Via Fratelli Wright tratto compreso ambo i lati tra il civico dal 2 al 80
Via di Morena tratto compreso ambo i lati da via Wright a via Guidoni
Via Zino tutta
Via Nigro tratto compreso ambo i lati tra il civico 2 al civico 4
Via Bersani tratto compreso ambo i lati tra il civico 1 al civico 19
Via Gragnani tutta
Via Bleriot tratto compreso ambo i lati tra via di Morena e via Bersani
Via Malagoli tutta
Via Leopardi tutta
Via Ovidio tratto compreso ambo i lati tra via di Morena e via Carducci
Via Pascoli tratto compreso ambo i lati tra il civico 12 e via Ovidio
Via Appiani tutta
Via Guidoni tratto compreso ambo i lati tra via di Morena e via Marconi
Via Marconi tratto compreso ambo i lati tra via Guidoni e via Bleriot
Via Monti tutta
Via Rovatti tutta
Largo Fermi tutto
Via delle Vigne di Morena tratto compreso numeri civici dispari tra via Monti e via di Morena.

Pertanto, a tutti i residenti, amministratori condominiali, operatori commerciali, gestori di attività produttive, ricreative, sportive e in generale a tutti coloro che abbiano l’effettiva disponibilità di aree aperte sul territorio riguardanti le suddette vie, si ordina:

di permettere l’accesso degli operatori della ditta incaricata al servizio di disinfestazione, per l’effettuazione dei trattamenti larvicidi, adulticidi e la rimozione dei focolai larvali presenti in area cortiliva privata nonché l’accesso del personale degli Uffici Comunali e Forze dell’Ordine;
di chiudere le finestre durante le ore di esecuzione del trattamento di disinfestazione adulticida nelle aree oggetto di trattamento fino al termine delle operazioni, salvo diverse disposizioni impartite dal personale incaricato;
di attenersi a quanto prescritto dagli operatori addetti alla rimozione dei focolai larvali, per evitare che tali focolai possano riformarsi;
il divieto di transito pedonale ed il divieto di circolazione dei veicoli privati durante le operazioni di disinfestazione.

A tutti gli abitanti nelle aree oggetto dell’intervento e durante gli orari di esecuzione delle operazioni di disinfestazione, si ordina inoltre:

che non siano stesi indumenti e biancheria ad asciugare all’esterno delle abitazioni;
che gli animali domestici e da cortile siano detenuti all’interno dei propri ricoveri o comunque allontanati e messi al riparo;
che si provveda a ricoprire oppure svuotare dell’acqua le piscine;
che si provveda a proteggere vasche ornamentali ove siano presenti pesci;
che nel caso possano essere irrorati arredi e suppellettili presenti nei giardini, si provveda a ricoprirli oppure a lavarli dopo il trattamento.

Si precisa che nell’area individuata non insiste nessuna scuola pubblica e si ricorda che giovedì scorso si era provveduto ad effettuare un intervento di disinfestazione straordinaria su tutto il territorio comunale con particolare attenzione a scuole e parchi pubblici.

Si rammentano invece a tutta la cittadinanza, a tutela della salute pubblica e per prevenire e controllare la diffusione della suddetta malattia e delle Arbovirosi trasmesse da insetti vettori, alcune buone pratiche di prevenzione da effettuarsi nelle proprietà private presenti su tutto il territorio comunale:

svuotare spesso sottovasi, secchi e ciotole per l’acqua etc.
coprire accuratamente e senza lasciare fessure vasche e bidoni per l’irrigazione.
evitare la formazione di ristagni eliminando i contenitori inutili o coprendoli affinchè non accumulino acqua.
introdurre nelle fontane e nelle vasche decorative alcuni pesci ad esempio gambusia affinis che si cibino di larve.
spruzzare settimanalmente un comune insetticida domestico nell’acqua delle caditoie interne alla proprietà.




Albano Laziale: l’Appia bis si allaga sempre e la Sinistra dei Castelli Romani chiede lumi

ALBANO LAZIALE (RM) – La Sinistra dei Castelli Romani vuole vederci chiaro e pretende delucidazioni sull’assetto, la tenuta e la sicurezza della “Tangenziale dei Castelli Romani”, la cosiddetta “Appia Bis”, inaugurata nel Settembre 2016 dal Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti. In una missiva ufficiale inviata all’attenzione di Regione, Astral e Asl, i Consiglieri comunali di riferimento della Sinistra, Salvatore Tedone (Albano Laziale), Andrea Sonaglioni (Ariccia) e Edoardo Tomei (Lanuvio) chiedono dettagliate spiegazioni su “i frequenti allagamenti che, in corrispondenza di precipitazioni, anche non necessariamente abbondanti, richiedono la chiusura ed impediscono l’utilizzo di tale importante snodo viario”. Complessivamente, l’imponente opera è costata ai contribuenti circa 230 milioni di euro senza contare i tempi, biblici, di realizzazione. Tra progettazione, lavori e collaudi, infatti, ci sono voluti circa trent’anni per completare entrambi gli stralci. «Una follia» dichiara il Consigliere comunale di Lanuvio Edoardo Tomei, che aggiunge: «Riteniamo sia disonorevole e squalificante, in primis per coloro che hanno avuto incarichi e responsabilità, dirette o indirette, osservare come un’opera così imponente e con un rapporto costo per chilometro esorbitante possa essere neutralizzata in pochi minuti di pioggia». Sulla stessa linea il Consigliere comunale di Ariccia, Andrea Sonaglioni: «Urge un quadro chiaro e preciso sulla tenuta della Tangenziale per poter valutare gli impatti e i possibili scenari in caso di condizioni meteo avverse. Non dimentichiamo – continua Sonaglioni – che quest’opera costituisce la principale arteria viaria per i futuri utenti e lavoratori dell’Ospedale dei Castelli Romani, oramai di prossima apertura. Inoltre è un’infrastruttura fondamentale per la viabilità del nostro territorio quando partiranno i lavori di restauro del ponte monumentale di Ariccia.  Il Consigliere comunale di Albano Laziale, Salvatore Tedone, rincara la dose: «Non dimentichiamo com’è ridotta la Nettunense, già in crisi quando si verificano condizioni meteo avverse. Riguardo alla Tangenziale, stiamo parlando di un’opera costata il triplo del Tunnel della Manica per intenderci. Sarebbe troppo semplice e al tempo stesso inutile affondare un attacco politico sulla trentennale storia dell’infrastruttura. Ora c’è ed è al servizio delle nostre comunità. Per questo motivo e per i costi folli deve necessariamente essere funzionale e soprattutto sicura. Pretendiamo di sapere – conclude Tedone – lo stato dei fatti, quali problematiche attualmente insistono e quali azioni di carattere strutturale si intendeno mettere in campo per scongiurare il continuo manifestarsi di allagamenti e infiltrazioni. È inaccettabile aver assistito ad una sontuosa inaugurazione in pompa magna e poi vedere scene di famiglie intrappolate in auto nei tunnel a causa della pioggia. Zingaretti e Astral ci rispondano».




Castel Gandolfo, Gens Albana in prima linea per la solidarietà

CASTEL GANDOLFO (RM) – I fatti di cronaca nera che, quotidianamente, aprano le prime pagine dei quotidiani sono lo specchio di una società allo sbando, perversa ed egoista. Persino Leopardi nello Zibaldone definisce l’egoismo “peste della società” per cui l’uomo toglie l’amore all’uomo. Allora viene da chiedersi se esiste una cura a tutto ciò. L’eccezione che rischiara le nubi dell’egocentrismo è la beneficenza che permette di tradire tanto turpe individualismo umano per guardare oltre la barriera di noi stessi.
É quello che è successo a Castel Gandolfo qualche settimana fa, quando l’associazione Gens Albana ha organizzato un evento per raccogliere fondi da devolvere a due onlus: Stand up for life e Wema.
La prima, che opera in Madagascar, ha utilizzato tale sostegno per finanziare un intervento chirurgico grazie al quale oggi una bambina di soli tre mesi, affetta da idrocefalo, può sorridere.
La seconda ha usufruito dell’aiuto economico per costruire un pozzo nel villaggio di Kiuukuni che funge da rifornimento idrico per i bambini keniani (ricordiamo che la carenza di acqua è la causa principale di mortalità in Africa).
Ma non solo. Gens Albana si cura anche di creare un piano di sostegno per i ragazzi malati di autismo e come ci informa la presidentessa Cinthia Vercelloni, quello di Castel Gandolfo è solo il primo di molti altri eventi ludici e culturali per finanziare le cure dei più deboli. In agenda anche un incontro con gli insegnanti delle scuole per una fondamentale sensibilizzazione al fine di migliorare l’impatto dei bambini affetti dalla sindrome di Kanner con il mondo scolastico.
In tal senso, la politica dell’associazione è chiarita dalla Vercelloni che spiega all’Osservatore “il nostro obiettivo è quello di servire al meglio la realtà del nostro territorio, affrontando tematiche di carattere socio-sanitario, culturali e interventi verso le fasce più esposte promuovendo la cultura della solidarietà”.

All’evento hanno partecipato anche i rappresentati delle istituzioni dei comuni di Castel Gandolfo (Cristiano Bavaro), Ariccia (Gianluca Staccoli), Albano (Gabriele Sepio) nonché del Senato (Annamaria Parente) che comunicano tutto il loro sostegno per la promozione di iniziative volte al sociale ed all’aiuto verso il prossimo.
Di grande commozione il video che riassume il lavoro di Gens Albana nel territorio terremotato di Norcia o nel ristabilire un importante legame (con l’ausilio della FNP CISL rappresentata da Maristina Capuzzo) tra anziani e giovani all’insegna della tradizione culinaria nostrana di cui si fà protagonista la Signora Rosa di 81 anni che si dice contenta di questa iniziativa tutta locale. L’impegno dei ragazzi di Cinthia Vercelloni e Clara Borri è un impegno cosciente e serio che si traduce in un’organizzazione interna dettata dalla trasparenza nell’attività e nella costante comunicazione degli iscritti.
Il piccolo contributo di ogni componente dell’associazione ha prodotto una catena umana di beneficenza e, ricordando la frase di Manzoni “si dovrebbe pensare più a far bene che a stare bene:e così si finirebbe anche per star meglio”, invitiamo i nostri lettori a partecipare copiosi alle prossime iniziative di “cura della società”.




Nemi: manca l’acqua da questa mattina

NEMI (RM) – Da questa mattina di lunedì 25 settembre 2017 che manca l’acqua a Nemi o arriva a flusso ridotto. La carenza idrica c’è soprattutto in zona Le Colombe, Parco dei Lecci e i Corsi. Ormai sono oltre 10 ore che al numero verde Acea per le segnalazioni dei guasti un disco ripete che l’acqua manca “a causa di un guasto tecnico nel Comune di Nemi e dintorni e che i tecnici sono al lavoro per ripristinare il servizio”. Peccato che non è dato sapere quando questo servizio verrà ripristinato. Non c’è neppure un avviso sul sito istituzionale del Comune di Nemi che informi sullo stato della situazione. Il delegato ai rapporti Acea del Comune si è informato con il gestore del servizio idrico? Intanto la popolazione è a secco.

In questi momenti difficile non ricordare che cittadini di Nemi pagano 1.850 euro il servizio di Comunicazione istituzionale che è puntuale perlopiù quando si tratta di comunicare feste ed eventi. I disservizi sembrano non essere di casa.

 




Nemi, servizio rifiuti e pulizia strade: Tersigni presenta una interrogazione

NEMI (RM) – Riflettori puntati sulla raccolta dei rifiuti e sulla pulizia delle strade a Nemi che negli ultimi mesi sembrerebbe incassare diverse critiche. Il problema è che il servizio sembra ridotto ai minimi termini: le strade spesso sono sporche e l’immondizia trabocca dai cassonetti. Dulcis in fundo ancora non parte la raccolta differenziata. Intanto il consigliere comunale di opposizione di Insieme per Nemi Stefano Tersigni ha presentato una interrogazione in Comune:

“Vogliamo far luce sulle motivazioni che hanno generato la situazione debitoria nei confronti della società ‘Lazio Ambiente’ – ha detto Tersigni –  e su come il Sindaco intende provvedere affinché il servizio di raccolta rifiuti e pulizia possa tornare in tempi brevi a livelli accettabili. Proprio per questo ho presentato ieri un’ interrogazione alla quale spero il Sindaco possa dare una celere risposta.” E poi aggiunge: ” Il Comune di Nemi sembra, infatti, dover ancora saldare fatture alla società ‘Lazio Ambiente’ per un totale di euro 99.251,00 motivo per cui il servizio offerto risulta essere peggiorato in qualità e strettamente ridotto al minimo indispensabile.”




Grottaferrata: al Black Jack Cafè riparte Officina Stampa

GROTTAFERRATA (RM) – Riparte da giovedì 21 settembre, alle 18 in punto, Officina Stampa il web talk condotto da Chiara Rai (giornalista e direttore responsabile de L’Osservatore d’Italia).

Dopo il successo della prima serie, trasmessa da gennaio a giugno 2017 nel corso di 23 puntate in cui si sono snocciolati fatti di cronaca, politica e attualità, insieme ai numerosi ospiti intervenuti, nel salotto di Chiara Rai , il programma di approfondimento giornalistico, trasmesso rigorosamente in diretta a partire dalle ore 18 di ogni giovedì, sarà visibile sul sito ufficiale all’indirizzo www.officinastampa.tv o direttamente sui social YouTube e Facebook digitando Officina Stampa.

Rivisitata la sigla iniziale e finale della trasmissione, che resta quindi la stessa ma in versione remix con l’aggiunta di una clip video realizzata tra Roma, Palermo e ….. gli autori non svelano altro per lasciare il fattore “sorpresa” agli spettatori.

Resta confermata, per questa seconda serie del web talk, la prestigiosa location del Black Jack Cafè di Grottaferrata, dell’imprenditore Lino Ventriglia, dove sarà possibile assistere a Officina Stampa direttamente “dal vivo”

Per guardare la puntata di giovedì 21 settembre direttamente da questa pagina cliccare sulla finestra sottostante




Albano Laziale, Centro Psicologia Castelli Romani: le abilità narrative

 

Il bambino già in età prescolare vive uno sviluppo delle capacità conversazionali, che rappresentano la base necessaria per lo sviluppo secondario delle abilità narrative. Tuttavia, le prime  differiscono dalle seconde soprattutto perché nella conversazione ci sono almeno due interlocutori e spesso il contenuto è più limitato e tendenzialmente concreto e contestualizzato; nella narrazione invece il piano risulta spesso più astratto e richiede un’organizzazione linguistica più complessa. Semplificando, dunque, una narrazione “funzionale” generalmente richiede tre elementi: l’evento iniziale, l’azione (del protagonista) e le conseguenze (la conclusione).
A 4 anni le strutture narrative consistono in liste di azioni temporalmente disorganizzate e tendenzialmente molto corte, spesso infatti il bambino riporta solo l’azione principale del racconto e al limite la conclusione; a 5 anni invece emergono sequenze di eventi più organizzate che però si interrompono e non risultano del tutto complete; dai 6 anni infine il bambino riesce ad organizzare e raccontare una storia, quindi una sequenza di dati, eventi e informazioni, in modo completo, dall’inizio fino alla conclusione.
Le capacità di narrazione sono particolarmente complesse e sottostanno alla costruzione di “discorsi”, all’inizio verbali, ma destinati nel periodo scolare non solo a diventare testi scritti, ma anche prerequisito per le abilità di esposizione orale di quanto studiato. In effetti, sono un prerequisito spesso sottovalutato ma in realtà basilare per i successivi apprendimenti.
Per tali ragioni, quando non si riscontrano queste caratteristiche evolutive, ma si identifica un racconto da parte del bambino non coeso, incomprensibile, caotico e disorganizzato da un punto di vista logico, linguistico e temporale, è bene che ci sia un approfondimento specialistico che possa identificare la reale problematicità della situazione.

Oltre ad eventuali interventi specialistici, come quello logopedico, che possano essere intrapresi ove ritenuti necessari, è possibile attuare anche nel contesto familiare attività che arricchiscano e potenzino tali abilità:
1) Cercare di arricchire il più possibile il lessico del bambino
2) Raccontare storie o semplici sequenze di azioni, con libri illustrati, in cui il
bambino dovrà ascoltare e guardare le immagini, sfruttando enunciati
chiari, semplici, che possano divenire per il bambino un modello
“ripetibile”
3) Rendere partecipe il bambino rispetto alle storie che gli leggiamo
facendogli domande sui contenuti, spronandolo ad identificare emozioni
dei personaggi, fino ad indurlo a fare ipotesi su contenuti non esplicitati o
anticipare ad esempio il finale.
4) Inventare storie sulla base di immagini o dati che gli presentiamo,(la
complessità degli stimoli dipenderà anche dall’età del bambino stesso)
Ultima considerazione riguarda l’ambiente in cui è inserito e vive il bambino:
quando ci si relaziona col piccolo, nel contesto di conversazione, gioco o
racconti di libri e storie, è bene che non vi siano altri “distrattori” come tablet,
radio, tv accesi o rumori ambientali non funzionali alla stimolazione e
all’apprendimento.

Dott.ssa in Logopedia Chiara Marianecci
3497296063
Chiara.marianecci@hotmail.it




Albano Laziale, cultura: ecco le falle della decantata politica della trasparenza

ALBANO LAZIALE (RM) – Il territorio dei Colli Albani, ed in particolare quello di Albano Laziale, risulta essere abitato sin dal paleolitico-medio (300.000 anni fa) ma è durante l’età del ferro che nasce Albalonga. Dopo la distruzione voluta dal re Tullio Ostilio, Albalonga diviene il punto nevralgico della Seconda Legione Partica dislocata dall’imperatore Settimio Severo nel secondo secolo dopo Cristo. Per garantire il rifornimento idrico dell’accampamento militare si pensa alla costruzione dei “Cisternoni”, in grado di assicurare 10.132 metri cubi di acqua. Tale opera di massima ingegneria situata in Via Aurelio Saffi, è tutt’oggi in funzione e permetterebbe di assaporare le grandi glorie di un passato che non passa se non fosse per una Res Publica moderna inefficace soprattutto per quanto riguarda i lavori pubblici e la manutenzione.

È interessante analizzare, attraverso il sito del Comune di Albano Laziale, come quella politica della trasparenza (che vorrebbe i cittadini sempre dettagliatamente informati) interessi solo settori economici e quasi mai di protezione del nostro patrimonio, basti infatti passeggiare per le ville di Albano Laziale che versano in condizioni poco dignitose e che sono ormai spesso ritrovo di vandali e drogati. Altro che luogo di cultura e trasmissione storica!

Le politiche di promozione culturale sono politiche di mera promozione economica. La gestione comunale riguardante il patrimonio sembra essere dettata dalla linea guida del guadagno: gestire il turismo, assicurare servizi nei pressi delle aeree di interesse. Tutto normale se non fosse che ci sono molti slogan ma non altrettanti fatti. I cisternoni, per esempio, sono aperti solo poche ore a settimana (anche se le informazioni sugli orari di apertura cambiano come i venti) e non vedono una ristrutturazione o, almeno, un’assicurazione nella stabilità dell’impianto dall’epoca repubblicana (quella romana). In più, la certa indignazione per mancata competenza viene giustificata dal Comune riferendosi all’ art.1, comma 557, della Legge 27.12.2006,n.296es.m.i. ex art.76,comma7delD.L.n.112/2008,convertito con la Legge n.133/2008 es.m.i. art.9,co.28,del D.L.n.78/2010,convertito in Legge n.122/2010es.m.i. che “ha impedito il reclutamento attraverso concorsi pubblici per sopperire alla contrazione di personale” limitando il naturale miglioramento nell’efficacia dei servizi.

L’assessorato al patrimonio è infatti affidato ad Alessio Colini, che fortunatamente non rientra nella lista degli indagati dal Tribunale di Velletri per abuso di ufficio e concorso in corruzione elettorale nel 2016 al contrario del sindaco Nicola Marini e altri. Nulla togliendo alle sue abilità di assicuratore e di libero professionista, nonché alla sua esperienza politica nelle fila della Lista Civica Impegno Cittadino, DS e PD, i cittadini si aspetterebbero alla direzione di tale assessorato un professionista nella questione della storicità del territorio e non delle sue economicità.

Forse la politica, apparentemente innovativa, del Customer Satisfaction Management che ricerca, soprattutto nelle Università, giovani stakeholders, si arresta davanti ad un’esperienza politica contestabile ed al sistema di amicizie e fiducie cittadine che conducono alla stanza dei bottoni non statisti ed incontestabili professionisti ma come spesso accade in Italia politici o, peggio, politicanti.

Non resta, quindi, che sperare nella Meritocrazia e nella sua resurrezione nel 2019, quando scadrà il secondo mandato del sindaco Marini.




Nemi, alberature e operazioni di messa in sicurezza: chi paga?

NEMI (RM) – Caduti dei grossi rami a Nemi in via dei Corsi questa mattina dopo il maltempo della notte appena trascorsa. Sul posto sono intervenuti i Vigili del Fuoco di Nemi e Velletri e la Polizia Locale di Nemi.

 

La strada è stata chiusa al transito per le operazioni di messa in sicurezza. Le alberature sono cadute da un albero che si trova in un terreno di proprietà comunale. E proprio sulle questioni di competenza, non sono mancate le polemiche. Infatti il residente che ha chiamato i soccorsi ha detto di aver segnalato fin dal 2014 il fatto che il terreno comunale dove si trova l’albero non ha accesso al pubblico: “Nei fatti il terreno è pubblico – spiega il residente di Parco dei Lecci – ma risulta recintato da un privato ed è dal 2014 che questa situazione viene segnalata all’amministrazione comunale. Ora la messa in sicurezza verrà pagata dai cittadini che però non possono usufruire del bene.

 

Il problema – prosegue il residente – è che alcuni privati che hanno costruito con il sistema dei lotti interclusi, che prevede il rilascio della concessione edilizia subordinato al fatto che il Comune acquisisca 1/3 del terreno, adesso vorrebbero riscattarli. In questa storia, come in tante in Italia, mi sembra però che ci siano figli e figliastri. Come mai il Comune di Nemi non controlla – conclude il residente – e in questi anni non è intervenuto nonostante la situazione sia ben nota?”.

D’altra parte, il proprietario del lotto intercluso non ha potuto potare l’albero in quanto di fatto di proprietà comunale e se lo avesse fatto sarebbe potuto incorrere in una denuncia.

“E’ stato esagerato chiamare i vigili del fuoco per un ramo di castagno, – ha dichiarato il privato proprietario del lotto – poteva benissimo essere rimosso prima e senza spostare tre unità dei vigili che potevano essere chiamati ad intervenire in problemi più seri.”

La questione, ora, rischia di diventare un caso, anche perché c’è di mezzo un intervento di soccorso pubblico e la vicenda lotti interclusi a Nemi non accessibili al pubblico potrebbe finire nel mirino di ulteriori indagini.




Frascati: Renzi, la festa dell’Unità e… l’amaro in bocca

FRASCATI (RM) – Il 14 di settembre si è aperta, tra i fasti di Villa Torlonia a Frascati, la festa dell’Unità della cittadina tuscolana, ma il vero protagonista è sempre lui: Matteo Renzi.

Renzi alla Festa dell’Unità a Frascati

Dopo i mille giorni trascorsi a Palazzo Chigi, il segretario dem ha svolto all’incirca 70 incontri col suo popolo di centrosinistra e giovedì sera, accolto da centinaia di persone, ha voluto affrontare alcuni tra i temi più attuali. Primo fra tutti il sociale, come già anticipato dalla band “Ladri di carrozzelle” composta da giovani disabili con l’hashtag “Stravedo per la vita”. Il problema delle periferie, più volte citate, viene collegato da una parte all’odissea Olimpiadi 2024, rifiutate dalla giunta Raggi che già deve provvedere a misure contro un debito capitolino plurimiliardario, e dall’altra all’immigrazione (argomento principale per le elezioni venture).

Renzi ha ricordato come il governo Berlusconi-Bossi abbia firmato gli Accordi di Berlino nel 2003 e tagliato i fondi per le Confederazioni Internazionali mentre il Pd ha triplicato le risorse. Cita, tra le iniziative sociali, il Dopo di noi – “Legge doverosa” scandisce il segretario, introduce il tema bollente dell’Europa ed afferma con veemenza “mi rifiuto di dare 20 miliardi ai colleghi europei per vederne indietro solo 12, mentre tutti quei soldi vanno ad aiutare Paesi in difficoltà che però ci lasciano soli sul fronte migratorio”. È proprio di immigrazione che si parla nel suo libro “Avanti” (Feltrinelli), dove tra l’altro si scherza sulla caduta del governo Letta, il “Broncione”, a cui aveva malamente augurato di “stare sereno”.

Ma Matteo non risparmia nemmeno la Lega che “ha frodato i contribuenti per 48 milioni di euro” e Salvini, “grande frequentatore di talk show e riconosciuto assenteista del Parlamento (europeo e non)”. In seguito, con il suo tipico humus fiorentino, rimemora i grandi successi della sua Politica come Umanità: gli 80 euro; la quattordicesima nel sistema pensionistico, l’abolizione dell’IMU sulla prima casa, il decurtamento del canone Rai, la legge sull’autismo e sul terzo settore.

E’ sera: il segretario nazionale dem saluta i suoi elettori al grido di “insieme ce la faremo” per discutere con imprenditori e ragazzi delle scuole, ma lasciando l’amaro in bocca a chi avrebbe voluto qualche informazione, anche spicciola, sul caso Consip, sulla Boschi ed il Referendum. Per quanto riguarda il primo punto (Consip), Renzi ha solo espresso l’augurio di prammatica che tutto si risolva per il meglio, ma non ha parlato del decreto Orlando, in questi giorni in discussione, che farebbe cadere lo scoop del giornalista del Fatto Marco Lillo e, tanto più, del perché uno dei carabinieri coinvolti sia stato promosso invece che sospeso. Tenuta lontana dalla discussione l’ex ministra Boschi implicata nel caso Etruria denunciato da De Bortoli, il quale, scaduti i termini di querela, è ormai convinto della sua inchiesta. Sul Referendum, a più riprese oggetto di risa e sarcasmo, Matteo riconosce di aver sbagliato ma non riesce proprio a collegare il bonus dei diciottenni e la riforma della Buona Scuola al nefasto 4 dicembre.

Prendendo a prestito le parole di Berlusconi che lo definiva “bulimico di potere”, forse il nemico politico di Renzi è proprio lui stesso ed il suo enorme ego. Quando non va in overdose di Renzismo persino quel Giglio Magico assomiglia meno ad una dionea.

L’intervento a Frascati di Matteo Renzi