Covid-19, distretto socio-sanitario Rm 6.1: attivo sos psicologico

Il Distretto socio-sanitario RM 6.1 nell’ottica della gestione associata dei servizi sociali e nel quadro del Piano Operativo di riorganizzazione dei servizi socio-sanitari ha attivato dal 20 Marzo scorso il Servizio di Emergenza Psicologico Telefonico “SOS PSICOLOGICO che risponde al numero 06 83793190” per tutti i cittadini dei Comuni afferenti al Distretto RM 6.1 (Colonna, Frascati, Grottaferrata, Monte Porzio Catone, Monte Compatri, Rocca di Papa e Rocca Priora, riconvertendo risorse del Comune Capofila Grottaferrrata e del Piano di Zona del Distretto,al fine di sostenere i cittadini in un momento di grande difficoltà, come quello che stiamo vivendo al tempo del COVID 19.

“Ciò che stiamo vivendo, – dichiarano da Distretto – al tempo del Coronavirus, è uno stato d’animo collettivo che da parecchi giorni ormai ci segue come un compagno inseparabile. Questo stato d’animo, si chiama paura, insieme a un senso di impotenza e di minaccia. Ciò che sentiamo è la persistente e totalizzante incertezza sull’evoluzione della situazione, la paura di sentire minacciata la propria integrità fisica e quella dei propri cari, la difficoltà di non poter vivere la propria quotidianità, di perdere i propri riferimenti, le proprie abitudini e certezze, la sofferenza per non poter essere vicini ai propri familiari, la preoccupazione per i figli piccoli a cui dover spiegare tutto ciò, il disagio di dover gestire familiari con disabilità a cui è particolarmente difficile trasmettere tranquillità ….

Questo sentire ci accomuna tutti, ognuno con il proprio carico.

In una situazione come questa, una misurata dose di ansia e di paura è normale, ci aiuta a proteggerci, è buona ed è fondamentale per la nostra difesa e per la sopravvivenza. Ma quando ci rendiamo conto che abbiamo un eccesso di ansia e di stress, che stiamo mettendo in atto comportamenti controproducenti, che abbiamo la necessità di essere ascoltati sostenuti e confortati , è necessario farsi aiutare e rivolgersi al SOS PSICOLOGICO servizio di emergenza telefonico, appositamente istitutito in questa fase di emergenza nazionale e mondiale, a cui tutti i cittadini del Distretto socio-sanitario RM 6.1 possono accedere e da cui possono ricevere un aiuto immediato nel contenimento dello stress e delle preoccupazioni”.

“Il contatto emotivo, in questo momento più che mai è necessario – dichiara il sindaco di Grottaferrata, Luciano Andreotti – e la vicinanza di uno specialista, appositamente formato, può rappresentare un grande sostegno, sia nella condizione immediata che anche nella gestione del post-emergenza. Per questo, d’accordo con tutti i colleghi sindaci del Distretto socio-sanitario Rm 6.1 da Grottaferrata, come comune capofila, abbiamo voluto mettere a disposizione questa opportunità che aiuterà tutte le amministrazioni, attraverso gli operatori delle equipe di psicologi che si presteranno, a sentirsi più vicini a ognuno dei propri cittadini. L’apetto psicologico del “dopo” non va infatti trascurato – conclude Andreotti – al contrario ha un importanza cruciale per i riflessi che potrà assumera a breve a medio e a lungo termine ed è giusto, opportuno e doveroso che le amministrazioni comunali se ne occupino così come stiamo facendo. Insieme. Nel modo che, più che mai ora, ci aiuterà ad uscire tutti più forti da questo momento di grave emergenza”.




Covid-19, il caro spesa e la necessità di spostarsi nei comuni limitrofi

L’ordinanza interministeriale dello scorso 22 marzo relativa alle ulteriori misure urgenti di contenimento del contagio sull’intero territorio nazionale ha disposto che: “Allo scopo di contrastare e contenere il diffondersi del virus COVID-19, è fatto divieto a tutte le persone fisiche di trasferirsi
o spostarsi con mezzi di trasporto pubblici o privati in comune diverso da quello in cui si trovano, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza ovvero per motivi di salute.

Molti cittadini, soprattutto quelli che risiedono nei comuni più piccoli, dove spesso non sono presenti grossi supermercati in grado di proporre un’offerta di generi alimentari esaustiva, sia sotto il profilo dei prodotti messi in vendita sia, soprattutto, sotto quello delle offerte commerciali, si sono trovati in questi giorni ad assistere al fenomeno di lievitazione dei prezzi esposti nei piccoli punti vendita. Prezzi aumentati e non di poco, quindi distanziati in maniera troppo eccessiva da quelli che si trovano invece nei supermercati dei comuni limitrofi più grandi. Una pratica, quest’ultima, che in questo periodo di grave crisi economica, per le tasche di tutti, non è risultata certamente gradita da parte dei tanti consumatori che invece avrebbero preferito aiutare il commercio locale dei piccoli centri urbani.

Si può uscire dal proprio comune per fare la spesa?

Sulle FAQ della Regione Lazio si legge che si deve fare la spesa nel posto più vicino possibile a casa o, per chi non lavora a casa, al luogo di lavoro. Infatti, gli spostamenti devono essere limitati allo stretto necessario sia tra Comuni limitrofi che all’interno dello stesso Comune. In ogni caso, si deve sempre rispettare rigorosamente la distanza tra le persone negli spostamenti, così come all’entrata, all’uscita e all’interno dei punti vendita. Per questa ragione la spesa è fatta di regola nel proprio Comune, dal momento che questo dovrebbe garantire la riduzione degli spostamenti al minimo indispensabile. Qualora ciò non sia possibile (ad esempio perché il Comune non ha punti vendita), o sia necessario acquistare con urgenza un bene non reperibile nel Comune di residenza o domicilio, o, ancora, il punto vendita più vicino a casa propria si trovi effettivamente nel Comune limitrofo, lo spostamento è consentito solo entro tali stretti limiti, che dovranno essere autocertificati.

Non sembrerebbe dunque prevista la condizione di spostarsi nel comune limitrofo nel caso in cui uno o più prodotti alimentari venduti nel proprio comune di residenza o domicilio presentino dei prezzi “esagerati” rispetto a ai prezzi applicati dalle rivendite situate nei comuni limitrofi. E in tal senso sembra muoversi l’associazione Codici che ha presentato al Prefetto di Roma una richiesta ufficiale per l’autorizzazione in deroga per i residenti del Comune di Gallicano nel Lazio ad uscire dal territorio cittadino per gli approvvigionamenti alimentari.

Ovviamente qualora il prefetto di Roma dovesse esprimere un parere favorevole la regola si applicherebbe a tutti i comuni di pertinenza.

“Parliamo di un Comune – spiega l’avvocato Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale di Codici – di circa 6.500 abitanti, che ospita due supermercati e tre negozi di alimentari. Prima delle ultime disposizioni del Governo, molti cittadini si recavano nei paesi vicini per fare la spesa, perché trovavano esercizi commerciali più grandi e più forniti. A seguito delle norme introdotte dall’ultimo Dpcm, ciò non è più possibile. Riteniamo questo fatto molto grave – sottolinea l’avvocato Giacomelli – perché le attività del piccolo Comune di Gallicano nel Lazio non sono fornitissime e stanno anche subendo dei rincari e dei ritardi nell’approvvigionamento delle merci, il tutto per colpa dei fornitori. A nostro avviso in un momento così delicato bisogna tutelare i cittadini – afferma il Segretario Nazionale di Codici – pertanto abbiamo chiesto l’autorizzazione per chi ne faccia richiesta ad uscire dal territorio comunale per potersi rifornire di generi alimentari, anche soltanto una volta a settimana”.

Insomma, aiutare il commercio locale è cosa buona e giusta, ma il commercio locale non esageri nel rialzare i prezzi. E a buon intenditor poche parole.




Castelli Romani e litorale, coronavirus: attivata indagine epidemiologica

La situazione dei contagi Covid-19 nell’intero territorio della ASL Rm 6 ha avuto un repentino peggioramento a tal punto che solo circa 3 ore fa, a seguito dell’ultimo bollettino dei positivi, appresa la notizia che è stato isolato l’intero istituto Figlie di San Camillo a Grottaferrata con 40 suore positive all’interno ed una ricoverata in ospedale, il Prefetto di Roma è stato prontamente avvisato dalla direzione dell’Azienda Sanitaria e conseguentemente è stata attivata l’indagine epidemiologica.

E’ probabile che le suore impegnate in attività di volontariato e assistenza alle persone socialmente disagiate abbiano potuto contaminare altri soggetti. Al momento il dato certo è che i 40 casi sospetti di ieri oggi sono una certezza. Si attendono ulteriori numeri da aggiungere a quello che già si mostra come una situazione di emergenza nell’emergenza.

A questo si aggiunge un altra corsa in avanti della ASL Rm 4 (Roma nord) di 17 nuovi casi positivi. Li sono state bloccate le accettazioni alla RSA Santa Maria del Rosario di Civitavecchia perché si attende l’esito di ulteriori tamponi. Quindi la situazione potrebbe peggiorare nelle prossime ore.




Pomezia, 37enne prende a spintoni il padre per uscire a comprare la droga

POMEZIA (RM) – In preda a una violenta crisi d’astinenza, temporaneamente ospite presso casa dei genitori, un 37enne di Pomezia si era deciso a violare le prescrizioni imposte dalle misure urgenti adottate per il contenimento del Covid-19 ed uscire di casa per andare ad acquistare della droga.

Il padre, un pensionato di 63 anni, ha
tentato in tutti i modi di convincerlo a desistere, ma il figlio, in un
improvviso scatto d’ira provocato dal prolungato digiuno dalle sostanze
stupefacenti, lo ha spintonato più volte per aprirsi la strada verso la porta di
casa.

Sfinito dalla situazione, il genitore ha chiesto aiuto al “N.U.E. 112” e i Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia di Pomezia, intervenuti in pochi minuti nella casa di via Enrico Berlinguer, hanno riportato la calma e soccorso la vittima che, fortunatamente, non ha riportato lesioni.

Il 37enne è stato denunciato a piede libero con l’accusa di maltrattamenti in famiglia ed è stato sottoposto al divieto di avvicinamento al padre e ai luoghi da lei frequentati; per cui si è trasferito presso un’altra abitazione dove vive da solo.




Coronavirus, Pomezia: attivato il servizio gratuito “Pronto farmaco”

POMEZIA (RM) – È attivo da oggi Pronto Farmaco, il servizio gratuito di consegna a domicilio dei farmaci rivolto alle persone affette da disabilità, con gravi patologie, o anziane con più di 65 anni, prive di una rete familiare e di vicinato che le possa supportare presso la propria abitazione.

Il servizio, promosso dalle Farmacie comunali di
Pomezia con il prezioso supporto della Croce Rossa Italiana e della
Confraternita Misericordia di Pomezia, vuole arginare la diffusione del Covid 19
e venire incontro a chi è più in difficoltà.

“In questa fase così delicata – ha evidenziato
l’Assessore Miriam Delvecchio – è necessario supportare le fasce più deboli
della popolazione, come gli anziani che dobbiamo cercare di proteggere il più
possibile dal contagio. Richiedere il servizio è molto semplice: basta chiamare
il numero dedicato negli orari prefissati, i farmaci verranno consegnati a
domicilio gratuitamente”.

“Un’iniziativa importante – ha aggiunto il
Sindaco Adriano Zuccalà – che stiamo mettendo in piedi in collaborazione con la
rete delle associazioni del territorio. Grazie alla nostra Protezione civile
abbiamo attivato la consegna della spesa a domicilio, oggi attiviamo anche
questo servizio che tutelare chi è più a rischio, perché nessuno deve rimanere
indietro”.  




Cerveteri, coronavirus: parte la sanificazione delle strade

Modifiche al servizio di igiene urbana: chiusa l’Isola Ecologica di Via Settevene Palo Nuova

“Nell’ambito
delle attività preventive messe in piedi dall’Amministrazione comunale di
Cerveteri in questa fase di emergenza sanitaria del COVID-19, a partire da
lunedì 16 marzo è stato predisposto un potenziamento del servizio di pulizia
delle strade e un’attività di sanificazione dell’intera rete viaria cittadina”.
Ad annunciarlo è Elena Gubetti, Assessora alle Politiche Ambientali del Comune
di Cerveteri.

“Verrà
utilizzata una sostanza disinfettante non nociva per le persone e gli animali,
quindi mi sento di rassicurare tutti sul corretto svolgimento delle attività di
sanificazione – ha aggiunto l’Assessora Gubetti – il nuovo DPCM in vigore da
questa mattina modificherà però inevitabilmente alcuni aspetti del servizio di
igiene urbana. In particolare, il servizio dell’Isola Ecologica di Via
Settevene Palo Nuova, che verrà chiusa. Confermati e a pieno regime, il
servizio porta a porta, le isole ecologiche mobili, il conferimento degli
sfalci verdi e potature a Valcanneto e Campo di Mare e il servizio di ritiro a
domicilio di rifiuti ingombranti. Nell’utilizzo di tutte le isole ecologiche
mobili, ovviamente, vige sempre l’obbligo del mantenimento delle distanze
interpersonali di almeno un metro l’uno dall’altro”.

“Stiamo
vivendo un periodo difficilissimo, un’emergenza sanitaria a livello mondiale –
ha concluso l’Assessora Elena Gubetti – anche questi piccoli e quotidiani
aspetti era inevitabile che avrebbero subito degli accorgimenti. Sono certa,
che se tutti faremo la nostra parte, ne usciremo”.




Ostia, controlli a tappeto: 5 arresti in poche ore

OSTIA – Proseguono i servizi di controllo del territorio disposti dai Carabinieri del Gruppo di Ostia.

Negli ultimi giorni, i militari hanno arrestato 5 persone. Nello specifico, ad Acilia, i Carabinieri hanno arrestato un 59enne, con precedenti penali per reati contro la persona, in esecuzione di un ordine di esecuzione per la carcerazione emesso dal Tribunale di Roma. L’uomo, arrestato dagli stessi Carabinieri lo scorso mese di agosto con l’accusa di tentato omicidio per aver aggredito il rivale in amore a Dragoncello colpendolo in testa con un martello da muratore e poi tentando d’investirlo con l’auto, dovrà scontare una pena residua di quasi 3 anni agli arresti domiciliari.

Sempre ad Acilia, i Carabinieri della locale Stazione hanno arrestato un romano di 61 anni, con precedenti, con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti. L’andirivieni registrato da e per la sua abitazione aveva attirato l’attenzione e fatto nascere dei sospetti nei Carabinieri che ieri hanno effettuato un controllo. La perquisizione ha consentito di rinvenire, in una dependance nel giardino, una serra provvista di impianti di illuminazione e ventilazione per la coltivazione di una decina di piante di marijuana – alte circa mezzo metro – oltre a 150 gr. della stessa sostanza già essiccata e pronta per essere suddivisa in dosi. I Carabinieri hanno arrestato il pusher e sequestrato la serra e la droga.

Ad Ostia Antica, invece, i Carabinieri hanno arrestato un cittadino argentino di 18 anni, incensurato, per il furto di un’autovettura. Il ragazzo, approfittando della momentanea distrazione del proprietario, si era appropriato di un’autovettura parcheggiata nel centro commerciale “Parco Leonardo”, dandosi alla fuga. Le immediate attività di ricerca effettuate dai Carabinieri, sfruttando anche il segnale del navigatore satellitare presente a bordo del veicolo, hanno consentito di individuarlo in via Cardinal Cybo. Il ladro è stato arrestato e l’auto è stata riconsegnata al legittimo proprietario.

I Carabinieri della Stazione di Fiumicino hanno fatto scattare le manette ai polsi di un 53enne romano, già conosciuto alle forze dell’ordine, per spaccio di sostanze stupefacenti. L’uomo, monitorato da alcuni giorni dai militari che avevano notato un insolito movimento di persone nei pressi della sua abitazione, è stato sottoposto a perquisizione. L’attività ha avuto esito positivo consentendo di rinvenire e sequestrare numerose dosi di eroina, la somma di 335 euro in contanti – ritenuta provento dell’attività di spaccio – nonché il materiale necessario per confezionare lo stupefacente. Il pusher è stato sottoposto agli arresti domiciliari in attesa delle ulteriori decisioni del giudice.

Proseguono anche i controlli sulle persone che beneficiano di misure restrittive della libertà personale: in tale contesto, i Carabinieri di Ostia hanno arrestato un 44enne con l’accusa di evasione. L’uomo, agli arresti domiciliari per reati in materia di sostanze stupefacenti, alla verifica non è stato trovato nella sua casa di viale Vasco de Gama ed è stato rintracciato dai militari mentre – privo di autorizzazione – stava facendo rientro nella propria abitazione. E’ stato, pertanto, nuovamente ristretto agli arresti domiciliari, in attesa delle decisioni del Magistrato di Sorveglianza.




Ostia, in manette due stalker: erano diventati un incubo

OSTIA – È sempre alta la guardia dei Carabinieri di Ostia nel monitoraggio di episodi di violenza maturati in ambito familiare, anche in relazione anche agli eventuali atti persecutori nei confronti delle fasce deboli, al fine di poter intervenire in maniera ferma e tempestiva in tutte le circostanze riconducibili al cosiddetto “Codice Rosso”.

Nella giornata di ieri, sono stati accertati dai Carabinieri altri 2 casi di atti persecutori nei confronti di altrettante donne.

Il primo episodio si è verificato a Fregene, dove i Carabinieri della locale Stazione, al termine di un’accurata attività investigativa, hanno minuziosamente ricostruito l’incubo vissuto da una 40enne del posto. La donna, vittima di continue violenze e maltrattamenti da parte del compagno, nel mese di gennaio aveva finalmente trovato il coraggio di lasciarlo. L’uomo, un pregiudicato dall’indole estremamente violenta che nel frattempo era stato anche posto agli arresti domiciliari per pregressi reati contro la persona, aveva tuttavia continuato a molestarla nella più totale noncuranza della misura restrittiva cui era sottoposto. I Carabinieri, più volte intervenuti in supporto della vittima, hanno puntualmente relazionato la situazione all’Autorità Giudiziaria, evidenziando il concreto pericolo – nonostante il continuo monitoraggio della vicenda – che la stessa potesse giungere ad esiti più gravi. Il giudice, condividendo le risultanze presentate dai militari, ha emesso un provvedimento con cui ha disposto l’arresto dell’uomo che è stato portato nel carcere di Civitavecchia.

Era già in carcere per stupefacenti, invece, un 38enne di Acilia riconosciuto autore di atti persecutori nei confronti della sua ex convivente. I Carabinieri della Stazione di Acilia, a seguito del racconto della vittima, hanno ricostruito una prolungata serie di vessazioni e maltrattamenti posti in essere dall’uomo, mediante continue molestie anche telefoniche e minacce di morte. La donna, madre di una bambina che il malfattore aveva in più occasioni minacciato di sottrargli, viveva una forte sofferenza psicologica che ne aveva progressivamente mutato l’umore e lo stile di vita, causando gravi ripercussioni anche sulla minore. La ricostruzione della vicenda presentata dai militari all’Autorità Giudiziaria, ha consentito a quest’ultima di emettere un ulteriore provvedimento restrittivo nei confronti del 38enne.




Pomezia, Eco X. Incendio del 5 maggio 2017: condanna a 3 anni di reclusione per il responsabile dell’azienda

POMEZIA (RM) – E’ di ieri 4 marzo 2020 la sentenza del Tribunale di Velletri che condanna il responsabile della società Eco X di Pomezia a 3 anni di reclusione per la cattiva condotta adottata in materia di gestione e sicurezza ambientale presso lo stabilimento di smaltimento rifiuti, prima e dopo l’incendio divampato il 5 maggio del 2017.

Il Comune di Pomezia,
rappresentato dall’Avv. Luigi Leoncilli, si era costituito parte civile nel
procedimento per ottenere il risarcimento dei danni all’immagine subiti dalla
Città, nonché per i danni di natura ambientale e relative ricadute sul settore
di agricoltura e allevamento conseguenti all’incendio. Il giudice ha condannato
l’imputato anche ad un pagamento immediatamente esecutivo della somma di 250mila
euro in favore dell’Ente a titolo di risarcimento dei danni non patrimoniali
subiti.

Il Giudice, inoltre, ha
disposto lo stralcio delle posizioni processuali della Eco X Srl e della Eco
Servizi per l’Ambiente Srl rimettendo gli atti al Giudice coordinatore per la
riassunzione del fascicolo ad altro Giudice, evidenziando che la Eco X Srl è
stata nel frattempo sottoposta a procedura
fallimentare.

“Sono soddisfatto per
l’esito del processo – commenta il Sindaco Adriano Zuccalà – finalmente è stata
riconosciuta parte del danno arrecato alla nostra Città in occasione
dell’incendio. Nulla potrà ripagare quanto Pomezia ha subito in quei giorni, ma
finalmente si potrà proseguire verso il risanamento definitivo dell’area
interessata”.

Si fa presente che la messa
in sicurezza dell’ex stabilimento, terminata il 2 ottobre 2019, è stata
finanziata dal Comune di Pomezia con 185 mila euro e l’intero intervento, durato
circa un anno, è stato eseguito sotto il controllo della Asl Roma 6 in merito al
rispetto delle procedure per il monitoraggio delle fibre di amianto, la cui
presenza è stata scongiurata.




Pomezia, iniziata la distribuzione gratuita di disinfettanti nelle farmacie comunali

Nell’ambito delle iniziative messe in campo dal Comune di Pomezia per la prevenzione del contagio da Covid-19, è iniziata il 2 marzo scorso la distribuzione gratuita da parte delle Farmacie Comunali delle soluzioni idroalcoliche previste dal DPCM del 1/3/2020 agli uffici Comunali aperti al pubblico, alla Polizia municipale, alla Biblioteca comunale e ai Musei cittadini.

Inoltre tutte le sei farmacie comunali del territorio distribuiscono gratuitamente la soluzione idroalcolica per il lavaggio delle mani ai cittadini che si recano presso le farmacie con un contenitore in plastica (massimo 60 ml a persona).

“Ringrazio la società Servizi in Comune per il supporto che sta dando al Comune in questi giorni – dichiara il Sindaco Zuccalà – e per aver dimostrato ancora una volta l’importanza dei presidi farmaceutici nei quartieri”.




Pomezia, Coronavirus: confermata positività ai test per la moglie, i figli e la cognata del cittadino pometino

Il Bollettino medico diramato dall’ospedale Spallanzani di Roma, conferma la positività al test del Coronavirus per la moglie, i due figli e la cognata del cittadino di Pomezia. Il nucleo familiare è sottoposto a sorveglianza sanitaria domiciliare da parte della Asl competente. A seguito di ciò, in via precauzionale e in attesa del completamento dell’indagine epidemiologica, sono state sospese le attività didattiche del liceo Pascal di Pomezia, frequentato da uno dei figli, e le lezioni del Corso di Laurea in Informatica della Università Sapienza di Roma, canale AL, frequentato dall’altro figlio.

Il Sindaco ha appena incontrato i dirigenti scolastici degli istituti di Pomezia per un confronto sulla situazione, ribadendo le indicazioni del Ministero e della Regione Lazio sulla prevenzione e sulla sanificazione delle aree. Il liceo Pascal rimane chiuso fino a nuova comunicazione.

La Asl sta ricostruendo tutti i contatti con il nucleo familiare interessato per eseguire il protocollo sanitario.

Si raccomanda di non creare allarmismo e di seguire le indicazioni fornite dalle autorità.
Chiunque abbia fatto ingresso in Italia negli ultimi quattordici giorni dopo aver soggiornato in zone a rischio epidemiologico, come identificate dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, ovvero nei Comuni italiani ove è stata dimostrata la trasmissione locale del virus (vedi elenco sotto), deve comunicare tale circostanza al Dipartimento di prevenzione dell’azienda sanitaria territorialmente competente (vedi ordinanza Regione allegata).

Nella Regione Lombardia:
a) Bertonico;
b) Casalpusterlengo;
c) Castelgerundo;
d) Castiglione D’Adda;
e) Codogno;
f) Fombio;
g) Maleo;
h) San Fiorano;
i) Somaglia;
j) Terranova dei Passerini.

Nella Regione Veneto:
a) Vo’