Tivoli, per sfuggire ai controlli trascina carabiniere con l’auto in corsa

TIVOLI – i militari della Sezione Radiomobile dei Carabinieri di Tivoli hanno arrestato un ragazzo italiano di 19 anni, poiché gravemente indiziato dei reati di violenza, lesioni e resistenza a pubblico ufficiale e ricettazione. Nell’ambito dell’attività di controllo del territorio, focalizzato alle località residenziali di Tivoli Terme oggetto nell’ultimo periodo di diversi furti in abitazione, i Carabinieri hanno intercettato un veicolo sospetto. Nel corso del controllo i militari notavano il veicolo con il motore acceso nonostante non vi fosse la chiave nel quadro. E’ stato poi un repentino movimento del conducente ad intensificare il sospetto, motivo che induceva uno dei militari ad avvicinarsi ulteriormente all’autista nel tentativo di aprire la portiera del mezzo; quest’ultimo, per sfuggire verosimilmente al controllo, riprendeva repentinamente la marcia a folle velocità trascinando per alcuni metri il carabiniere, che con difficoltà riusciva a divincolarsi dal mezzo in corsa cadendo violentemente a terra. Le ricerche del veicolo venivano immediatamente estese a tutte le altre pattuglie del dispositivo di controllo, tuttavia il soggetto terminava la sua folle corsa all’interno di una cava di travertino sita sulla via Tiburtina. L’attività permetteva il sequestro del veicolo e delle targhe, quest’ultime risultate rubate da un altro mezzo. L’indagato veniva arrestato nella flagranza di reato e posto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria per il rito direttissimo.
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Fiano Romano, il sindaco su incendio in zona “Rocchetta”: “Atto doloso, vado dai carabinieri”

Un altro incendio tiene impegnati volontari e forze dell’ordine a Fiano Romano. Due giorni fa un nuovo rogo ha colpito la zona Rocchetta. Il sindaco Davide Santonastaso che continua a monitorare la situazione ha annunciato una denuncia ai carabinieri: “Da un confronto con il DOS (direttore delle operazioni di spegnimento) è emerso, invece, che quello di oggi non è legato a nessun focolaio di ieri. Quasi con certezza, quello di adesso, è un incendio di NATURA DOLOSA. Sono qui accanto ai Vigili del fuoco, davanti alla Protezione civile, ai Carabinieri, ai volontari accorsi. Gente stremata che sta lavorando a temperature altissime per tutelare case e persone. I due elicotteri e il personale di terra lo hanno quasi definitivamente spento.

Non si gioca con la vita delle persone!

Non lo permetteremo ora, non lo permetteremo MAI.

Domani mattina mi recherò presso la Stazione dei Carabinieri per sporgere denuncia e per collaborare con le Autorità competenti affinché venga, attraverso attività di indagini, individuato il responsabile”.




Cerveteri, incidente nella notte: tre auto coinvolte e sei feriti gravi

Violento incidente tra tre auto stanotte. Alle 02 circa ,la squadra dei vigili del fuoco di Cerveteri è intervenuta su via Aurelia (SS1) ,all’altezza del km 30, su richiesta del 118, per incidente stradale in cui sono rimaste coinvolte tre autovetture. Sei le persone ferite .le stesse dopo essere state soccorse, sono state trasportate in codice rosso al pronto soccorso di zona. Chiusa al transito veicolare la SS 1 per tutta la durata dell’intervento. Intervento terminato alle ore 04,20 Sul posto FF.OO presenti le per la gestione della viabilità ed i rilevamenti.




Bracciano, truffavano gli anziani: coppia in manette

Nella mattinata del 17/08/2022, al termine di una complessa attività d’indagine, i Carabinieri della Sezione Operativa di Bracciano hanno dato esecuzione a un’ordinanza di applicazione della misura coercitiva degli arresti domiciliari, emessa dal Tribunale di Civitavecchia su richiesta della Procura, a carico di due soggetti, un 34enne e una 50enne campani, gravemente indiziati di essere i responsabili di 5 truffe ai danni di anziani, perpetrate tra maggio e luglio nei comuni di Manziana, Anguillara Sabazia, Grottaferrata, Lugo e Asola. Le vittime designate venivano contattate al telefono da persone che, spacciandosi per carabinieri, riferivano di un grave incidente stradale in cui il figlio o la figlia avevano cagionato gravi lesioni alla controparte; una volta rassicurata la vittima sulle condizioni di salute del congiunto che tuttavia, trovandosi in ospedale, non avrebbe potuto contattarla direttamente, i malviventi asserivano che se non avesse immediatamente corrisposto una cospicua somma di denaro, le conseguenze legali sarebbero potute essere molto gravi. Carpita dunque la fiducia dell’interlocutore, il cui unico pensiero in quei momenti non poteva che essere di agevolare in ogni modo possibile la soluzione del problema, il “finto carabiniere” concordava un incontro con la vittima, per il ritiro del denaro, al quale avrebbe provveduto un fantomatico avvocato, impersonato sempre dall’uomo. Così mentre la donna faceva “da palo” attendendo in macchina, l’uomo si recava presso l’abitazione dell’anziano caduto nella trappola, facendosi consegnare tutto il denaro contante prontamente disponibile (somme tra i 300 e i 3000 euro) e in alcuni casi anche gioielli di valore (orecchini, bracciali, anelli e fedi).




Campagnano, maltratta e perseguita due donne. Era stato appena scarcerato

Nel pomeriggio del 12 agosto 2022 i Carabinieri della Stazione di Campagnano di Roma, in esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari di Tivoli su richiesta di questa Procura, hanno arrestato un 40enne, già noto alle forze dell’ordine, gravemente indiziato di atti persecutori e maltrattamenti nei confronti di due donne.

L’uomo, che in passato era già stato arrestato e condannato per gli stessi reati nei confronti delle medesime vittime e di un’altra giovane ragazza, non appena scarcerato, ha reiterato i comportamenti vessatori e persecutori nei confronti delle donne, in particolare con messaggi intimidatori anche tramite social network, nonché presentandosi in più occasioni fuori dall’abitazione di una delle due.Le ragazze hanno subito negli anni condotte violente che si ripetevano anche in occasione dei permessi d’uscita di cui lo stesso fruiva nel periodo di detenzione in carcere.

Il supporto delle famiglie e la professionalità dei Carabinieri hanno incoraggiato le vittime a denunciare le violenze fisiche e psicologiche subite, consentendo alla Procura della Repubblica di Tivoli di chiedere ed ottenere un tempestivo provvedimento restrittivo.

L’indagato sarà nuovamente associato in carcere in attesa di giudizio.Si dimostra ancora una volta l’alto tasso di recidiva degli uomini maltrattante perfino dopo l’espiazione della pena in carcere.Occorrono strumenti di controllo per verificare se il carcere ha raggiunto l’obiettivo della risocializzazione ovvero se gli uomini maltrattante usciti dal carcere proseguono, come accade nell’85% dei casi, nell’aggredire la stessa vittima.La procura di Tivoli da tempo richiede e ottiene misure di prevenzione a tutela delle donne in questi casi In modo tale che l’uomo all’atto della scarcerazione viene sottoposto alla sorveglianza speciale di pubblica sicurezza e al divieto di avvicinamento alle persone offe. Nel caso in esame la procura di Tivoli non era informata di questa scarcerazione




Anguillara Sabazia, furti auto di turisti in sosta: 2 arresti

Era da qualche tempo che i Carabinieri di Anguillara Sabazia ricevevano segnalazioni per furti su autovettura, in particolare ai danni di turisti che, dopo avere parcheggiato su via Trevignanese, si recavano in spiaggia.Per arginare il fenomeno che stava turbando l’usuale serenità del comune sabatino, i Carabinieri hanno quindi organizzato un mirato servizio di osservazione nel corso del quale hanno notato due soggetti avvicinarsi con aria furtiva ad un’autovettura parcheggiata. I due, dopo avere infranto un finestrino laterale del veicolo, sono stati sorpresi a impossessarsi di un trolley e a tentare di allontanarsi immediatamente ma sono stati inseguiti e raggiunti dai Carabinieri, che li hanno bloccati e perquisiti. In loro possesso, i Carabinieri hanno rinvenuto due cassette degli attrezzi e un trapano, risultate provento di furto perpetrato poco prima con le medesime modalità e restituiti al legittimo proprietario.Gli arrestati, due uomini di 29 e 38 anni, dopo una notte passata in camera di sicurezza, sono stati sottoposti a giudizio con rito direttissimo presso il Tribunale di Civitavecchia, dove il loro arresto è stato convalidato, applicando la misura della custodia cautelare in carcere.




Riano, chiuso il bar delle risse

ROMA – I Carabinieri della Stazione di Riano hanno notificato un provvedimento di sospensione della licenza per 7 giorni, ai sensi dell’art. 100 T.U.L.P.S, al titolare della società che gestisce un bar nei pressi di via Rianese.

Il provvedimento è stato emesso dal Questore di Roma su richiesta dei Carabinieri che, a seguito di numerosi eventi delittuosi avvenuti presso l’esercizio commerciale, hanno riscontrato, anche grazie a mirati servizi di osservazione e altre attività dedicate, che il locale era abituale ritrovo di persone pregiudicate, pericolose per l’ordine pubblico e per la sicurezza dei cittadini.




Guidonia, TMB dell’Inviolata: il sindaco Lombardo annuncia ricorso al TAR, ma Roma insiste con l’ordinanza Gualtieri

GUIDONIA MONTECELIO – L’amministrazione di Guidonia Montecelio ha conferito l’incarico all’avvocato Xavier Santapichi di ricorrere al TAR contro l’ordinanza di Roberto Gualtieri emessa nelle funzioni di sindaco della Città Metropolitana lo scorso 20 luglio, con la quale dispone alla società Guidonia Ambiente srl il collaudo del TMB dell’Inviolata, propedeutica alla sua attivazione. A dare la notizia il sindaco di Guidonia Montecelio Mauro Lombardo.

“Più volte è stata ribadita la contrarietà di questa amministrazione all’entrata in funzione dell’impianto con procedure accelerate ed emergenziali”, spiega. “Una posizione condivisa dal Consiglio comunale che, nella seduta dello scorso 26 luglio, si è espressa in maniera inequivocabile votando un ordine del giorno che impegna il sindaco ad adottare ogni atto necessario per non consentire a Roma Capitale di scaricare i propri rifiuti nel territorio del nostro Comune”.

L’atto, anche sintesi di un importante percorso partecipato sviluppato con le associazioni ambientaliste del territorio, è stato approvato con 21 voti favorevoli e 2 astensioni, quelli dei consiglieri di maggioranza Michele Venturiello e Arianna Cacioni della lista civica Città Nuova. Compatta invece l’opposizione, centrodestra da un lato e Claudio Zarro (Uniti in Comune) dall’altra, che, comunque, non ha lesinato critiche. In un comunicato la Lega ha evidenziato che “se il TMB non ha le carte per entrare in funzione che venga demolito – afferma il capogruppo Alessandro Messa – in caso contrario, deve decidere Guidonia come e per chi deve essere utilizzato. I no ideologici di questi anni ci hanno portato i rifiuti della Capitale, l’esatto contrario dell’obiettivo che si voleva ottenere. E non escludo che qualcuno l’abbia fatto di proposito”. Mentre in un altro Adalberto Bertucci, capogruppo di FDI, ha spiegato di aver “firmato e votato perché se c’è una possibilità di vincere anche grazie alla nostra firma, noi lo faremo sempre sulle problematiche relative alla salute”. Poi l’affondo al PD locale, oggi affianco a Lombardo: “non si può essere opposizione e maggioranza nello stesso luogo, e non si può essere qui opposizione, in merito ad una scelta del partito romano e regionale, e magari da oggi al 25 settembre fare campagna elettorale per quei candidati alle politiche che, invece, sostengono l’attivazione del TMB. Cosa diranno quando si troveranno davanti Zingaretti, Gualtieri o l’Alfonsi? Diano le dimissioni, diventino civici, tanto già sono in maggioranza, e continuino la lotta”.

È una contrarietà “fondata non solo sui timori e sulle preoccupazioni dell’impatto che una struttura come questa potrebbe avere sulla Città e sui territori limitrofi ma anche e soprattutto sulle modalità impositive dell’iter”, è il commento granitico del sindaco. “Hanno scelto una struttura di un altro Comune, ancora priva del collaudo definitivo – rincara -, che deve essere oggetto degli interventi previsti da Arpa Lazio, su cui pende un ricorso al TAR per l’autorizzazione ambientale rilasciata nel 2020, e con una parte della proprietà dell’impianto su cui è in corso un procedimento relativo ad un’interdittiva antimafia”.

Criticità non certo secondarie, sulle quali pesano “dubbi e le paure di una Città che, anche allora con provvedimenti urgenti e temporanei, ha visto purtroppo crescere metro dopo metro la discarica dell’Inviolata ancora oggi non bonificata. Guidonia Montecelio ha già pagato un caro prezzo in termini ambientali e non ritengo giusto aprire il TMB ai rifiuti di Roma o di altri comuni che non siano del nostro ATO”. Da qui la delibera di giunta al fine di conferire all’avvocato Santapichi l’incarico di ricorrere al TAR, “a cui chiederemo – conclude il primo cittadino – l’annullamento dell’ordinanza Gualtieri. Non lascerò intentata nessuna strada che ritengo utile a scongiurare l’entrata in funzione dell’impianto”.

Basilare sarà il sostegno del sindaco di Fonte Nuove Angelo Presutti, con il quale Lombardo ha stretto un’alleanza NO-TMB, il cui rispettivo Consiglio ha votato all’unanimità, parallelamente ai colleghi del vicino comune, un dispositivo simile che dà mandato a Presutti di attivare l’ufficio legale per proporre intervento ad adiuvandum al ricorso di Guidonia.

Intanto dal Campidgolio, l’assessora capitolina ai rifiuti Sabrina Alfonsi ha dichiarato, nell’intervista rilasciata la scorsa settimana, che la decisione del sindaco Gualtieri è “l’unica azione possibile di fronte dell’incendio a Malagrotta“. E ha aggiunto: “Ci sono delle difficoltà e delle emergenza che ci costringono ad azioni come queste, che costringono il sindaco ad ordinanze come quella dell’apertura del TMB di Guidonia”.




Bracciano, Tondinelli – Marini – Alimenti: “La giunta Crocicchi manda in tilt l’area tecnica. La segretaria scrive al Sindaco”

“Già l’oggetto non promette nulla di buono: “Rilievi in merito all’affidamento dell’area Tecnica al Segretario comunale”. 

Una lettera dai toni molto importanti è stata scritta dal Segretario Generale del Comune di Bracciano Dottoressa Venera Diamante al sindaco Marco Crocicchi, al vicesindaco Alfredo Massi, alla giunta tutta e al presidente del Consiglio Giulia Sala. Il problema è che nonostante al Comune di Bracciano ci siano tre architetti e ingegneri, la responsabilità dell’area Tecnica sia stata affidata proprio a lei, una figura che di fatto non ha le competenze tecniche per ricoprire tale ruolo. Questo significa assenza di strategia e pianificazione da parte di un Ente che crea dei rallentamenti e disorganizzazione nella macchina amministrativa che chiaramente non conosce perché altrimenti non si sarebbe arrivati al clamoroso episodio di una Segretaria comunale che deve spiegare ufficialmente al sindaco quello che può e non può fare.  

Già nella premessa il Segretario specifica che non può avere competenze tecniche specifiche tali da ricoprire il ruolo cui attualmente le hanno affidato. Un ruolo chiave che prevede di seguire e pianificare il territorio, seguire i Lavori Pubblici, le manutenzioni, la tutela dell’ambiente. 

“È doveroso evidenziare – si legge nella lettera – che non è possibile l’assunzione di specifiche responsabilità in capo alla scrivente in relazione a possibili carenze e/ o profili di deficitarietà dell’azione che potrà essere espletata dalla sottoscritta in un’area così complessa e articolata”. 

Detto in soldoni la Segretaria non può e non vuole che gli effetti che ci saranno da questa gestione di un’area così vasta e che richiede specifiche competenze non potranno ricadere sotto la sua responsabilità. Tradotto: c’è caos e soprattutto disagi e problemi per i tecnici e le imprese che contano come giusto che sia sulla certezza di poter affrontare in maniera ‘normale’ disbrighi amministrativi. C’è caos per i permessi di costruire, le ristrutturazioni, le ordinanze sul ripristino degli abusi, le concessioni in sanatoria, le richieste di cambio di destinazione d’uso, di ampliamento. Tutto è come sospeso e congelato. E le cose che passano per silenzio assenso, di fatto con questa lettera paiono anche essere “in dubbio”. Questa condizione la si capisce bene dalla lettera della Segretaria Generale che non è una politica ma un funzionario pubblico che scrive nero su bianco che se tra gli effetti che potrebbe produrre questa sua condizione c’è anche il “concretizzarsi di un silenzio assenso che non si sarebbe dovuto concretizzare. Tradotto: si potrebbero creare dei danni erariali e degli effetti anche molto pesanti per le casse comunali e la posizione dell’Ente. Verrebbe da dire una gestione alla “carlona”. Altro passaggio della lettera: “Rimane pertanto l’impossibilità di sottoscrivere atti di natura prettamente tecnica […] le pratiche che la scrivente è impossibilitata a sottoscrivere rimarranno, pertanto, inevase a nocumento dell’interesse dei cittadini richiedenti. Assumere in ogni caso i desideri dei dipendenti di non voler assumere responsabilità che l’Ente ha tutto il diritto di pretendere – a nocumento del Comune e di altri oltrettutto – non si ritiene che risponda all’interesse generale dell’Ente e nemmeno a quello dei cittadini”. 

A questo punto, è evidente che quello che abbiamo detto per mesi corrisponde alla più disarmante e sconcertante verità: c’è una incapacità cronica di questa amministrazione nel gestire la cosa pubblica. Non lo diciamo noi consiglieri di opposizione ma lo dice un funzionario pubblico: la Segretaria Comunale. Credo che una lettera del genere non sia mai stata scritta da un segretario comunale l’amministrazione dove presta servizio. Come ha potuto Crocicchi dopo aver scelto personalmente la Segretaria non ascoltarne i suoi consigli e costringerla a mettere ufficialmente nero su bianco le gravissime criticità in cui versa il Comune di Bracciano? Inoltre con la nuova dotazione organica, il segretario non ha più neppure un aiuto che la assista nello svolgere le funzioni basilari che le spettano. Ormai questa giunta sembra alla deriva. I Revisori dei Conti hanno espresso gravissime riserve sull’approvazione del rendiconto e la Segretaria è in palese condizione di disagio. Chiediamo alla Prefettura di ascoltare il Collegio dei Revisori dei Conti e la Segretaria e a prendere i necessari provvedimenti poiché ormai le innumerevoli carenze amministrative, ampiamente certificate dalla Segretaria, non consentono il normale svolgimento dell’attività amministrativa all’interno del comune di Bracciano.A nostro avviso, quando non si è capaci di amministrare si può fare soltanto una cosa: ammettere l’inadeguatezza e dimettersi!”. Così in una nota i consiglieri comunali Armando Tondinelli, Roberta Alimenti e Claudia Marini




Bracciano, inaugurata nuova convivenza protetta femminile per persone con disagio psichico

Una collaborazione tra la Comunità di Sant’Egidio, la ASL Roma 4 ed il Comune di Bracciano

BRACCIANO (RM) – Inaugurata oggi a Bracciano una nuova convivenza protetta femminile nata dalla collaborazione tra la Comunità di Sant’Egidio, la ASL Roma 4 ed il Comune di Bracciano.

Le convivenze protette ospitano persone con disagio psichico e sociale. L’esperienza è nata nel Comune di Civitavecchia ad ottobre 2012. Un protocollo d’intesa tra Sant’Egidio, ASL e Comune, è stato siglato nel novembre 2017 allo scopo di ufficializzarle e creare un possibile modello di residenzialità leggera, assistenza ed inclusione. Si tratta di una forma di co-housing in piccoli nuclei, da due a sei persone, dove si vive in uno spirito familiare.

Le convivenze sono supportate quotidianamente da operatori e volontari che aiutano gli ospiti nello svolgere le attività della vita quotidiana sia dentro che fuori casa con l’obiettivo prioritario di promuovere l’autonomia e l’inclusione sociale. Gli ospiti sono presi in carico dai servizi territoriali della ASL e in particolare dal Dipartimento di Salute Mentale e dal Servizio per le Dipendenze.

Le convivenze sono collocate in zone centrali della città o in zone residenziali vicine al centro, servite dal servizio di trasporto pubblico e prossime agli esercizi commerciali ed ai servizi sanitari.

Recentemente, il 20 Giugno 2022, l’Università Bocconi ha conferito a questa esperienza il Premio “Valore Pubblico” alla ASL Roma 4 per la buona pratica “Cure sanitarie, Co-housing supportato e Inclusione”.

Dal 1° ottobre 2012 al 30 giugno 2022 sono state aperte 12 convivenze, di cui dieci a Civitavecchia e due a Bracciano. Quella di oggi è l’ultima, la dodicesima. Gli ospiti delle convivenze protette sono stati complessivamente 52. L’età media degli ospiti è di 45,8 anni. Le patologie prevalenti sono quelle psichiatriche. Dieci persone hanno sofferto dipendenze da alcol o sostanze, di solito associate al disturbo mentale. I luoghi di provenienza sono riconducibili ad alcune tipologie:

Strada. Tredici persone inserite nel progetto erano senza dimora che vivevano stabilmente per strada con disturbi mentali e/o dipendenze.

Servizio Psichiatrico Diagnosi e Cura ospedaliero (SPDC): due ospiti provenivano direttamente dal reparto psichiatrico ospedaliero per mancanza di un qualsiasi luogo di dimora alla dimissione.

Strutture residenziali psichiatriche: i soggetti provenienti da queste strutture sono 20. Erano ricoverati in strutture psichiatriche convenzionate da un periodo lungo (range: 1- 9 anni con una media di 4,6 anni). Quindi per un periodo estremamente più lungo rispetto alle linee guida regionali e nazionali, dovuto sostanzialmente alla mancanza di risorse sociali e familiari ed alla mancanza di un progetto di reinserimento sociale.

Casa propria. Dodici ospiti provenivano da casa propria su loro richiesta o dei loro familiari perché versavano in condizioni di isolamento e difficoltà.

Carcere: tre persone con disturbi psichici e sociali provenivano da Penitenziari della provincia di Roma, a seguito del fine pena.

Residenza per l’esecuzione delle misure di sicurezza,: una persona è arrivata dalla REMS a seguito di comunicazioni tra CSM, Sant’Egidio e magistrato di sorveglianza.

Attualmente gli ospiti sono trentasette.

Dopo l’inaugurazione della convivenza femminile, si è svolta una breve visita presso la convivenza maschile aperta nel 2020.

“Ho avuto il piacere stamattina di partecipare all’inaugurazione a Bracciano di una nuova convivenza protetta femminile, che ospiterà persone con disagio psichico e sociale. – Così in una nota il consigliere Regionale Emiliano Minnucci – È un’iniziativa – ha proseguito Minnucci – splendida resa possibile dalla collaborazione tra la Comunità di Sant`Egidio, la ASL Roma 4 e il Comune di Bracciano. Si tratterà, in estrema sintesi, di una forma di co-housing in piccoli nuclei, da due a sei persone, supportate quotidianamente da operatori e volontari che aiutano gli ospiti nelle attività quotidiane sia dentro che fuori casa con l’obiettivo di promuovere l`autonomia e l`inclusione sociale. Gli ospiti saranno presi in carico dai servizi territoriali della ASL e le convivenze saranno collocate in zone centrali della città o prossime agli esercizi commerciali e ai servizi sanitari. Trovo che quella delle convivenze protette sia un’iniziativa lodevole su cui la ASL RM 4 sta ottenendo risultati e riconoscimenti: è un modo per aiutare gli ospiti che di solito vertono in condizioni di isolamento e difficoltà a trovare un ambiente protetto che permetta loro di vivere serenamente e poter essere aiutati con efficacia ed umanità. Pertanto, voglio complimentarmi con la Comunità di Sant’Egidio, con la ASL RM4 nella persona del direttore generale Cristina Matranga e con l’assessorato ai servizi sociali del Comune di Bracciano.”

“Questa delle convivenze protette è una realtà che si sta diffondendo nella nostra Asl. I tanti premi ottenuti a livello nazionale rendono l’idea della bontà di un progetto che è l’emblema dell’assistenza socio sanitaria in tutti i suoi fattori. Ringrazio la Comunità di Sant’Egidio per la grande collaborazione ed il suo presidente Massimo Magnano per quanto stanno facendo per il territorio” ha dichiarato il direttore generale della ASL Roma 4 Cristina Matranga.

“Si tratta – ha dichiarato l’Assessore ai servizi sociali di Bracciano Massimo Guitarrini – di un’esperienza estremamente importante che fa il paio con l’altro progetto di co-housing maschile frutto anch’esso di un protocollo di intesa tra ASL RM4, Ufficio di piano del Distretto 4.3 del Comune di Bracciano e la Comunità di Sant’Egidio. Ci hanno raccontato che come genere umano ci viene più facile separare, segregare che integrare e includere le diversità. Le battaglie degli ultimi 40 anni stanno man mano sgretolando i muri della separazione. Siamo felici che ormai le istituzioni, i servizi sociali, la ASL e il terzo settore stiano lavorando insieme per ridare la libertà a chi fino a ieri era dentro  istituti  con pochissime prospettive di riprendere in mano la propria vita. Per uscire dalla logica della separazione e continuare ad andare verso la deistituzionalizzazione delle diversità (disabili, anziani, fragilità in generale) non occorre solo una comunità accogliente ma anche investire in servizi di prossimità di qualità. Nonostante una riorganizzazione degli uffici, con personale spesso insufficiente stiamo mettendo appunto misure che vanno proprio nella direzione di una piena inclusione sociale. E’ la nostra battaglia per una comunità più inclusiva, voglio quindi ringraziare la Comunità di Sant’Egidio e la ASL RM 4 per condurla al nostro fianco.”




Guidonia Montecelio, TMB: l’ultima chiamata

Alle 18 Consiglio comunale straordinario e sit in di protesta

GUIDONIA MONTECELIO – Quella di oggi, martedì 26 luglio, è la giornata più lunga per Guidonia Montecelio, la più attesa. Il D-Day alle ore 18, la stessa in cui iniziava, nella famosa pellicola di Vittorio De Sica, il Giudizio Universale. Strane coincidenze. Ma si spera che l’epilogo sia ben diverso dal film, e che si gettino le necessarie basi – politico-amministrative – per disinnescare l’ordinanza Gualtieri la quale “attiva” il TMB dell’Inviolata. Le scusanti non sono ammesse, né fantomatici alibi, o si è contrari o favorevoli.

L’appuntamento è in Piazza Matteotti, sede del Comune, alle ore 18. Dentro la politica, riunita nel Consiglio straordinario, convocato su richiesta del sindaco Mauro Lombardo, dalla quale ci si attende un atto fermo e condiviso – almeno per una volta –, fuori i cittadini in segno di protesta, chiamati a presenziare dal Comitato Risanamento Ambientale (CRA): “è un importante appuntamento istituzionale – evidenziano -, Gualtieri, che salta una serie di norme e vincoli, va combattuto dalla popolazione del territorio e dalle istituzioni locali senza tentennamenti, basta con questi inefficienti e distruttivi amministratori”. L’ordinanza è un “pazzesco tentativo di sanare con colpo di spugna tutte le illegittimità” presenti nel TMB “mai entrato in servizio”.

La maggioranza presenterà un ordine del giorno, il cui dispositivo darebbe mandato al sindaco a impugnare il provvedimento di Gualtieri in Città Metropolitana, con gli strumenti normativi previsti dal TUEL e, in extrema ratio, con un ricorso al TAR. Le argomentazioni su cui far leva non mancherebbero: da un lato la difesa della sicurezza ambientale e della salute pubblica, dall’altra le interdittive antimafia, le quali investono alcune aziende che controllano le quote azionarie del gestore dell’impianto Ambiente Guidonia srl, altra matrioska della galassia di Manlio Cerroni.

Decisioni che, se confermate oggi, in Aula, andrebbero nella direzione auspicata e invocata dalle associazioni ambientaliste che proprio ieri, lunedì 25 luglio, hanno avuto un nuovo confronto con il sindaco. Al tavolo hanno preso parte, oltre al CRA, il Coordinamento Cittadini del Lazio (CCL) che, nei giorni scorsi, ha diffidato Gualtieri a revocare l’ordinanza e inviato alla Regione Lazio istanza di revoca dell’AIA.

Nei carteggi, a firma del Presidente Andrea Bonazzi, il Coordinamento chiede inoltre a Lombardo di “intervenire con una Ordinanza di sospensione dell’impianto, visti i poteri di autorità sanitaria sul territorio Comunale ex art 50 e 54 del TUEL, fino all’annullamento dell’AIA dell’impianto TMB, non apparendo lo stesso, nella sua attuale configurazione in grado di rispettare le leggi vigenti e garantire la sicurezza dei cittadini residenti nelle aree limitrofe”. Ipotesi avanzata nei giorni scorsi anche da Marco Cacciatore, esponente di Europa Verdi e Presidente della commissione regionale.

Il Consiglio di oggi sarà in contemporanea a quello di Fonte Nuova, voluto dal sindaco Piero Presutti, dopo l’intesa raggiunta con Lombardo: sul tavolo della maggioranza lo stesso ordine del giorno dei colleghi di Guidonia Montecelio. Un’esperienza che Claudio Zarro (Uniti in Comune), Alfonso Masini (FI) e Augusto Cacciamani (FdI) avrebbero voluto estende a Tivoli, Sant’Angelo Romano e Palombara Sabina, in modo da creare un blocco solido, ma Lombardo ha preferito chiudere solo su Fonte Nuova. “Non capisco perché non si è potuto fare un Consiglio comunale congiunto con gli altri Comuni limitrofi che avevano dato ampia disponibilità”, commenta il consigliere proprio di Sant’Angelo Romano della Lega Giulio Verdirosi. “Avrebbe dato forza anche al sindaco Lombardo che perde un’opportunità anche di tutela storica”.

La partita è aperta, fondamentale è la partecipazione alla manifestazione, un modo efficace per scrollare la politica.