ROMA, MOSTRA MOSAICO CROATO AL MUSEO DELLA CIVILTA' ROMANA ALL'EUR. SCELTA INOPPORTUNA?

Redazione

Il “Comitato 10 Febbraio” apprende con stupore e disappunto la decisione di Roma Capitale di organizzare una mostra sul Mosaico croato presso il Museo della Civiltà Romana all'EUR. Ogni iniziativa culturale è ovviamente ben accetta ed ha il nostro plauso, ma non possiamo non notare che celebrare la Croazia a poca distanza dal quartiere giuliano-dalmata sia quantomeno inopportuno, almeno fino a che non sarà riconosciuta da parte croata la tragedia delle foibe e dell'esodo fiumano, giuliano e dalmata, risarciti agli esuli i beni perduti e i carnefici titini ancora vivi non siano chiamati a rispondere dei crimini perpetrati contro migliaia di persone colpevoli solo di amare l'Italia.
Chiediamo al Sindaco che venga bloccata o almeno spostata la mostra, e che venga realizzata il prima possibile la "Casa del Ricordo", affinché almeno si impedisca ai più giovani di dimenticare. Una Casa che possa essere centro culturale, sede per le Associazioni di Esuli e monito per chi, ancora oggi, cavalca tesi revisioniste e negazioniste rispetto ad una tragedia che non è tale solo per chi è originario delle terre al confine orientale, ma che fa parte dell’irrinunciabile bagaglio culturale di tutti gli italiani che amano questo paese.
 

tabella SIMILI:

10/02/2012 IN RICORDO DEI MARTIRI DELLE FOIBE E DEGLI ESULI DI ISTRIA, FIUME E DALMAZIA
10/02/2012 FOIBE, A ROMA STRISCIONI CHE OLTRAGGIANO VITTIME
08/02/2012 COLLEFERRO, CERIMONIA IN RICORDO DEI MARTIRI DELLE FOIBE
08/02/2012 LATINA, GIOVANE ITALIA: IL CENTRODESTRA SI RIMBOCCA LE MANICHE



CIAMPINO, VIA L'AMIANTO DALLA SCUOLA "UMBERTO NOBILE"

Redazione

L'Amministrazione comunale informa che, a seguito dell'autorizzazione da parte dell'Ufficio competente della Asl, si è provveduto a rimuovere la superficie in amianto dalla copertura della scuola Umberto Nobile di Ciampino mediante una ditta specializzata e che tale intervento è completato il giorno 10/04/2012.

Sono attualmente in corso le operazioni di messa in sicurezza del cornicione mediante la rimozione di alcune parti in laterizio e/o malta ammalorate e/o distaccate.

“Era priorità di questa Amministrazione quella di mettere in sicurezza l'istituto scolastico di via Mura dei Francesi – ha dichiarato il Sindaco di Ciampino, Simone Lupi – per preservare e garantire a tutti gli studenti il diritto allo studio in un plesso che sia a norma e dove sia garantita piena sicurezza. Un genitore che lascia il proprio figlio in una scuola deve avere sempre la certezza che quello sia un posto sicuro e protetto e, pertanto, continueremo la nostra azione in questa direzione”.

“Le operazioni sono avvenute nella più completa sicurezza e – ha aggiunto Mauro Testa, Vice Sindaco e Assessore alle Infrastrutture e all'Arredo e Decoro urbano del Comune di Ciampino – mediante successivo trasporto del materiale in questione nei circuiti di stoccaggio definiti. Si comunica inoltre che i lavori di sistemazione del cornicione e dell'apposizione di tegole al posto dell'eternit rimosso saranno ultimati nei prossimi giorni senza rischi per gli studenti".

 


 




ROMA- FIUMICINO AREOPORTO, ALLARMANTI I DATI ARPA SULL'INQUINAMENTO ACUSTICO

Redazione

Una nota di Legambiente fa sapere che attorno all'aeroporto di Roma Fiumicino i livelli di rumore sono costantemente elevati, secondo i dati delle centraline della rete Arpa, con superamenti dei limiti di legge sia diurni che notturni in una delle centraline e valori, nei “coni di volo”, appena al di sotto del limite di legge nelle altre. E' questa la verità che emerge con chiarezza dai dati della “Relazione Tecnica Monitoraggio Acustico”, finalmente resa nota, forse anche a seguito dell'esposto presentato sul tema dal Comitato FuoriPista alla Procura della Repubblica di Civitavecchia.

Tutti i valori, delle quattro centraline disponibili su cinque installate, riportati nella relazione sono sempre superiori a quanto previsto dalle norme di legge nazionali, regionali e comunali per le zone residenziali e i livelli d'inquinamento si avvicinano spesso a quelli di una zona industriale. In particolare, nella zona densamente abitata di Isola Sacra, su un edificio scolastico si riscontrano dei livelli di rumorosità del rumore aeroportuale che comportano “costanti superamenti dei limiti sia nel periodo diurno che notturno”. E ancora, anche se i dati risultano conformi ai limiti amministrativi, è tuttavia “particolarmente elevato il livello di rumore presso l'abitato di Focene” (LVA = 68,4 dBA) in relazione alla significativa presenza di popolazione residente.

“Da una attenta lettura della relazione tecnica presentata dall'ARPA al Comune di Fiumicino, il Comitato FuoriPISTA trae una forte preoccupazione per la salute dei cittadini che risulta gravemente esposta ai danni correlati da un livello di rumore costante e elevato -afferma il Comitato Fuoripista-. Gli organismi internazionali per la tutela della salute dei cittadini, oramai da svariati anni, consigliano una esposizione diurna a livelli di rumorosità non superiori a 65 dB, mentre le popolazioni che vivono nei centri abitati circostanti l'aeroporto subiscono un bombardamento acustico ininterrotto che raggiunge livelli preoccupanti. Siamo sconcertati dalla serenità e dalla tranquillità manifestata dal Sindaco di Fiumicino, che forse dimentica di essere il primo responsabile della salute pubblica.”

Dati che confermano quanto i cittadini avevano monitorato in modo autonomo nel passato: tra i sei siti monitorati da Legambiente Lazio e dal Comitato “FuoriPISTA” con la società “Strategie Ambientali”, la situazione più grave appariva proprio quella nel centro abitato di Focene (livello medio Leq 82,4 decibel dB(A) e un picco di 101,7 decibel dB(A), in corrispondenza di un decollo). Anche altre rilevazioni non erano da meno a Maccarese, ma anche in via della Muratella-Centro 20 e in prossimità dell'istituto “Leonardo da Vinci” oltre che nel sito del campo sportivo Paglialunga a Fregene.

“I dati dell'Arpa confermano la fotografia estremamente allarmante che avevamo rilevato qualche tempo fa, il rumore nell'intorno dell'aeroporto internazionale di Roma Fiumicino preoccupa e va risanato prima di pensare a qualsiasi ampliamento -commenta Lorenzo Parlati, presidente di Legambiente Lazio- Bisogna ripristinare la legalità ambientale con la messa a norma dei livelli acustici prodotti dall'attività esistente, gli enti gestori devono predisporre e attuare con urgenza i piani previsti dalle normative per contenere il frastuono”.

Il Comitato FuoriPista, con Legambiente, chiede che il monitoraggio acustico sia esteso a tutto il territorio circostante l’aeroporto, al fine di verificare che i livelli di rumorosità siano conformi a quanto stabilito dalle leggi, visto che sono insufficienti le 5 centraline posizionate nel territorio comunale a fronte delle 8 posizionate nell'intorno dell'aeroporto di Roma Ciampino; un efficace intervento affinché la Regione Lazio approvi finalmente il regolamento sull’imposta IRESA i cui proventi servono per interventi di bonifica delle civili abitazioni e dell’ambiente.




FRASCATI, STEFANO DI TOMMASO REPLICA ALLA REGIONE CHE CHIUDE LO SPORTELLO AGRICOLO DI ZONA

 

La Regione Lazio chiude lo Sportello Agricolo di Zona di Frascati, nonostante i Primi Cittadini dei 12 comuni interessati, su iniziativa del Sindaco Stefano Di Tommaso, abbiano inviato due lettere a ottobre e a marzo alla Presidente della Regione Lazio Renata Polverini e all’Assessore all’Agricoltura Angela Birindelli.

Redazione

«Una chiusura non concordata con i Sindaci del territorio, che hanno chiesto inutilmente un incontro in merito. Una chiusura non condivisibile per l’importanza che lo Sportello Agricolo di Zona riveste per l’intera filiera agroalimentare. Una chiusura che conferma una gestione politica lontana dai cittadini e dai loro reali bisogni».

Con queste decise parole il Sindaco Stefano Di Tommaso ha commentato la scelta di chiudere lo Sportello Agricolo di Zona, sito in via Pietro Campana 18, che sarà operativa da lunedì 16 aprile 2012, e al quale facevano riferimento ben 12 comuni per un totale di circa 240 mila abitanti. Chiusura portata avanti contro il parere dei Sindaci dei comuni coinvolti e attuata nonostante i dodici Primi cittadini avessero inviato ben due lettere all’Assessore regionale all’Agricoltura Angela Birindelli (inviata il 17/10/2011) e successivamente alla Presidente della Giunta regionale del Lazio Renata Polverini (inviata il 01/03/2012), chiedendo un incontro urgente per evitare la chiusura dello Sportello Agricolo di Zona e proporre nel caso alternative. Richieste però rimaste senza risposta e lasciate cadere nel vuoto dalla Giunta regionale.

«Si tratta di una scelta non condivisibile, senza verificare la reale portata del danno che si procura a tanti agricoltori e viticoltori  in un momento peraltro così difficile per l’economia – ha proseguito il Sindaco Stefano Di Tommaso -, costringendoli a recarsi a Roma con tutti i problemi che questo ovviamente comporta. Non sono state tenute nella giusta considerazione le ragioni della richiesta da parte di tanti primi cittadini di comuni di centrodestra e di centrosinistra e di tanti e qualificati operatori del settore».

Hanno firmato le lettere:
il Sindaco di Frascati Stefano Di Tommaso, il Sindaco di Albano Nicola Marini, il Sindaco di Ariccia Emilio Cianfanelli, il Sindaco di Castel Gandolfo Maurizio Colacchi, il Sindaco di Ciampino Simone Lupi, il Sindaco di Colonna Augusto Cappellini, il Sindaco di Grottaferrata Gabriele Mori, il Sindaco di Marino Adriano Palozzi, il Sindaco di Monte Compatri Marco De Carolis, il Sindaco di Monte Porzio Catone Luciano Gori, il Sindaco di Rocca di Papa Pasquale Boccia, il Sindaco di Rocca Priora Damiano Pucci.

Hanno inoltre firmato:
il Presidente XI° Comunità Montana Giuseppe De Righi, il Presidente del Consorzio Tutela Frascati Mauro De Angelis, il Presidente Cantina Sociale Gotto d’Oro Luciano Caporicci, il Presidente Associazione Produttori Uve Luigi Fusco

Lo Sportello Agricolo di Zona di Frascati è strategico per l’economia dei Castelli Romani. Facilmente raggiungibile da tutte le direttrici dei sopracitati comuni, ne ha favorito l’inserimento nel tessuto agricolo degli stessi comuni e tra i cittadini, facendolo diventare con il tempo un importante punto di riferimento, soprattutto per le aziende vitivinicole del territorio. Tale chiusura arriva peraltro in un momento fondamentale per il rilancio della filiera del vino Frascati, che da quest’anno è diventato DOCG. Si tratta perciò di un modo molto strano di sostenere e aiutare la ripresa dell’economia locale. Infatti, tra le tante e numerose attività di supporto, svolge anche una’importante funzione di informazione per le aziende che richiedono l’assegnazione dei diritti di reimpianto o di estirpazione dei vigneti in base ai regolamenti Comunitari, effettuando anche un servizio di controllo. Cosa quest’ultima fondamentale per un territorio eroso anno dopo anno dalla crescita di nuove costruzioni e insediamenti.
 




MARINO, IL COORDINATORE DEL PDL SILVAGNI FA CHIAREZZA SULLE PRESUNTE DIMISSIONI DELL’ASSESSORE ALLA CULTURA BOCCI

Redazione

Sulle inveritiere indiscrezioni relative le presunte e non vere dimissioni di Bocci pervenute, tra gli altri anche al nostro giornale, il il coordinatore del Pdl Fabio Silvagni fa chiarezza:

«L’assessore alla Cultura e allo Sport del Comune di Marino Otello Bocci non ha assolutamente rimesso le sue deleghe rimanendo, forte della fiducia in lui riposta dal sindaco Adriano Palozzi e dall’intera maggioranza, al suo posto alla guida dei due dipartimenti».
 
Ad intervenire, in forma categorica e decisa, volta a dissipare ogni dubbio in merito alla vicenda, è Fabio Silvagni, coordinatore locale del Popolo delle Libertà che, a nome del suo gruppo politico, smentisce ogni illazione sulle presunte dimissioni dell’assessore alla Cultura e Sport.
 
«L’assessore Bocci – ribadisce – gode del massimo credito e stima da parte dell’intera maggioranza al governo della Città di Marino e continuerà a svolgere egregiamente il suo lavoro come fatto fin dall’inizio del suo mandato. Le congetture argomentate ieri – sottolinea –  sono indirizzate unicamente a destabilizzare e sovvertire l’immagine di una squadra, forte e coesa che, alle ultime consultazioni amministrative, ha nuovamente conquistato la fiducia degli elettori con la conferma alla guida di Palazzo Colonna, rilevata dal 61% delle preferenze ottenute. Nell’ottica di una maggioranza che ha sempre affermato l’intesa, la sintonia, la compattezza e il dialogo quali elementi fondanti la sua azione di governo, sono disponibile a qualsiasi forma di incontro e confronto politico finalizzato al bene della comunità».
 




SCIOCCANTE VERITA’ SULLA LEGALITA’, AYALA PRONUNCIA PAROLE CHE PESANO COME MACIGNI SULLE COSCIENZE DEI CITTADINI

Chiara Rai

Una serata trascorsa ad ascoltare un uomo, esempio di coerenza ideale e integrità morale. Giuseppe Ayala che tutti conoscono perché negli anni ’80 ha fatto parte dello storico pool antimafia della Procura di Palermo lavorando a stretto contatto con Falcone e Borsellino, ha presentato il suo libro ad Albano in occasione di una serata del Rotary Club Albalonga, Castelli Romani, Velletri e una partecipazione Rotarax. Personalmente sono rimasta colpita dalle sue parole spese sui temi di legalità e attività giornalistica (su quest’ultima ci sono degli interessanti passaggi nel suo ultimo libro “Troppe coincidenze).
Ne sono rimasta colpita perché ciò che ha detto, sarà una coincidenza, mi ha rincuorato rispetto alla mia crociata sulla libera informazione condita da quello che oggi può chiamarsi coraggio di dire che una persona indagata non dovrebbe candidarsi ad amministrare la cosa pubblica. Tante persone mi hanno sostenuto. Da pochi altri, invece, sono stata accusata di mancanza di professionalità, sono stata insultata per aver espresso un concetto che Ayala esprime chiaramente nello spezzone di video (ripresa dell’intera serata di ieri organizzata dal Rotary Club) che l’osservatore laziale ha estratto. La responsabilità è degli elettori se ci ritroviamo delle persone indagate ad amministrare. Il concetto di legalità viene violentato ogni giorno.

“Nel nostro paese – scrive Ayala nel suo ultimo libro “Troppe coincidenze  – vengono eletti in Parlamento indagati e, addirittura condannati, come se nulla fosse. Né mancano esponenti pubblici che rimangono coinvolti, durante il loro mandato, in vicende sospette, se non peggio. I giornali ne danno notizia, molta gente indubbiamente reagisce, ma le dimissioni languono. Conosciamo bene il copione della sceneggiata alla quale puntualmente assistiamo quando viene indagato il “potente” di turno”. E prosegue poi: “Segue la serena dichiarazione dell’interessato: “saranno i magistrati ad accertare la verità. In quella sede dimostrerò la mia estraneità ai fatti che mi vengono addebitati”. Quante volte – continua Ayala –  abbiamo sentito pronunciare questa frase. Al punto che ormai la conosciamo a memoria. Ridimensionare il problema non è difficile: basterebbe che i partiti politici si preoccupassero di selezionare i loro rappresentanti dopo avere dato un’occhiata all’articolo 54 della Costituzione, che recita: “ I cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina e onore”. Le occasioni di scontro con la magistratura si ridurrebbero sino al classico lumicino, e lo stato di salute della nostra democrazia si lascerebbe alle spalle l’attuale patologia che lo affligge”.
Nei giorni scorsi mi sono permessa di esprimere questi concetti e, da parte di alcuni, sono stata accusata di emettere sentenze di condanna ancora prima che la giustizia si pronunci. Queste persone si permettono di condannarmi per difendere l’indagato di turno soltanto perché in realtà c’è totale assenza di “controllo sociale”. E ancora una volta è Ayala a ribadirlo. Cosa dire quando un personaggio di grande caratura morale afferma: “la sostanziale assenza di controllo sociale sposta perciò esclusivamente sul giudice l’accertamento della rilevanza penale di quei comportamenti. L’unica che conta ormai. Il processo durerà anni e, comunque vada a finire, nel frattempo il “cursus honorum” del personaggio coinvolto procederà serenamente”.

Ebbene quanto detto per rinnovare esplicitamente, ancora una volta la mia posizione sugli ultimi fatti che ho sollevato che seppur riguardano un piccolo Comune del Lazio esprimono un concetto universale. Ho detto e ribadisco che coloro i quali si assumono la responsabilità di candidarsi ad amministratori, che hanno il dovere di gestire la cosa pubblica nella legalità e nella trasparenza, dovrebbero sentire anche la responsabilità di presentarsi agli elettori con una posizione personale integra e inattaccabile. La legge, comunque, non vieta agli indagati di candidarsi per amministrare la cosa pubblica, ma l’etica personale del “buon politico” sì.

Ritengo che aldilà delle amicizie, dei legami affettivi, delle influenze e delle troppe coincidenze, aldilà del silenzio assenso, aldilà della compassione, aldilà della umana comprensione, noi cittadini, che domani e nel futuro ci troveremo a votare chi dovrà amministrarci, tassarci, guidarci, spendersi a favore della comunità tutta, dovremmo sentire tutto il peso di una grande responsabilità di cui siamo investiti: salvaguardare la nostra Costituzione che tutela, fortunatamente, i valori morali spesso messi da parte per favorire una corsa scellerata al controllo e all’autoaffermazione.
 

“E’ bello morire per ciò in cui si crede; chi ha paura muore ogni giorno, chi non ha paura muore una volta sola”
Paolo Borsellino

tabella DI INTERESSE SUL TEMA LEGALITA' E PUBBLICA AMMINISTRAZIONE SUGGERITI DA L'OSSERVATORE LAZIALE:

10/04/2012 NEMI CASO BERTUCCI INDAGATO, BERTUCCI SI AUTOASSOLVE E GETTA FANGO SU CHI FA INFORMAZIONE. CHIARA RAI RISPONDE A BERTUCCI
06/04/2012 CASO BERTUCCI INDAGATO, BOTTA E RISPOSTA TRA GIOVANNI LIBANORI (UDC) E CHIARA RAI (L'OSSERVATORE LAZIALE)
05/04/2012 NEMI ELEZIONI, BUFERA SUL CANDIDATO SINDACO ALBERTO BERTUCCI

 




ALBANO LAZIALE, FURTO CARROZZINE ELETTRICHE AI RAGAZZI DELL'ALBALONGA DARCO SPORT

Redazione

«Ringrazio a nome dell’amministrazione la Polizia di Stato e i cittadini che si sono subito attivati per ritrovare le carrozzine elettriche necessarie ai ragazzi dell’ Albalonga Darco Sport per potersi allenare e giocare». Lo afferma il sindaco Nicola Marini all’indomani  del ritrovamento della terza carrozzina sul territorio dopo il furto avvenuto nella notte tra sabato e domenica o in quella fra domenica e lunedì, quando nella palestra della scuola Carlo Collodi sono sparite quattro carrozzine elettriche. La scoperta è stata fatta martedì e grazie all’appello lanciato su Facebook i cittadini, con le loro segnalazioni, hanno permesso di ritrovare tre delle quattro carrozzine.

«Il Commissariato ci ha informato che le indagini stanno proseguendo – continua Marini – e li ringrazio per l’ottimo lavoro svolto. Così come sono grato a quei cittadini che hanno contribuito al ritrovamento di alcune carrozzine e ai dipendenti di Volsca Ambiente e Servizi che, durante il loro usuale lavoro quotidiano, si sono prodigati anche per la ricerca del materiale rubato. Spero vivamente che tutte le carrozzine tornino ai legittimi proprietari e che l’attività sportiva di questi ragazzi possa riprendere più proficuamente di prima».

«L’amministrazione contribuirà alla riparazione e sostituzione delle carrozzine necessarie all’attività sportiva della società, sperando che tutti i cittadini ci seguano in questo atto di solidarietà».

«Ovviamente voglio ricordare – conclude il sindaco – lo splendido lavoro svolto dall’Albalonga Darco Sport, che da anni permette ai ragazzi con disabilità non solo di fare attività fisica ma di avere un punto di riferimento costante. Questo atto vandalico, quindi, è da stigmatizzare con forza rispetto ad altri perché non ha motivazioni se non quella di commettere una “bravata” che però costa caro a chi si impegna quotidianamente, come appunto i ragazzi della società sportiva, affinché non ci siano più barriere di alcuna sorta».




ROMA – LIDO, UNA TRATTA "SCEMPIO"

Redazione

“A seguito delle innumerevoli segnalazioni e della Commissione Congiunta convocata nelle scorse settimane, abbiamo deciso di affrontare la tratta Roma-Lido da pendolari, verificando con mano la reale situazione e i disagi vissuti ogni giorno dai tanti cittadini che viaggiano con i nostri treni.” Dichiarano in una nota congiunta Chiara Colosimo, consigliere regionale del Pdl e presidente commissione Trasporti Regione Lazio, e Maria Gemma Azuni, presidente del Gruppo misto di Roma Capitale, che aggiungono “Alle 18 e 30 di ieri 12 aprile, abbiamo preso questo treno, perché la politica troppo spesso perde il contatto con la realtà, invece per risolvere i problemi è necessario conoscerli in prima persona. Questo piccolo viaggio, ci ha permesso di identificare le emergenze, i disagi e le priorità della Roma Lido, dalla quasi totale assenza di illuminazione alla non sicurezza della linea, dove in alcuni punti mancano le recinzioni e ove esistono sono rotte e facilmente scavalcabili. Altra necessità riscontrata è quella delle pensiline che in particolare sono totalmente assenti nella stazione di Tor di Valle. Abbiamo notato la vetusta, la fatiscenza e la scarsa pulizia del parco macchine, ancora insufficienti alle esigenze di mobilità dell’utenza, sempre più in aumento nel quadrante interessato. Il nostro impegno sarà trasversale per la risoluzione dei problemi più urgenti, e per immaginare, finalmente, una programmazione degli interventi di una tratta diventata ormai indispensabile per la città di Roma.” Concludono i consiglieri Colosimo e Azuni.

 


 




MARINO, INDISCREZIONI VANE SULLE PRESUNTE DIMISSIONI DI OTELLO BOCCI. BOCCI NON SI E' DIMESSO

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L'assessore Otello Bocci non si è dimesso. Tante le indiscrezioni delle ultime ore, ma a quanto è dato sapere da fonte attendibile Bocci rimane al suo posto di assessore alla Cultura del Comune di Marino.




SOLIDARIETÀ AL QUOTIDIANO CINQUE GIORNI, QUERELATO DA GIANNI ALEMANNO

Chiara Rai e tutta la redazione de L'osservatore laziale

L’osservatore laziale esprime la più sincera solidarietà ai direttori del quotidiano cinque giorni Giuliano Longo e Christian Poccia e a  tutta la redazione che il sindaco Gianni Alemanno ha querelato perché ritiene che la testata lo avrebbe diffamato e avrebbe offeso la sua reputazione con alcuni tabella dei mesi scorsi.
Condividiamo inoltre la chiosa dell’articolo odierno di Longo:  “Quanto alla querela, beh, molti nemici molto onore, diceva qualcuno che ispirò il pensiero e le azioni di Gianni da Bari.”

La libera informazione e il libero pensiero, sanciti costituzionalmente, non dovrebbero mai essere oggetto di azioni repressive.

 




CIAMPINO CAMPO NOMADI LA BARBUTA, NUOVA DIFFIDA DEL SINDACO LUPI A GIANNI E ALLA CANCELLIERI

Redazione

“Ancora pressioni sull'apertura del Campo Nomadi La Barbuta da parte del Primo cittadino di Roma Capitale – afferma il Sindaco di Ciampino, Simone Lupi – che, a mezzo stampa, continua a ribadire l'urgenza di terminare i lavori momentaneamente sospesi, a suo parere, soltanto per il blocco dei pagamenti”.

“Credo sia giusto ricordare – continua il Sindaco Lupi – che lo scorso novembre sono stati accolti i ricorsi dell'Associazione per la difesa dei diritti dei Rom, ‘European Roma Rights Centre Foundation’, e di due abitanti del campo Casilino 900 di Roma. Il Consiglio di Stato si è perciò pronunciato con sentenza n. 6050 dichiarando l'illegittimità dello stato di emergenza e  annullando di fatto le ordinanze di nomina dei commissari straordinari e di tutti gli atti commissariali finora adottati”.

“A ciò aggiungo il nostro invito di diffida nei confronti del Ministro dell'Interno, del Commissario e del Sindaco di Roma, dove chiedevamo, in virtù della bocciatura delle motivazioni che avevano decretato lo stato di emergenza per un pericolo mai realmente esistente e, di conseguenza, di interrompere immediatamente i lavori per la costruzione del nuovo campo”.

“La nostra Amministrazione – afferma il Sindaco – continuerà ad opporsi alla creazione dello pseudo villaggio attrezzato, per tutte le motivazioni che ribadiamo da tempo, ulteriormente rafforzate dalla pronuncia del Consiglio di Stato, nonché per tutti i soldi che già sono stati spesi".

"Dato il silenzio delle Istituzioni, inoltre, siamo stati costretti a procedere nuovamente all'invio, al Commissario Straordinario e al Sindaco del Comune di Roma, di una diffida Prot. 12303 del 3 aprile scorso, – conclude il Sindaco di Ciampino – con la quale ribadiamo la nostra contrarietà ai lavori di sistemazione e stabilizzazione del Campo Nomadi La Barbuta”.