LANUVIO ELEZIONI, IL CANDIDATO GALIETI INCONTRA I GIOVANI MERCOLEDì

Redazione

"Lanuvio è un paese per giovani? A chiederselo è Fabio Evangelista  Presidente dell'Associazione Culturale " Lanuvio per la Democrazia Giovani",
organizzatore dell'incontro " Galieti incontra i Giovani" che si terrà Mercoledì 14 marzo ore 18:00 presso l'Aula Consiliare del Comune di Lanuvio. In questa pubblica riunione, dichiara Evangelista chiederemo al candidato della la Lista Civica Luigi Galieti come intende coinvolgere le nuove generazioni
nell'organizzazione della macchina amministrativa e nel rilancio del nostro bel paese. Dobbiamo prendere atto, conclude la sua nota il portavoce dei giovani, che l'amministrazione Leoni ha fallito nell'interazione col mondo giovanile provocando una spaccatura insanabile tra mondo associazionistico giovanile ed il Comune, nessun investimento sulle strutture sportive e la scarsa attenzione del primo cittadino al tema della disoccupazione giovanile hanno contribuito ad allontanare i giovani dalla politica e dal volontariato. Da Galieti ci aspettiamo maggiore attenzione e un impegno costante nell'ascoltare e valorizzare i giovani"
 
 




CASTELLI CONFINI DEL PARCO REGIONALE, SEL INDICE MOBILITAZIONE PER GIOVEDI'

Redazione

Il Coordinamento di SEL Castelli – Litoranea – Valle del Sacco ha indetto un pomeriggio di mobilitazione davanti la Sede del Parco Regionale dei Castelli Romani a Villa Barattolo, a Rocca di Papa.La data è quella di giovedì 15 marzo, dalle ore 16:00.
“Un pomeriggio di mobilitazione indispensabile, per porre all’attenzione della comunità dei Castelli Romani il tentativo in atto da parte della gestione commissariale dell’Ente Parco di restringerne i confini, in violazione del perimetro Ravaldini, confermato da tutte le sentenze del TAR e con una procedura assolutamente irregolare”. È quanto dichiara in una nota Andrea Tupac Mollica, Coordinatore territoriale per l’Area Metropolitana di Roma.
“È un tratto distintivo della destra al governo – spiega Mollica – la sistematica aggressione alla rete di tutela e conservazione del territorio, un atteggiamento che costringe i cittadini e le comunità ecologiste ad una continua allerta. L’idea di sviluppo che c’è dietro il saccheggio del territorio – prosegue il Coordinatore – genera grandi profitti per le tasche dei costruttori di turno e disagio e impoverimento per le comunità locali, perché un territorio massacrato dall’asfalto e dal cemento è un non-luogo senza più prospettive di crescita sana e diffusa”.
“Invece di tagliuzzare il Parco – ribadisce Mollica – sarebbe doveroso che la Regione si decidesse ad approvare il Piano d’Assetto regolarmente adottato dalla precedente amministrazione ordinaria dell’Ente e che giace ad ammuffire in chissà quale cassetto. Uno spreco di denaro pubblico insopportabile”.
“Nel presidio lanceremo le nostre parole d’ordine – conclude il Coordinatore di SEL. Approvazione del Piano d’Assetto del Parco, in cui sono contenute non solo le norme di tutela, ma anche la pianificazione dello sviluppo possibile. Secco no ad ogni ipotesi di riduzione dei confini del Parco, come il Commissario dell’Ente vorrebbe fare. Chiusura della fase commissariale e regolare nomina del Consiglio Direttivo del Parco, per restituire democrazia e partecipazione all’Ente. Ed infine che si esca da questa fase di stallo nel Parco, che riprendano i controlli e le attività di promozione ed educazione ambientale, che si torni a vigilare sul territorio per porlo al riparo da abusi, bracconaggio e sversamento dei rifiuti.”
“Chiediamo a tutti i cittadini, alle associazioni e alle comunità ecologiste dei Castelli Romani di incontrarci in questa iniziativa, per condurre insieme la battaglia in difesa del nostro territorio, del nostro diritto ad un’economia sana ed autocentrata, della nostra identità culturale”.




ROMA, ALEMANNO: LA VERA RIFORMA FISCALE E' IL QUOZIENTE FAMILIARE

Redazione

Bisogna partire da Roma "anche per dare un segnale alla politica nazionale: la vera riforma fiscale in Italia e' il quoziente familiare". Lo ha detto il sindaco della capitale, Gianni Alemanno, intervenendo all'assemblea provinciale delle Acli e annunciando che "nel bilancio che approveremo prima di Pasqua ci sara' il quoziente familiare, perche' in momenti di difficolta' bisogna fare di piu' e non di meno per il sociale e le famiglie". Riconoscendo che "il Governo ha gia' dato un segnale in questo senso con l'Imu", Alemanno ha spiegato che per il Comune di Roma il quoziente familiare sara' applicato "a partire dalla Tari, la tariffa dei rifiuti, e procedendo con una revisione dell'Isee" l'indice di reddito su cui si calcola l'applicazione di tariffe".
Il partito democratico boccia il bilancio del comune di Roma presentato dal sindaco Alemanno. Il segretario del Pd Roma, Marco Miccoli afferma: "Alemanno e' davvero senza vergogna. Negli ultimi anni ha sfasciato le casse delle aziende comunali e del Campidoglio con lo scandalo parentopoli e ora presenta ai romani un bilancio d'austerity, con aumento delle tasse e tagli ai servizi. Ma non potevano pensarci prima, in Campidoglio, invece di assumere senza concorso e a tempo indeterminato migliaia di amici degli amici? Ora, come purtroppo avevamo previsto, Alemanno il conto lo presenta ai romani. I cittadini pagano la parentopoli targata Alemanno".  Umberto Marroni, capogruppo PD di Roma Capitale, incalza: "Daremo battaglia contro un bilancio che appare come l'ennesimo salasso a danno dei romani. Siamo contrari ad ipotesi di tagli lineari che rischiano di sacrificare settori strategici come il sociale, con la conseguente chiusura di servizi essenziali di assistenza alla persona. Peraltro appare quanto mai illusoria da parte del sindaco l'approvazione entro Pasqua della manovra visto che regna ancora oggi il solito caos. Invece di procedere all'aumento dell'Imu e di altre tariffe il Sindaco Alemanno pensi a ridurre gli sprechi della sua gestione partendo dalle consulenze che nel 2011 sono costate ai romani ben 15 milioni di euro".
 




ROMA, SOTTO IL TRAM SPUNTA UNA NECROPOLI

Emanuel Galea

Questo e' emerso negli scavi del cantiere della linea 3 del tram, a due passi dalla Piramide Cestia a Roma, aperto il 27 febbraio scorso e costretto, considerata la scoperta archeologica, gia' a chiudere i battenti. Tra gli scavi intorno alle rotaie compaiono a terra anche alcuni scheletri I primi oggetti ad essere stati rinvenuti e repertati portano la data del 5 marzo, gli ultimi quella di ieri, 9 marzo. Secondo le prime ipotesi dovrebbe essere una necropoli del I-II d.C. Ossa, crani, pezzi di anfore e tombe. Tra gli scavi intorno alle rotaie compaiono a terra anche alcuni scheletri, uno quasi intatto con le braccia conserte e adagiato su quello che, con ogni probabilita', sara' stato un tempo il suo sepolcro. Il tutto all'interno di un cantiere all'aperto privo di vigilanza e chiuso senza alcun lucchetto. I reperti si trovano in tutta la zona, accatastati in cassette di plastica catalogate per data e tipo di reperto. Secondo le prime stime, i resti dovrebbero risalire al I-II d.C. secolo e non e' escluso possa trattarsi di una piccola necropoli.  “Come da prassi sono stati allertati gli uffici competenti del ministero dei Beni culturali che adesso stanno svolgendo delle verifiche – si legge in una nota dell’Atac – Le strutture tecniche di Atac sono in stretto contatto con gli uffici dei beni culturali per garantire contestualmente la conservazione dei reperti, ma anche l’avvio più rapido possibile di una linea tramviaria fondamentale per la città”.




ARICCIA ELEZIONI TAR, IL SINDACO: IRREGOLARITA’ SOLO FORMALI”

Angelo Parca

Dopo l’articolo di ieri su l’osservatore laziale “ARICCIA ELEZIONI, IL TAR ACCERTA IRREGOLARITA' NELLE OPERAZIONI ELETTORALI”  il primo cittadino di Ariccia Emilio Cianfanelli mette i puntini sulle “i”:
“Per amore di precisione, in attesa delle motivazioni della sentenza del TAR, va detto che le irregolarità accertata sono relative prevalentemente a questioni fomali pre-elettorali, in particolare alla nomina di un presidente di seggio, in relazione alla quale è in corso un'indagine della magistratura. – Ha dichiarato Cianfanelli che prosegue – Il TAR del Lazio ha emesso ieri un dispositivo di accoglimento di alcuni ricorsi presentati da Roberto Di Felice e Giorgio Fabi in merito a presunte irregolarità nello svolgimento dell'ultima tornata elettorale. In attesa che vengano depositate le motivazioni, voglio precisare che si tratta prevalentemente di questioni formali pre-elettorali. Una volta conosciute le motivazioni, presenteremo ricorso al Consiglio di Stato, che già in altre occasioni ha ribaltato le sentenze di primo grado su questioni riguardanti Ariccia. Nel frattempo continuiamo con la nostra attività amministrativa e di difesa dei diritti dei cittadini."
 




NEMI ELEZIONI, SEL CHE NON SUGELLA L'INTESA CON PD E FDS: "IL RINNOVAMENTO NON DEVE ESSERE A PAROLE, MA NEI FATTI"

Redazione

Il coordinatore Patrizia Corrieri e la ex consigliera Azzurra Marinelli di Sinistra Ecologia Libertà – che hanno partecipato al tavolo della coalizione di PD e FdS – inviano una nota nella quale intendono specificare la natura del problema per il quale hanno deciso di non appoggiare questa alleanza elettorale. "La questione non è legata a "cariche da ricoprire" – tant'è che fino alle ultime battute ci è stata proposta una "poltrona" molto importante per esortarci a rientrare nel gruppo – bensì al METODO con il quale questa coalizione ha inteso organizzare il proprio lavoro. Lo stesso metodo con cui ci sono state negate le primarie e che ci ha visto riconvocati solo per ratificare decisioni e assegnazioni di ruoli decise già dai vertici.
Se questo metodo non ci interessava a dicembre, non ci interessa neppure oggi: per noi di SEL il rinnovamento non deve essere a parole, ma nei fatti".




NEMI ELEZIONI, SINISTRA SPACCATA: SEL CORRE DA SOLA E IL PD CANDIDA LA OSMARI

Chiara Rai

Dopo tanti mal di pancia e discussioni la sinistra a Nemi ha partorito un nome che è iniziato a circolare già da diverso tempo nelle stanze del veterano Vairo Canterani. Nonostante le chiacchiere e le polemiche, le uscite di Sel e i riavvicinamenti, la situazione attuale è questa: l’insegnante Stefania Osmari è il candidato sindaco del Pd condiviso da Fds e sostenuto dalla lista civica del leader Canterani “Nemi per Sempre”. Sinistra Ecologia e Libertà ha deciso di non far parte di questa coalizione, restando ferma nelle sue decisioni iniziali che potrebbero essere riassunte nello slogan più volte ripetuto dagli esponenti Sel “basta con la vecchia politica e con le dinamiche impositrici”. Il segretario Pd Francesca Bertucci commenta così l’uscita di scena di Sel: “Sono molto dispiaciuta che Sel non abbia deciso di condividere la nostra idea di una sinistra unita – dice Francesca Bertucci – Sel non ha voluto partecipare perché pensa che siamo legati ad una questione di baronati, invece la nostra squadra è nuova ma sicuramente ha puntato più ad un senso di responsabilità nel proporre un candidato largamente condiviso. Comunque mentre noi riflettevamo insieme a Sel, quest’ultimi già avevano pensato ad una lista civica, ancora prima che venisse presa la decisione definitiva. Il gruppo delle persone, ripeto, è un gruppo nuovo aldilà di Elisabetta Mannoni. Stefania Osmari è il candidato del Pd, e rispetto a Vairo Canterani, posso dire che non è nella squadra perché ha rispettato quanto detto e quindi non ha più partecipato al tavolo delle trattative, ma comunque sosterrà il candidato con l’appoggio della lista civica Nemi per Sempre.
 




ARICCIA ELEZIONI, IL TAR ACCERTA IRREGOLARITA' NELLE OPERAZIONI ELETTORALI

Chiara Rai

Il centrodestra di Ariccia si prende la rivincita sulle scorse elezioni amministrative perse per uno scarto di soli 32 voti: il Tar Lazio ha accertato diverse irregolarità nelle operazioni elettorali che hanno portato il centrosinistra alla vittoria. Infatti a seguito dei ricorsi proposti da Roberto Di Felice ed Enrico Indiati, rappresentati dal legale Massimiliano Brugnoletti, e da Giorgio Fabi, rappresentato dal legale Giovanni Corbyons, sono stati emessi i dispositivi di sentenza dal Tar che di fatto annulla le operazioni elettorali che hanno portato all'elezione a sindaco Emilio Cianfanelli col 50,1 per cento di voti. In attesa della pubblicazione delle sentenze per conoscere nei particolari le motivazioni della decisione del TAR, è innegabile la reazione inaspettata dell’attuale sindaco in carica Cianfanelli: “Stiamo aspettando di leggere le motivazioni della sentenza – dice il sindaco – certamente, letta la sentenza, ricorreremo al Consiglio di Stato. E’ chiaro che è una notizia del tutto inaspettata, anche se rimaniamo sereni perché non siamo certamente noi che abbiamo fatto presunti brogli; adesso qualcun altro dovrà rispondere al magistrato penale. Noi non abbiamo fatto nulla, questa vicenda non ci tocca, d'altronde Di Felice e i suoi hanno fatto tanti ricorsi, perché mossi da grandi interessi, mi auguro solo politici”. Soddisfatto Di Felice che non si sbilancia in attesa del deposito delle motivazioni: “Ribadisco la totale fiducia nella magistratura – dice il leader di Patto sociale per Ariaccia –  che almeno per ora ha accertato diverse irregolarità nello svolgimento delle operazioni elettorali, irregolarità che hanno danneggiato la mia parte politica. Nel caso ci sarà il ricorso al Consiglio di Stato da parte del fronte politico opposto, ribadiremo tutte le nostre ragioni che riteniamo valide e fondate. D’altronde si tratta di tutti atti che abbiamo depositato e che ci ha fornito il Comune, nonostante purtroppo qualcuno sia andato perso e a tal proposito formulo una domanda: la segretaria comunale, che da statuto comunale ha il compito di presiedere l’ufficio elettorale durante le elezioni, ha vigilato a sufficienza o in modo da non farsi oggetto di censure?”.  Di Felice ribadisce che in sede di verificazione, avvenuta il 31 gennaio scorso, si è dimostrato che le presunte irregolarità documentate erano fondate: “Non potevamo non ricorrere – conclude Di Felice –  quando ci siamo resi conto della mancanza di schede elettorali o del fatto che dei fac simile fossero stati considerati scheda valida”.
 




BRACCIANO, IL FUTURO DEL PADRE PIO NEL LIMBO FINO AL 13 APRILE

Chiara Rai

Resterà nel limbo ancora per pochi giorni il futuro dell’ospedale di Bracciano dopo che il Consiglio di Stato ha confermato la sospensiva concessa lo scorso 15 febbraio della sentenza del Tar del Lazio del 20 dicembre che rigettava la richiesta di annullamento del Piano di riordino ospedaliero del Lazio (concernente Bracciano), avanzata dai sei Comuni del territorio. La trattazione del merito dell’appello verrà discussa il prossimo 13 aprile. La magistratura è intervenuta in maniera fulminea su una annosa questione, quella della possibile riconversione di una grande struttura ospedaliera di 15 mila metri quadri e dotata di pronto soccorso, in un ospedale distrettuale di II livello che dovrebbe rispondere alle esigenze sanitarie di circa 130 mila abitanti. Le motivazioni della conferma della sospensiva cautelare del giudice di secondo grado della giustizia amministrativa, in merito al ricorso proposto dai Comuni di Bracciano, Anguillara, Trevignano, Ladispoli, Canale Monterano e Cervetri, sono certamente uno specchio importante dell’attuale situazione nella quale versa il territorio braccianense: “Rilevato che sussistono i presupposti del danno grave e irreparabile per la sospensione dell’esecuzione della sentenza impugnata – si legge nel provvedimento – e tenuto conto dell’interesse alla tutela della salute della popolazione appartenente al bacino di utenza. Considerato che esistono evidenti e pressanti esigenze di una definizione nel merito della presente controversia". Insomma, alla fine è la magistratura che dovrà mettere ordine e prendere posizione. Questa riflessione è stata fatta dal primo cittadino di Bracciano Giuliano Sala che commenta con raziocinio la conferma della sospensiva: “Ci sono due aspetti – dice Sala –  uno di grande positività che è quello che promana dalla sentenza e dai contenuti molto importanti della motivazione. Poi, però, c’è una delicatezza legata a questo brevissimo tempo, parlo della decisione nel merito fissata per è il 13 Aprile, che comunque rende difficile presentare ulteriore documentazione, sebbene sia chiaro e più che comprensibile che la magistratura, proprio nel rispetto di una questione che riguarda la salute pubblica, intenda pronunziarsi al più presto”. In pratica il sindaco sa bene che il 13 aprile sarà l’ultima spiaggia e che rimane ciò che è stato depositato, “mi auguro che si arrivi ad un esito positivo, soprattutto perché siamo un territorio in fortissimo incremento di residenti e se dovesse accadere che un ospedale del genere venga riconvertito, e non sappiamo neppure come, sarebbe un grave danno per la salute dei cittadini. Purtroppo, tutta questa questione che mi preoccupa molto, fa emergere un triste fatto, cioè che la politica non riesce a prendere delle decisioni alle quali deve sempre metter mano la magistratura. La questione si poteva risolvere in altro maniera, pensando ad un risparmio alternativo, ad esempio con la messa a reddito”. Intanto il comitato in difesa del nosocomio incrocia le dita e spera di vincere la guerra dei “tagli indiscriminati del decreto 80”.

 




ANGUILLARA, IL LABORATORIO DI POLITICA E CULTURA ARGO PLAUDE ALLA GIUNTA PIZZORNO

Redazione

Il laboratorio di politica e cultura Argo manifesta la propria soddisfazione per l’operato della giunta Pizzorno. In una nota diffusa da "Argo" si legge:  "La Giunta Pizzorno che ha recentemente scongiurato il dissesto finanziario dell’amministrazione chiudendo con successo un’annosa controversia economica. Questo risultato, frutto del buon governo anguillarino, ribadisce ancora una volta la capacità e la competenza della squadra amministrativa, alla quale Argo contribuisce con l’Assessore allo Sviluppo Matteo Flenghi. Nuove  e importanti sfide attendono il comune di Anguillara: il laboratorio Argo continua il proprio lavoro per il bene collettivo e per l’interesse pubblico dei cittadini."




ANGUILLARA – S.O.S. INFORMAZIONE

Emanuel Galea

Dal programma elettorale della lista Pizzorno (Centro Sinistra), elezioni amministrative 2011, si riporta il passaggio , che rileggendolo oggi, pare ,oltre che una beffa persino un insulto all’intelligenza dei cittadini . Il passaggio recita precisamente: “La democrazia dovrà essere veramente partecipata. Come istituzione comunale, i nostri rappresentanti s’impegneranno a far diventare il Comune 'un palazzo di vetro', in cui tutti potranno vedere quello che accade al suo interno, essi non dovranno avere come d'altronde non hanno, nulla da nascondere”. Sono di oggi le discussioni sui media locali riguardo al tentativo da parte della giunta Pizzorno di limitare l’accesso ai documenti pubblici. Trovandosi davanti ad una sonante opposizione il consiglio ha ritirato il punto dall’ordine del giorno. L’informazione è la base della democrazia e chi uccide l’informazione uccide la democrazia. L’attuale giunta di centrosinistra, la stessa che nel suo programma elettorale sbandierava a quattro venti la volontà di voler fare del Comune “un palazzo di vetro”, dai primi istanti della sua investitura, non ha operato che in senso diametricalmente opposto. L’opacità di questa giunta è all’ordine del giorno ed il sindaco è bersagliato d’interpellanze da parte dell’opposizione che pretende chiarimenti inerenti alla ditta che ha eseguito i lavori di piazza del Molo, risposte che il Sindaco Pizzorno non sembra intento a fornire.  Se poi si vuole misurare con accurata precisione la bassa considerazione in cui l’attuale amministrazione tiene l’informazione non c’è da fare altro che  visitare il sito ufficiale dell’Ente (http://www.comune.anguillara-sabazia.roma.it/). Nonostante che i cittadini paghino una società privata per questo sito, non è mai aggiornato e ultimamente consultare l’Albo Pretorio è diventato una "mission impossible". Questo mezzo d’informazione, del resto voluto dal legislatore, favorisce gli inquilini del “palazzo di vetro” di poter partecipare la democrazia con i loro concittadini e di fare vedere agli stessi che dentro quel palazzo non ci sta nulla da nascondere. Questo un amministratore intelligente lo capisce e cerca di facilitare il veicolare dell’informazione. Purtroppo, e duole doverlo constatare, questa giunta ha deciso di imitare lo struzzo, mettendo la testa dentro la sabbia per non sentire nessuno. Sarà una soddisfazione per gli amministratori, molto di meno per Anguillara e la sua gente.