Roma, blitz all’alba di Carabinieri e Polizia: in manette 11 persone:

I reati contestati sono di rapina, estorsione, sequestro di persona a scopo di estorsione, riciclaggio di denaro, spaccio di sostanze stupefacenti
 
 
Dalle prime luci dell’alba, nelle province Roma, Viterbo e Frosinone, i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Roma e gli agenti della Polizia di Stato del I Distretto Trevi Campo Marzio stanno dando esecuzione a un’ordinanza, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Roma su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia della Procura di Roma, che dispone misure cautelari nei confronti di 11 persone, gravemente indiziate, a vario titolo, dei reati di rapina, estorsione, sequestro di persona a scopo di estorsione, riciclaggio di denaro, spaccio di sostanze stupefacenti.
 
L’attività di indagine, nata nell’ottobre 2022, trae origine dalle denunce di un soggetto, consumatore di sostanze stupefacenti, che aveva maturato con i propri spacciatori un debito che non era riuscito più a onorare, generando le violente reazioni di questi ultimi. In particolare, l’attività d’indagine, durata oltre un anno, ha consentito di raccogliere gravi indizi di colpevolezza in ordine all’esistenza di un gruppo criminale, operante nel quartiere romano di Cinecittà, di cui farebbero parte gli indagati e di documentare come questi ultimi fossero soliti operare delle violente ritorsioni nei riguardi degli acquirenti di droga morosi.
 
Sono stati raccolti elementi indiziari per cui in alcuni episodi le vittime venivano trasportate all’interno delle abitazioni di alcuni sodali ove venivano percosse e minacciate con una pistola puntata alla tempia al fine di obbligarle a effettuare i pagamenti, anche attraverso bonifici bancari. Talvolta, poiché si era esaurito il “plafond” giornaliero presso la banca, venivano sequestrati e malmenati tutta la notte, in attesa di poter effettuare altri bonifici il mattino seguente. Nei casi in cui non riuscivano a ottenere il denaro preteso, le minacce venivano estese anche ai familiari dei malcapitati.
 
L’analisi del flusso di denaro estorto (oltre 300.000 euro) ha permesso di identificare tutti i beneficiari dei bonifici bancari in soggetti ritenuti vicini al soggetto più autorevole del gruppo criminale, Daniele Salvatori e di documentare le attività finalizzate al reimpiego e al riciclaggio del denaro che dai vari conti correnti veniva, tramite ulteriori bonifici o attraverso il prelievo in contanti, trasferito ad altri beneficiari.
 
A Daniele Salvatori, classe 1977, già noto alle forze dell’ordine, il 12 giugno 2023, i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Roma avevano già notificato un fermo di indiziato di delitto, emesso dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Roma, per l’estorsione ai danni di un trentaseienne residente nella provincia di Frosinone e dei suoi familiari. A conferma della pericolosità e della spregiudicatezza del destinatario del provvedimento restrittivo, in data 03.10.2022, il Salvatori era stato arrestato in flagranza di reato dai Carabinieri della Sezione Radiomobile di Cassino (FR), poiché sorpreso nei pressi dell’abitazione delle vittime in possesso di un’arma clandestina.
 

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Asl Roma 6, all’ospedale dei Castelli operativo il nuovo reparto di terapia subintensiva

Un servizio fondamentale per chi è colpito da ictus

Presentata l’Unità Trattamento Neurovascolare (UTN) dell’ospedale dei Castelli (ODC). Un reparto di terapia subintensiva dotata di 5 posti letto, strumentazione tecnologica e diagnostica di alto profilo e ad alta intensità di cura destinata ad accogliere pazienti affetti da lesioni cerebrovascolari acute, di natura ischemica o emorragica.

Il nuovo servizio si inserisce nella rete dell’Emergenza tempo-dipendente della Regione Lazio come unità di I livello che ha come riferimento la UTN di II livello del Policlinico Tor Vergata.

A sua volta l’Ospedale dei Castelli rappresenta la struttura di riferimento per l’ictus acuto per l’ospedale di Velletri.

Presenti il Commissario Straordinario Asl Roma 6 dott. Francesco Marchitelli, il Direttore Sanitario Asl Roma 6 dott. Vincenzo Carlo La Regina, il Direttore Medico di Presidio (Odc) dott. Daniele Gentile, il Dr Fabrizio Sallustio Direttore UOSD Unità Trattamento Neurovascolare (UTN), Responsabile Unità Ictus-Ospedale dei Castelli, il Dr Carlo Capotondi direttore UOC Radiologia Diagnostica ed Interventistica, la Dr.ssa Carla Giancotti direttore UOC Anestesia e Rianimazione oltre ai
sindaci di diversi Comuni, istituzioni, autorità militari, civili e religiose. La presentazione ha visto anche la partecipazione di diversi sindaci del territorio e del sindaco di Lanuvio e deputato della Repubblica Andrea Volpi.

“Il nuovo reparto UTN – dichiarano il Commissario Straordinario Marchitelli insieme al Direttore Sanitario La Regina – rappresenta un servizio fondamentale dove ogni giorno si compiono gesti straordinari per salvare vite. La sua apertura è un tributo all’impegno verso il miglioramento della salute pubblica e alla dedizione del personale medico, che con professionalità, impegno e cuore si adopera per offrire cure di altissimo livello. Innovazione e dedizione alla cura delle persone sono tra i pilastri cardine che ci permettono di continuare a fare importanti passi insieme per la comunità”.

A inizio 2024, all’UTN e a tutto l’Ospedale dei Castelli è andato il premio di centro ictus “Diamond” conferito dal gruppo ISA (Italian Stroke Association)-Angels (società deputata all’implementazione dei percorsi diagnostico-terapeutici dell’ictus in Europa).

L’UTN rappresenta un reparto in cui operano, in un modello di multidisciplinarietà, diversi professionisti tra cui neurologi vascolari ossia con esperienza nella diagnosi e cura delle patologie cerebrovascolari, infermieri dedicati, fisioterapisti, logopedisti, dietisti.

“Uno degli obiettivi principali dell’UTN – dichiara il Dr Fabrizio Sallustio, Direttore UOSD Unità Trattamento Neurovascolare (UTN), Responsabile Unità Ictus-Ospedale dei Castelli – è ridurre i tempi di intervento in caso di emergenza neurovascolare. Grazie alla presenza di personale esperto e all’infrastruttura specializzata, i pazienti possono ricevere trattamenti cruciali in modo tempestivo senza doversi spostare a Roma con il rischio di gravi conseguenze e complicazioni a lungo termine. Inoltre, l’approccio multidisciplinare del reparto consente di valutare ogni caso in modo completo, individuando le migliori strategie terapeutiche per ciascun paziente”.

Tanto più lunga è l’occlusione arteriosa tanto più esteso è il danno cerebrale che ne deriva. Dal 2023 infatti, a seguito dell’evidenza di tempi di trasferimento ben oltre le 2 ore per i pazienti che, candidati alla trombectomia meccanica, venivano trasferiti a Tor Vergata per effettuare la procedura endovascolare, di comune accordo con la Radiologia Interventistica, coordinata dal Dr Carlo Capotondi e dal responsabile della team di radiologi interventisti dr Daniel Konda e il reparto di Terapia Intensiva, coordinata dalla dr.ssa Carla Giancotti e dal responsabile del reparto dr.ssa Simona Straffi, si è deciso di trattare questi pazienti direttamente presso l’Ospedale dei Castelli. Ad oggi tale scelta è stata premiata dai risultati in termini di esito clinico che attestano una percentuale di pazienti a medio-termine con indipendenza funzionale e autonomi (56%), nessuna disabilità (43.5%), disabilità moderata ma in grado di spostarsi autonomamente (18%), (disabilità grave 10%) (mortalità 12%).




Monte Compatri, consegna i fiori da 30 anni a uno storico negozio: “l’alt” della Comandante dei Vigili

“I miei adorati fiori sono la mia vita professionale”

“La comandante dei vigili urbani non mi ha permesso di scaricare la merce mandando via il camion dicendo che era troppo grande e di attrezzarmi con un carrello da qui ad un chilometro di distanza” .

Questo in sintesi quanto riportato su un post facebook di una delle attività commerciali di Monte Compatri, dalla storica fiorista Francesca, a cui venerdì 12 aprile è stato impedito lo scarico dei suoi “adorati fiori” – come li chiama nel post.

Affianco al negozio è presente – come mostra la foto – un’area riservata proprio allo “scarico e carico merci” in ottemperanza a quanto previsto dal Codice della Strada.

Una situazione a dir poco inconsueta in quanto tale contesto, all’interno del codice della strada, viene contemplato solo nel disposto dell’articolo 158 dove viene indicato che “la sosta è vietata sulle aree destinate al mercato e ai veicoli per il carico e lo scarico di cose, nelle ore stabilite” senza, in apparenza, nessuna indicazione riguardante il peso del veicolo effettuante la stessa consegna senza per giunta indicare nessuna limitazione sulle tipologie di mezzi a parte che tutto ciò non “ostacoli” la circolazione degli altri veicoli ma ovviamente tutto questo è legato anche al buon senso ed alla educazione di coloro che effettuano tale servizio.

Sabato 13 aprile, all’indomani del fatto, abbiamo incontrato la signora Francesca Catoni che, da oltre 30 anni, ha questo importante ed ormai “storico” negozio nel comune di Monte Compatri.

Signora Catoni ci spiega cosa è successo?

Guardi come tutte le settimane, di solito il martedì ed il venerdì, i miei fornitori mi consegnano fiori e tutto quello che è necessario per il mio negozio.
Quella mattina, come sempre, il camion è arrivato sostando nello spazio delimitato per il carico e scarico merci. È giunta la comandante che con fare abbastanza duro ha “costretto” il mio fornitore ad andarsene motivando il tutto con “Questo mezzo è troppo grande”.

Una domanda è doverosa: ma è sempre lo stesso fornitore?
Certo che si. Non c’è mai stato nessun problema del genere. Sono qui oltre oltre 20 anni, credo anche più di 30 ma mai, glielo giuro, è successo qualcosa di questo genere.
Non glielo nascondo: mi sono sentita mortificata.
Sono una persona ligia alle regole che cerca sempre di unire la propria professionalità ad un sorriso e davvero, glielo ripeto, mi sono sentita davvero mortificata.

Ma lei ha cercato di far capire alla comandante che il mezzo era nel punto laddove la norma consente le operazioni di carico e scarico?

Certo che si. Lo usiamo da sempre io e tutte le attività che si sono succedute affianco a me. Davvero ho rischiato di dover chiudere il negozio in quanto la mancanza di materiale con consegne programmate, ordini programmati rischiava di farmi avere un grosso danno economico oltre che di immagine.

Lei ha postato sulla sua pagina Facebook questo suo disagio. Ha avuto attestazioni da parte della stessa Amministrazione Comunale sempre attenta a garantire alle attività commerciali di esercitare la propria professione?

Certo che si. Lo stesso sindaco (Francesco Ferri n.d.s.) mi ha chiamato e mi ha garantito che avrebbe fatto luce su questa questione. Io, ripeto, sono una donna che non ama alzare polemiche o gridare. Chiedo solo che mi venga consentito, nel rispetto della Legge, di poter continuare a svolgere la mia attività. L’ho scritto, i fiori i miei adorati fiori, sono da 38 anni la mia vita professionale.

Lo dice guardandoli con quei suoi occhi che non smettono mai di sorridere e con quella serenità che la caratterizza da sempre.

Abbiamo inviato sia al sindaco Francesco Ferri che alla comandante, Marta Sodano, un messaggio per avere una loro versione dei fatti e capire cosa effettivamente sia successo e quali sono state le motivazioni che hanno portato a tutto ciò.




Velletri, ucciso a suon di botte per il reddito di cittadinanza: in manette un uomo e una donna

I Carabinieri della Compagnia di Velletri hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare personale, nei confronti di due indagati, un uomo ed una donna di Velletri rispettivamente di 54 e 46 anni, gravemente indiziati di avere commesso il delitto di estorsione ed omicidio preterintenzionale ai danni di Salvatore Terrusa classe 1972, deceduto lo scorso 21 gennaio presso l’ospedale di Velletri.
 
Salvatore Terrusa venne trovato agonizzante fuori dalla sua casa di Velletri lo scorso mese di dicembre. In condizioni disperate morì dopo un mese di agonia. Un omicidio preterintenzionale per cui sono finiti in manette un uomo e una donna, una coppia, anche loro residenti a Velletri.
 
Una coppia diabolica, lui 54 lei 46 anni, che avevano vessato con le medesima modalità due pensionati per estorcergli del denaro.
 
Ucciso per il reddito di cittadinanza
Sono stati i carabinieri della compagnia di Velletri a ricostruire l’omicidio. L’indagine ha consentito di raccogliere gravi elementi indiziari in ordine al fatto che i due indagati avrebbero utilizzato indebitamente la tessera del reddito di cittadinanza del 54enne Salvatore Terrusa, di cui si erano impossessati dopo minacce e percosse, lo scorso mese di dicembre 2023. Dopo le ultime percosse subite, il 23 dicembre 2023, la vittima era stata ricoverata presso l’ospedale di Velletri, dove era poi deceduta il successivo 21 gennaio 2024.
 
Vessazioni a due pensionati di Velletri
Dalle attività investigative è emerso come il presunto assassino, nel corso del 2023, si era reso responsabile di altre estorsioni ai danni di due pensionati di Velletri (uno dei quali ultranovantenne), facendosi consegnare, nel complesso, la somma di mille euro.
 
La complessa e articolata attività di indagine ha consentito di raccogliere gravi elementi indiziari in ordine al fatto che i due indagati avrebbero utilizzato indebitamente la tessera del reddito di cittadinanza della vittima di cui si erano impossessati dopo minacce e percosse, lo scorso mese di dicembre 2023. Dopo le ultime percosse subite, il 23 dicembre 2023, la vittima era stata ricoverata presso l’ospedale di Velletri, dove era poi deceduta il successivo 21 gennaio 2024.
 
A distanza di quattro mesi dal pestaggio mortale, la mattina dello scorso venerdì 12 aprile i carabinieri della compagnia di Velletri hanno dato esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare personale nei confronti della coppia.
 
L’uomo è stato portato al carcere di Velletri, mentre la donna è stata posta ai domiciliari.
 
Il provvedimento cautelare, emesso dal G.I.P. del Tribunale di Velletri, ha recepito integralmente gli esiti investigativi ottenuti dai militari operanti nel corso delle indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Velletri.
 
 
 
 
 

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Roma, boom di arresti sulla linea A della metro

Le specifiche attività di controllo effettuate dai Carabinieri del Comando Provinciale di Roma nelle principali aree frequentate dai turisti, d’intesa con la Procura della Repubblica di Roma, hanno portato all’arresto di 14 persone, gravemente indiziate del reato di furto.
 
In via degli Scipioni, i Carabinieri della Compagnia San Pietro, in seguito ad un mirato servizio antiborseggio, hanno individuato e arrestato in flagranza due cittadini stranieri, con precedenti, i quali, approfittando della calca di persone in strada, erano riusciti ad impossessarsi del portafogli di una donna italiana. Sulla linea A della Metropolitana, in distinte operazioni, i Carabinieri della Compagnia Parioli, hanno arrestato un 39enne di origine cubana, un cittadino peruviano di 20 anni, e due cittadini romeni di 41 e 59 anni, tutti senza fissa dimora e già noti alle forze dell’ordine, bloccati in flagranza nel tentativo di asportare i portafogli dei passeggeri della metropolitana.
 
Per le vie del centro di Roma, i Carabinieri della compagnia Roma Centro hanno arrestato in flagranza tre cittadini romeni, un uomo di 21 anni e due donne di 20 e 25 anni, bloccate dai militari subito dopo essersi impossessate, in concorso fra loro, del portafogli di una 75enne italiana mentre passeggiava in via delle Quattro Fontane. In piazza Santa Maria Maggiore, invece, i Carabinieri del Comando Piazza Venezia hanno arrestato un cittadino algerino di 33 anni, con precedenti, sorpreso dai militari non appena impossessatosi della borsa di una turista inglese, seduta ai tavoli esterni di un ristorante. Sulla banchina della fermata metro Spagna, i Carabinieri della Stazione di Roma Quirinale hanno arrestato una 19enne italiana, subito dopo aver sfilato un portafogli dalla tasca del pantalone di un turista messicano.
 
Sulla linea A della metropolitana, i Carabinieri della Stazione di Roma Monte Mario hanno arrestato in flagranza un 34enne cileno, bloccato dopo aver sottratto la borsa ad una passeggera italiana, invece, un altro cittadino cileno di 27 anni è stato arrestato dai Carabinieri della Stazione di Roma Flaminio, dopo essersi impossessato del portafogli di una turista statunitense.
 
Tutte le vittime di furto hanno presentato regolare denuncia querela e gli arresti sono stati tutti convalidati.
 

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Monterotondo, arrestati gli “scassinatori” dei distributori di snack e bevande: si tratta di una coppia di conviventi

L’uomo è stato condotto presso il carcera di “Rebibbia”, mentre la donna è stata sottoposta agli arresti domiciliari con l’applicazione del braccialetto elettronico

I Carabinieri della Compagnia di Monterotondo, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Tribunale di Tivoli nei confronti di un 29enne ed una 42enne, conviventi all’epoca dei fatti, gravemente indiziati di aver perpetrato molteplici furti avvenuti tra l’Agosto 2023 ed il gennaio 2024 nel comune eretino.

I militari, coordinati dalla Procura della Repubblica di Tivoli, hanno individuato i due conviventi e ricostruito in maniera certosina il loro modus operandi; l’obiettivo dei due complici era l’incasso dei distributori di snack e bevande posti negli esercizi pubblici (palestre, supermercati ed in due occasioni, una stazione di servizio capolinea di autobus), divenuti oggetto di quotidiani assalti da parte degli indagati.

Il collaudato metodo prevedeva che la donna fungesse da palo mentre l’uomo si introduceva nell’esercizio pubblico e, previo danneggiamento del pannello anteriore del distributore, riusciva ad asportare i pochi spicci contenuti all’interno. Spesso, per muoversi da una parte all’altra i due utilizzavano auto rubate.

Le indagini condotte dei Carabinieri hanno permesso di acquisire, volta per volta, gli opportuni riscontri utili a corroborare la presunta responsabilità dei furti a carico di entrambi gli indagati, che non si erano limitati ai soli distributori di snack, ma avevano interessato un distributore di una farmacia, dal quale avevano prelevato 450 euro, ed il deposito degli attrezzi di una società multiservizi di Monterotondo, dal quale avevano asportato alcuni arnesi da lavoro.

Il lavoro dei Carabinieri della Compagnia di Monterotondo ed il costante coordinamento dei magistrati della Procura di Tivoli, unito al coraggio dei cittadini che hanno denunciato, ha permesso alla Procura di richiedere ed ottenere dal locale Tribunale l’ordinanza di misura cautelare a carico degli indagati, ai quali vengono contestati 6 episodi di furto in concorso, 3 episodi di ricettazione nonché l’ulteriore fattispecie di resistenza a pubblico ufficiale.

Espletate le formalità di rito, l’uomo è stato condotto presso il carcera di “Rebibbia”, mentre la donna è stata sottoposta agli arresti domiciliari con l’applicazione del braccialetto elettronico.




Rocca Priora, stangata mensa: scoppia il caso

Federica Lavalle: “Salvaguardare la fragilità di certi tessuti sociali resta ed è un obbligo”

Fa assai discutere sul web la “denuncia” forte di Federica Lavalle, candidata nella lista di Fare Rocca Priora, che, dalle pagine di Facebook, in un video invita a “fare chiarezza”.
“Questa mattina almeno 50 famiglie del nostro Comune hanno ricevuto questo avviso di pagamento per i servizi, da sempre gratuiti, di materna comunale”

Di cosa si tratta?

Rocca Priora, comune amministrato dai primi di gennaio 2024 da un Commissario Prefettizio coadiuvato da un Sub Commissario per gli Affari Economici, in seguito alle dimissioni presentate l’8 dicembre 2023 da Anna Gentili, allora Sindaco, con delibera di Giunta n. 11 del 20 febbraio 2024 ha stabilito, a partire da gennaio 2024, delle tariffe per il Servizio di Baby Parking: un corrispettivo di 75 euro al mese per minori residenti e 110 euro al mese per minori non residenti.
Fino a tale data tali costi erano completamente gratuiti ed a carico della Amministrazione Rocca Priorese; il tutto con effetto retroattivo a decorrere dal 1 gennaio 2024.
Quindi, ad oggi, le 50 famiglie che usufruiscono di detto servizio mensa, 30 del Centro Storico e 20 di Colle di Fuori, dovranno far fronte ad una spesa non preventivata.
Una scelta, questa, presa in piena autonomia decisionale da parte del Commissario Prefettizio e, va sottolineato, in piena legittimità.
Tale delibera nasce in conseguenza all’approvazione, sempre da parte del Commissario Prefettizio, del Bilancio di Previsione 2024/2026.
Alla notizia delle paventate dimissioni della Sindaco Anna Gentili, sia la stessa maggioranza che la sosteneva, sia i tre esponenti di minoranza, Davide de Righi, Daniele Pacini ed Federica Lavalle diedero la loro disponibilità a concludere la sindacatura garantendo l’approvazione di detto Bilancio Preventivo con un indirizzo politico condiviso.

Le reazioni ed i commenti: Federica Lavalle

Abbiamo contattato l’ex consigliere comunale e di città Metropolitana, Federica Lavalle per comprendere al meglio e spiegare, con maggiore dovizia di particolari il fatto.
“Vede – ha detto Lavalle – in quei giorni in cui Anna Gentili minacciava le dimissioni, assieme ai colleghi Davide de Righi, Daniele Pacini firmammo addirittura un appello per evitare il Commissariamento dichiarando che facevamo nostre le parole della sua stessa maggioranza invitandola a terminare con serenità il suo mandato per il Bene della Comunità di Rocca Priora. Una scelta, la nostra, di responsabilità per i cittadine e le cittadine del nostro Paese.”

Quindi vuole dire che un’unità di intenti per portare in Consiglio un Bilancio, ci passi il termine, politico e condiviso era fattibile?
Certo! Come allora scrivemmo il Bilancio del Comune è documento strategico e fondamentale perché denota la sensibilità di una classe dirigente capace di farsi carico delle fragilità esistenti nel nostro territorio cosa che, ovviamente, un bravo tecnico non conosce a fondo e, soprattutto, ha come impegno primo quello di far, mi passi il termine, “quadrare i conti”

Lei, in una passata amministrazione, ha avuto la delega ai Servizi Sociali.” Fu sua la scelta di voler dare un taglio dei costi per chi usufruiva dei servizi scolastici nel Paese mediante un Bando Pubblico?

Certo e lo rivendico con orgoglio. Chi usufruisce dei servizi comunali lo fa, principalmente, in quanto ha ovviamente necessità maggiori rispetto a chi si rivolge a strutture private.
Salvaguardare le fragilità di certi tessuti sociali resta ed è un obbligo di chi occupa ruoli politici e si candida alla guida di una collettività.
E non è solo la salvaguardia dei bambini e delle bambine; ciò permette a neo mamme di poter tornare a svolgere il proprio lavoro restituendogli quella libertà individuale che troppe volte porta delle donne a fare delle scelte diverse dalla maternità.
Quello che vorrei farle capire, come poi ho evidenziato nel video, –
ha concluso Lavalle – è che tale azione, ripeto legittima da parte del Commissario, è figlia di una mancanza di volontà politica che poteva e doveva essere evitata avendo come interesse il Bene della Città di Rocca Priora e dei suoi cittadini.

Le reazioni ed i commenti: Claudio Fatelli

Abbiamo contattato anche l’ex vicesindaco Claudio Fatelli, oggi candidato sindaco con la lista Fare Rocca Priora.

Cosa dice di questo fatto?
“Guardi come maggioranza che sosteneva Anna Gentili abbiamo, anche con l’assessore al Bilancio Antonio Fioritto, cercato, in ogni modo, di arrivare perlomeno all’approvazione del Bilancio Preventivo proprio per scongiurare un intervento tecnico che potesse non avere in considerazioni le fragilità dei cittadini.
Glielo dico con il cuore: abbiamo ragionato da buoni padri e madri di famiglia.
Poi, come si dice, ognuno è responsabile delle sue scelte.
Quello che le posso dire e voglio dire ai cittadini ed alle cittadine di Rocca Priora è che faremo il possibile, qualora dovessimo vincere le elezioni, per verificare la possibilità di rivedere e rivalutare tali scelte, ripeto corrette dal punto di vista tecnico e giuridico da parte del Commissario, ma che tengono poco in considerazione, mi permetta di dirlo, la realtà della nostra cittadina.

Le reazioni ed i commenti: Sara Ponzo

Dopo una serie di chiamate la ex sindaco, Anna Gentili, impegnata per alcune problematiche di natura personale, ci ha fatto contattare dalla sua, allora assessore ai Servizi Sociali, Sara Ponzo.

Quindi in merito a questa problematica ci fornisce la vostra versione dei fatti?
“È vero! – Dichiara Ponzo – Le spese della mensa per la materna comunale erano completamente a carico del Comune.
Le dimissioni di Anna sono nate in un contesto di vari delle scelte della sindaca messe in minoranza dagli stessi membri della maggioranza ma non è questo che oggi a noi ci interessa porre in evidenza.
Con Anna Gentili domani, venerdì12 aprile, –
Oggi per chi legge Ndr – ci siamo presi l’impegno di incontrare le famiglie per spiegare quanto è successo: ci mettiamo la faccia.
Ed in più ci faremo carico di incontrare il Commissario Prefettizio per chiedere la possibilità di rateizzare questi importi e allungare i termini di scadenza di queste rate.

Quindi oggi che ulteriore messaggio volete inviare ai cittadini di Rocca Priora?
Qualora Anna Gentili dovesse vincere le elezioni il primo degli atti che porremo in essere è l’immediata cancellazione di questi aumenti riportando le tariffe alla situazione precedente.

Uno scenario difficile perché oggi, e lo comprendiamo tutti, è assai difficile quadrare i conti delle realtà familiari e quindi anche un aumento di tale importo determina difficoltà e paure.
Paure e difficoltà che, in ogni caso, resteranno.




“Riprendiamo il cammino”: a Colonna l’inaugurazione del nuovo circolo UdC

Venerdì 12 aprile alle 18 a Colonna nella suggestiva cornice della Sala Elsa Morante, presso la Biblioteca di Colonna in Piazzale Capogrossi, si terrà la prima riunione del nuovo Circolo dell’Unione di Centro (UdC). Sono attesi, tra gli altri, Regino Brachetti, Commissario regionale, la senatrice Paola Binetti, ed il segretario nazionale Lorenzo Cesa.

“Questo incontro, – fanno sapere gli organizzatori – intitolato “Riprendiamo il cammino”, rappresenta non solo un momento di riflessione sul percorso fin qui compiuto, ma anche e soprattutto una rinnovata partenza verso gli ideali democratico-cristiani che hanno ispirato la nascita del Partito Popolare Europeo, di cui l’UdC è orgogliosamente fondatore. L’evento – proseguiono – è frutto dell’impegno congiunto di Massimiliano Monti, coordinatore cittadino, e Massimiliano Baglioni, membro del direttivo provinciale UdC della Città Metropolitana di Roma, ed è fortemente voluto da Roberto Riccardi, Commissario UdC di Roma, che vede in questa iniziativa un’opportunità di maggior coinvolgimento dei cittadini alla vita politica di Colonna. Invitiamo tutti i cittadini interessati – concludono – a partecipare a questo momento significativo, per condividere idee e progetti volti a rafforzare il nostro impegno verso una comunità più coesa e solidale.”




Ardea, incendio discarica non autorizzata: sul posto Vigili del Fuoco, personale Arpa e Asl Roma 6

Dalle ore 5 circa di questa mattina, i Vigili del Fuoco di Roma sono impegnati ad Ardea in Via Montagnano SNC, con tre squadre, due Autobotti e il Carro Schiuma per l’incendio di una discarica non autorizzata composta principalmente da pneumatici e materiali di vario genere.

Le operazioni di spegnimento e bonifica sono tutt’ora in corso.

Sul posto anche il personale del Dipartimento di Prevenzione della Asl Roma 6, i Carabinieri e l’ARPA che sta effettuando i rilievi per inquinanti in aria. Appena si avranno i risultati verranno comunicati. Il Dipartimento di Prevenzione Asl Roma 6 diretto dal dottor Mariano Sigismondi è in contatto con il Comune di Ardea per eventuali provvedimenti dovessero esseri presi a tutela della salute pubblica




Monte Compatri, il muro della discordia di via Ciaffei: dopo 3 anni dai lavori un’opera ancora incompiuta

Residenti arrabbiati per una situazione che sta peggiorando sempre di più

Vide la luce nel lontano 2021. Un’opera che rientrava nel piano triennale dei Lavori Pubblici 2017/2019 del Comune di Monte Compatri. Una scelta dettata dalla necessità di salvaguardare una zona di espansione residenziale dello stesso comune da un “possibile e probabile” dissesto idrogeologico impellente.

Tre varianti al progetto

Un ritardo, nell’esecuzione di oltre tre anni. Fondi che giungevano ad un Comune amministrato da una coalizione civica ma palesemente di centrodestra da una Regione Lazio allora governata da Nicola Zingaretti.

Di certo una scelta, quella regionale, “super partes” dettata proprio dalla necessità e dal bisogno reale di questa opera strutturale.

Nacque tra mille e più perplessità. Le dichiarazioni dell’allora assessore ai Lavori Pubblici, Adriano di Franco, tratte da un comunicato stampa dell’epoca riportavano:
“Un lavoro importantissimo per la salvaguardia del territorio che Monte Compatri aspettava da tempo”. Al quale faceva eco la rassicurazione dell’allora sindaco, Fabio d’Acuti:
“Nonostante gli allarmismi l’opera sarà realizzata e consegnata alla cittadinanza entro un mese. Subito dopo procederemo con la bonifica di circa 80 metri di condotta fognaria proprio di fronte al nuovo muro”.

Eravamo alla fine di gennaio del 2021

Quasi al termine di quella sindacatura “azzoppata”, ad un anno dalla sua conclusione, da colui che era stato “mentore” politico del sindaco D’Acuti, Marco De Carolis, che ne firmò la “condanna”, assieme ad altri 7 consiglieri comunali, negli uffici di un notaio portando Monte Compatri ad un Commissariamento Prefettizio.

Qualcuno, oggi sindaco, definì tale opera “oscena”. Sui social network furono decine e decine di centinaia gli appelli a fare di meglio. Qualcuno citava i Pink Floyd con il loro “The Wall”.
Altri improvvisarono, sempre on line, proiezioni cinematografiche viste le dimensioni dell’opera.

Ma ad oggi resta ed è un’incompiuta: il famoso ed ormai celebre Muro di Via Ciaffei!
Costo complessivo, sempre dalle dichiarazioni dell’allora primo cittadino, 200mila euro.

Ad oltre 3 anni dai lavori quale è il risultato: una strada chiusa – la stessa Via Ciaffei – dove si trovano residenti, giustamente arrabbiati, e con una situazione che sta peggiorando sempre di più.

Crepe visibili sulla pavimentazione avvisano di un pericolo ormai sempre più imminente.

I ritardi nel completare quest’opera non si contano più

Le lamentele dei cittadini continuano a riempire i social network con un silenzio, quasi irreale, di chi dovrebbe fornire risposte e proporre soluzioni.
Certo, non è facile oggi rimettere mani ad un progetto che potrebbe essere stato palesemente sopravvalutato o sottovalutato – dipende da che punto di vista si guardi l’opera – nella sua esecuzione.

Di fatto, oggi, le risposte vanno date ma soprattutto quello che è più importante, per i cittadini monticiani residenti in quella via, diventa: dove è la nostra Sicurezza?

Perché i rischi che si avvertono in questo contesto non sono leggeri. Il pericolo si può tramutare, improvvisamente, in un cedimento di quel tratto di via Ciaffei che potrebbe (ci si augura di no) “franare” sulla quella sottostante – via delle Cannetacce.

A repentaglio è la sicurezza di chi oggi in quella via ci vive ed ha scelto di viverci. Le risposte non sono solo necessarie, sono diventate urgenti!

Chi riuscirà a fornirle? È aperta la caccia!




Castelli romani, abbandono rifiuti: Ente Parco, Comuni e associazioni dichiarano guerra agli incivili: al via il progetto di cittadinanza attiva

Ivan Boccali: “Ci sarà tolleranza zero verso chi abbandona rifiuti”

Il Parco dei Castelli Romani avvia un progetto di cittadinanza attiva incentrato sul contrasto all’abbandono dei rifiuti nelle aree verdi dell’Area protetta.

In programma azioni di prevenzione (informazione, sensibilizzazione, conoscenza), contrasto (con la collocazione di videocamere in alcuni dei punti critici e con l’efficientamento del procedimento di riscossione delle sanzioni), bonifica (a cura di Associazioni e Comuni interessati).

Al progetto aderiscono molte delle Associazioni che fanno parte dell’albo degli Amici del Parco. L’albo è nato per rafforzare il legame con il mondo vitale dell’associazionismo e sostiene una forma di economia sociale in cui associazioni e istituzioni pubbliche collaborano per perseguire obiettivi comuni. La possibilità di iscriversi all’albo è attiva 12 mesi l’anno: chiunque può diventare parte attiva nel complesso lavoro di tutela e promozione del territorio.

Per quanto riguarda le azioni di rimozione, per restituire salubrità ai luoghi, si comincia con la bonifica di due quadranti dell’area protetta, particolarmente colpiti dall’abbandono di rifiuti, individuati insieme alle due Associazioni capofila del progetto, “Circolo Legambiente Artemisio” e “Fare Verde Velletri – Colli Albani”.

L’azione di salvaguardia e ripristino del territorio necessita della collaborazione attiva dei Comuni, competenti in materia di rifiuti, che parteciperanno al prossimo incontro, mentre le Associazioni capofila si sono già attivate per coinvolgere in una massiccia azione di cittadinanza attiva tutte le altre Associazioni che vorranno collaborare e i singoli cittadini volontari, per riqualificare alcune zone particolarmente degradate a causa dei rifiuti.

Un progetto al quale tengo particolarmente – dichiara il commissario straordinario del Parco, avv. Ivan Boccali – con il quale il Parco intende lavorare a sostegno dei Comuni, delle Associazioni e dei cittadini che vogliono restituire dignità ai luoghi in cui vivono e al Parco stesso, colpito da azioni che compromettono la salute e il benessere dell’intera Comunità. Ci sarà tolleranza zero verso chi abbandona rifiuti: le sanzioni saranno seguite dagli Uffici fino all’effettivo pagamento del trasgressore. Puntiamo a realizzare un modello di collaborazione interistituzionale e in partenariato con le Associazioni, che possa essere replicato in altri contesti segnati dalla stessa problematica”.

Villa Barattolo, sede dell’Ente Parco, ha ospitato già due incontri dedicati al progetto. Nel primo, a marzo, si è ragionato su quali misure mettere in atto per contrastare il fenomeno, di quali sono le zone più colpite dall’abbandono dei rifiuti e le caratteristiche delle attività da svolgere e ha visto la partecipazione delle due Associazioni capofila e dei rappresentanti dei Comuni che saranno interessati da questa prima fase del progetto.
Nel secondo appuntamento, aperto alle Associazioni e svoltosi oggi, si è passati alla parte più organizzativa e progettuale.

Le linee di intervento – anticipa il direttore, geol. Emanuela Angelone – sono molteplici: innanzi tutto contenere il fenomeno attraverso azioni di controllo, poi, proseguire nel lavoro di educazione ambientale nel quale il Parco è impegnato quotidianamente, infine, con la collaborazione, per quanto di competenza, alle azioni di rimozione dei rifiuti, accanto ai Comuni e alle Associazioni”.

Il terzo incontro è in programma per la prossima settimana e sarà dedicato ai Comuni che parteciperanno a questa prima fase: Castel Gandolfo, Grottaferrata, Marino, Nemi, Rocca di Papa, Rocca Priora e Velletri.