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Cronaca

CELLE DI BULGHERIA, IUCULANO: "PAROLE POCHE, CONCRETEZZA TANTA"

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Tempo di lettura 2 minuti Abbiamo intervistato l’unica donna della lista "Andiamo InComune" che si avvale del gioco di parole per presentare un programma ricco di novità

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di Christian Montagna

Celle di Bulgheria- Poche ore al silenzio stampa mediatico e televisivo prima del grande giorno, la resa dei conti. Domenica 31 infatti Comuni e Regioni saranno sottoposti all’insindacabile voto popolare. Nel frattempo, i candidati si affrontano in piazza e sui media. A Celle di Bulgheria, comune campano con poco meno di duemila votanti, abbiamo intervistato l’unica donna della lista “AndiamoInComune” che si avvale del gioco di parole per presentare un programma ricco di novità. A contendersi la fascia di primo cittadino, oltre alla lista “AndiamoInComune” con Gino Marotta sindaco, le altre due liste sono “Alternativa Democratica” e “Tradizioni e valori”.

La candidata intervistata, la sig. Antonina Iuculano, insegnante di scuola primaria e Presidente dell'associazione di protezione civile locale, ha presentato e spiegato le proposte che andranno varate e accettate dai votanti. Iuculano da insegnante e sostenitrice della scuola, quella vera, ha focalizzato la sua attenzione sull’istruzione, a vantaggio della meritocrazia, proponendo borse di studio per gli studenti più meritevoli di ogni ordine e grado a partire dalla prima elementare ;corsi pomeridiani per attività di rinforzo e attività ludico ricreative manipolative formative; convenzione con la piscina di Vallo della Lucania per corsi di nuoto per tutti gli alunni da inserire in orario curriculare come attività sportiva e uno sportello di ascolto e per i genitori e i docenti per supporto e sinergia scuola – famiglia.

Altra tematica affrontata in questa campagna riguarda le donne: sportelli di ascolto, informazione, consulenza, intervento e sostegno per donne e bambini; collaborazione di figure professionali nei settori medico- sanitari, socio-assistenziali, legali, sindacali. Colloqui di ascolto per le donne che subiscono violenza nelle sue molteplici forme. Si dispone inoltre della disponibilità a titolo gratuito di professionisti seri e competenti.

Ultimo, ma non per ordine di importanza, è l’interessamento verso i giovani che ha così commentato la candidata: “ Ho dimostrato negli anni di essere vicina ai ragazzi, se diventerò amministratrice sarò onorata di essere garante della loro libertà di scelta nelle diverse loro proposte. Saranno loro i protagonisti delle loro scelte e noi dovremo sostenerli in tutti i modi e mezzi ma senza condizionarli o pilotarli. Dovremo creare e trovare le strade che i giovani dovranno percorrere per venire fuori dallo smarrimento in cui si trovano.”
 

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In Italia primi casi di puntura letale: sono i “parenti” della Dengue

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Un virus d’importazione, “parente” della Dengue e del West Nile, della famiglia delle arbovirosi che è già stato diagnosticato in Italia, intorno alla metà di luglio, nel laboratorio dedicato alle Bioemergenze dell’ospedale Sacco di Milano in due pazienti arrivati dal Brasile e da Cuba, e anche in Veneto, al Dipartimento di Malattie Infettive, Tropicali e Microbiologia dell‘Irccs Sacro Cuore Don Calabria di Negrar (Verona), sempre in una paziente con una storia recente di viaggi nella regione tropicale caraibica. In tutto, i casi diagnosticati finora in Italia sono stati quattro. L’infezione provoca febbre molto alta, dolori articolari e muscolari e rash cutaneo e si trasmette all’uomo attraverso le punture di moscerini o di zanzare, principale vettore (la zanzara Culicoides paraensis) è attualmente presente solo in Sud e Centro Americhe e non è presente in Europa e ad oggi non esistono prove di trasmissione interumana del virus Oropouche.

Il segretariato di Bahia riferisce che i pazienti deceduti a causa della febbre Oropuche avevano sintomi come febbre, mal di testa, dolore retro-orbitale(nella parte più profonda dell’occhio), mialgia (dolore muscolare), nausea, vomito, diarrea, dolore agli arti inferiori e debolezza. In entrambi i casi, poi, i sintomi si sono evoluti con segni più gravi come macchie rosse e viola sul corpo, sanguinamento, sonnolenza e vomito con ipotensione, gravi emorragie e un brusco calo dell’emoglobina e delle piastrine nel sangue.

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Aggredito giornalista de “La Stampa”: l’ennesimo attacco alla libertá di stampa

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Parto da un fatto semplice, apparentemente banale, ma che dovrebbe, condizionale d’obbligo, far riflettere tutti: la violenza va condannata senza se e senza ma.
E quando la violenza parte da un presupposto di odio da parte di un gruppo la condanna deve essere fatta ancora con più forza e con più decisione.
E va fatta con ancora più veemenza quando l’aggressione viene rivolta a chi, da sempre, è in prima linea per consentire ad un paese democratico che verità ed informazione possano essere sempre un connubio di libertà: un collega giornalista.
L’ aggressione ai danni di Andrea Joly, giornalista de La Stampa di Torino, è l’ennesima dimostrazione di come l’odio troppo spesso popoli il nostro paese. Dietro di esso si nasconde il tentativo forte di delegittimare una categoria, quella dei giornalisti, da sempre coscienza libera in quanto lettori attenti ed obiettivi della realtà.
Diventa necessaria, quindi, una levata di scudi dell’intera classe politica nazionale per ristabilire un argine di rispetto e di sicurezza che eviti i troppi tentativi di bavaglio che violano il principio, sancito dalla nostra Carta Costituzionale, della libertà di stampa.
Scriveva Thomas Jefferson:
“Quando la stampa è libera e ogni uomo è in grado di leggere, tutto è sicuro”.
Mai parole sono state così attuali.

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Crollo della vela a Scampia, gravi due bambine

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Sono in gravissime condizioni due dei sette bimbi ricoverati all’ospedale Santobono di Napoli dopo il crollo della scorsa notte a Scampia.

Due delle sette piccole pazienti, rispettivamente di 7 e 4 anni, sono in gravissime condizioni per lesioni multiple del cranio e, attualmente, sono ricoverate in rianimazione con prognosi riservata.

Nello specifico, si legge nel bollettino dell’Ospedale Santobono, una bimba è stata sottoposta nella notte ad intervento neurochirurgo per il monitoraggio della pressione intracranica, presenta emorragia subaracnoidea, fratture della teca cranica e versa in condizioni cliniche gravissime, con prognosi riservata. L’altra, ha una frattura infossata cranica e grave edema cerebrale. È stata sottoposta ad intervento di craniectomia decompressa nella notte e impianto di sensore per il monitoraggio della pressione intracranica. Attualmente è emodinamicamente instabile e versa in condizioni cliniche gravissime con prognosi riservata. Altre tre piccole pazienti, rispettivamente di 10, 2 e 9 anni, hanno riportato lesioni ossee importanti e sono attualmente ricoverate in ortopedia. Una per un trauma maxillo facciale con grave frattura infossata della sinfisi mandibolare e con frattura di femore esposta, un’altra con frattura chiusa del terzo distale dell’omero sinistro, l’ultima con frattura dell’omero sinistro scomposta prossimale. Sono state stabilizzate e saranno sottoposte in giornata a intervento chirurgico ortopedico. Le ultime due, rispettivamente di 2 e 4 anni, hanno riportato contusioni multiple con interessamento splenico, trauma cranico non commotivo e contusioni polmonari bilaterali, ricoverate in chirurgia d’urgenza sono state stabilizzate e, al momento, non presentano indicazioni chirurgiche.

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