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di Marco Staffiero
Non è una novità, che il nostro paese viva in continua campagna elettorale. Promesse fatte e quasi sempre non rispettate alla faccia dei poveri cittadini. Sono passati diversi mesi dal terremoto di Amatrice e circa 24 ore fa la Regione Lazio fa sapere con tanto di comunicato stampa, che è iniziata la rimozione delle macerie a Grisciano- Accumoli. Alla faccia del bicarbonato avrebbe esclamato il principe della risata Antonio De Curtis in arte Totò. Ma che rapidità. C'è poco da scherzare, la situazione che stanno vivendo i cittadini delle zone coplite dal terremoto è a dir poco catastrofica.
Intanto l’assessore alle Infrastrutture e Politiche abitative, Fabio Refrigeri ha incontrato il 13 gennaio i residenti e i comitati di Accumoli per fare il punto della situazione e illustrare le iniziative messe in campo nella gestione del post-terremoto. La Regione fa sapere, che proseguono senza sosta i lavori per la stabilizzazione della situazione, per la realizzazione delle ‘casette’ (SAE – soluzioni abitative in emergenza), delle stalle e per la rimozione delle macerie dal territorio di Accumoli. Da ieri l’attività di rimozione è partita anche a Grisciano frazione di Accumoli – ha spiegato Refrigeri – Le operazioni sono condotte dai Vigili del Fuoco per quanto riguarda la raccolta delle macerie, e dall'Esercito per il trasporto nel sito di deposito temporaneo. Nel sito vengono conferite tutte le macerie che provengono dal Comune di Accumoli, una media di 150 tonnellate al giorno.
Per quanto riguarda invece le ‘casette’ sono state individuate ed acquisite 11 aree nel Comune di Accumoli. Tutto davvero molto interessante, ma per i cittadini del posto la situazione è un'altra. Proprio domani, domenica 15 gennaio, dalle ore 11 ci sarà una manifestazione nella piazza di Grisciano, organizzata da tutti i comitati delle frazioni del Comune di Accumoli, distrutte dal terremoto del 24 agosto 2016. L'iniziativa, che coinvolge residenti e non residenti, intende denunciare, si legge in una nota, "lo stato di abbandono del territorio da parte del governo e delle istituzioni.
A distanza di più di 4 mesi dal tragico sisma, la situazione è la stessa del 24 agosto. Il freddo, la neve e il gelo, eventi più che prevedibili visto l'arrivo della stagione invernale che in queste zone è particolarmente rigida, hanno del tutto fermato le poche iniziative che lentamente erano state prese". "Domani -ha detto Elvira Mazzarella del Comitato Illica Vive- sarà una giornata nonostante tutto positiva. Finalmente ci muoviamo tutti insieme per ridare vita a questo territorio dimenticato anche dai media. Abbiamo tante richieste da fare e molte sono state fatte: tutte senza risposta. Le macerie, l'amianto, i cimiteri, lo stoccaggio dei mobili, le varianti al piano regolatore per consentire l'apertura di un campeggio estivo. Abbiamo fatto anche un documento congiunto sottoscritto da tutte le frazioni. Vediamo domani se qualcuno ci risponderà".