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Roma

Colleferro, estorsioni, botte e minacce: in manette i componenti della banda di spacciatori

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Tempo di lettura 2 minuti Arrestate 11 persone: 4 uomini, tre 20enni e un 50enne sono stati portati in carcere, mentre altre 7 persone, quattro uomini e tre donne, di età compresa tra i 20 e 30 anni, sono ai domiciliari

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Red. Cronaca

COLLEFERRO (RM)
– Questa mattina, i Carabinieri della Compagnia di Colleferro hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Velletri, su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di 11 persone, facenti parte di un sodalizio criminale, operante nel comune di Colleferro ), che spacciava droga, in molti casi anche a minorenni, e metteva in atto violente estorsioni, caratterizzate da gravi minacce e aggressioni fisiche, nei confronti di chi non pagava.


Degli 11 arrestati, 4 uomini, tre 20enni e un 50enne sono stati associati in carcere, mentre altre 7 persone, quattro uomini e tre donne, di età compresa tra i 20 e 30 anni, sono state sottoposte agli arresti domiciliari. Le ragazze del gruppo con il ruolo di “pusher”, in alcune circostanze nascondevano le dosi di stupefacente da vendere all’interno degli indumenti intimi.


Lo spaccio avveniva principalmente nei pressi di un “circolo” molto frequentato da adolescenti e giovani minorenni, per questo motivo ad alcuni indagati il Gip ha contestato anche l’aggravante di aver effettuato le cessioni di stupefacente in luogo destinato all’aggregazione dei giovani.
I provvedimenti sono scaturiti a conclusione di una complessa attività investigativa, avviata nel mese di dicembre 2014, sotto la direzione della Procura della Repubblica di Velletri, dopo l‘arresto di tre pusher da parte di Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Colleferro, delle Stazioni di Colleferro e Carpineto Romano. Le prime attività d’indagine svolte dai Carabinieri hanno consentito subito di delineare le responsabilità dei soggetti coinvolti e le attività di spaccio ben strutturate messe in atto.


Grazie alle attività tecniche eseguite, unitamente ai servizi di osservazione e controllo, i Carabinieri, già nel corso delle indagini, hanno potuto arrestare sei persone e sequestrare diverse centinaia di dosi di droga, tra cocaina, hashish e marijuana, segnalando alla Prefettura molti giovani quali “assuntori”.
Per l’operazione odierna sono stati impiegati circa 70 Carabinieri del Gruppo di Frascati supportati da unità cinofile del Nucleo Carabinieri Cinofili di Santa Maria di Galeria e da un elicottero del Nucleo Elicotteri del Raggruppamento Aeromobili dei Carabinieri di Pratica di Mare.
 

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Cerveteri, oli esausti e rifiuti pericolosi in un’autofficina: sequestrata l’intera area e denunciato il titolare

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I Carabinieri della Stazione di Cerveteri, in collaborazione con i Carabinieri del Nucleo Forestale di Civitavecchia, nonché del personale A.S.L. e Ufficio Tecnico e Polizia Locale di Cerveteri hanno svolto un’attività ispettiva presso un’autofficina.
Nel corso del controllo sono emersi gravi violazioni, sia sul piano amministrativo che su quello ambientale: non solo l’esercizio verificato è risultato privo delle previste autorizzazioni e comunicazioni agli Enti preposti, ma l’area ove il medesimo sorge è risultata caratterizzata dalla presenza di varie tipologie di rifiuti, soprattutto olii esausti, speciali e pericolosi, non adeguatamente trattati come invece previsto dalla vigente normativa di settore.
Il titolare dell’attività, immediatamente sospesa, è stato pertanto segnalato per i vari profili di responsabilità sia all’Autorità Giudiziaria che a quella sanitaria, mentre l’intera area interessata è stata posta sotto sequestro.

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Cronaca

Monterotondo, ladre in azione: arrestate 3 giovani donne

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MONTEROTONDO (RM) – I Carabinieri della Compagnia di Monterotondo, hanno denunciato tre giovani donne di origini romene, appartenenti all’insediamento spontaneo di via Tiburtina a Roma, gravemente indiziate del reato di ricettazione.
Dopo una segnalazione di furto giunta al 112, i Carabinieri sono intervenuti in un supermercato eretino dove hanno fermato tre donne nel tentativo allontanarsi, dopo essere state notate mentre cercavano di impossessarsi di alcuni prodotti dagli scaffali.
I successivi accertamenti svolti dai Carabinieri hanno consentito di rintracciare il veicolo utilizzato dalle fermate, all’interno del quale i Carabinieri hanno rinvenuto un grosso quantitativo di prodotti alimentari asportati da un altro supermercato.
Le donne, non avendo fornito una valida giustificazione sulla provenienza della merce, sono state denunciate alla Procura della Repubblica di Tivoli per il reato di ricettazione, ed è stato notificato loro il provvedimento di allontanamento dal comune di Monterotondo, emesso dal Questore di Roma, con divieto di ritorno per 3 anni.

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Roma

Roma, minacciato al collo con due bottiglie di vetro e costretto a consegnare lo smartphone: in manette due uomini

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ROMA – I Carabinieri della Stazione Roma Madonna del Riposo hanno arrestato due cittadini romani – di 31 e 36 anni, entrambi già noti alle forze dell’ordine – gravemente indiziati dei reati di rapina e resistenza a Pubblico Ufficiale.
Un giovane, 22enne romano, ha denunciato di essere stato avvicinato da due uomini a lui sconosciuti che, in evidente stato psicofisico alterato, lo hanno afferrato al collo e minacciato con due bottiglie di vetro, facendosi consegnare lo smartphone per poi allontanarsi, in via di Boccea altezza metro Cornelia. Richiesto aiuto al 112, tramite alcuni passanti, sono interventi sul posto i Carabinieri della Stazione Roma Madonna del Riposo che grazie alla descrizione fatta dal giovane e tramite la localizzazione del telefono asportato, hanno individuato i due sospettati nei pressi della fermata metropolitana “Battistini”.
Alla vista dei militari, gli indagati hanno spintonato i Carabinieri al fine di darsi alla fuga ma sono stati bloccati. Con loro avevano ancora la refurtiva che è stata riconsegnata al 22enne.
Presso le aule di piazzale Clodio, il Tribunale di Roma ha convalidato l’arresto e ha disposto per i due la misura cautelare degli arresti domiciliari.

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