“Copid 2020”: la segnalazione di Luciano Sciurba, un grande “cronista di strada”

Senza un minimo d’imbarazzo, senza deontologia, senza pudore e soprattutto senza chiedere…. le foto, i testi e didascalie del noto fotoreporter de Il Messaggero per l’area dei Castelli Romani Luciano Sciurba vengono costantemente copiate e messe su siti di giornali online che però proteggono con tanto di Copyright le foto sgraffignate al cronista.

Ma non sarebbe meglio chiedere?

Questa è un po’ la domanda che si fa Luciano Sciurba come altri colleghi che fanno dell’originalità il proprio punto di forza in un mestiere sempre più da tastiera e meno da strada, ma Luciano è un cronista di strada, uno di quelli che si precipita sul posto e scatta con l’occhio di chi ha una esperienza ventennale sul territorio.

Sciurba ha chiamato questo fenomeno “Copid 2020”, perché virale è ormai diventata questa condotta di prendere, magari modificare qualche parola o i contorni della foto e poi pubblicare a tutto spiano: “Copiano soprattutto – dice Sciurba intervistato da L’Osservatore d’Italia – i testi dei vari fatti di cronaca che escono su Il Messaggero online. Io li chiamo spesso “leoni da tastiera” che guardano le altre testate, prendono e incollano tutto, spesso e volentieri incollano anche dei piccoli refusi…

Dietro alla firma di un giornalista o allo scatto di un fotoreporter c’è un lavoro professionale fatto sul campo con tanti rischi che si corrono, alle “simpatie” e “antipatie” che si riscuotono a seconda di ciò che si racconta, alle gogne mediatiche e non, ai pettegolezzi di alcuni neo colleghi o aspiranti tali cui piace screditare per chissà quali meccanismi e inneschi.

“Il lavoro di cronista di strada – continua Luciano Sciurba – comporta tanti rischi e pericoli e questo accadeva sia prima del Covid che a maggior ragione in questo momento delicato di pandemia che richiede un grande sforzo psicofisico. E vedere che qualcuno fa copia incolla di foto o testi sul web dopo che svolgi un duro lavoro fatto sul campo è una cosa molto fastidiosa per non usare altri termini. Non me ne faccio un problema personale perché da oltre 20 anni lavoro sul territorio ma è una condotta che non posso avallare, proprio non si fa! Se serve qualcosa si può anche provare a chiedere, non c’è nulla di male. Non significa che se sono in molti a copiare e incollare allora diventa quasi consentito farlo, le persone corrette non lo devono fare”.

Finirà questo copia e incolla virulento sfruttando il lavoro altrui per qualche click sul proprio sito?

Chi approccia a questo mestiere adesso non può pretendere di avere gli stessi contatti che ha una persona sul campo da 20 anni, ci vuole rispetto e scarpe comode per iniziare a camminare!

Ecco una delle foto più recenti di Luciano Sciurba in top alla classifica delle più copiate…

Può sembrare banale ma in piena pandemia, uscire e scattare un ingresso di un nosocomio evidentemente non è così scontato… meglio fare un autentico “Copid 2020”.

L’intervista [VIDEO] di Chiara Rai a Luciano Sciurba – cliccare sull’immagine per seguire