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Redazione
"Le modifiche apportate dal relatore al disegno di legge di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche, sono insufficienti a garantire la piena autonomia e la salvaguardia della professionalità acquisita dal personale del Corpo Forestale dello Stato nell'attività di contrasto ai crimini ambientali ed agroalimentari". Lo dichiara Danilo Scipio, responsabile del Coordinamento Sicurezza UGL. "Non saranno certo un paio di paroline inserite nella legge delega a sanare lo scempio che il Governo si appresta a compiere distruggendo l'unica forza di polizia che si dedica alla tutela della natura e delle produzioni agroalimentari – spiega il sindacalista – perché l'organizzazione della Polizia di Stato è talmente complessa ed articolata da imporre che il personale di tutte le specializzazioni debba comunque concorrere nell'assolvimento del compito prioritario dell'ordine pubblico".
"Ormai è fin troppo chiaro che al Premier non interessa affatto preservare il nostro immenso patrimonio ambientale e tutelare il Made in Italy ed i produttori agricoli onesti – prosegue Scipio – è disposto a sacrificare tutto solo per poter scrivere l'ennesimo inutile Tweet di presa in giro ai cittadini".
"Auspico che il Parlamento sappia fare la differenza e riesca a distinguere ciò che serve veramente al Paese e agli italiani dagli spot elettorali necessari solo a Renzi – conclude il Segretario – in maniera di far nascere, al termine del lungo e complesso iter legislativo, una polizia ambientale rafforzata dalle polizie provinciali e dai corpi forestali regionali veramente e pienamente autonoma dal punto di vista operativo. E ciò è possibile solo presso il Ministero delle Politiche Agricole".