COTRAL, PAGATI GLI STIPENDI: UNA RISPOSTA CON I FATTI ALLE PAROLE E ALLE STRUMENTALIZZAZIONI

Il fatto che i pagamenti della 14esima mensilità non fossero legati ai mancati versamenti di Atac della quota parte dei titoli metrebus spettante a Cotral spa, dimostra anche che questa tesi argomentata da Libanori non aveva fondamento. E' dunque evidente anche la scarsa conoscenza delle dinamiche Cotral spa da parte del Consigliere di amministrazione in quota Udc Giovanni Libanori.

 

Chiara Rai

Roma – Come volevasi dimostrare. Le parole strumentalizzazione, le asserzioni che i pagamenti della 14esima mensilità ai dipendenti Cotral non hanno nulla a che fare con il mancato versamento da parte di Atac spa della quota da parte dei titoli metrebus spettanti a Cotral S.p.a., è la chiusura di una convinzione che abbiamo sempre portato avanti: Il consigliere Giovanni Libanori facendosi promotore (come ha asserito lui stesso) della manifestazione di circa una decina di dipendenti pur sapendo che la Regione avrebbe pagato l’azienda di trasporto regionale entro l’8 luglio e la questione si sarebbe, quindi sbloccata, si è dimostrata una strumentalizzazione politica che non ha portato a nulla se non a polemiche su polemiche.

Infatti, fa sapere il presidente di Cotral spa, Domenico De Vincenzi, che l’azienda sta pagando la 14esima mensilità ai dipendenti, anche in anticipo rispetto alla data dell’8 luglio. Ciò, ha sottolineato il presidente Cotral: “grazie all'impegno del presidente Nicola Zingaretti  e dell'assessore Michele Civita che ha consentito di avere una rapida disponibilità delle somme necessarie.

Con questo si chiude, pertanto, la fase di strumentalizzazioni e di polemiche sollevate nei giorni scorsi sul ritardo dei pagamenti, e soprattutto si dimostra definitivamente che la vicenda non era affatto collegata al mancato versamento da parte di Atac spa della quota parte dei titoli metrebus spettante a Cotral spa. giungere a un accordo per il ripianamento di tale debito resta, comunque, un obiettivo che Cotral spa continuerà a perseguire con la collaborazione dell'assessorato regionale alla mobilità e del comune di Roma".

Giovanni Libanori, dopo le asserzioni del Governatore Nicola Zingaretti il quale ha dichiarato che è necessario cambiare governance, vede messa a rischio la propria poltrona e a conti fatti sembra abbia agito più per apparire che per “essere”. Altrimenti, perché farsi paladino di un gruppo sparuto di lavoratori dopo aver avuto certezza dell’erogazione di pagamenti da parte della Regione? I giornali hanno scritto di lui, è finito al Tg3 apparendo come salvatore dei diritti dei lavoratori. Si sarebbe potuto fare concretamente altro? Meno apparizione mediatica e più lavoro sodo dietro le quinte, lontano dai riflettori.

In una precedente richiesta di rettifica [ COTRAL, IL CONSIGLIERE CDA GIOVANNI LIBANORI CONTESTA TITOLO E PARTE DELL'ARTICOLO DE L'OSSERVATORE LAZIALE ] che il consigliere Cotral spa Giovanni Libanori si è affrettato ad inviare, quando abbiamo eccepito il fatto che da paladino avrebbe potuto rinunciare all’autista e al suo facoltoso stipendio, ha asserito che il suo stipendio di (circa 4mila euro lordi mensili più l’autista secondo i dati Regione Lazio 2012) non consiste in “una cifra così facoltosa come subdolamente si vuole far credere all'opinione pubblica”.

Vogliamo commentare questo schiaffo alla miseria? Lo sa il consigliere Giovanni Libanori che ci sono famiglie che vanno avanti con meno di mille euro al mese? Lo sa che ci sono anziani che prendono 400 euro di pensione e non riescono neppure a condirsi l’insalata?

Giovanni Libanori ha infine asserito che “la dotazione di un autista é legata alle esigenze di servizio: Cotral, come tutti sanno, é un'azienda di trasporto extraurbano, con strutture e impianti presenti in tutto il territorio del Lazio e va da se che si rendono spesso necessari spostamenti per risolvere le problematiche che, di volta in volta, si possono verificare”. Ad esempio, spesso si è visto con l’autista al seguito a scorrazzare in giro per Nemi, comune dove Libanori era ex aspirante presidente del Consiglio e attuale consigliere di maggioranza. Tra l’altro Nemi è un comune che da sempre subisce disservizi Cotral, nonostante le sfilate in auto del consigliere.

Dunque, la domanda sorge spontanea in un momento dove persino il Comune di Roma ha tagliato le auto blu, dove la Regione ha tagliato le auto blu e persino i buoni taxi, può un semplice consigliere d’amministrazione che occupa la poltrona grazie all’ex influenza del proprio partito pensare di rinunciare all’autista e al limite optare per un rimborso dei chilometri effettivamente percorsi per lavoro?

Meglio finirla qui, questi sono gli ultimi colpi di coda di nomine fedelissime. 

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