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Costume e Società

Edoardo De Angelis, candidato a tre David di Donatello con il film “Il vizio della speranza”: l’intervista in esclusiva

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Il regista campano Edoardo De Angelis autore del film “Mozzarella Stories”, “ Perez”, “Indivisibili” e vincitore della Festa del Cinema di Roma con “Il vizio della speranza” è candidato a ben tre David di Donatello – miglior attrice protagonista (Pina Turco), miglior attrice non protagonista (Marina Gonfalone) e miglior canzone originale (‘A speranza) di Enzo Avitabile, il noto regista ha concesso a L’Osservatore d’Italia un’intervista in merito al suo nuovo film “Il vizio della speranza” girato in Campania sul fiume Volturno. La trama del film è un focus di uno spaccato del Bel Paese, l’utero in affitto delle prostitute nigeriane come opportunità di guadagno da parte delle organizzazioni criminali. Il film offre agli spettatori un viaggio all’interno di un microcosmo di una realtà di miseria e di degrado dove l’unica certezza è l’incertezza.

L’intervista

Niccolò Machiavelli diceva: “L’uomo ha bisogno di uno stato per fermare il proprio istinto omicida, ma lo stato è formato da uomini” tu con il film “Il vizio della speranza” ricordi agli spettatori che non solo si può trovare bellezza anche in situazioni che apparentemente anche l’Altissimo Signore sembra aver perso la speranza, ma anche gli stessi personaggi della malavita come la protagonista (Maria interpretato da Pina Turco) che è al servizio di una maitresse (dal nome Zì Marì interpretato da Marina Confalone) ha un lato umano, nonostante il male che la circonda e il male di quando adolescente venne violentata nel giorno della prima comunione. Com’è nata la storia de “ Il vizio della speranza”?
Volevo raccontare una storia semplice, la storia di un bambino che nasce. In mezzo al freddo. È al gelo.

Un tempo le organizzazioni criminali non si nominavano neanche e venivano chiamate tipo: ”La mano nera”, oppure veniva attribuito a gente di malaffare “Uomo di sistema”…ecc cos’è che ti spinge a rappresentare il lato oscuro della Campania felix così chiamata nell’antichità e che attualmente in molti vorrebbero nascondere (apparentemente anche lo stato)?
Le storie che questa terra mi suggerisce e sono storie di donne ed uomini che lottano, si trascinano feriti, spesso muoiono e, qualche volta vincendo, sopravvivono.

Quando hai saputo delle candidature ai tre David di Donatello cosa hai fatto e cosa hai provato?
Pina ha fatto un lavoro straordinario, unico, che merita tutti i riconoscimenti possibili; Marina è una grande artista con il quale ho avuto l’onore di lavorare; Enzo si conferma un grande compagno di suggestioni.

Il tuo prossimo lavoro?
La storia di Salvatore Todaro, il comandante che affondava le navi nemiche e portava in salvo i naufraghi.

Le donne sono le protagoniste assolute del film ”Il vizio della speranza”, con tutte le sfaccettature, come le capacità seppur rivolte al male di Zì Marì ed anche le sue debolezze.., oppure le sue contraddizioni, ad esempio la casa strapiena di altarini religiosi, l’incapacità della mamma (Cristina Donadio) che trova rifugio dei suoi fallimenti nella droga, le capacità di reagire di Maria e di decidere di rischiare la propria vita per amore del figlio che aspetta mettendosi contro la camorra e contro le previsioni del ginecologo. In altre interviste hai parlato delle donne della tua famiglia, ad esempio la nonna, ti va di parlare di loro?. Che ruolo hanno nella tua quotidianità?
Sono stato allevato da donne e scriverne mi viene naturale, le conosco molto le capisco poco. Nel libro le racconto ampiamente.

Edoardo De Angelis è stato già ospite ad Art Garage Sala Molière nei Campi Flegrei durante la rassegna “Cinemagma” organizzato dall’attore Nando Paone e dal giornalista Giuseppe Borrone per presentare il backstage del film realizzato da Adriano Morelli e Antimo Campanile. Il regista originario di Portici e poi della provincia di Caserta ha incontrato insieme all’attrice Pina Turco il 25 di febbraio al Cinema La Perla gli spettatori del cineforum riscuotendo un notevole successo.

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Guida alla ricerca di prodotti e servizi ideali sul web

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Le attività sul web sono cresciute a dismisura in questi ultimi anni. Sono molteplici le piattaforme presenti sul mercato che offrono differenti tipologie di prodotti, dai più famosi e-commerce attivi nella vendita di beni di varia natura, dall’abbigliamento ai dispositivi elettronici, a quelli specializzati nella sottoscrizioni di servizi, come ad esempio nell’intrattenimento. Offerte che molto spesso generano parecchia confusione negli utenti, nel momento di scegliere i prodotti più appropriati. A tal proposito può tornare utile comprendere l’iter suggerito per arrivare all’acquisto corretto.

Individuare le proprie esigenze

Il primo passo da compiere è individuare quali sono le proprie esigenze durante la fase di ricerca, ovvero avere ben chiaro a cosa servirà il nuovo acquisto. Se per esempio si desidera comprare un nuovo smartphone, è fondamentale comprenderne l’utilizzo. Sarà il nuovo telefono principale o il cosiddetto “muletto” da adoperare solo in determinate circostanze? In base all’uso, saranno diverse le specifiche tecniche da ricercare (RAM, sistema operativo, risoluzione fotocamera, etc).

Eseguire un’accurata ricerca online

Il secondo step è effettuare un’accurata ricerca online, essenziale per accertare quali sono i beni e servizi più adatti. Si potranno usare i più popolari motori di ricerca, come ad esempio Google, indubbiamente il più noto. Molto utili anche i forum di settore, in cui trovare le esperienze di altri utenti.

Le più valide piattaforme mettono a disposizione le recensioni di altri clienti che hanno acquistato precedentemente il bene o sottoscritto il servizio. Possono tornare molto utili per farsi un’idea prima di decidere cosa acquistare. Ad esempio, se interessati ad un nuovo pc desktop, leggere le recensioni su alcuni modelli presenti sugli e-commerce di informatica, contribuirà a farsi un’opinione.

Confrontare le offerte

Per quanto riguarda il confronto delle offerte, è importante considerare i vari fattori disponibili sul mercato. Per chi è alla ricerca di bonus sulle scommesse, esistono siti online che evidenziano bonus, rimborsi, speciali offerte sia sul calcio che su altri sport come i maggiori tornei di tennis o le appassionanti corse di Formula 1 e persino concorsi speciali per i più appassionati.

Passando alle varie aziende, Amazon si distingue come un gigante dell’e-commerce, offrendo una vasta gamma di prodotti, dalle tecnologie all’abbigliamento e ai prodotti per la casa. La sua diversificata selezione e le frequenti promozioni la rendono una scelta popolare per molti acquirenti online. Groupon si differenzia per le sue offerte e sconti locali, che coprono una vasta gamma di esperienze, dai ristoranti alle spa e alle attività ricreative. È un’ottima risorsa per coloro che cercano offerte nella propria zona e desiderano esplorare nuove esperienze a prezzi convenienti.

Infine, Netflix è il leader indiscusso nel settore dei servizi di streaming, offrendo una vasta libreria di film, serie TV e contenuti originali. Con prezzi competitivi e una vasta gamma di opzioni, è diventato una risorsa imprescindibile per gli appassionati di intrattenimento in tutto il mondo.

Osservando questi semplici consigli, sarà possibile individuare i prodotti e servizi più appropriati, risparmiando tempo e denaro.

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Soggetto, sceneggiatura e copione: come nasce un film

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La creazione di un film coinvolge diverse fasi, dall’ideazione iniziale alla produzione finale. Ecco una panoramica di come nasce un film, includendo soggetto, sceneggiatura e copione:

Soggetto:

    • Il processo inizia con un’idea o un concetto per il film, noto come “soggetto”. Questo può provenire da varie fonti, come un libro, un articolo di giornale, una storia vera, un evento storico, una conversazione, un sogno o semplicemente dalla creatività dell’autore.
    • Il soggetto è una breve descrizione del nucleo centrale del film, spesso espresso in una o due frasi. Può includere la premessa, i temi principali e i personaggi chiave.

    Sceneggiatura:

      • Dopo aver sviluppato il soggetto, si passa alla scrittura della sceneggiatura. Questo è un documento più dettagliato e strutturato che espande il soggetto in una narrazione completa.
      • La sceneggiatura solitamente segue una struttura tradizionale che include l’introduzione dei personaggi e del mondo in cui vivono, lo sviluppo della trama attraverso conflitti e risoluzioni, e una conclusione soddisfacente.
      • La sceneggiatura include dialoghi, descrizioni delle scene e delle azioni dei personaggi. Può essere suddivisa in atti o sequenze per organizzare la narrazione.

      Copione:

        • Il copione è la versione finalizzata della sceneggiatura che viene utilizzata durante la produzione del film. Può includere ulteriori dettagli, come indicazioni per la regia, la fotografia, le scene d’azione e gli effetti speciali.
        • Il copione è un documento tecnico che fornisce istruzioni dettagliate per il cast e la troupe durante le riprese. Può essere modificato durante la produzione per adattarsi a esigenze specifiche o improvvisazioni degli attori.

        Produzione:

          • Una volta che il copione è completato, si passa alla fase di produzione, che coinvolge la selezione del cast e della troupe, la preparazione dei set, le riprese delle scene e altri aspetti pratici del filmmaking.
          • Durante la produzione, il regista lavora con gli attori e il team tecnico per portare il copione alla vita, interpretando le scene e catturando le immagini secondo la visione del film.

          Post-produzione:

            • Dopo le riprese, il materiale girato viene montato insieme per creare il film completo. Questa fase include il montaggio delle scene, l’aggiunta di effetti visivi, la registrazione e l’editing del suono, e altre attività per perfezionare il prodotto finale.
            • Durante la post-produzione, il film può subire ulteriori modifiche al montaggio o alla colonna sonora per migliorare la coerenza narrativa e l’impatto emotivo.

            Infine, una volta completata la post-produzione, il film è pronto per essere distribuito al pubblico attraverso cinema, televisione, streaming online o altri canali di distribuzione.

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            Vittorio De Sica: il Maestro del Neorealismo nel cinema italiano

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            Nel panorama del cinema italiano, pochi nomi risplendono con la stessa intensità e importanza di Vittorio De Sica. Regista, attore e icona del Neorealismo, De Sica ha lasciato un’impronta indelebile sulla storia del cinema, sia in patria che a livello internazionale. Il suo contributo al cinema italiano è stato non solo significativo, ma anche rivoluzionario, influenzando generazioni di cineasti e spettatori.

            Nato nel 1901 a Sora, in provincia di Frosinone, De Sica ha iniziato la sua carriera nel mondo dello spettacolo come attore teatrale, per poi approdare al cinema negli anni ’30. Tuttavia, è negli anni ’40 che ha raggiunto il suo apice artistico, diventando una delle figure centrali del movimento neorealista italiano. Con film come “Sciuscià” (1946), “Ladri di biciclette” (1948) e “Miracolo a Milano” (1951), De Sica ha portato sullo schermo storie di semplici persone comuni, mostrando la realtà quotidiana e le difficoltà della vita nell’Italia del dopoguerra.

            La capacità di De Sica di cogliere l’essenza umana nei suoi film è stata evidente anche nei suoi ruoli da attore. La sua performance memorabile in “Ladri di biciclette”, dove interpreta un disoccupato che cerca disperatamente di recuperare la sua bicicletta rubata, è stata acclamata dalla critica e dal pubblico, confermando il suo talento poliedrico.

            Ma è soprattutto il suo lavoro dietro la macchina da presa che ha reso De Sica una leggenda del cinema. I suoi film sono caratterizzati da una semplicità ed un’onestà straordinarie, con una fotografia in bianco e nero che cattura magistralmente l’atmosfera di povertà e speranza dell’Italia del dopoguerra. Inoltre, De Sica ha saputo dirigere i suoi attori in modo naturale e autentico, spesso scegliendo volti non professionisti per dare maggiore realismo alle sue storie.

            Oltre ai suoi contributi al Neorealismo, De Sica ha dimostrato la sua versatilità come regista con film di diversi generi, tra cui commedie brillanti come “Matrimonio all’italiana” (1964), con Sophia Loren e Marcello Mastroianni, e drammi intensi come “Umberto D.” (1952), una toccante storia di un anziano pensionato che lotta per sopravvivere in una società che lo dimentica.

            Il suo impatto sul cinema italiano e mondiale è stato riconosciuto con numerosi premi e riconoscimenti, tra cui quattro Oscar alla miglior sceneggiatura originale e un Leone d’oro alla carriera alla Mostra del Cinema di Venezia. Ma più importante di tutti i premi, il vero lascito di Vittorio De Sica è il suo straordinario corpus di opere cinematografiche, che continuano a ispirare e commuovere gli spettatori di tutto il mondo, dimostrando il potere senza tempo del cinema nel raccontare storie umane universali.

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